Toscana in bici

da Punta Ala
Campeggio Baia Verde
a Lago dell'Accesa
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Un bellissimo giro nell'entroterra Maremmano fra mare, lago, boschi e colline con panorami da favola.


Il lago dell'Accesa


Lago dell'Accesa - Massa Marittima - Cala Martina

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
96,81km a/r
1144m
Asf/Sterr
Strad/Cicla
1%- 20%
✩✩✩✩✩
-
✩✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

 

 



Il percorso è composto da due anelli e da un tratto da Puntone Scarlino a Potassa da percorrere sia all'andata che al ritorno. Il Lago dell'Accesa è solo una prima meta, poi c'è da vedere Massa Marittima ed in fine dopo il passaggio per Perolla, un rilassante fuoristrada sterrato da Puntone di Scarlino a Cala Violina per poi far rientro al punto di partenza.

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La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile nelle preferenze, convertire le miglia in km e viceversa. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per il GPS.

 

 

IL PERCORSO

Ci si trova nel Golfo di Follonica, il nostro punto base è Punta Ala zona campeggi. Il percorso si svolge tutto su strada che sono più o meno trafficate a seconda dei tratti. Partendo dai campeggi ci si dirige verso pian d'Alma per poi proseguire verso Puntone Scarlino. Si prende poi la direzione Bagno di Gavorrano, si prosegue in direzione Ribolla deviando per la frazione La Pesta e al Lago dell'Accesa. Da lì si raggiunge la frazione di Capanne su un percorso ciclabile segnalato e ancora si continua verso Massa Marittima, punto intermedio del giro. Si scende a Ghirlanda, poi a Perolla per poi riprendere la strada verso Puntone di Scarlino e da lì cambiare il percorso di rientro facendo la ciclopedonale sterrata che porta a Cala Violina per poi terminare al punto di partenza.

Rifornimenti idrici

A Bagno di Gavorrano sulla strada Provinciale Bagno di Gavorrano, lungo la salita sulla dx 42° 56' 10.22"N 10"53'24.51"E e a Massa Marittima nella piazza della Torre del Candeliere 43°03'05.74"N 10"53'26.24"E

Quale bici usare

Qualsiasi bici sino al ritorno a Puntone Scarlino dove per fare la ciclopedonale verso cala Violina conviene una MTB o bici da trekking.



Verso il Lago dell'Accesa

 

Partendo dal Camping Baia Verde a Punta Ala ci si dirige verso Pian d'Alma passando per la strada interna alla piana, in modo da evitare il traffico della SP61.

Alla fine della strada, ci si immette sulla SP 158 Delle Collacchie, si prenderà a sx per proseguire verso Follonica. Dopo aver scollinato sul poggio, giunti al semaforo di Puntone di Scarlino si svolta a dx, direzione: Scarlino - Bagno di Gavorrano

 


In questa estate anomala del luglio 2014 occorre ogni sera guardare le previsioni e ogni mattina alzarsi e dare uno sguardo al cielo per capire cosa ha intenzione di fare il meteo.

Le previsioni davano tempo soleggiato, giunti sotto Scarlino, verso Gavorrano alte nubi bianche di condensa si levano sopra le colline, si spera solo che siano innocue!

 

Arriviamo a Bagno di Gavorrano e noi dovremmo andare verso l'estrema sx nella foto, inoltrandoci per circa una ventina di km all'interno, che in questa zona di norma se c'è un accumulo di nubi persistente, nel pomeriggio può anche dare luogo a qualche breve precipitazione. A Bagno di Gavorrano sono 20km dalla partenza. Se vi serve acqua dopo aver svoltato a dx al semaforo a circa 300m sulla dx c'è una fontanella, vedi anche coordinate GPS: 42° 56' 10.22"N 10"53'24.51"E

 


Ripercorriamo la strada che in parte è già stata più volte descritta in precedenti report come quello per Tatti o Roccastrada da cui si possono trarre ulteriori dettagli. Giunti a questo bivio l'ultimo cartello di colore marrone dà l'indicazione per il Lago dell'Accesa, per cui si sale sopra il cavalcavia che passa sopra la vecchia Aurelia e la ferrovia.

