Lombardia in bici

Salita da Bellano
all'Alpe Giumello

Lecco

Home


 

 

 

 

Era da tempo che sentivo parlare di questa salita e ho colto l'occasione dell'ultimo suggerimento fatto da un amico, per affrontarla di persona e verificare sul campo come fosse.


Dati ricavati da TrailRunner

Questa salita parte da Bellano sul Lago di Como per terminare all'interno della Valsassina all'Alpe Giumello a 1550m. Il percorso è lungo 22Km con un dislivello di 1333m.

Dico subito che si tratta di una salita che il sito www.salite.ch classifica con difficoltà di 131 per cui non è certamente una salita da tutti.

La strada pur essendo ampia salvo alcuni tratti più stretti non ha un fondo perfetto per la bici, e se questo lo si avverte poco durante la salita vista la bassa velocità in ascesa, al contrario nell'affrontare la discesa occorre fare molta attenzione alle irregolarità del manto stradale per cui occorre limitare la velocità a non piu' di 40km/h

La salita è quasi costantemente immersa nel verde con molti tratti coperti dagli alberi mentre si attraversano i boschi.

Le viste sono belle e se si ha la fortuna di salire in una giornata con ottima visuale verso il lago si possono ammirare notevoli scorci anche in lontananza.

Sopra si può vedere l'altimetria e il grafico della velocità in azzurro.
Come sempre nell'affrontare le salite specie se lunghe come questa e con discreto dislivello occorre affrontare la salita con un passo costante che ti permetta di arrivare in cima non sfinito. Nel mio caso nel primo tratto fino agli 800m ho tenuto un passo sui 10-12km/h per poi calare nel secondo tratto al bivio di Narro ai 6,5km/h fino alla vetta.

In salite come queste assume un valore importante l'alimentazione e il bere per non rimanere piantati con crisi di fame o sete, ma questo chi è abituato a fare le salite lo sa perfettamente, ed ogni persona poi ha le sue abitudini e si regola da se.

Sopra la traccia del percorso, a parte gli abitati di Lezzeno e Vendrogno le altre sono frazioni con poche case, la strada non è molto trafficata nei giorni feriali.

All'alpe Giumello si pratica il Parapendio e d'inverno in presenza di neve è attivo un impianto di risalita per lo sci.

Dall'alpe Giumello guardando verso est si possono scorgere gli impianti di risalita del Pian delle Betulle e dell'Alpe di Paglio

 

  

 

 

 

 

 

 

 

Giusto per fare un paragone ho voluto mettere a confronto altre due salite mitiche: Il Gavia e lo Stelvio.

Questo paragone l'ho voluto fare perchè grosso modo i dislivelli le pendenze e le lunghezze delle salite sono quasi uguali, l'unico parametro che cambia è l'altitudine in partenza e in arrivo che incrementa il grado di difficoltà per lo sforzo in quota.

Ho cosi' sovrapposto i rilievi con in azzurro la traccia della salita del Gavia da Ponte di legno mentre l'altra traccia è quella dello Stelvio salendo da Bormio.

Come ho scritto sopra a parte il discorso quote, se i primi 12km sono abbastanza simili, gli ultimi km vedono la salita all'Alpe Giumello più impegnativa rispetto al Gavia che sale regolare e allo Stelvio che spiana un pochino, si fa per dire!

Posso dire che tutto sommato se si sale qui anche il Gavia e lo Stelvio, non dovrebbero fare paura, salvo l'altitudine.

 

Ecco il contesto geografico in cui è posta la salita, a sx il Lago di Como e a dx verso Taceno la Valsassina

 

Come in tutte le storie c'è sempre un inizio, scaricata la bici sono pronto per la salita, questo è il porto di Bellano.

Per il parcheggio vi consiglio quello della stazione FS, lo trovate subito dopo passato il passaggio a livello alla vostra sx, sempre che la vostra provenienza sia quella della superstrada in galleria Lecco-Colico.

Prendendo la strada sul lungo lago che da Bellano va verso Dervio, si arriva subito al cartello che indica Vendrogno, da li inizia subito la salita per l'Alpe Giumello, naturalmente d'ora in poi scordatevi la pianura!




Lasciate le ultime case di Lezzeno, la strada prosegue immersa fra boschi, ed ecco apparire la prima cascatella.

Devo dire che lungo tutto il percorso lo scrosciare dell'acqua è un suono famigliare, con piccoli rivoli che qua e la si fanno sentire. specie per chi sale in silenzio con la bici.

Strumentazione al completo: GPS, computer di bordo, Wattmetro e davanti la strada che sale...sale e non finisce mai!

La strada salendo incomincia ad offrire panorami sul lago, qui una vista verso nord.

Ancora più in alto e si può scorgere Dervio protendersi nelle acque del lago.

