Lombardia in bici

Alta Valle Camonica
Da Ponte di Legno a
Case di Viso
e Passo del Tonale
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La Val Camonica offre diverse opportunità per i ciclisti dando accesso a famosi passi come il Gavia, l'Aprica, il Vivione, il Mortirolo.

Con questo report scoprirete la Valle di Viso e la località Case di Viso, il Lago di Viso, un rientro sulla strada Tonalina ed in fine la salita al Passo del Tonale il tutto partendo ed arrivando a Ponte di Legno.


Valle di Viso (BS)- Località Case di Viso

 
Valle di Viso - Case di Viso - Passo del Tonale

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
38km
1295m
Asfal/Sterr
Stradale
7% / 15%
✩✩✩✩✩
✩✩✩

✩✩✩✩✩

  

 

 

 

 

 

 

 

 


La vista del percorso da Google Earth

 
Grafico dell'altimetria ricavata dal GPS 




Come arrivarci

Dall'Autostrada A4 Milano-Venezia uscire al casello di Rovato e prendere la direzione per Iseo, proseguire poi seguendo le indicazioni per Val Camonica - Edolo - Ponte di Legno

Il percorso

Si tratta di un percorso con due mete principali: Case di Viso è la prima meta, la seconda è la salita al Passo del Tonale. In mezzo a queste due mete c'è il percorso sterrato forestale della "Tonalina"

Si parte da Ponte di Legno percorrendo la strada verso il Passo del Gavia. Alla prima deviazione a dx si sale verso Pezzo, lo si supera entrando in Valle di Viso sino ad arrivare alla località Case di Viso. Si prosegue poi su sterrato salendo al Lago di Viso. Il rientro lo si fa su sterrato percorrendo la strada forestale "Tonalina". Questa strada sbocca su un tornante della strada statale che sale al Passo del Tonale. La si prende sino al Passo per poi far rientro tutto in discesa a Ponte di Legno per chiudere il giro.

Condizioni del percorso

L'unico tratto non asfaltato è quello che sale da Case di Viso all'omonimo lago e poi la discesa sulla "Tonalina".

Bici consigliata


E' sufficiente una buona front con ottimi freni per la lunga discese dal Tonale.


Alta Valle Camonica

 

La partenza è fissata da Ponte di Legno, nel nostro caso da un'Area di sosta alla periferia di Ponte di Legno posta sulla strada per il Passo del Gavia.


 

Si parte sulla strada verso il Passo del Gavia. In alto a sx la frazione di Precasaglio


La strada passa accanto al Torrente Frigidolfo. Questo torrente arriva a Ponte di Legno, lì confluisce con il torrente Narcanello dando vita sotto il famoso "Ponte di Legno" al fiume Oglio, che con i suoi 280km occupa il secondo posto in lunghezza fra i suoi affluenti.

Precasaglio con lo sfondo della Cima di Caione




La strada prosegue fra prati e boschi aggiungendo in fondo la vista sulla cima innevata del Monte Gaviola verso il passo del Gavia.


E dietro di noi? Questa era la vista sulla Cima Salimmo e La Calotta.


Sino al bivio per Pezzo la strada sale con una pendenza attorno al 5%


Con un paio di tornanti la strada sale di quota facendo vedere l'ingresso della valle


Mia compagna del giro è stata la dott.ssa Debora


Come scritto all'inizio, al primo bivio a dx si sale verso Pezzo, mentre in alto nel riquadro è presente anche un cartello indicante Case di Viso ma poco leggibile ed andrebbe sostituito. Dal nostro luogo di partenza al bivio sono 3,5 km e 200m di dislivello.

Da qui a Case di Viso sono altri 3,3km e 230m di dislivello con pendenza media al 7%




Ad 1km dal bivio si incontra la frazione di Pezzo posta alle pendici del Monte Graole. Dai 1565m di altitudine, Pezzo domina la valle del torrente Frigidolfo verso Ponte di Legno che è il suo Comune di appartenenza.

Dalla strada che sale in Val Viso, una vecchia targa posta sulla facciata della casa ricorda ai passanti che ci si trova a PEZZO.

Si ricorda che anni addietro non esistevano i cartelli stradali e se ricordate spesso i nomi dei paesi venivano affissi o talvolta dipinti in riquadri posti sulle facciata della casa più esposta alla vista dei viandanti.

La Valle di Viso mi è stata suggerita da un amico che da anni soggiorna a Ponte di Legno e a quanto pare si è rivelato un buon consiglio. L'ambiente circostante con scarsa antropizzazione mostra il giusto equilibrio fra l'uomo e la natura

Si lascia alle spalle Pezzo e la Valle del Frigidolfo, su una strada che in giorni feriali e fuori stagione è pressoché deserta, cosa che mi immagino sia all'opposto in piena stagione!