Scesi dal cavalcavia si incontra una rotonda dove si passerà sotto il ponte della nuova Aurelia sbucando a questo bivio dove troverete un altro cartello che indica il Lago dell'Accesa. Poco più avanti la strada comincia a salire per circa 1km con 50m di dislivello sino a superare un poggio per poi scollinare in discesa al successivo bivio

Dal Poggio si scollina per 1km, sino ad arrivare a questo bivio dove svolterete per il Lago dell'Accesa.

Sono 100m di dislivello da superare con pendenza media del 2% max 6%

La strada con poco traffico s'inoltra nel classico paesaggio maremmano, colline, campi coltivati e vegetazione ad alto fusto spesso con piccole macchie di bosco.

Con il passare del tempo le nubi appaiono come semplice condensa. Sui poggi qua e là si vedono delle tenute con le loro caratteristiche file di cipressi che affiancano il viottolo che dà accesso alla proprietà.


Si giunge a La Pesta con la strada che è fiancheggiata da boschi. La frazione è di poche case e si trova vicino alla strada che porta al lago dell'Accesa. Sulla sx troverete anche l'unico Bar Ristorante

La mia "gregaria" mi sta aspettando davanti al cartello che indica il lago, dietro di lei una semplice chiesa.

Imbocchiamo la strada sterrata e più avanti anche un po' sconnessa che porta al lago. In tutto sono poco più di 500m

Usciti dal bosco, una sottile striscia azzurra in mezzo ai campi segnala la presenza del lago con attorno le colline

Una strada di campagna preceduta da una sbarra per il fermo dei veicoli dà l'accesso al lago

Una piccola area attrezzata con tavolo e panche accoglie i visitatori. Lei si era attardata a leggere la locandina informativa posta all'inizio della strada dove è possibile parcheggiare all'ombra anche qualche veicolo.


Inaspettatamente ci troviamo davanti ad un lago con acque cristalline


I colori rispecchiano il cielo, tutto attorno al lago fitta vegetazione fra canne ed alberi

Alcune famiglie ne hanno approfittato per trascorrere la giornata in questo luogo ameno dove la presenza ittica si scorge anche nelle acque basse vicino alla riva. Infatti avvicinandomi alla riva scorgo subito una famiglia di pesci persici con una coppia di adulti e tre piccoli che li seguono a breve distanza.

Dire che siamo rimasti sorpresi da questo Lago dell'Accesa è poco, è veramente molto bello e del resto le foto parlano da sé.

Sembra quasi di essere in un posto esotico! Ed invece ci troviamo in Maremma ad una ventina di km dal mare.

 

Avanziamo in una perlustrazione attorno al lago, ma giunti ad un ponte in legno con le assi cedute ci arrestiamo


Sulle rive del lago troviamo anche un pesco, probabilmente selvatico. Intanto gli addensamenti di nubi si accumulano proprio dove dobbiamo proseguire verso l'interno.



Il lago si estende per circa 500m in lunghezza e 350m in larghezza. Profondo fra i 20 e i 40m è di origine Carsica e dà origine al fiume Bruna che sfocia in mare a Castiglione della Pescaia. Il fatto che le acque siano cristalline forse è anche dovuto al fatto che l'acqua ha una temperatura abbastanza bassa.




Panoramica video


Verso Massa Marittima

Lasciato il lago si riprende la strada verso Massa Marittima, ma giunti a questo bivio un segnale stradale turistico indica un percorso ciclabile.

Già avevo preparato il giro in modo che passasse da Capanne, ma non ero a conoscenza che vi fosse questa segnalazione.


 

Visto che conduce a Massa Marittima decidiamo di seguire questo percorso, quindi la prossima meta è Capanne. Ci sono circa 100m di dislivello da superare e un po' di sali scendi

Lasciamo definitivamente lo specchio d'acqua alle nostre spalle, ora dalla strada in salita lo si può vedere dall'alto.



Sino a qui sono 34km già percorsi, anche questa è una strada per nulla trafficata. Sulla dx un agriturismo che in Maremma oramai stanno spopolando ovunque.

Arriviamo a Capanne, qui al bivio troviamo di nuovo il segnale del percorso cicloturistico per Massa Marittima che indica verso dx, mentre sul percorso che avevo previsto si doveva svoltare a sx.

