Salita
Almenno San Salvatore
Val Cava

BG

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Questo non è proprio un percorso ciclabile, ma fatto in alcuni periodi dell'anno è come se lo fosse visto lo scarso traffico automobilistico.

Il percorso è stato compiuto utilizzando una City bike modificata con l'aggiunta di un Kit con un motore elettrico di tipo Hub brushless montato all'anteriore.


Sulla dx si scorge il campanile di Almenno San Salvatore, mentre a sinistra la cima imbiancata è quella della Val Cava, il traguardo da raggiungere.

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
20km
910m
Asf-Innev
Stradale
4,3% - 18%
✩✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩



Le altimetrie

Almenno San Salvatore (m. 302) - Val Cava (m. 1212) km 20 - Dislivello 910m

Un Nine e mille Wh al mese

"Se potessi avere Mille Lire al Mese", questo era il refrain di una vecchia canzone, parafrasando si potrebbe dire: "Se potessi avere 1000 Wh al mese" e direte voi: ma che ci fai con mille Wh al mese? e io risponderei 10 giri come questo!

Proprio così, mi sono bastati poco piú di un centinaio di Wh per fare 20 km ed arrivare in cima in Val Cava superando un dislivello di 910m!

Direte: ma bastano solo 100 Wh? in effetti si, il resto ce l'ho messo io con le mie gambe.

Certo se si pensa che con 100 Wh tieni acceso il computer per un'ora , e qui ti fai un bel giretto di 40km andata e ritorno, pensate bene quanta energia può essere impiegata in altro modo.

Qui a fianco si vede la cima imbiancata che devo raggiungere.

Il percorso nella prima parte fino alla Roncola resta esposto a Sud, successivamente aggira la montagna e rimane esposto a Nordest.

Due giorni prima aveva nevicato anche su alla Roncola per cui la mia preoccupazione prima di partire da casa era che nel frattempo la strada fosse col fondo pulito, con il dubbio più forte per il versante a Nord.

Vista la brinata della notte a casa mia, ho preferito partire verso mezzo giorno per assicurarmi di arrivare con una temperatura più mite.

Ho montato il portabici sul tetto della macchina, e stavo per issare la bici quando il provvidenziale arrivo di un mio vicino di casa è stato "precettato" per un eventuale aiuto. In fatti come temevo, ho iniziato a sollevare la bici ma giunto ad oltre un metro di altezza, il maggior peso della parte del motore andava a gravare sul braccio sinistro rendendomi impossibile sollevarla oltre, per cui mi sono fatto aiutare. Poi una volta arrivato ci avrei pensato come fare.

Verso la una del pomeriggio ero arrivato al parcheggio pronto per partire.

L'obiettivo era avanzare fin tanto che le batterie finissero e possibilmente riuscire a raggiungere il passo della Val Cava.

Slegata la bici e indossati dei guanti monouso per fare maggior presa sul telaio, sono riuscito senza problemi a togliere la bici dal tetto della macchina, un pensiero in meno.

Si parte!

La salita in questione che porta ai ripetitori della Val Cava, passa anche dall'abitato della Roncola, molto famoso nella provincia di Bergamo sia per la sua posizione panoramica a balcone sulla Pianura Padana, e sia per la salita che è come una palestra per i ciclisti della zona.

In ogni stagione si incontrano sempre appassionati di ogni età che affrontano l'impegnativa salita.

Sosta tecnica per rifornimento veloce

Partendo da casa vista l'ora di pranzo, mi sono mangiato un paio di snak giusto per fare un antipasto, dopo una ventina di minuti di salita, che tra parentesi sono i più ostici, mi stava venendo un crampo allo stomaco per cui la sosta è stata d'obbligo! mezzo panino, un po' di cioccolato e acqua.

Occorre non esagerare nell'assunzione del cibo altrimenti al successivo tornante sareste fermi.

Quindi il tratto successivo l'ho fatto in prima sia perchè era impegnativo sia perchè volevo andare di pedalata leggera per non affaticare lo stomaco.




La capretta sembra dire: di bici da corsa ne ho viste tante passare, ma questa che cos'è?

L'abbigliamento

Anche in questa occasione viste le prospettive per temperature rigide nella parte esposta a Nord, ho optato per più capi leggeri da sovrapporre alla bisogna, per la salita visto che c'era il sole ho mantenuto tre capi, mentre nel versante nord quattro capi + un quinto smanicato antivento per la discesa.

Per le gambe, la solita calzamaglia sportiva e un pantalone il pile leggero, poi guanti, berretto e gorgera in pile.


La meccanica della bici

La stessa City Bike impiegata nella salita precedente della
Ballabio- Pian dei Resinelli

Sotto la tabella dei rapporti del cambio della bici

La bici in oggetto ad esempio pesa 15,8 kg in origine, senza alcuna modifica a cui vanno aggiunti 6kg del kit di trasformazione ed in fine 6,6 kg di batterie.

