Lombardia in bici

Lungo Brembo
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Valle Imagna in ciclabile

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Un percorso che risale la sponda dx del Brembo per poi passare in Valle Imagna percorrendo la Ciclabile del Chitò e poi altri percorsi ciclabili sino a Sant' Omobono per poi fare ritorno su viabilità ordinaria salendo la Valsecca per arrivare alla Roncola e ripercorrere la sponda del Brembo sino al punto di partenza

 
Ponti sul torrente Imagna e ex dogana di Clanezzo



Clanezzo Dogana Vecchia - Ciclabile Chitò - San Tomè


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
54,5 km
1078m
asf/sterr
Cicl/strad
0,1% - 20%
✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 


Giro ad anello un po' particolare che esplora la sponda dx del fiume Brembo e a seguire la Valle Imagna su ciclabili





 Ciclabile del Brembo



Si parte da Ponte San Pietro sul confine di Brembate di Sopra


In effetti non si dovrà andare verso il centro di Brembate di Sopra ma si dovrà svoltare a dx

A dx si andrà in discesa verso il Ponte di Briolo


Giunti a questo tornante si dovrà andare diritti nella strada in salita.




Seguendo il tracciato si passa in questo tratto dove in fondo si svolterà a dx verso un parco in riva al fiume Brembo


Guardando a sx si vede Brembate di Sopra

Al tracciato si accede dirigendosi in fondo, a fianco della rete metallica.




Un traccia di sentiero affianca un ampio prato che viene sfruttato da chi vuole prendere il sole vicino al fiume Brembo che si trova a dx oltre gli alberi. Nella seconda foto a sx si vede una doccia per chi volesse rinfrescarsi dopo una esposizione al sole.

Dopo l'ampio prato il tracciato si avvicina di più al fiume Brembo che a dx fra le piante incomincia ad intravedersi


Il percorso si snoda fra la vegetazione



Giunti in questo punto memorizzatelo, sarà il ricongiungimento a fine percorso quando in senso inverso si arriverà da sx per poi ripercorrere lo stesso tragitto in senso inverso fatto sino a qui.

Il percorso è attrezzato con panchine e attrezzi ginnici ...

... oltre che con panche e tavoli per picnic


Indubbiamente si tratta di un bell'ambiente tenuto curato.


Ambiente che anche in era post Covid viene frequentato in modo disciplinato e organizzato dai bambini e ragazzi della zona.

Come sempre consiglio di seguire il tracciato con il GPS altrimenti sarebbe difficile fornire ogni piccola deviazione lungo il tracciato per nulla lineare.

Dopo aver lasciato il lungo Brembo ci si immette su una strada secondaria fino a giungere in questo punto dove la si lascia per addentrasi in un sentiero verso il Santuario della Madonna del Castello

Il sentiero dapprima si inoltra a bordo di campi ...

... per poi alzarsi e tramutarsi in una mulattiera con selciato a sassi affiancato con muretti anch'essi formati da sassi e pietre.

Qualche passaggio è attraverso un fitto fogliame da cui ogni tanto si scorge il fiume che scorre molto più in basso.

Dopo essere passati a fianco del Santuario della Madonna del Castello e aver fatto alcune svolte il tracciato vi porta a passare sotto questo basso sottopasso, occhio a chi ha una statura elevata, visto che c'è una altezza a disposizione di soli 1,75 m

In fondo a questa via troverete uno sbocco su un'altra via dove dovrete salire sul marciapiede

Ho scelto di salire sul marciapiede per evitare un tratto di provinciale quasi sempre molto trafficato e caotico per l'affluenza e la diramazione di molte strade.

Alla fine del marciapiede si scende, si attraversa la strada e si prosegue per un breve tratto sino a questo punto, dove si tirerà diritto nella strada fra le case.

Di fatto questa strada conduce in una zona periferica di Almenno San Salvatore ma comunque antica, del resto un tunnel sotto una casa non è certo retaggio di una edilizia moderna, tutt'altro.

Si prosegue diritti e fra i numerosi cartelli posti sul palo ce n'è anche uno piccolo che indica un percorso ciclabile.

La strada prosegue in direzione Clanezzo-Ubiale passando accanto a questo ristorante, che di fatto da un po' di tempo a questa parte l'ho incluso come sosta nei miei report in zona, visto che mi sono trovato bene ed é comodamente sulla strada.

