Liguria in bici
Alpi Apuane
Salita a Campocecina
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PRIMA PARTE

Nelle Alpi Apuane a due passi dalle Cave di marmo di Carrara, si trova Campocecina, dei prati che terminano a strapiombo sulle cave di marmo con viste mozzafiato sulla costa Toscana e Ligure.


I prati di Campocecina


Castello di Fosdinovo - Campocecina - Cave di marmo di Carrara

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
64Km
1496m
Asfal/Sterr
Strad/Carr
4,7% - 15%
✩✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩

  

 

 

 

 

 

 

 


Campocecina si trova sulle Alpi Apuane sopra l'immensa cava di marmo di Carrara, da cui si godono viste spettacolari sia sulla costa che sull'interno.



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La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile convertire le miglia in km e viceversa, nelle preferenze. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per i GPS Garmin

IL PERCORSO

Essendo un percorso ad anello ognuno può iniziarlo dal punto più comodo. Noi avendo la base all'Iron Gate Marina3B sul Fiume Magra, siamo partiti da lì. Seguendo la strada per Caniparola e Fosdinovo per poi deviare verso Campocecina e salire al CAI Rifugio Carrara. Per il ritorno chi non volesse infilarsi nel traffico caotico di Carrara e Marina di Carrara, consiglio di ripercorrere a ritroso il percorso dell'andata.

Rifornimenti idrici

Fontanelle si trovano nei vari borghi visitati

Quale bici usare

Per forza di cose una volta terminato l'asfalto occorre una buona MTB front o meglio ancora biammortizzata, e poi cambio e freni in ordine per affrontare la lunghissima discesa

Da parco Vacanze IronGate a Fosdinovo

Il meteo nel nostro soggiorno in Lunigiana non è stato dei migliori in quanto a visibilità. Le previsioni davano una giornata di pieno sole per cui abbiamo deciso di salire alla volta di Campocecina, uno dei punti panoramici più belli della zona.

Lasciato il nostro campo base e attraversato Viale XXV Aprile abbiamo preso la Via Alta Nuova in direzione della strada Aurelia SS1. Sullo sfondo fra la foschia la nostra meta: Le Alpi Apuane



Intercettata la SS1 abbiamo svoltato a sx e successivamente svoltato alla terza a dx, in Via Borghetto, seguendo la direzione per Caniparola e successivamente per Fosdinovo.

Da Caniparola la strada inizia a salire con decisione ed in questo punto, su un tornante con deviazione a Caprognano, abbiamo trovato questo "museo" all'aperto dove facevano mostra una miriade di ciclomotori, ed alcune bici e moto messe su dei pali e librate in aria.


La via conduce ad una Pizzeria ed è costellata di ogni cosa appesa in bella mostra.

Alcuni di questi pezzi risalgono agli anni 60' e qualcuno l'ho riconosciuto. Su tante ruote sono state applicate delle pale sui raggi, immagino per farle ruotare in caso di vento! Uno scenario decisamente surreale!


Oltre ai ciclomotori, in primo piano a sx, una Benelli 500 4 cil.

Ecco il tornante dove si trova questo atipico museo all'aria aperta. Dunque; questo percorso è adatto a tutti? Francamente direi di no, sono quasi 1600m di dislivello ma soprattutto da Caniparola sino a Campocecina è una continua salita e 25km non sono pochi da farsi, quindi valutate bene se siete in grado di affrontare questo percorso, bello si, ma impegnativo.


Alle spalle della mia gregaria, si intravede la sagoma del borgo di Castelnuovo Magra che sarà oggetto di un successivo report.



La strada sale lungo le colline che si affacciano sulla piana del Magra e della Lunigiana, fra ulivi, vigne ed altri alberi da frutto.


In fondo, in cima alla prossima collina, intravediamo Fosdinovo, la prossima meta

Salendo, lo sguardo si allarga su tutta la piana del Magra, a sx verso la sua foce e a dx verso l'interno. Purtroppo c'era foschia e il dettaglio non è visibile.


Pur essendo a metà Aprile la vegetazione stava ancora ritardando e alcuni alberi erano ancora spogli.

Questa è la vista sud di Fosdinovo, posta a 500m di altitudine.


Giunti a Fosdinovo abbiamo lasciato la SP469 e abbiamo svoltato a dx in direzione del centro, percorrendo gli stretti vicoli. Questa è Via Giuseppe Mazzini. Sono 10km esatti dalla partenza con 463m di dislivello.

Percorsa la Via Roma, si arriva davanti all'Oratorio dei Bianchi nel centro storico








Stemma dei Malaspina e targa posta sulla facciata dell'Oratorio dei Bianchi anno 1666

L'interno dell'Oratorio

Di fronte alla chiesa e alla piccola piazza si trova la farmacia con la vecchia insegna in metallo


Ma da questa chiesa bastano altri 50 metri per vederne un'altra

Sorpresa! A quanto pare è una processione di chiese, visto che dietro se ne trova un'altra!