Sono 28,5 kg in ordine di marcia + 3kg fra varie attrezzature

Le batterie al PB gel non da trazione 36V e 7Ah, motore 250Watt
Temperature dagli 8°C a 0°C a 1200m

 
 

La salita fino alla Roncola l'avevo già fatta l'anno scorso con la bici da corsa, quando avevo appena montato la gurnitura Compact.

Più che una salita è stata una via crucis, sia per non essere in forma e per aver preso una giornata no, anche se poi sono arrivato in cima.

Ora il fatto di salire con una bici che pesa il triplo e non volendo fare fuori le batterie in questa sola salita hanno fatto si che la velocità di salita fosse solo leggermente più alta di solo 2km/h

La media del primo tratto fino alla Roncola è stata di 7,5Km/h

La potenza impegnata si aggirava sempre sui 70-80Watt con punte di 110 Watt. L'impegno devo dire che è stato leggermente superiore alla Salita della Ballabio-Resinelli

Sopra il panorama sulla pianura Padana, la in fondo fra la foschia, c'è casa mia.


Qui mi trovo a circa 4 km dalla partenza, e come sempre queste sono salite che non ti danno tregua fino alla cima, per cui occorre avera santa pazienza e perseveranza dosando le forze per non arrivare cotti ancor prima di arrivare in cima, ci sono solo 16km di salita ancora da fare con tratti anche piu ripidi.


Come dicevo fatica occorre comunque farne per salire, forse meno che con una muscolare, per lo meno come utilizzo io l'e-bike, comunque questi sforzi a volte sono ripagati dalla bella giornata e dai panorami che si possono ammirare.


Finalmente arrivato a RONCOLA 854m, il primo obiettivo è stato raggiunto, questa è forse la parte più ostica del tracciato, i primi 552m di dislivello li ho fatti poi c'è la meno impegnativa, si fa per dire! con altri 346m di dislivello.


Il centro del paese fa da spartiacque fra la pianura Lombarda e la Valle Imagna che si intravede in fondo fra le due case


A lato si possono vedere i dati rilevati, percorsi 7,93Km alla media di 7,5Km/h in 1h e 03 min con un consumo di 61,2Wh corrispondenti a 1,672Ah e 552m di dislivello superati

Sono solo le due del pomeriggio ed occorre integrare l'altra parte del pranzo, quindi un altro mezzo panino, una banana, ed un pezzo di cioccolato, oltre all'acqua naturalmente, vi assicuro che il tutto è come se fosse digerito ancor prima di scendere nello stomaco!


La sosta pranzo l'ho fatta sulle panchine del parchetto dietro alla Chiesa, dove si trova anche una "vedova" la solita fontanella per il rifornimento d'acqua, meta dei ciclisti scalatori.


Indossato l'altro capo di abbigliamento proseguo ora il percorso verso la Val Cava, mi lascio alle spalle l'abitato della Roncola ed inizia la prima neve, questo è il lato esposto a Nord est


Ancora una volta io e il nine ci ritroviamo fra la neve e il cielo blu.


Una sistemata al bagaglio e si riparte!


La Valle Imagna


Ormai la pianura è un ricordo, ho raggiunto quota 1000m e il panorama incomicia a farsi interessante, la temperatura è bassa, attorno ai 3-4°C ma è resa piacevole dal sole.


 Un rudere di pietra, sotto la Valle Imagna, mentre sull'altro versante le montagne della Bergamasca.

Questo è un tratto non impegnativo che collega Roncola a Costa Imagna.


Certo più si sale e i panorami che ti si aprono curva dopo curva sono sempre più belli e se pensi che sei arrivato in cima con una bici con il cestino di vimini..... mentre quelli con le BDC hanno bici superleggere da 8Kg, e quando ti vedono non hanno parole! e rimangono sconcertati che quasi non ti salutano, appartengo ad un altra casta evidentemente! solo la gente del posto ti saluta facendoti un bel sorriso.




Ora sto entrando nella zona d'ombra il fondo stradale in alcuni punti e insidioso e le stesse macchine affrontanbo le curve a bassa velocità, la temperatura ora è attorno ai 2°C e anche io devo avanzare con cautela, visto che ho solo due ruote!


con la neve presente ai lati della strada devo marciare in mezzo alla strada solo che devo schivare le buche con l'acqua, cercando di non frenare


Pur essendo in ombra questo tratto in salita ha il fondo più pulito e non ci sono problemi, di trazione, il motore procede tranquillamente e nonostante il freddo sembra che le batterie fino ad ora tengano.