Primo incontro ravvicinato con le capre, visto che il loro recinto era attaccato alla strada mi sono fermato per una foto. Alle volte i detti non sono altro che la realtà e quando si dice : "puzzi come una capra o un caprone" bhè se vi capita di sentire quello che ho sentito io capirete il perchè ! Forse sarà stato il fatto che l'aria era fina e pulita, ma ragazzi che puzza!


Pradello frazione di Bellano 578m slm

Pradello la chiesa, qualche volta il rintocco delle campane di mezzo giorno ti fanno venire in mente che lo stomaco sta brontolando, per cui una breve sosta per uno spuntino è d'obbligo.

Sistemato lo stomaco, riparto, ed ecco aprirsi un altro incantevole scorcio sul lago verso sud

400m più in basso si trova Bellano, punto di partenza della mia salita.

Particolare di Bellano con il fiume Pioverna che si getta nel lago di Como.

Bellano è anche nota per "L'orrido di Bellano" eccezionale spettacolo creato dal fiume Pioverna pochi metri prima di finire la sua corsa nel lago.
Quello che è visibile sono una serie di salti d'acqua e cascate all'interno di forre dal fascino unico. Le pareti delle grotte sono percorse da passerelle e scalette che permettono a tutti di godere di questo spettacolo della natura


Dopo 8km vi troverete a Vendrogno a 726m di altitudine, se avete sete o avete la borraccia vuota, c'è la fontana ricavata nel classico tronco d'albero sul parcheggio della chiesa.


In uscita da Vendrogno sulla sx il cimitero e di fronte un'altra chiesa.



Vista sulla Valsassina e la Grigna lato nord

Si sale ancora e si incontre Mosnico a 750m, altra piccola frazione.


Vecchie case di pietre lungo la strada.


Arrivati a Mornico se vi occorre c'è il rifornimento idrico.

 

Dopo essere saliti attraverso i boschi, la strada arriva a Narro a 990m e 15km dalla partenza, qui occorre svoltare a sx.

A sx la strada da cui si sale da Vendrogno, a dx la strada che sale all'Alpe Giumello, qui inizia il tratto piu' duro della salita sono 7km per arrivare in cima

Al 17° km dopo essere proseguito fra i boschi arrivo a questa chiesetta a quota 1269m, qui la strada è attorno al 8%

Poco più su a 1300m si trova un ristorante in località Monte Basso, da li si può vedere il Lago di Como, è il tratto che si vede in mezzo alle montagne proprio nel centro della foto.


Il ristorante con le finestre panoramiche che danno sul lago

Qualche decennio fa una famosa canzona recitava: ..vieni c'è una casa nel bosco....

Arrivo in quota a 1500m, sono quasi arrivato manca poco, mi godo il panorama verso il lato nord della Grigna con le cime già spruzzate di neve sul finire di Settembre.

 

Un occhio alla strumentazione, 1512m - 20,5Km e 205,7Wh consumati


L'inequivocabile scritta che indica che sono arrivato, ancora uno sforzo e ci sono!



Sempre più vicino, ora la cartina non serve più!


Finalmente sul piazzale, fra nubi e cime innevate sullo sfondo a cornice di questa piccola impresa, almeno per me.



Sullo sfondo il Pian delle Betulle già imbiancato dalla prima neve

Andando verso nord sul piazzale si va verso il punto di partenza dell'impianto di risalita.


Da questo punto se si guarda verso valle si può scorgere il lago verso Como, in particolare senza foschia, in direzione della bandiera si vedrebbe l'isola Comacina che ora si intravede a malapena


Una simpatica casetta nella frazione

Altro gruppetto di case, alle spalle la cima del Monte di Mùggio

Con il piazzale deserto posso dedicarmi ad un auto ritratto con tutta calma.

Ed ora vista che la fatica è terminata, un po' di fuoristrada con due ruote motrici, non me lo leva nessuno!

Una strada sterrata parte dal piazzale andando verso est, non resta che andare a vedere dove porta.

Le previsioni meteo davano pioggia verso sera, ma il tempo ha tenuto, la casupola a sx con l'indicatore del vento che serve a chi fa parapendio


Uno sguardo indietro verso nord, la cima imbiancata del Monte Mùggio


 


Un gruppo di case sul crinale dell'Alpe


l'Alpe Giumello vista da est, e il Monte Mùggio

Uno sguardo a nord est 



Là dove ti porta il pedale, il vantaggio di poter fare un po' di fuoristrada


Ancora un piccolo sforzo per un altro scenario verso est


Una pozza d'acqua, sullo sfondo a sx il Monte Legnoncino mentre all'estrema dx il Monte Legnone.
Termina qui la mia avventura in quota, è ora di scendere al lago.

 

 

 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2008
pagina creata: 25-09-2008
ultimo aggiornamento: 10-06-2015
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

   

Info cookie »