Visto che è un percorso segnalato tanto vale verificarlo!

Un principio di fame, dopo aver scorto una insegna che indicava panini e bevande nel borgo, ci ha fatto fare una deviazione. Poi chiedendo servivano solo classici pranzi al tavolo.

Abbiamo rinunciato anche perchè c'era ancora un 4km con 300m di dislivello da superare con pendenze fra il 5% e 11% prima di scollinare verso Massa Marittima.

Quindi abortito il pensiero dei panini si riprende a pedalare in un ambiente pressoché intatto. Il fondo stradale non è proprio un biliardo, si trovano molte buche ma basta scansarle e bearsi di quanto sta attorno.

Da lontano a terra ho scorto qualche cosa di grosso e mi sembrava la dimensione e la forma di una testuggine, ma quando mi sono avvicinato era un rospo gigante! Mai visto uno di queste dimensioni, che poteva pesare anche mezzo chilogrammo.

Una strada che ha mostrato sorprese, poco prima un non meglio identificato animaletto che poteva essere una faina o animale simile mi ha attraversato la strada ad una cinquantina di metri sparendo poi nel bosco.

Come si usciva dalla vegetazione, il percorso offriva continui scorci differenti. Il sole era a picco e gli stomachi incominciavano a brontolare!


Finalmente si scollina verso Massa Marittima e fra la vegetazione ad un tratto rara, si scorge la costa sino a intravedere un pezzo di mare.

 

Entrando in Massa Marittima, casualmente passiamo davanti ad una Coop e ci prendiamo una di quelle schiacce farcite che pare vadano di moda quest'anno. Sono sufficienti a far tacere gli stomaci. Siamo al 46° km e ce ne mancano ancora 48.
Facciamo una breve sosta a Massa Marittima, per chi volesse vedere qualche cosa di più qui trovate un
precedente report.

Nella foto sopra la strada principale che porta alla piazza del Duomo.

Se vi serve acqua la trovate qui: Piazza della Torre del Candeliere 43°03'05.74"N 10"53'26.24"E

Foto di rito a cui non è possibile rinunciarvi. Al mondo simili antichi "salotti" si trovano solo in Italia e bellitaliainbici ogni tanto ve li mostra per ricordarvi quanto abbiamo di bello e di unico in Italia.

 

Una sosta per un caffé e poi di nuovo in strada

Lasciamo Massa Marittima fermandoci sotto le mura in direzione Siena.

All'orizzonte si trova il mare e la costa etrusca, ma noi si va in direzione opposta, scendendo in ripida e veloce discesa sino a Ghirlanda, per poi deviare verso Perolla

Come ho scritto, fra Massa Marittima e Ghirlanda c'è una discesa veloce e lei avendo davanti una corriera non aveva visto che avevo svoltato verso Perolla e stava proseguendo verso Siena. Un mio forte richiamo l'ha fermata in tempo facendola tornare sulla retta via.

Quando guradate questa foto, cosa pensate che sia l'edificio a sx? E' quello che mi sono posto come domanda quando l'ho visto! Subito mi son detto:
Ma è una stazione ferroviaria! Sì, ma i binari dove stanno? E poi che ci fa una stazione quassù ? Perplesso sono stato a lungo ad osservarla immaginando anche una stazione per i pullman, ma l'impianto assomigliava di più ad una stazione ferroviaria.

Per farla breve ritornato alla base ho chiesto ad uno del luogo il quale mi ha confermato che Ghirlanda era la stazione ferroviaria della tratta lunga 26km che da Follonica Porto saliva con un dislivello di 350m sino a Ghirlanda e che "l'ultimo miglio " per salire a Massa Marittima, che non scordiamoci è arroccata in cima a un poggio, veniva svolto dal servizio di corriere.

E' stata attiva dal 1902 al 1944 ed era stata concepita principalmente per il trasporto dei materiali minerari, non scordiamoci che quest'area fa parte delle colline metallifere. La successiva crisi della Grande Depressione ne decretò il declino e la fine venne data durante la ritirata delle truppe Tedesche che fecero brillare alcuni ponti della linea ferroviaria e alla fine fu abbandonata sostituendo il collegamento passeggeri con i pullman.

