Lombardia in bici
Val Brembana

Baita Campo e Cornello dei Tasso
Prima Parte

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Un altro giro sportivo e culturale in Val Brembana che porta ad un punto panoramico su buona parte della valle, poi una ripida discesa verso il fondovalle ed una risalita verso Cornello dei Tasso, sulla Via Mercatorum, un piccolo borgo medioevale che ha conservato il suo aspetto nel corso del tempo.

 

Una vista sul versante della montagna dove si trovano le frazioni di Era e Cespedosio, mentre sulla vetta della montagna si trova Baita Campo, la nostra meta a 1445m slm.




Baita Campo, Cornello dei Tasso


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
58,88km
1300m
asfal/sterr
strad/carr
5% - 23%
✩✩✩✩✩
✩✩✩✩
✩✩
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Si parte da Zogno, all'ingresso della Valle Brembana, percorrendo la Ciclovia della Valle Brembana sino a San Giovanni Bianco, da lì si esce prendendo la Val Taleggio e poco dopo svoltando a dx. si sale per Pianca, Brembella, Era, Cespedosio.

La salita sino ad Era è abbastanza impegnativa, ma è solo l'antipasto perchè alla fine c'è la ciliegina sulla torta, uno sterrato di 3,2km ancora più impegnativo sino a Baita Campo a quota 1445m.

Si scende poi di nuovo ad Era e da lì sino al fondo valle raggiungendo Camerata Cornello, per poi deviare a Cornello dei Tasso, un bel borgo medioevale, per poi fare ritorno al punto di partenza.



Queste due immagini sono tratte da:


Il percorso

Sono in totale 58km di cui 27km di salita, ma la salita dura è limitata a 8,79km dal bivio della Val Taleggio sino ad Era con pendenza media al 9%, ed infine 3,2km in sterrato da Era a Baita Campo con pendenza media all'11% e max. 23%. Il percorso è riservato alle persone allenate ed occorre una buona MTB front per l'ultimo pezzo con buoni freni per affrontare la succesiva discesa.

Consiglio di non salire da soli sul tratto sterrato, di fatto salvo gli operai occupati a sistemare la carrabile, non abbiamo visto salire nessuno, ma anche sul tratto asfaltato le auto si sono potute contare sulle dita di una mano. Baita Campo è disabitata e parti delle baite sono diroccate e non troverete acqua.

L'acqua invece la troverete in più punti lungo la salita sino ad Era.

Di questo percorso le cose belle sono le vedute che spaziano sulla Valle Taleggio e la Valle Brembana, le piccole frazioni ed i tratti attravreso fitte faggete sia sulla strada asfaltata che poi sul tratto sterrato, in un ambiente molto conservato e con bassa antropizzazione.


Come arrivarci

All'uscita dell'Autostrada Mi-Ve a Bergamo, prendere per la Valle Brembana, sono circa 20km

Dove parcheggiare

Giunti a Zogno proseguire sino al deposito delle Corriere e svoltare a dx. davanti all'ex Stazione Ferroviaria seguendo i cartelli marroni della Ciclovia della Valle Brembana, sino ad arrivare alla piazza del Mercato del Sabato.

Da lì altri cartelli vi indicheranno l'inizio della Ciclovia della Valle Brembana Vi consiglio di consultare il relativo report sino a San Giovanni Bianco.



Zogno, l'altra sponda del fiume Brembo vista dal parcheggio, da dove parte la Ciclovia della Valle Brembana, come già suggerito consultare il relativo report.

Arrivati a San Giovanni Bianco abbiamo abbandonato la Ciclovia all'uscita della galleria con semaforo, svoltando a dx. e dopo 50m prendendo la strada in salita sempre a dx. che porta in Val Taleggio.

Dopo 500m si svolta a dx. per Pianca e subito la strada fa capire che sarà dura la salita.

Nella foto accanto siamo vicino alla frazione Ronchi, con lo sfondo del monte Venturosa 1999m ai cui piedi è posta la nostra meta.

