Alto Adige in sci

La Val Fiscalina

(BZ)
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Ci troviamo nella zona dell'Alto Adige denominata "Südtirol". Si tratta di una incantevole valle laterale dell'alta Val Pusteria

   
Val Fiscalina



Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Tracciati disponibili
Panoramico
Pagamento
Punti ristoro
mio Voto
9km a/r
192
clas/ska
tratti in
pendenza
✩✩✩✩
1gg 7Euro
7gg 20 Euro
✩✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 



Ecco la traccia del percorso che partendo dalla periferia di Moso si addentra nella valle.






IL PERCORSO

La pista di fondo per la Val Fiscalina è alla periferia di Moso, parte in prossimità del ponte sul Rio Fiscalina, sulla sponda sx, all'altezza degli impianti di risalita Croda Rossa. Volendo è anche raggiungibile da Sesto, con gli sci ai piedi.

Se ci si trova in Val Pusteria per più giorni è opportuno abbinare al settimanale per il fondo il settimanale per il BUS, comodo e conveniente permette di spostarsi in quasi tutta la valle.

Se si utilizza il BUS, prendere la linea per Passo Montecroce e scendere a Moso alla fermata per gli impianti della Croda Rossa.

In alternativa se si vuole partire da Sesto, scendere alla fermata di fronte alla associazione Turistica di Sesto.



Se si ha intenzione di sciare per più di tre giorni conviene acquistare il Settimanale


Val Fiscalina

Questo è il Rio Fiscalina, superato il ponte si accede alle piste da fondo, a sx si va in Val Fiscalina mentre a dx si va in direzione di Moso e Sesto.

Il Rio Fiscalina fuma! Siamo a metà Febbraio e nella notte la temperatura è scesa a -19°C, mentre la giornata precedente era rimasta a temperature più miti. Questo abbassamento repentino delle temperature ha provocato questa bella imbiancata.

 


Da qui si parte, a sx la pista turistica lungo il Rio Fiscalina, in foto sempre a sx si vede un tracciato più tecnico, mi pare sia nera, che sale poi attraverso il bosco ricongiungendosi più avanti con la pista turistica. Per chi volesse invece farsi una camminata, in centro è previsto il percorso pedonale.

I cartelli a sx indicano che è vietato procedere a piedi o con cani, e il cartello a triangolo specifica che la pista è a pagamento. Su questo percorso come ci si immette c'è un addetto che riscuote o controlla il biglietto o il settimanale, ma anche più avanti nell'intermedio c'è un altro controllo e biglietteria.



Poco dopo l'inizio della pista un tratto che affianca il Rio Fiscalina è in ombra. Pur essendoci un clima secco la temperatura di parecchio sotto zero si fa sentire, anche per gli sci che scorrono ben poco.



Procediamo in un paesaggio da fiaba, un ponte attraversa il Rio Fiscalina.




Dietro di noi il Rio scorre verso valle



Incontriamo uno dei primi sciatori mattinieri che sta già scendendo, mentre noi fatichiamo a far scorrere gli sci.




Ad ogni svolta cambia il paesaggio da cartolina. Qualche giorno prima avevo utilizzato degli sci per l'alternato mentre questa volta ho optato per quelli da pattinato, quanto mai! Fra salita e neve fredda... sarebbe stato ancora meglio usare quelli da alternato!



Che dire... c'è da rimanere incantati da questi scorci




Qui la fatica se ne va in secondo piano, e potersi fermare di frequente per le foto, fa affrontare con tranquillità il percorso.




Per chi è poco pratico nel fondo il breve tratto appena superato è forse il più impegnativo, dove chi non ce la fa esce dai binari e sale a sci aperti.




Poco prima di questo punto si innesta la pista nera di cui ho accennato all'inizio.



Superate le salite ed usciti dal bosco ora c'è una leggera discesa, mentre una parata di creste di monti si para davanti a noi. Il vento in quota soffia via la neve dalle cime facendola illuminare in controluce, mentre panettoni di neve sono al nostro fianco.