Quindi la chiesa di mezzo è quella principale

 

Al suo interno erano presenti un paio di ponteggi per il restauro di due nicchie.



A seguire la processione di chiese si trova l'Oratorio dei Rossi


Ecco il suo interno


Si prosegue la visita andando verso il castello



Poche decine di metri e dallo stretto vicolo l'imponente torre si staglia sopra le nostre teste




Siamo giunti davanti al Castello di Fosdinovo




Qui sopra i documenti trovati fuori dal castello e che ne spiegano la sua storia.




Il lato sud

Il lato ovest. Il castello è visitabile e parte di esso è adibito a residenza del proprietario.
Inoltre alcune camere sono offerte come "Bed And Breakfast". Le relative informazioni le potete trovare in rete sul
sito del Castello


Fa sempre un certo effetto varcare il portone di un castello, perché non puoi immaginare cosa si possa trovare al suo interno. Varcato il portone si accede ad un vano che penso servisse al corpo di guardia, oltre l'arco nella foto si proseguiva in un cortile.

Di fronte una doppia fila di archi, quella superiore era un loggiato belvedere



Varcata la soglia sul cortile si ha di fronte il loggiato. Il cortile penso sarà servito per accogliere gli ospiti, mentre il loggiato inferiore per lo stallaggio dei cavalli




Sul lato sx del cortile questa parete ospita due ordini di loggiati, quello inferiore che dà l'accesso al loggiato belvedere. A sx invece si trova l'accesso al corpo del Castello, attraverso una scala che arriva alle logge del primo piano.

In basso nel muro si vede lo stemma in rilievo del casato dei Malaspina


Lo stemma del casato dei Malaspina




Dall'accesso alla scala che porta all'interno del castello, uno sguardo sul cortile e al loggiato panoramico. Gli archi in questo castello offrono un gioco di prospettive accattivanti, fatto di luci e ombre.




Anche lo spoglio scalone d'accesso è rimarcato dai giochi delle volte ad arco con le logge esterne che illuminano lo scalone in una armonia architettonica. La presenza dei porta fiaccola in ferro battuto e la lanterna fanno immaginare come sarebbe bello visitarlo in notturna alla luce delle fiaccole!

Ed ecco il loggiato "bellavista", certo le condizioni di manutenzione lasciano un po' a desiderare, ma immagino anche che manutenere un castello ci vogliano parecchi soldini ai giorni nostri!




Da una loggia, uno sguardo sulla strada che dopo dovremo percorrere




Sempre dalla loggia a sx si vede il profilo del Monte Marcello, sotto, la "gregaria" che mi sta osservando. Il primo arco è l'ingresso al cortile, mentre il secondo è quello che attraverso la scalinata dà l'accesso all'interno del castello.




Il loggiato "belvedere" termina poi su un balcone scoperto da cui è visibile anche parte della facciata volta a Nord-est, con una delle torri merlate.

In questa foto è visibile la struttura dell'Arco a Tutto Sesto dove sono state impiegate un gran numero di pietre di poco spessore grossolanamente sfaccettate e con interposta della malta fra alcune di esse.

Questo arco differisce dall'Arco a Volta che in genere impiega pietre di volume superiore e opportunamente sagomate, in modo che si incastrino alla perfezione fra loro, stando poi il tutto insieme con la posa della chiave di volta, senza che sia necessario l'uso della malta.

Allo stesso modo si vede la costruzione della torre, fatta con porzioni di pietre di piccole dimensioni, segno che probabilmente avevano fretta di realizzare l'opera e qualsiasi concio o pietra andava bene alla bisogna.

Non d'ultimo c'è da pensare all'orografia del terreno attorno e all'approvvigionamento del materiale stesso per la costruzione, dove probabilmente sarebbe stato difficile trasportare grossi e pesanti pietre e più facile invece il trasporto di piccole pietre.




Un ultimo sguardo verso il mare e la foce del fiume Magra, peccato per la presenza della foschia, altrimenti sarebbe stata una bella vista.


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Anche lei ha terminato la sua visita al castello dei Malaspina. Se avrete sete, a fianco della persona seduta sul muretto si trova una fontanella di acqua. Da qui si prosegue uscendo dal portone in fondo.

La casa col tetto spiovente di fronte al castello è la sede del Teatro di Fosdinovo


Questo è il prospetto Nord-est, a sx il loggiato "belvedere". Il castello è dotato di 4 torri poste ai vertici dei 4 angoli e dispone anche di un camminamento di ronda.

Era ora di lasciare il maniero e salire verso Campocecina, nostra meta principale.

SECONDA PARTE


 

 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designe © 2015
pagina creata:20-04-2015
ultimo aggiornamento: 07-06-2015
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