Toscana in bici

da Albinia a Scansano
(Prima Parte)
Magliano - Pereta

GR

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Un percorso in parte ad anello che si sviluppa nell'entroterra della Costa d'Argento nella Maremma meridionale. Un percorso molto articolato con continui cambi di visuale sulle colline Toscane. Giro molto bello per le strade poco trafficate e con presenza di alcuni tratti in ombra

 
Il borgo di Pereta fra Magliano e Scansano


San Bruzio - Magliano - Pereta

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
89km
1061m
Asfa/Sterr
Stradale
2%- 12%
✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩✩
n.b. i dati sono riferiti al percorso completp: Prima e Seconda Parte

  

 

 

 


Si parte dal mare per dirigersi verso l'interno nel sud della Maremma Toscana. In questa Prima Parte ci si ferma a Pereta.


Il profilo del tracciato, un susseguirsi di salite e discese nei colli Toscani per 1061 m di dislivello complessivo

 

IL PERCORSO

A partire dalla Costa d'Argento si passa da Albinia prendendo la strada Regionale 74 Maremmana per poi a circa tre chilometri da Albinia lasciarla deviando a sx e prendendo la direzione per Scansano che dista 41 km dalla partenza.

I primi 20 km sono praticamente in falsopiano 0,4% , i rimanenti 21 km sono un susseguirsi di sali scendi con pendenze medie del 5% con una ascesa complessiva di 676 m. Per il ritorno si prosegue con un anello che dopo Montiano va a ricongiungersi a Magliano facendo ritorno per la stessa strada dell'andata.

Nel complesso le strada sono poco trafficate nell'anello e ricche di curve e sali scendi con bellissime discese, alle volte con zone d'ombra e panorami a iosa e sotto questo aspetto poter scegliere una limpida giornata sarebbe la così detta "ciliegina sulla torta".

Rifornimenti idrici

Se ne trovano nei vari borghi visitati

Quale bici usare

Una bici scorrevole e comoda in vista dei tanti km da fare in sella

 

La traccia GPX

 



Prima Parte

Dalla Costa d'Argento a Pereta

 

Ancora una volta la nostra base d'appoggio era quella scelta fra i numerosi campeggi situati sulla costa nella località Voltoncino, nei pressi di Albinia. La stessa anche per il report precedente di Pitigliano

Questi campeggi sono serviti da una ciclopedonale che arriva ad Albinia, punto quasi obbligato per chi si volesse dirigere dalla costa verso l'interno.

Infatti a fianco della ciclopedonale si trova la S.S. Aurelia che di fatto divide il territorio costringendo alle volte a fare lunghi giri, visto che percorrerla in bici non sarebbe assolutamente una cosa da farsi!

Nella foto presa dal ponte ciclopedonale, il sottostante Fiume Albegna ed un canale secondario in primo piano.

La foce dell'Albegna è quella dove si vede il mare.

 
 

Dopo aver attraversato Albinia, una consuetudine per chi volesse recarsi all'interno della Maremma dalla costa, all'uscita di Albinia si percorre la strada Regionale 74 per circa 3 km per poi deviare a sx alla seconda rotatoria in direzione Scansano.

Per chi avesse già visto il report di Pitigliano, direi che qui i panorami ed i luoghi attraversati e le stesse strade assumono un aspetto molto differente, con una frequente presenza di alberi oltre ai soliti campi di grano o altri seminativi.

 

Oltre al paesaggio che cambia, cambia anche la frequenza del traffico che è ridotto rispetto alla strada Regionale 74 e per chi va in bici questo significa una maggiore tranquillità anche se è sempre meglio prestare attenzione ed evitare di procedere appaiati.

Nella foto alcuni cespugli di Oleandri, cosa che in Maremma non manca mai



E come ho scritto sopra, il paesaggio attorno è più semi-boschivo, mentre per Pitigliano era più un collinare con pochi alberi forse a causa anche di un microclima più secco che si ingenera in queste differenti infilate di colline.


Poco prima di Magliano una deviazione non voluta!
Stavo osservando il GPS mentre pedalavo quando alzando il capo vidi un cartello con indicazione Magliano, almeno quello era ciò che avevo creduto di leggere!
Infatti poco più avanti consultando di nuovo il GPS mi ero accorto di essere fuori strada, questa strada portava a Manciano, solo una piccola differenza di due lettere su otto lettere mi aveva indotto allo sbaglio.

Ma non tutto vien per nuocere, e a parte il relativo sali scendi da affrontare, ci siamo trovati sulle tracce di un reperto storico.



Una breve sterrata in fondo alla quale si trova la chiesa di San Bruzio....



Alle volte ci si chiede: Ma a chi è venuto in mente di costruire questo in un posto isolato in mezzo alle campagne e colline?


