Veneto in bici

Attorno al Monte Baldo
lato est
(VR)
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Una esplorazione alle pendici del Monte Baldo nel Veronese partendo da Rivoli Veronese. Un giro in due fasi una nel lato ovest del Monte Baldo e questa ad est.



Spiazzi, sulla strada verso il Santuario Madonna della Corona


Una stazione della via crucis - Il santuario Madonna della Corona- Ferrara di Monte Baldo


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
46km
a/r
1000m
asfalto
stradale
5% - 7%
✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩✩

  

 

 

 

 

 

 

 

 


Un giro di quasi 46km che esplora la parte est del Monte Baldo, sino a Ferrara di Monte Baldo con una escursione a Spiazzi al Santuario Madonna della Corona. La traccia che va verso San Zeno é riferita all'altro report : Baldo ovest


La mappa del Percorso

Si parte da Rivoli Veronese il punto più elevato del tratto ciclabile della Vallagarina ed anche il più suggestivo. Da Rivoli si esce in direzione Caprino Veronese e da lì prendendo la SP8 si sale verso Spiazzi. Lì vale la pena fare una deviazione per scendere al Santuario della Corona. Terminata la visita si riprende il percorso sino al grazioso abitato di Ferrara del Monte Baldo, per poi concludere facendo ritorno a Rivoli Veronese.

Quote e dislivelli dei vari tratti

Sono 6km ad arrivare a Caprino Veronese, da lì si sale per 10,8km al 6% sino a Spiazzi, poi una visita al Santuario della Corona, 1km al 9%. In fine da Spiazzi, con 4,7km di su e giù si arriva a Ferrara del Monte Baldo. Al ritorno si fanno 2,38km al 4% , e poi, e poi a coronamento del giro 20 km di bellissima discesa!



Il percorso

Sono rimasto alquanto sorpreso per la bellezza di questi percorsi panoramici, il massimo lo si avrebbe con condizioni meteo ottimali con cielo terso, allora si che si spazierebbe per km sulla pianura, le montagne e colline circostanti.

Condizioni del percorso

Il fondo sulla viabilità ordinaria é tutto asfaltato ed in ordine, la sezione stradale é abbastanza ampia in relazione ad un percorso montano. Il traffico veicolare é basso ma non quello delle bici che qui sono di casa!

A chi é indicato

Come avrete visto dai dati e dal profilo altimetrico é un percorso adatto a chi é allenato, per la tipologia del tracciato con lunghe salite e ovviamente lunghe discese, occorre avere una buona bici possibilmente leggera e soprattutto con un buon impianto frenante. In discesa i 50 km/h si superano agevolmente per cui....


Parte seconda: il Monte Baldo dal lato est

Da Rivoli fino a Caprino Veronese, vedere quello che é pubblicato qui

Nella foto si vedono sull'estrema sx due ciclisti impegnati a tutta nella discesa. Il cartello indica Madonna della Corona, mia prossima meta.




Anche questa salita é catalogata ed é nota per gare di Granfondo, sono 12km al 5% con 610m di dislivello da superare. Poco dopo incontrerò in discesa la squadra dell'Astana con tanto di Ammiraglia a seguito!



Una vecchia villa di una tenuta


A fianco della villa i vitigni della tenuta




Nonostante il caldo e le ore centrali della giornata, non sono l'unico ciclista in giro!




Qui siamo a Pazzon, ci troviamo nella valle che si incunea alle falde del monte Baldo che é alle mie spalle, mentre di fronte oltre la collina si trova la Vallagarina, se osservate l'immagine all'inizio di Google Earth capirete meglio l'ubicazione.



Il paesaggio collinare rispetta ciò che si vede nel Veronese/Gardesano che oltre ai vitigni e agli ulivi mostra le cime dei cipressi e di tutte le altre essenze


Devo dire che nel mio tour Veronese ho notato numerose aree di sosta o per picnic dotati di panche tavoli ed altro, con tanto di cartelli ad esortare di avere cura di questi luoghi. Quasi sempre se ne trovano di ombreggiate, anche meglio di questa.

Questa é una attenzione positiva verso il turista itinerante che é più invogliato a soffermarsi nel territorio senza dover cercare con il lumicino aree di sosta adeguate come accade in altre regioni o Province Italiane, aree spesso molto distanti le une dalle altre e prive di interesse naturalistico circostante.




Un bel cavallo bianco mi osserva interessato





Sono praticamente arrivato a Spiazzi, la salita é abbastanza regolare per cui basta tenere il proprio passo, salvo in qualche breve strappo.



Sosta nella piazza giusto il tempo per chiedere dove si trova la strada per scendere al Santuario, guarda caso era a sx ad un passo dietro la mia bici!

Prima però mi sono accertato che non fosse una scalinata ma una strada!



La strada stretta presenta all'inizio pendenze anche del 15% ma dopo si assesta sul 9%



Di fatto questa strada é interdetta al normale traffico, sono ammesse solo le poche auto degli addetti al Santuario e a un piccolo BUS navetta che fa la spola portando i fedeli da Spiazzi. Chi invece decidesse di scendere a piedi troverà anche delle ripide scalinate .


Lungo il km che porta al Santuario si trovano le "Stazioni della Via Crucis" rappresentate da varie statue di bronzo.