Una serie di tornanti presto ci fa salire in quota, e già si aprono le prime vedute verso la Val Brembana e la Val Taleggio sulla dx.

Già dalla frazione di Ronchi è visibile la nostra meta, Baita Campo, ai pedi del monte Venturosa a 1445m slm.

Questa volta ho due amici che mi accompagnano, io faccio da battistrada, mi sta seguendo Roberto e Giordano sta scattando la foto.

Pur essendo un percorso impegnativo, riserva un ambiente che rilassa immersi in frequenti boschi, anche se subito dopo ci presenta una bella salita di fronte a noi.

I miei amici escono sorridenti dal bosco, ma poi...pedalare!

Un primo obiettivo è stato raggiunto, ci troviamo alla frazione di Pianca a 810m slm, ai piedi del Monte Venturosa

Il versante della montagna è un susseguirsi di prati e radure intervallati da alberi e piccoli boschi

e fra una radura e l'altra le varie contrade

Pianca, oltre il versante l'altro lato della Valle Brembana

Di fronte alla chiesa si trova una fontana e una panchina, i miei amici ne approfittano subito per un rifornimento idrico, noi non abbiamo le ammiraglie al seguito! e non ci corre dietro nessuno.

La giornata è calda e Giordano non ci pensa due volte a spegnere la sete in "presa diretta"

Calmata la sete i "ragazzi" pensano a mettere sotto i denti quanto acquistato a valle. Visto l'orario e benchè fosse presente a Pianca una trattoria dove un piatto di casoncelli non sarebbe mancato, era evidente che la salita rimanente che dovevamo affrontare ci avrebbe visto di molto appesantiti e non certo nelle condizioni ideali per pedalare.

Quindi vale sempre il concetto di piccoli frequenti morsi, distribuiti nel tempo, sino a che non si arriva al culmine della salita, dove poi è possibile abbondare. Purtroppo la nostra meta essendo disabitata non offriva alcun supporto logistico culinario.

La chiesa di Pianca dedicata a Sant'Antonio Abate

Il vecchio porticato a fianco della chiesa, che dà ingresso alla canonica sede della vecchia scuola, presenta una serie di archi, un vecchio controsoffitto in legno, e alcune porzioni di affreschi sulle pareti.

Giordano seduto sulla panchina DOC, se la ride con Roberto, ma fra un po' sullo sterrato....

Vado in avan scoperta e mi infilo nell'unica strada che si distacca dalla strada principale, dove trovo alcune vecchie abitazioni.

Proseguo sulla strada per avere conferma che ci fosse una trattoria, ed infatti la trovo, a sx. della cappelletta.

Non si fa a tempo ad uscire da Pianca, che svoltato l'angolo ci dobbiamo ancora fermare ad ammirare questo selvaggio quadro che la natura sa offrire, a sx. la vista spazia sull'imbocco della selvaggia Val Taleggio , mentre la strada va in direzione del monte Venturosa.

Questo è un giro che sa mostrare veramente panorami "genuini" dove l'uomo ha lasciato tracce contenute.

I passaggi nei boschi su questo percorso sono frequenti, del resto siamo in montagna!

Come si dirada la vegetazione all'uscita del bosco si scorge Brembella

All'arrivo di Roberto al bivio di Brembella, volta la testa per osservare l'indicazione dei cartelli, e sconsolato vede chè c'è ancora da salire!

In questo punto siamo a 18km dalla partenza a quota 928m slm, con 681m di dislivello superati, ne mancano all'appello ancora circa 700m


Pur trovandoci a metà quota, il panorama è di tutto rispetto e ai nostri piedi in direzione Sud abbiamo la Val Brembana

Roberto sta reidratandosi, ormai è quasi mezzogiorno ed il sole è a picco, insisto nel muoverci, mancano anocra 4,2km e 182m di dislivello al bivio di Era per Baita Campo

Ogni tanto perdo i miei due compagni di viaggio, che si perdono in chiacchere, e li aspetto al varco per vedere se pedalano!

