Lombardia in bici
Percorso ciclabile innevato
da loc. Campaciol a Livigno centro
(SO)
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Chiesetta di San Cristoforo in loc. Campaciol di Sopra




Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
15,5 km a/r
100m
Innev/asf
Cicloped.
0,01% - 5%
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La valle di Livigno è orientata pressappoco verso Nord-NE se la si osserva dal punto di partenza di Campaciol o Campaccio di Sopra. A sx della valle si trovano gli impianti sciistici di Carosello 3000, mentre sul versante dx quelli del Mottolino.


 

L'ALTIMETRIA

Non fatevi impressionare dal grafico, in 7,5 km si scende di soli 90m per cui è un falsopiano. Si c'è qualche corto strappetto ma nulla di che.

IL PERCORSO

Si parte dalla loc. Campaciol nella valle di Livigno per arrivare in centro a Livigno percorrendo la ciclopedonale innevata



 

Mio punto di partenza dal Camping "Al Bosckét", ad un centinaio di metri dal percorso.

Dal campeggio si esce a dx verso la strada che sale al Passo della Forcola

Questa è la strada che sale al Passo della Forcola, sulla dx si intravedono i cartelli stradali. In inverno con presenza di neve il Passo della Forcola viene chiuso e li in fondo il piazzale funge da Capolinea della linea Verde e Blu dei Bus del trasporto locale di Livigno

Dal piazzale in genere è possibile accedere alla ciclopedonale innevata.

Qui ci si trova a fianco del piazzale del capolinea dei Bus. A sx si vedono le case della località Campaciol dove si trova il campeggio, e questa è la ciclopedonale in direzione Livigno.

Se si andasse in senso opposto si raggiungerebbe la località Alpe Vago.

Nota: non sempre potrebbe essere possibile, tutto dipende dalla quantità di precipitazioni nevose, dalla instabilità del manto nevose e dagli eventuali accumuli di neve in quota.

Ci sono stati anni che con 2-3m di neve non è stato possibile battere le piste per pericolo distacco neve.

 

La ciclopedonale per molti tratti affianca la pista da fondo che fino a prima del Covid era ad accesso gratuito. Ora occorre pagare un ticket o per accesso giornaliero o per uno stagionale. Lungo il tracciato si trovano dei cartelli con le modalità per il pagamento effettuabile con uno smartphone inquadrando un QR Code (sempre che si possieda una APP per il pagamento) oppure occorre recarsi al Centro Fondo di Livigno se non si hanno APP dedicate al pagamento.

Come si legge nella foto quella è la struttura utilizzata per il Biathlon.

Come si può vedere stiamo parlando di un percorso innevato e le condizioni del fondo possono variare da un momento all'altro in funzione delle condizioni ambientali come: temperatura, insolazione, venti, precipitazioni atmosferiche, oppure se sono appena passati con il battipista o da quanto tempo sono passati o quale è stata l'escursione termica fra il giorno e la notte.

Sono tutti parametri che possono determinare lo stato di cedevolezza della neve e va da sé che le gomme della bici di conseguenza possono più o meno affondare nella neve.

Naturalmente più la neve è cedevole e più è consigliato un pneumatico di ampia sezione come appunto sono quelli adottati sulle Fat Bike come nel mio caso.

Altro disturbo che si potrebbe avere per le bici sono le presenze più o meno profonde delle orme lasciate da chi va a piedi ed anche queste sono in funzione delle temperature.

A sinistra la chiesetta dedicata a San Cristoforo

Questa è la strada parallela alla strada statale della Forcola. Procedendo su questa si arriva alla località Campaciol dove si trova il campeggio da cui sono partito.

Per arrivare qui dalla pista occorre uscire ed attraversare la strada statale.

Come si vede la sezione quasi doppia dei pneumatici della Fat favorisce l'utilizzo sui fondi innevati, del resto sono state concepite per questi utilizzi particolari.

Oltre a questo in particolare le gomme utilizzate sono anche chiodate per garantire una sicurezza in presenza di ghiaccio come ad esempio su questo fondo stradale.

Ecco rappresentate le tre tipologie di fruitori di questo ambiente innevato: io in bici, a dx uno che fa fondo ed in centro alla foto una persona che passeggia.

Qui ci si avvicina alla località Tresenda.

A sx, non inquadrato, troverete anche la zona del Autodromo con pista innevata, dove si tengono i corsi per guida sulla neve od eventi organizzati di test di vetture.

Il tracciato affronta una breve salita verso Tresenda. Nel centro della foto si vede una struttura in legno altri non è che una stalla di una azienda agricola

Due quattro zampe erano in fase di allerta durante il mio passaggio.

Come si può notare il fondo in questo punto risulta più compatto e le stesse impronte di chi è passato a piedi hanno sprofondato di poco nella neve.

Ovvio queste sono le condizioni migliori dove anche le gomme delle bici non sprofondano.