Considerando poi il fatto che si era nel XII sec, la struttura non era poi così piccola per l'epoca


A parte le mie considerazioni, questo è quanto è rimasto, non certo un rifugio per senza tetto, direi piuttosto i resti di una struttura architettonica di un certo pregio costruttivo, con la presenza di un ottagono alla sua sommità, tre grandi archi ai lati....



... con tanto di colonne e capitelli finemente lavorati a sorreggerli e tutto attorno il bel paesaggio Toscano

 

Un peccato che non sia giunta sino a noi con maggiori elementi costruttivi. Per questa deviazione occorre mettere in conto 3,2 km e 52 m di dislivello da superare fra a/r.

Ripresa la giusta via ci siamo diretti a Magliano, questa volta leggendo bene il cartello visto che fra Manciano, Magliano, Montiano è facile sbagliarsi!

Magliano si presenta con la sua lunga cinta muraria Senese verso il lato settentrionale

Magliano è un centro storico con attorno diversi siti di epoca Etrusca fra il V-VI sec. a.c.

Per la storia più vicina a noi, come gran parte dei territori Toscani, vi furono le successioni dei vari casati nel corso dei secoli come: gli Aldobrandeschi, i Senesi, Il Granducato di Toscana con i Medici al potere.

Ognuno di questi succeduti al potere della città ne cambiarono in parte l'assetto o l'aspetto esteriore come ad esempio i Senesi per quanto riguarda le mura come le si vedono oggi.


Per raggiungere Magliano occorre deviare dal percorso per Scansano di circa 1 km con 46 m di dislivello. Dopo una decisa salita finale si arriva alla porta d'ingresso tra le mura e posta in direzione sud-est

 

Fanno subito comparsa vecchi palazzi allineati sulla via principale


Palazzi che però nel corso del tempo i successivi proprietari hanno adattato alle loro esigenze. Probabilmente all'epoca delle modifiche non esisteva la sovrintendenza alle belle arti, per cui pregevoli bifore sono state in parte murate aprendo nuove finestre o all'interno di esse o in mezzo a quest'ultime.

Chiaro che la deturpazione della facciata è molto pesante! Quasi tutti i palazzi dell'epoca sulla loro facciata riportano incastonate delle formelle ad indicare lo stemma della casata.

La via prosegue verso la piazza principale

La piazza ospita la chiesa di San Giovanni Battista di origine romanica con successivi cambiamenti di stile dal Gotico al Rinascimentale. Nella parte posteriore sulla dx il campanile con una pronunciata cuspide


Quattro ordini d'archi sostengono il tetto a capanna



Sulle pareti alcune rimanenze di affreschi



Direi che per l'epoca la piazza risulta essere sufficientemente ampia .



Lei si guardava attorno cercando di cogliere altri particolari di questa città medioevale


Non ho idea se questo disco inserito nel centro della piazza abbia o meno riferimenti al disco Etrusco di Magliano, un piombo a forma di cerchio con iscrizioni concentriche.


A fianco della via centrale brevi rientranze o strette vie si diramano a sx e a dx di essa.


Sempre sulla piazza anche questo un tempo doveva essere stato un palazzo nobiliare e lo si denota dalle tracce di intonaco decorato ancora presenti. In genere chi si poteva permettere una intonacatura ed anche una decorazione di certo non stava male con le finanze, evidentemente nel tempo gli eredi non hanno avuto la stessa fortuna dei precedenti proprietari e il tutto risulta un po' all'abbandono.

Più avanti nella via si trova il palazzo del podestà costruito nel 400', sulla facciata sono incastonati vari stemmi delle famiglie influenti di quei tempi. Oltre il palazzo si apre un'altra piazza con al centro un pozzo e sullo sfondo la Pieve di San Martino

 


La torre dell'orologio con la campana in cima, a fianco la loggia del Podestà




Dalla piazza uno sguardo indietro nella via



Nella piazza la fontana a pianta ottagonale, dietro sempre la pieve di San Martino con un portale laterale, la facciata è posta a sx.



Questa è la facciata della Pieve di San Martino del XIII sec.

 

Le bici erano parcheggiate sotto un ulivo che penso sia centenario ed immagino con annesso un significato visto che è l'unica pianta presente in tutta la via.

 

 

 

La via poi termina nella porta che si trova nella parte opposta diametralmente da quella in cui siamo entrati. Questa è la porta San Martino

 

Vicino alla porta San Martino un'altra stretta via conduce in altre piazzette e ad un'altra via che scorre più o meno parallela alla via principale.

 

Oggi i portoni non esistono più, tanto meno gli spalti protettivi in legno posti lungo il camminamento sopra le mura che penso in origine potevano anche esserci. Nella merlatura sono visibili le due feritoie con le nicchie per gli arcieri posti a difesa del portone.



Fuori dalla porta la vista sulle colline con la strada sterrata con inserti di pietre


Si riparte, abbiamo "slegato" i nostri cavalli d'acciaio dall'ulivo centenario e siamo scesi a prendere la via parallela...