Una poetica minuscola baita con tanto di steccato in legno, prato rasato, bosco di contorno e vista stupenda sulla valle, e una concessione alla modernità con l'antenna parabolica.

Un ennesimo passaggio in un bosco di faggi, purtroppo la foto non rende che minimamente la realtà, tanto che in alcuni punti sembrava di essere al buio.

Altra fontana, ne approfitto per il rifornimento ed intanto aspetto i ritardatari.

Fuori dal bosco si vede in lontananza la frazione di Cespedosio, un pugno di case, con a fianco a sx sulla montgna un enorme impianto fotovoltaico.

La vista completa, la frazione di Era in basso a sx. Cespedosio a dx. e Baita Campo in cima alla montagna dove si scorge l'antenna: la nostra meta.



Giungiamo alla frazione di Era dopo una ripida discesa attraverso un bel bosco, sono 23km dalla partenza a quota 1140m

Ora ci attende il tratto di 3km di sterrato con 335m di dislivello, pendenza media 10% con punte del 23%, il percorso presenta alcuni tratti cementati, dove la trazione sarebbe precaria anche per un 4x4

Giordano con la scusa di dare da mangiare alle caprette, mi sa che in tanto ha tirato il fiato!, la rampa è veramente impegnativa ed occorre salire con il rapporto più corto a disposizione.

Come al solito le salite viste dal basso verso l'alto non dicono nulla sulla pendenza relativa, però guardate il pendio a dx. con gli alberi in cresta, è la salita successiva dopo il tornante.

Alcune baite fra le radure ai margini dei boschi.

Ecco, in questa foto forse si ha l'idea delle pendenze e del fondo appena smosso dalla macchine per la movimentazione della terra che stavano facendo dei lavori di sistemazione del fondo. Non sono salite impossibili, ma impegnative, si!

Finalmente usciti dal bosco, il tratto più impegnativo

Visto il fondo, avere buone sospensioni non puo' che far piacere, io e Giordano montavamo dei piantoni sella ammortizzati identici e il loro lavoro lo hanno fatto.

Usciti dal bosco la carrabile spiana un po', mancano ancora una cinquantina di metri di dislivello da superare, mentre il paesaggio è da favola, con i prati in fiore.

I compagni mi chiedono quanto manca, consulto il GPS e stando alla quota rilevata, la meta dovrebbe essere dietro l'angolo.

Andare in montagna con un GPS è sempre una buona pratica, perchè anche se come in questi casi la traccia non si trova di certo sulle mappe, ma tenendo conto dei km percorsi e dell'altitudine rilevata gli scarti di posizionamento possono essere abbastanza precisi, senza contare che poi disporrete comunque della traccia registrata.

E magicamente dietro l'angolo mi appare il tetto di una baita e l'antenna sulla dx. , manca solo una centinaia di metri, ma...

... l'ultimo tratto poteva essere in piano? no di certo! anzi!, per cui qualcuno pensa di scendere e spingere!

Come sempre quando si va in compagnia, c'è sempre qualcuno pronto ad immortalare alle spalle!, ma poi...

... la rivincita! come un bambino felice se l'è data a gambe salendo sino al ripetitore in mezzo all'erba alta

 

Ed intanto che Roberto si stava divertendo, faccio visita a Baita Campo, la nostra meta raggiunta dopo 27km, siamo a quota 1445m.


Sul monte Venturosa le nubi intanto si stanno accumulando

Baita Campo e il Monte Venturosa 1999m


Lascio la bici e salgo a piedi sopra le baite fra l'erba alta anche un metro. Peccato che la condensa pomeridiana non permetta una buona visibilità sui panorami circostanti.

Obiettivo raggiunto, ora non rimane che tornare a valle.

Seconda Parte

 

 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2011
pagina creata: 22-06-2011
ultimo aggiornamento: 11-06-2015
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