Liguria in bici

Salita da Sanremo a Verezzo
e pista tagliafuoco
Monte Bignone
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La Liguria si sa che non é una pianura, basta voltare le spalle al mare e si inizia a salire in modo più o meno marcato. Questo breve percorso vi porterà in un punto molto panoramico sopra Sanremo , ma... occorre una buona bici e un buon livello di allenamento!


Sanremo visto dalla tagliafuoco Monte Bignone - Parà



Verezzo-San Donato - Pista tagliafuoco per Monte Bignone

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
21 km a/r
619 m
Asfalto/Sterr
Strad/Carra
5% - 25%
✩✩✩✩✩
-
✩✩✩✩

 

 

 

 

 


Una breve salita alle spalle di Sanremo non priva di impegno fisico

v

L'altimetria fa vedere che é una continua salita dove la parte più impegnativa è riservata alla parte finale sullo sterrato della tagliafuoco che sale verso il Monte Bignone

 

 

IL PERCORSO

Da Sanremo si prende la via Giuseppe Anselmi che sale in direzione Verezzo che si raggiunge dopo una salita di 6 km e un dislivello di 342 m.

Poi rimangono da fare un 2 km di sterrato con 192 m di dislivello e questa è la parte più impegnativa

Rifornimenti idrici

Una fontanella si trovano all'inizio della Tagliafuoco che sale verso Monte Bignone

Quale bici usare

Senz'altro una front o una biammortizzata xc o Allmountain


 

Alla ricerca del percorso alternativo
per il Monte Bignone

Sulla strada verso Verezzo

Premessa

Ero alla ricerca di un percorso alternativo alla solita strada che sale da Sanremo e passa da San Romolo proseguendo verso il Monte Bignone e guardando su uno dei numerosi opuscoli che illustrano i giri in bici che si possono fare in questo territorio Ligure avevo adocchiato questa traccia alternativa. Cera però solo un ma da porre in questione; ovvero loro indicavano la salita da Sanremo al monte Bignone passando su strada asfaltata per San Romolo mentre la tagliafuoco la indicavano come discesa per chiudere l'anello!

Quindi il mio intento di quel tardo pomeriggio era volto solo ad andare a verificare che tipo di percorso fosse questa tagliafuoco, perché memore di alcune viste in Toscana se simile avrei scelto di certo di non farla!

 

Quindi affrontata la bella salita verso Verezzo e San Donato giunto vicino alla chiesa alla sx della torre potevo finalmente scorgere il mare in lontananza. In questo punto mi trovavo a circa 340 m s.l.m. più che sufficienti per essere panoramici, naturalmente senza degli ostacoli davanti!

Superata la chiesa si prosegue sino a questo bivio andando a sx e subito dopo la curva la strada si allargherà presentando un fondo sterrato.

 

Dalla strada sterrata una vista verso Verezzo


Finita la strada sterrata si arriva ad un incrocio dove troverete questa croce in ferro e sotto di essa una fontanella, se vi serve acqua è l'unica fonte che troverete lungo tutto il percorso.

Da qui non si farà altro che seguire la strada in salita

Il primo tratto di salita è abbastanza ripido e presenta il fondo in cemento ed in breve voltandosi si incomincia a vedere un po' di panorama verso il mare.

Se osservate il primo rilievo a sx dove si scorgono dei tralicci quello sarebbe il punto in cui questa pista tagliafuoco vi porterebbe.

La cima del Monte Bignone invece è quella alla dx dei tralicci e vi ci porterò in un prossimo report.

Come ho descritto all'inizio questa salita è abbastanza impegnativa anche se da alcune prospettive non lo darebbe da pensare, ma a questo proposito tenete a mente la cisterna in centro alla foto...

... ecco ora la vedete la cisterna a sx ? Bene lo scatto precedente era stato fatto più o meno all'altezza della casa col tetto rosso. Come si può vedere in un breve spazio ci si è già alzati di un bel po' di livello, tanto che ora lo sguardo può spaziare su tutta la costa facendo vedere a dx il Porto di Sanremo, più o meno il punto in cui la strada ha incominciato a salire verso Verezzo.

All'incirca dopo la cisterna il fondo in cemento termina ed inizia la vera tagliafuoco con fondo sterrato e alquanto dissestato con profondi canaloni causati dall'erosione di forti precipitazioni.

E ci vuol poco su queste pendenze che si creino questi solchi!

Sia per le pendenze e sia per il fondo spesso smosso, qui il grip dei pneumatici è essenziale oltre naturalmente ad una buona gamba, ma nulla vieta di farsi i pezzi difficili scendendo!

Del resto come ho scritto all'inizio quelli del posto hanno scelto la tagliafuoco per affrontarla in discesa dal Monte Bignone e non per salirci!

C'è comunque alternanza fra duri e corti strappi ed alcuni tratti in cui la tagliafuoco spiana. Una cosa comunque è certa: basta questo breve tratto ed è già sufficiente per godere di un buon panorama, in questo caso in direzione del Poggio di Sanremo, del Monte Calvo e della zona di Arma di Taggia

Il tardo pomeriggio portava con sé degli sbuffi di vapore con piccole nuvolette che si stavano avvicinando verso la costa.

In direzione sopra la sella della bici si vede il porto di Sanremo

... un po' di zoom ed ecco il porto ed in primo piano l'autostrada che passa a monte di Sanremo.

Fra uno scatto ed un altro in pochi minuti il fronte delle nubi si stava addensando sulla costa

Per me sono stati sufficienti questi due chilometri di sterrato della tagliafuoco per capire che farla tutta in salita sarebbe molto impegnativa per cui la mia missione esplorativa poteva finire qui. Se non altro mi ha permesso di spaziare un po' con lo sguardo lungo la costa di Sanremo.

Se la salita presenta difficoltà anche la discesa su questi fondi smossi è comunque da affrontarsi con cautela, basta una strizzata di troppo sui freni e sul ripido per rischiare una caduta.

Ritornato al punto di partenza della tagliafuoco.

Per chi volesse scendere a Sanremo per un percorso alternativo invece di ritornare da Verezzo, a questo incrocio basta scendere a dx troverete un cartello che segna col pittogramma di una bici un percorso n° 706 strada San Pietro Parà, di cui non so altro.


Traccia GPX

 


Conclusioni

La mia è stata un breve escursione a scopi esplorativi che tutto sommato mi ha portato in un bel punto panoramico sopra Sanremo. Se poi ci fosse qualcuno che se la sente di andarci avendo letto quanto ho scritto saprà anche cosa dovrà affrontare.

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designe © 2017
pagina creata:22-07-2017
ultimo aggiornamento: 22-07-2017
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