Guardando indietro verso la Val Pusteria, alcune nubi veloci sfiorano le cime dei monti.



Si arriva in vista dell'intermedio dove si trova l'antro controllo per i biglietti o settimanali e dove termina anche la strada che sale da Moso. Qui si trova un parcheggio a pagamento ed anche la fermata del Bus, per cui se uno vuole può anche salire sino a quì per fare l'ultimo pezzo sino al rifugio, oppure all'inverso prendere il Bus per scendere a valle.


Qui si va in discesa ed ecco lo spettacolo che vi si pone davanti.



Per la presenza dell'adiacente parcheggio, questo tratto è spesso rovinato anche da non sciatori che pensano che camminare sulla pista sia una cosa permessa e normale, solo che provocano profonde buche nella neve, rovinando la pista!


Dove si vedono gli sciatori si trova il secondo punto di controllo per biglietti giornalieri o settimanali. Vengono ribaditi con i cartelli i divieti d'accesso a piedi e per i cani sulle piste e il pagamento del biglietto per chi ne è sprovvisto.




Superati i controlli ci dirigiamo per affrontare il secondo pezzo. Per chi volesse in questo punto è disponibile anche un anello in piano.


Ci troviamo a circa 1450m s.l.m qui è dove si trova l'anello e sullo sfondo si trovano gli alberghi e ristoranti bar, oltre il controllo per il Pas.


 


Per fortuna che c'è il sole a riscaldare un po', ma tra breve se ne andrà dietro la guglia a dx e allora si che il freddo si farà sentire.


Abbiamo azzeccato una giornata splendida e ormai il rifugio non è molto distante, mentre gli scenari rimangono sempre idilliaci.

Chi invece ha optato per salire a piedi ora si trova vicino alla pista da fondo. Il rifugio e quella cupola bianca in mezzo ai pini posta fra la pista da fondo e il percorso pedonale, mentre a sx si trova l'anello di ritorno. Infatti arrivati davanti al rifugio la pista prosegue verso la cima della valle per poi curvare e fare ritorno sul lato opposto. Anche lì sono possibili due varianti, la lunga e la corta.




Guardando indietro c'è anche chi si è trascinato il bimbo sullo slittino.




Arrivati al rifugio facciamo sosta tecnica


Alcuni turisti invece di salire con gli sci o a piedi, ha pensato bene di farsi scarrozzare su una slitta, un servizio che è disponibile giù a valle.





Finché c'è il sole molti preferiscono starsene fuori e consumare anche il pranzo o altro; ma appena scende il sole...


All'interno del rifugio caratteristici lampadari scolpiti nel legno



Un altro lampadario, ci fermiamo per il pranzo, buono e a prezzi onesti, non senza finire con i dolci caratteristici.




Fuori e calato il sole ed è già tutto deserto, le ultime consumazioni sono ancora lì sul tavolo.

Riprendiamo gli sci è ora di fare ritorno a valle


Uscire dal caldo del rifugio dopo pranzo e trovarsi all'ombra, non è stato molto piacevole! Noi a questa deviazione più breve optiamo per il giro lungo.




Ci inoltriamo in cima alla valle, in giro non c'è nessuno, il silenzio è assoluto.


Sopra, in una gola dove dietro s'è nascosto il sole, un forte vento crea una scia di neve illuminata in controluce. meno male che i monti ci proteggono!




Facciamo ritorno verso il rifugio, altre visuali sull'altro lato della valle.


Erano oramai un paio di decenni che ero venuto a conoscenza di questa valle, ma non ho mai avuto occasione per salire sino a qui. Ora che ci siamo venuti, non possiamo dire altro che ne è valsa la pena, le foto possono anche far vedere molto ma dal vero è sempre tutta un'altra cosa!




 

 


Un foto racconto di Cadore designer © 2013
pagina creata: 25-02-2013
ultimo aggiornamento: 16-10-2016
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