 

Un cartello espone la regolamentazione per l'accesso a Case di Viso

 

Come si può leggere il traffico a motore è regolamentato

La dott.ssa si dimostra felice della scelta di questo percorso come del resto lo era stata per il Mortirolo il giorno prima

Anche in questa occasione mostrava una buona lena nel pedalare, meglio così perché dopo era prevista la salita al Passo del Tonale

Al lato della strada una fila di cartelli mostra che questa località è più vocata alle passeggiate con gli zaini in spalla piuttosto che per giri in bici, comunque possibili in alcuni itinerari.

Eravamo agli ultimi giorni di Maggio e sulle cime persisteva ancora la neve.

La stretta strada con andamento sinuoso si inoltra nella valle, mentre sull'altro versante è possibile vedere la striscia che altri non è che la strada sterrata del rientro; la "Tonalina"



Alcune baite poste sul versante nord della montagna indicano che non ci troviamo distanti dalla nostra meta.


Anche sul fondovalle dalla Tonalina si distacca una strada che porta ad altre case, tutte rigorosamente costruite in pietra.

Oramai in centro appaiono alcune case e sulla dx in primo piano anche un piccolo cimitero. Sullo sfondo in centro La Punta di Montozzo mentre più a sx è la Punta di Ercavallo


Un cimitero in miniatura con annessa una chiesa, quando si dice: Riposa in pace!

Sopra, la Cima Bleis ancora innevata


Ancora una curva e si vedrà tutto Case di Viso.

Case di Viso 1763m s.l.m. il piccolo agglomerato di case è posto nella valle che si chiude poi ai piedi della Montagna di Ercavallo.

Le case sono tutte costruite in pietra e ricoperte dai tipici tetti in ardesia. Le strade sono due; questa a sx e quella che si vede in fondo che è la Tonalina

Uno sguardo indietro verso valle e si vedono altre due case con sopra sempre la Cima di Bleis innevata.

 

Nella valle che sale ad Ercavallo scorre il torrente Arcanello il quale dopo Pezzo va a confluire nel Torrente Frigidolfo.


Un tratto di strada con del basolato, conduce alle altre case, dietro alla mia bici una fontanella.



Le piccole case sono tutte in ordine come del resto tutto attorno al piccolo villaggio

Dallo stato in cui sono le case se ne deduce che c'è chi vi abita anche se non quotidianamente. Mi è parso anche di vedere qualche cartello Vendesi o Affittasi per cui se qualcuno pensasse ad un tranquillo posto ameno.....

Al termine delle case si svolta a dx e ci si ritrova sulla strada sterrata Tonalina che a dx scende a valle...

Mentre a sx sale verso il Monte di Ercavallo e il Lago di Viso, nostra prossima meta

Ecco come si presenta il piccolo villaggio salendo verso il lago. Ho ben idea che i pendii a monte un tempo fossero più ricoperti dai pini e che col tempo siano poi stati utilizzati come legna da ardere o per ricavarne mobili e utensili.

C'era chi saliva e chi scendeva, almeno una sola biker l'abbiamo incontrata mentre scendeva veloce sullo sterrato.

L'ambiente verso la testa della valle si fa più brullo con scarsa vegetazione, qui si è attorno ai 1800m s.l.m.

Un bel muro a secco affianca la strada con alcuni sparuti larici a fare da contorno.

Ancora una vista verso valle

Questa è l'area picnic Pra del Rum. L'area è recintata da questi pali . Se si osserva in centro alla foto si vede la recinzione posta a monte, ebbene per andare a vedere il lago di Viso occorre scendere all'esterno di essa.


A fianco dell'area picnic molti cartelli danno indicazioni per le varie mete raggiungibili a piedi e qualcuna con impegno anche in bici.

Questa è l'esterno della recinzione a fianco della quale si deve scendere per raggiungere il lago


Da questa foto si vede a sx sopra il pino delle rocce sul fianco della montagna. E' proprio sotto le rocce che si trova il lago.

Qui a dx il sentiero da prendere dove più avanti si trova un ponte in legno per attraversare il torrente Arcanello.

Seconda meta raggiunta, il laghetto di Viso

 

Poco più di una pozza il laghetto cerca di specchiare le montagne innevate

E la dott.ssa in Scienze Ambientali cosa stava facendo?

.... stava censendo un migliaio di girini!