A Tresenda non vi sono gli impianti di discesa i pendii delle montagne non lo permetterebbero


A sx la Chiesa dedicata alla Immacolata di Lourdes e a dx l'Azienda Agricola


l'Azienda Agricola "Alpe Livigno" offre nel suo spaccio a metri zero loro prodotti come: Bresaole, Salumi, Formaggi, Macelleria, latticini ed altri prodotti. Al ritorno ne ho approfittato!

Chi possiede i cani la ciclopedonale è uno dei luoghi dove sia il padrone che lo stesso cane possono svagarsi assieme in lunghe passeggiate.

Lasciato Tresenda qualche avvallamento per raggiungere la successiva località

Oramai il tempo è passato anche quassù e in questi ultimi sessant'anni il paesaggio urbano è molto cambiato. Molte nuove abitazioni si sono aggiunte a quello che era il piccolo villaggio alpino del dopoguerra distribuito lungo la strada principale.

Dove la presenza di abitazioni è più nutrita allo stesso modo il tracciato mostra più calpestio, poi complice l'esposizione al sole e qualche metro in meno di altitudine la neve mostra un'altra compattezza.

Le lunghe ombre del mattino, si pedala verso nord, il mio consiglio è quello di pedalare nelle ore quando la temperatura si mantiene più bassa per trovare un fondo più compatto.

Un po' quello che succede quando si scia, ne più ne meno, dove si sa che se la neve si trasforma poi diventa difficoltoso sciare.

Si passa attraverso due costruzioni caratteristiche fatte tutte in legno

A sx vedete la palina verde con il cartello ad indicare le figure del pedone e del ciclista che devono condividere il tracciato, mentre a fianco a dx si trova la pista da fondo .

Ovviamente è vietato camminare ed andare in bici sulle piste da fondo, tranne in alcuni brevi pezzi dove la parte accanto ai binari viene sfruttata per i pedoni e le bici per ricongiungersi al loro tracciato dedicato.

Qui le abitazioni aumentano di densità, ci si avvicina di più a Livigno. dove si vedono i lampioni e il semaforo è la strada che sale al passo della Forcola.

A sx un grande cartello posto sotto una tettoia pubblicizza l'uso delle Fat bike a noleggio d'inverno per pedalare sulla neve.

 

Apro una parentesi: correva l'anno 2009 quando per la prima volta ho sperimentato l'uso della bici d'inverno sulla neve qui a Livigno.

13 anni fa era una cosa un po' rara ed in effetti ero considerato una mosca bianca, in quanto solo qualche locale ne faceva uso d'inverno.

Dopo aver pubblicato qualche report a riguardo lo stesso ufficio turistico se ne interessò pubblicizzando questa nuova possibilità di sport nel loro territorio.

Poi negli anni successivi altre idee adottando i pneumatici chiodati, le ebike a doppia trazione, sino ad oggi con le Fat bike chiodate... evoluzione della specie!

Quindi fate ben attenzione quando vi trovate in qualche bivio di indirizzarvi sempre verso le paline verdi coi simboli pedoni e bici

Se poi scegliete un soggiorno in Agriturismo come questo, avrete la pista ciclopedonale a due passi come anche quella da fondo.

Come scritto in precedenza vi sono alcuni brevi tratti dove non è stato possibile separare i tracciati da fondo con i ciclopedonali.

Basta tenersi come nella foto su questo lato della pista da fondo che di norma non è utilizzato per sciare.

Infatti i binari vengono sfruttati da chi fa la tecnica classica mentre sul lato più largo chi fa il pattinato.

il lato a sx in genere viene usato come corsia di sosta di emergenza

Finita la commistione con lo sci di fondo al prossimo bivio i due cartelli indicano il corretto utilizzo delle due piste a sx pedoni e ciclisti con palina verde e a dx cartello di divieto di quest'ultimi di utilizzare la pista da fondo.

Aumenta la densità delle abitazioni avvicinandosi a Livigno.

Per quanto scritto in precedenza qui si vede come è cambiata la densità abitativa da gli anni 50 ad oggi nella zona del centro.

Il mio primo accesso in due ruote a Livigno è stato nel 68' e ovviamente era molto diversa!

A sx la chiesa Addolorata di Florin situata fra le località Palipert e San Rocco e se si guarda sopra il campanile in alto nella foto, la cima innevata è quella del Carosello 3000 dove arrivano gli impianti sciistici sul versante Ovest della valle.

Ci si avvicina a San Rocco, la lunga striscia di abitazioni di Livigno è costellata di contrade

Ad un certo punto la pista devia a dx raggiungendo l'altro lato della valle verso est.

In alto nella foto e nel mezzo, un puntino bianco. Era la luna e sotto di essa la cima del Mottolino, il complesso sciistico di questo lato della valle di Livigno.

A sx l'edificio che si vede è La Casa della Sanità con annesso Pronto Soccorso e area adiacente dedicata agli elicotteri.

Come si sa Livigno rispetto ad altri centri ospedalieri più attrezzati è molto distante ed oltre a questo la strada per raggiungerli non è certo agevole da praticare specie in inverno, per cui nei casi gravi che necessitano di trasferimenti in altri centri l'elicottero è l'unica risorsa più celere a disposizione.