Se osservate la foto accanto, sulla montagna si vedono tre spuntoni, sono i ripetitori televisivi e radio della Val Cava la meta che in teoria mi sono prefissato, ormai la neve è una costante sono quasi le tre del pomeriggio, sono in una zona d'ombra e la temperatura è attorno allo zero °C con 6-7Km ancora di salita!



Inizia l'abitato di Costa Imagna


Il GPS segna 1015m di quota , il Wattmetro ha registrato un picco di 411Watt mentre la batteria dopo 15km di salita segna i 36,8V


Uno sprazzo di sole illumina l'abitato di Costa Imagna, ora la strada è un sali scendi fino al bivio per la Val Cava



Uno sprazzo di sole illumina l'abitato di Costa Imagna, ora la strada è un sali scendi fino al bivio per la Val Cava



Il sole sta incominciando a scendere anche su Costa Imagna, l'orologio del campanile segna le tre meno dieci, e io batterie permettendo, mi sono posto un limite di ritorno per le tre e mezzo.



Sono al bivio, gli ultimi 5km di salita che portano alla cima, strada permettendo, batterie e forza nelle gambe che stanno frullando da quasi 1h e mezza



Si sale ancora, la salita non è molto impegnativa, la strada abbastanza libera dalla neve, ma la batteria incomincia a dare segni di cedimento, sono costretto a ridurre la potenza prelevata a non più di 50Watt.

Ne approfitto per farla riposare un po' e per rifocillarmi devo bere ancora e già che ci sono dare fondo alla cambusa, mi è rimasta una porzione di crostata, che mai come a queste altitudini ho gradito, con l'aria pulita nelle narici che ti fa assaporare di più tutte le sfumature del cibo, a parte la temperatura non proprio ideale, non è certo come stare davanti al caminetto, ma fin che ci si muove la stufa interna compensa, ma intanto sta bruciando calorie su calorie pure lei.

Sono quasi a due ore di pedalata e più che la fatica si fa sentire la mancanza di "carburante"



Sto procedendo a rilento non più di 6km/h la strada incomincia a ghiacciarsi e devo stare in mezzo alla carreggiata, per fortuna ho la trazione integrale, anche se mi sta mollando! oltre ad avere degli Schwalbe da passeggio più adatti per una gita in città che non in queste condizioni.

Raccomando una cosa, se non avete il motore come il mio che permette di usufruire della frenata del motore, astenetevi da fare questo tipo di imprese, salvo poi rischiare di fare discesa libera!

Tutta la discesa l'ho fatta esclusivamente con il freno motore, i freni per ovvi motivi erano un'optional non utilizzato!

Quindi ciclisti avvisati mezzi salvati!


Punto della resa! Alla fine le batterie hanno detto stop! E anche le mie riserve alimentari e fische si sono esaurite, oltre ad aver raggiunto il limite d'orario che mi ero imposto, anche se gurdando più in la, la vetta era forse a meno di un paio di Km, occorre talvolta " tirare i remi in barca" e desistere dall'impresa.

Certo scoccia non essere arrivato in cima, ma visto che la cima l'ho vista diverse volte non ho perso nulla.



La bici è li che sembra aspettare di riprendere la salita, con la strada sullo sfondo che si fa sempre più innevata.


Autoscatto di rito, frugando fra le tasche mi è rimasto un pocket coffe per festeggiare l'impresa!



E ora i dati, il GPS si è fermato a quota 1216m , mentre il Wattmetro ha segnato 109,5Watt/h dopo 20km (mi ero scordato di azzerare il conta km nel primo tratto, ma il GPS ha segnato il percorso) tempo totale di salita 2h: 01:03 Ho consumato 5,475 Wh al km con un dislivello totale di 914m

Questo rappresenta il dislivello piu grande e il percorso più lungo in salita che ho affrontato fino ad ora.





E' ora di girare la bici e scendere a valle

Tutto sommato penso che la fatica sia poi ripagata da questi panorami che si possono dire guadagnati con il sudore


Quando riesci a vedere la cima di un monte sotto di te, c'è solo un motivo, sei più in alto di lui!




Quando riesci a vedere la cima di un monte sotto di te, c'è solo un motivo, sei più in alto di lui!


Ora che scendendo verso valle e dando un'ultimo sguardo alla cima ho realizzato che mancava poco, un pizzico di "mancata impresa" mi è venuta, sarà per una prossima volta!


Sono quasi arrivato, li sotto c'è la pianura che mi attende, sono finiti il cielo terso, la neve candida, il bosco, ora mi attende la cappa di smog che già si staglia all'orizzante e l'aria pesante.


Le ombre si stanno allungando, la gita è finita, per fortuna che un volenteroso ragazzo mi ha aiutato a issare la bici sul tetto!

Bilancio dell'impresa 40km fra andata e ritorno 126Wh (3,641Ah) consumati per 3h di pedalata.


 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2008
pagina creata:06-02-2008
ultimo aggiornamento: 09-06-2015
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