Si lascia la seconda meta per avviarsi alla prossima. La squadra di bellitalianbici è pronta

 

Il meteo sembrava che stesse cambiando, abbiamo lasciato l'area Picnic prendendo la Tonalina

Da qui si scende in sterrato sulla Tonalina. Una lunga discesa prima allo scoperto e poi nel bosco che vi farà rivivere com'erano le strade in Italia prima dell'ultima guerra; specie sui passi alpini dove anche fino agli anni 70' ne sono rimaste. In primo piano i famosi paracarri in pietra in genere posti nei punti più esposti.

Scesi a Case di Viso a questo bivio si proseguirà diritti. Se si andasse a dx si tornerebbe ancora dalla stessa strada fatta all'andata.

Ovvio che su questa strada in terra battuta ne sarà avvantaggiato chi avrà le sospensioni più efficienti, per gli altri si tratterà di moderare la velocità e schivare le asperità.

Visto che questo è il percorso di rientro obbligato nei periodi indicati sul cartello posto all'inizio della valle, mi immagino che le auto che vi passeranno di certo solleveranno un po' di polvere, cosa non gradita a noi ciclisti per cui meglio aspettare il momento propizio per farsi la discesa in santa pace!


Questa foto l'ho scattata da un'area picnic posta all'inizio del bosco



Il tratto nel bosco presenta anche alcune occasioni per visuali sulla valle del torrente Frigidolfo

 

Avvicinandosi a Ponte di Legno si incominciano ad incontrare lungo la strada alcune baite e case. D'inverno questa strada Tonalina è dedicata a chi va con le ciaspole.

 

 

Dopo 8km e 410m di quota persi, la Tonalina termina qui al 4° tornante della strada che sale al Passo del Tonale

Fra il bosco tagliato appare Ponte di Legno

A fianco della strada che sale al Tonale gli impianti di risalita che collegano il Passo del Tonale a Ponte di Legno

Dal bivio occorre riguadagnare la quota persa per arrivare al passo il tutto in 6,5km con pendenza media al 6,5%

Pur essendo la strada sufficientemente ampia, ciò non ha evitato ad alcuni sconsiderati motociclisti di affrontare la salita sfiorandoci a velocità pazzesche. Anch'io sono stato un ex motociclista ma me ne guardavo bene quando superavo un ciclista specie durante le salite, standogli ben distante!

Da sottolineare che erano quasi tutti gruppi con targa estera, comportamenti deprecabili che a casa loro li avrebbero già messi in gattabuia da tempo! Evidentemente vengono da noi per sfogare quello che a casa loro non gli è consentito fare!

Comunque per fortuna non tutti hanno comportamenti di questo tipo, resta il fatto che siamo noi a doverci preoccupare quando sentiamo un rombo alle nostre spalle con un motore che sibila a 10.000 giri!

Il cartello è posto qui ma il punto più elevato è ancora più avanti



 

Terza meta acquisita, si archivia anche questo passo

 


Erano molti decenni che mancavo da qui e guardandomi attorno tutto è fortemente cambiato



Era ora di terminare il nostro breve spuntino e il tavolo con panche ci ha accolto con l'aria fresca di alta quota.


Già che eravamo lì ho voluto attraversare tutto il passo e mettere le rute in terra Trentina.

Il cartello mi ha fatto venire in mente il Passo della Mendola ed un bel giro fatto fra i meleti e vigneti con puntata al lago di Caldaro e ritorno a Bolzano lungo la Ciclabile dell'Adige.

Mi spiace non aver acquisito sufficiente documentazione per farne un report che meriterebbe di essere fatto.



Ed ora le note dolenti, a mio avvisto tre obbrobri in alta quota che francamente qualcuno avrebbe detto: E che ci azzeccano con questo paesaggio?


Ci siamo consolati con un caffè ed una fetta di torta prima di affrontare la discesa


Abbiamo incontrato solo un paio di ciclisti in tutto questo giro ma in compenso decine di gruppi di motociclisti!

 

Su dott.ssa scendiamo a valle che domani ci aspetta un altro report!

 TRACCIA GPX


CONCLUSIONI

Tre mete che permettono in pochi chilometri di osservare paesaggi differenti in valli diverse. Di salite aspre non ve ne sono, certo sono sempre salite, ma per chi è allenato possono essere solo un divertimento. Per chi non lo fosse potrebbe scegliere di spezzare il giro limitandosi ad una sola meta o a due mete. Non è assolutamente obbligatorio farle tutte, non vi pare? L'importante è divertirsi pedalando!

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2016
pagina creata: 03-06-2016
ultimo aggiornamento: 10-06-2016
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