Come potete osservare qui ci si trova con una staccionata sulla dx ebbene a differenza di prima che ci si trovava senza nulla, qui siamo su un percorso fisso e dal fondo asfaltato.

 

A sx su un piedistallo in legno ho notato una statua intagliata sempre nel legno raffigurante uno stambecco o un caprone?

A sx si vede un ponte sul fiume Spöl.

Attraversando il ponte procedendo a sx si arriva ad una rotatoria dove a dx si va in direzione centro mentre a sx verso il Passo della Forcola dove ha avuto inizio questo report.

A dx del ponte si sale invece verso Teola e il Passo del Foscagno.

Superata la strada che attraversa il ponte, a sx si vede uno dei distributori di carburante che a Livigno come è noto essendo zona franca erogano carburante a prezzi inferiori rispetto al resto dell'Italia.

Ci si trova oramai su una vera ciclopedonale con tanto di asfalto

In questo tratto il tracciato risulta più incassato nella valle con a sx il fiume Spöl e a dx l'immancabile pista di fondo

 

Gli scenari sono sempre da cartolina.
Nell'ultima foto come si può notare sul altro lato del torrente la pista di fondo è dedicata a chi sale, mentre da questa parte per chi scende verso Livigno.

A sx un residuo di un manufatto su cui non ho mai approfondito cosa fosse in passato.

Le foto cartolina si susseguono ed è sempre un piacere pedalare in questi paesaggi con queste luci.

Come recita il cartello i ciclisti hanno l'obbligo di attraversare il ponte a piedi ma a quanto pare...

Questa è la vista verso Sud da dove proviene il corso del fiume Spöl, un fiume che dà una possibilità all'Italia in quanto confluisce nel bacino idrografico del Danubio e per un trattato internazionale le imbarcazioni Italiane possono navigare sul Danubio e quindi nel Mar Nero.

 

In questo punto a dx si vede accanto la ciclabile una costruzione in legno e se non ho visto male ora è dotata anche di prese elettriche per la ricarica delle e-Bike oltre ad i soliti attrezzi per riparazioni alle bici.

A rimarcare la suddivisione delle piste ci sono anche i pittogrammi, qui le bici e a dx i pedoni ma per esperienza vi posso dire che d'inverno questo è poco rispettato anche perchè non sempre sono sgomberate ambedue le piste

In estate invece la suddivisione viene rispettata in quanto il flusso continuo di ciclisti e lo scampanellio fa si che i pedoni si mantengano nella corsia a loro dedicata, come in questo caso.

Se qui sotto si pedala e si passeggia, sopra c'è chi suda facendo la salita con gli sci di fondo

 

Sulla destra la località Teola. In fondo fra la "V" formata dai pendii delle montagne si trova il lago di Livigno dove si immette il fiume Spöl.

Qui si arriva al capolinea della ciclopedonale per chi volesse andare in centro a Livigno. Se invece si volesse proseguire si arriverebbe alla Latteria di Livigno, oppure al lago, oppure in Val Federia.

Qui basta proseguire in mezzo alle staccionate, andando a sx (palina verde) si arriva al Centro Fondo.

Al termine della curva si arriva sulla strada principale che scende da Teola e porta in centro a Livigno

Sulla strada principale un distributore che riporta il prezzo dei carburanti con Diesel a 1,09 Euro litro e benzina a 1,220 Euro litro, questo prima della invasione della Ucraina

Andando a dx o a sx si arriva sempre in Svizzera ma in due punti ben distanti fra loro!

A sx attraverso il Passo della Forcola si scende in Svizzera in Val Poschiavo e da li si può rientrare in Italia a Tirano in Valtellina.

A dx invece attraverso il Valico del Ponte del Gallo si prosegue in territorio Svizzero sotto il tunnel Munt La Schera, fuori da esso si prosegue in Val Mustair arrivando in Italia a Glorenza in Val Venosta.

Alla rotatoria basta proseguire diritti per entrare in centro. L'accesso è consentito agli aventi diritto, ma per le bici non ci sono problemi salvo fare attenzione ai pedoni!

 

A sx una bici in una teca di vetro e a dx il vecchio Albergo Alpina Casa Cantoniera dal 1880 a 1816m s.l.m.

Questa foto penso diventerà storica, sulla dx un cartello che indica di mettere la mascherina!

Termino qui questa lunga carrellata di foto che a partire dalla località Campaciol di Sopra mi ha portato in centro a Livigno.

Qui è l'emblema fra il confronto fra una antica casa in legno e una più moderna in muratura.

 

 

 


CONCLUSIONE

Non è la prima volta che torno a Livigno d'inverno e la pedalata sulla neve è sempre piacevole e divertente. Se non ci si vuole impegnare a portare la propria bici c'è la possibilità di noleggiarle sia elettriche che muscolari per cui zero problemi, basta aver voglia di salire in sella e pedalare sulla neve.

  

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer© 2022
pagina creata: 31-03-2022
ultimo aggiornamento: 01-04-2022
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