Lungo la strada che sale da Follonica a Massa Marittima è ancora possibile vedere qualcuno dei 10 caselli ferroviari che c'erano in origine.



Lasciata Ghirlanda, anche questa strada con traffico quasi assente, attraverso le colline si sale e si scende verso la piana di Ribolla. Attorno il paesaggio bucolico è molto bello

Si incontrano alcuni casolari ben tenuti. Le nubi rimangono come condensa e non si trasformano in nubi minacciose, meglio così!



Con la strada in discesa arriviamo a intravedere il borgo di Perolla


Sul borgo originario di poche case una speculazione edilizia ne ha costruite molte altre pensando di farvi una zona residenziale. Non conosco bene la storia so solo che vedendo le case sono quasi tutte ultimate al 90% per poi essere tutto stato abbandonato e il borgo disabitato. Attualmente non mi pare ci viva più nessuno, almeno a giudicare dalle sterpaglie sulle due strade di accesso e le catene poste su di esse a sbarrare il transito.


Immagino che qualcuno ci avrà rimesso dei bei soldi, comunque sia, un altro esempio di spreco inutile del territorio.

 

Da qui un lungo rettilineo di circa 6km porta verso la strada che collega Ribolla a Potassa


Un vecchio casolare, anch'esso che non si capisce se abbandonato o meno e che è posto vicino ad una delle strade per il borgo fantasma.

Raggiunta la strada per Potassa ripassiamo davanti a questo ordinato e bel filare di viti prima di prendere la strada per Bagno di Gavorrano.



Vicino a Gavorrano sostiamo all'ombra per bere, la giornata si è rivelata abbastanza calda.


Sopra la collina è Gavorrano, per chi non ci fosse mai stato consiglio una visita


Questa è la parte vecchia del borgo che andrebbe visitata



A ritroso rispetto all'andata si passa ancora sotto Scarlino


Naturalmente anche questo borgo merita una visita




Giunti a Puntone di Scarlino decidiamo di fare una variante al rientro, passando per la ciclopedonale sterrata che porta a Cala Violina

Il primo tratto all'ombra è sempre bello da farsi in giornate calde.


Un breve strappo al 25% e raggiungo un punto panoramico in una deviazione dal normale percorso


da dove lo sguardo spazia, a sx da Punta Ala, lo scoglio dello Sparviero e l'Isola d'Elba

Azionando lo zoom, a sx è riconoscibile la torre Hidalgo, la Torre di Balbo e a mare gli scogli dei tre porcellini e l'isolotto dello Sparviero o di Troia.


Per salire quassù ed individuare il posto, non necessariamente in bici visti i pochi metri da fare, tenetevi a mente l'edicola in legno che troverete alla vostra sx. Sullo sfondo l'immancabile Isola d'Elba, salvo non essere visibile nelle giornate con foschia.

 

Poco più avanti guardando indietro si potrà ammirare Cala Martina, e sullo sfondo a dx Follonica e a sx Piombino.



La "gregaria" è soddisfatta del giretto odierno che le ha fatto vedere molti posti interessanti


Anch'io sono soddisfatto di questo lungo giro. Certo i km da farsi non sono pochi ma sono ripagati da ciò che si può ammirare strada facendo.



Proseguendo, la vista spazia verso Cala Violina sulla sx. Sul promontorio si intravede anche Torre Civetta e poi tutta la costa verso Punta Ala e lo scoglio dello Sparviero


Ed ecco la famosissima spiaggia di Cala Violina, un lembo di spiaggia raggiungibile solo a piedi in bici o cavallo o in canoa, sì, perché alle barche a motore è vietato avvicinarsi alla costa entro i 300m o al limite delle boe rosse presenti nella insenatura.



Il tempo passa e dopo una doccia e una cena, tutti in spiaggia a vedere il tramonto verso Piombino


Poi scende la sera e le stelle brillano sopra il cielo di Punta Ala... tutti a nanna!


 

 

CONCLUSIONE

Un altro giro raccomandabile a chi ovviamente ha le forze per poterlo fare. Le cose belle da vedere sono tante, e la strada pure!

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2014
pagina creata:24-07-2014
ultimo aggiornamento: 08-01-2018
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