Ci si trova presto in un ambiente surreale, a picco sulla Vallagarina dove scorre l'Adige e con la strada scavata nella roccia e a fianco scoscese pareti verticali di roccia.



sotto scorre l'Adige e l'autostrada del Brennero




Il contrasto della X stazione con alle spalle la roccia a strapiombo




Alcune di queste stazioni sono ricavate nel cuore della roccia come del resto la strada.




Vi assicuro che lo scenario é molto suggestivo e la fotografia non può far comprendere il contesto in cui il tutto é collocato.



Ed ecco finalmente l'apparizione del Santuario Madonna della Corona, ora forse vi é più chiaro il concetto di "scavato nella roccia", immaginatevi solo le difficoltà che hanno avuto nel realizzare questa opera, pensando che agli inizi l'unica via d'accesso era dal fondovalle su per erti sentieri e con passaggi da brivido! Per dirla in breve, per chi soffre di vertigini non é proprio il posto adatto!



In cima alla foto si può vedere da dove scende la strada, qui mi trovo nella zona in cui il Bus navetta fa capolinea e scarica e carica i fedeli per il Santuario. Da qui il resto del percorso lo debbono fare a piedi attraverso una galleria scavata nella roccia.



C'é da dire che la natura spesso ci mette del suo a creare e plasmare paesaggi stravaganti, ma anche l'uomo non é da meno come in questo caso!




Fino a qui in bici sono arrivato, ora però la ripida scalinata é da farsi a piedi, anche se é suggerito da farsi in ginocchio, ma poi chi pedala più?





Per farvi comprendere meglio quanto é ripida la scalinata guardate la mia bici parcheggiata sotto e le due persone che stanno iniziando a salire.



Dal sagrato si vede proprio che la chiesa é incastonata nella roccia



La facciata é finemente lavorata e la chiesa non é così piccola come potrebbe sembrare da lontano




Il santuario é composto da una navata centrale e due laterali, questa é quella dx verso la valle con vetrate policrome e l'esposizione degli ex voto



La navata centrale con transetto e cupola centrale, l'abside termina sulla parete della roccia viva



infine la navata sx che va ad inglobarsi nella roccia viva, come pure il fondo della navata. Ritengo inutile descrivervi la storia del Santuario quando in rete trovate l'apposito sito dedicato




Terminata la visita a questa ardita costruzione, riprendo la galleria e la strada per risalire a Spiazzi, piccozza, ramponi, funi chiodi e imbracatura l'ho con me per cui non ci saranno problemi per affrontare il 6° della risalita, scherzo naturalmente!



Per terminare il mio giro attorno al monte Baldo, mi dirigo verso Ferrara di Monte Baldo, incontrando diverse piccole frazioni



Il paesaggio si fa più montano anche se non si superano i 900m




Il cartello indica che sono arrivato ai confini di Ferrara di Monte Baldo



Decisamente bello questo paesaggio bucolico alle pendici del Monte Baldo




Nel grazioso paesino tutto é in ordine



Le tinte fresche delle case di delicato color pastello si intonano con l'azzurro del cielo





Come si può vedere tutto é ben curato




Proprio un tranquillo borgo di montagna



Anche l'unica via che sale nel centro del paese mostra lo stesso ordine per le cose, termina qui la mia visita e faccio ritorno alla base di Rivoli non prima di essermi goduto la lunghissima discesa, dopo tutto se si fa fatica a salire... poi a scendere é solo un piacere!




Arrivato a Rivoli mi soffermo però ad osservare il tracciato che ho pianificato per il successivo report. Nella foto si può vedere il Forte di Rivoli o "Wohlgemuth" che faceva parte di un sistema difensivo della valle dell'Adige composto da altri forti tutti messi nei dintorni e a vista fra loro. A nord del forte di Rivoli si trova il forte San Marco mentre sulla sponda est dell'Adige si trovano con il bollino giallo il forte Ceraino mentre col bollino rosso il forte di Monte. Bene, i due forti saranno oggetto di parte del prossimo report!




Rivoli sarà la mia base per la notte. Sempre a Rivoli c'é un museo Napoleonico che si trova nella prima casa a sx nella foto.



Visto il caldo che non da tregua, lascio la bici e scendo a piedi verso l'Adige in cerca di fresco. Prendo le scale che scendono di fronte al Municipio dietro la chiesa




Trovo queste vecchie fontane/lavatoi/abbeveratoi proprio sotto la piazza del Comune




Un'antica strada acciottolata porta verso l'Adige, una mucca sta all'erta e mi osserva




Dietro la mucca sull'altra sponda dell'Adige la frazione di Ceraino, punto di partenza per la scalata ai forti di Ceraino e del Monte




Dovevo essere proprio interessante visto che non mi perdeva di vista!



Il sole sta tramontando sul forte di Rivoli




Più in basso si trova ancora un altro insieme di vasche e fontana, dai piani inclinati evidenti lavatoi di un tempo che fu.




Termino la mia discesa dopo aver scorto l'Adige da lontano attraverso i vigneti.




CONCLUSIONE

Due mete che fanno scoprire altri due angoli della nostra bell'Italia e dove le bici inaspettatamente sono di casa e non solo cavalcate dai soli uomini, ma anche da molte donne.


 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2012
pagina creata: 26-07-2012
ultimo aggiornamento:11-06-2015
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