... dove abbiamo visto il retro della chiesa con lo strano campanile a pianta rettangolare sovrastato da una bella cuspide.

Notare sulla cuspide i "fori pontali" per il fissaggio dei pali trasversali per creare gli appoggi alle tavole dei ponteggi. A termine dei lavori venivano tolti. In caso di manutenzioni i fori pontali rimanevano presenti senza doverli ricreare.



Ripresa la strada per Scansano, incontriamo un cartello del Gran Tour Della Maremma che indica Scansano distante 18 km. Il cartello dedicato ai percorsi ciclistici della Provincia di Grosseto è realizzato con il contributo della Fondazione Monte Dei Paschi di Siena, spero solo non stia fallendo per questa segnaletica!


Da Magliano che si vede sulla collina, si scende .... ma non preoccupatevi che dopo si riprende a salire!



La vista verso la porta di San Martino che si vede bene a dx.


La strada prosegue sulle colline con un buona presenza di alberi tanto che spesso troviamo zone d'ombra. Sullo sfondo fra la foschia viste sull'Argentario e l'isola del Giglio. A dx ormai lontano è Magliano

 

Un po' di zoom ed ecco Magliano visto da lontano, sempre con visibile la porta di San Martino.



La strada prosegue fra ombra e sole dando sollievo dalle calure presenti in quelle giornate calde e afose.




Dietro una curva ci è apparsa la sagoma di Pereta


Pereta è un piccolo borgo posto ad una decina di Km da Magliano. Un paio di torri ed un campanile punteggiano il profilo del borgo.

A sx si scorge la torre merlata che è la porta d'ingresso al borgo.

Come al solito in questi borghi Toscani il nucleo sommitale è sempre il più vecchio ed originario dalla fondazione, sotto invece sono le case che nel corso dei secoli sono state aggiunte o ricostruite.

La mia "emissaria" è in avanscoperta, siamo arrivati a Pereta dopo 31 km dalla partenza e con 408 m di dislivello superati


Ed eccoci a quella che un tempo era l'unico punto d'accesso, in effetti lo è ancora oggi, solo che a sx della torre hanno aperto un varco per chi esce dal borgo, traffico peraltro consentito solo a chi vi risiede, ma non pensiate che possano circolare ovunque, le due vie sono strette e la circolazione è limitata, salvo avere il famoso Apecar! L'unico mezzo che come dimensioni si adatta a queste tipologie di borghi antichi.


Il retro della torre, come si vede la strada è a senso vietato ed hanno aperto un passaggio a dx per l'uscita. Sopra la torre si scorgono delle porte che penso saranno stati gli accessi agli spazi riservati alle guardie in difesa dell'unica porta d'ingresso al borgo.

 


La via principale in salita che s'inoltra nell'antico borgo

La stretta via è lastricata e affiancata dalle case quasi tutte ad un piano. Come al solito non mancano vasi di fiori a ravvivare il borgo.



Capite bene che qui non si circola in auto! Ad ogni epoca le dimensioni appropriate ai suoi mezzi in uso!


Dalla via principale a sx una bella scalinata porta verso la torre


La semplice alta torre d'avvistamento



Accanto alla base della torre un cancello di ferro ed accanto un campanello con la figura di un orso sopra la campana, che sia un riferimento alla famiglia degli Orsini?



Dalla torre si scende verso la via principale. Questo qui attorno è in pratica il nucleo principale del castello


La zona più antica del borgo pare conservata ancora abbastanza bene



Fuori dall'arco, di fronte si trova la chiesina di Santa Maria. Curiosa è la pianta del campanile pentagonale mai visto prima d'ora.

Nel riquadro si vede appeso un bronzo raffigurante un uccello predatore (penso) con la funzione di tenere lontano i piccioni?

Sotto l'interno semplice.


 

La via principale poi termina qui in questa piazzetta delimitata dalle mura


Tornando a ritroso per la via si vede meglio la strana pianta del campanile.

Questo a dx è l'arco citato che dà l'accesso alla parte vecchia del castello. In fondo si vede un altro campanile

Il campanile appartiene alla chiesa dedicata a San Giovanni Battista, con dimensioni nettamente più ampie rispetto alla chiesina vista sopra.

 

 

La torre e la parte vecchia del castello

Il borgo è piccolo ma è presente l'ufficio postale

In fondo si vede la torre d'ingresso, il giro turistico di Pereta sta per terminare


Questo borgo è ricco di storia si parte dal VI sec. a.c. in epoca Etrusca sino ai giorni nostri in un susseguirsi di avvenimenti che in rete è facile reperire per chi è più curioso di conoscerli.




CONCLUSIONE

Termina qui la prima parte, un percorso interessante sia per il bel tracciato da pedalare che per i due pregevoli borghi visitati, non resta che proseguire il viaggio!

 

Seconda Parte

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

 

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2016
pagina creata:26-07-2016
ultimo aggiornamento: 29-07-2016
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