Questo ristorante offre anche un'altra possibilità. Fra esso e il porticato della foto sopra passa una vecchia mulattiera

Mulattiera che vale la pena percorrere, bici alla mano e che altri non è che il vecchio percorso che metteva in comunicazione la pianura con Clanezzo e Ubiale e probabilmente anche con la valle Brembilla

Infatti scesi sulla mulattiera si arriva ad un vecchio ponte di pietra oltre il quale i vecchi edifici altri non erano che la vecchia dogana.

Il ponte che si vede in alto è quello che è andato a sostituire questo in pietra in tempi meno recenti.

Ambedue i ponti sono posti su gli ultimi tratti del torrente Imagna che a dx del ponte di pietra va poi a confluire nel Fiume Brembo.

Ovvio che il torrente Imagna è quello che scorre nell'omonima valle che poi si andrà a risalire nel proseguo del report.

 

Per quanto ci sia stato già diverse volte, questo luogo offre sempre il suo antico fascino immutato.


Archiviata la pausa pranzo per chi la volesse fare, si prosegue seguendo fedelmente il tracciato. Scrivo questo perchè a distanza di tempo, ogni volta che vengo qui e vado a memoria, va a finire che sbaglio sempre dove si va a prendere l'inizio della ciclabile del Chitò!

Quindi al bivio salite a dx ...

Arrivati qui al tornante seguitelo, non andate diritti...seguirà poi un altro tornante e ...

... arrivati qui tenete a mente che quando finisce il muretto con l'inferiata c'è l'inizio della Ciclabile del Chitò

Di fatto basterebbero quattro cartelli posti nei punti strategici per facilitare l'identificazione di questa ciclabile!

Verrete catapultati in un ambiente tutto differente dalla solita provinciale che risale la valle


Non capisco perchè vogliano tenere nascosto questo gioiello naturalistico, forse i locali sono gelosi e se lo vogliono tenere tutto per se?

Se i tratti boschivi non danno problemi, giunti nei tratti scavati nella roccia meglio prestare attenzione

Devo riconoscere che per me è sempre un piacere ripercorrere questa ciclabile

Tra l'altro tutte le volte che sono passato ho trovato del personale intento a fare della manutenzione e la cura la si denota anche in questo tratto dove il fondo è un grigliato metallico.

Come potete vedere a sx si trova un tappeto sintetico che serve nel periodo invernale durante le gelate ad evitare di scivolare sul metallo ricoperto di ghiaccio.

Dal lato sx del torrente Imagna giunti in questo punto si cambia sponda attraverso questo ponte.

Anche qui stesso accorgimento con la posa del tappeto sintetico ad evitare scivolate oppure per facilitare la corsa a chi è provvisto di scarpe sportive con tacchette pronunciate. Del resto non penso che l'abbiano posto per facilitare la passeggiata delle signore con i tacchi a spillo!!



Passati sull'altra sponda si prosegue sino ad un breve tratto discontinuo della ciclabile che riprende a poca distanza, vedi cartello.

La ciclabile termina nei pressi di Capizzone località Medega. Si fa questa salita sino ad arrivare alla Strada Provinciale e svoltare a dx.

La si percorre sino al bivio a sx prima della galleria dove si vede l'alto palo della luce. Preso il bivio troverete una sbarra la si supera sino ad incontrare una sterrata.

In pratica sarebbe la vecchia strada prima che realizzassero la galleria ed ora è sfruttata per il percorso ciclopedonale

Superato il ponte sul torrente Imagna ci si imbatte in una edicola che illustra il Percorso Ciclopedonale della Valle Imagna

Giunti in questo punto, dove in fondo passa la strada provinciale che esce dalla galleria, verrebbe naturale di proseguire, invece occorre fermarsi e prendere la direzione della freccia

Consiglio di scendere dalla bici, di fatto sono un paio di rampe a gradoni

Il tracciato prosegue su un sentiero che conduce a una breve scalinata sopra un'opera idraulica a cui fa seguito una passerella su un affluente del torrente Imagna

Si arriva in località Cà Masnino a Ponte Giurino

Qui si cambia sponda attraversato il vecchio ponte in pietra ci si porta sulla dx orografica della valle Imagna

Si riprende un tratto di vecchi sentieri

Un tratto di asfalto e si è di nuovo a fianco di un altro ponte sul Torrente Imagna. Il tracciato ora prosegue diritto in salita su strada secondaria...

... strada secondaria riservata ai solo pedoni e ciclisti.

I cartelli sono eloquenti: non superare i 30 km/h, ci si trova in un doppio senso di marcia ......

... e la motivazione dei cartelli mi sembra giustificata, infatti il prossimo cartello indica che ci troviamo di fronte ad una salita al 20% !

Ovviamente al contrario è una bella discesa e sappiamo tutti cosa significhi andando in bici quando abbiamo davanti una bella discesa; si mollano i freni e via!

Va da sé che su una strada stretta con curve per uno che scende in velocità se all'improvviso si trovasse di fronte dei ciclisti sparpagliati sulla strada... ne verrebbe fuori un bello scontro!

Quindi raccomando di stare sulla Vs. dx, io tra l'altro ho visto scendere un ragazzo in monopattino e non so se mi spiego come avrebbe potuto frenare in caso di emergenza!

Come sempre la fotografia comprime la prospettiva e non si ha il senso della pendenza effettiva

Più avanti presso Cà Zenerino si confluisce in una viabilità ordinaria dove hanno ricavato la corsia ciclopedonale e ci si trova sempre al 20% di pendenza.

Visto che la strada sale in fretta nel contempo offre panorami sulla valle

Di nuovo si lascia l'asfalto, la ciclabile prosegue in discesa

Anche qui ambiente curato con zone con panchine ed altre con tavolo per picnic in mezzo al verde

Ma anche in mezzo al fresco verde, la tecnologia ti interrompe con una telefonata!

Ne ho approfittato per rimanere al fresco, vista la giornata molto calda.



La pacchia al fresco è terminata, si attraversa la strada e si prosegue in salita. Qui si è arrivati a Sant' Omobono Imagna. occorre seguire la traccia del GPS per portarsi sulla provinciale per la Valsecca per vie secondarie.

Dapprima si scende e poi si risale su dei gradoni, direi un percorso per nulla monotono e pieno di sorprese!

Arrivati a questo punto ci si lascia alle spalle il Percorso Ciclopedonale Della Valle Imagna e ci si immette sulla viabilità ordinaria in direzione Sant'Omobono Terme, Valsecca, Costa Imagna, Roncola ecc.

La salita da affrontare è di circa 10 km con 600m di dislivello

Arrivati a Costa Imagna una locandina esplica cosa è possibile fare in questo territorio

Questa è la deviazione che porta in Valcava e al Pertus, ma questa volta si tira dritto

Si attraversa Costa Imagna

Giunti a questo bivio si va ancora dritti verso Roncola per poi scendere ad Almenno San Salvatore non prima di ...


.... Erano ormai decenni che tutte le volte che arrivavo alla Roncola vedevo la montagnetta alle sue spalle, dove si trovano i ripetitori e questa volta dopo essermi fermato alla gelateria, da cui di fronte sale la strada che porta ai ripetitori, ho preso l'occasione per salirci. Per la cronaca questa cima si chiama il Botto.

Da qui se ci fosse una buona visibilità si spazierebbe con la vista sino agli Appennini

Una panoramica verso l'Albenza e il Monte Canto

Dopo aver affrontato la bella discesa ad Almenno San Salvatore, da poco riasfaltata, ci si dirige in ciclabile verso la Chiesa di San Giorgio


Sul palo è indicato che si è su un percorso ciclabile e seguendo il tracciato ci si sposta verso un'altra chiesa

Dopo aver attraversato la SP ci si immette in una ciclabile che porta a San Tomè

Seguendo il tracciato dopo una ripida discesa sterrata si passa accanto a questo laghetto e poco dopo ci si immette sul tracciato fatto già all'andata.

Nel caso foste stanchi, ricordate questo posto in cui siete passati all'inizio del report e che si trova accanto al Fiume Brembo ?... ecco potreste riprendervi prima di affrontare l'ultima salita verso Brembate di Sopra e terminare così questo interessante e movimentato giro.



TRACCIA GPX


CONCLUSIONE

Vi ho offerto un percorso inusuale per chi di solito risale la Valle Imagna, senza contare il lungo Brembo che precede il giro. Arrivati a Sant'Omobono valutate voi se avete sufficienti energie per affrontare la salita della Valsecca in caso contrario o tornate in senso contrario al punto di partenza oppure seguite la strada provinciale solo che dovrete affrontare il traffico presente al momento.

  

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2020
pagina creata: 29-07-2020
ultimo aggiornamento: 30-07-2020
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