Lombardia in bici

Percorso Ciclo Pedonale dei Navigli
e Naviglio civico di Cremona
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Con questo report concludo la descrizione delle Ciclo Pedonali che a fianco di corsi d'acqua, mettono in comunicazione due capoluoghi lombardi ovvero Milano a Cremona con complessivi 114km di tracciato in ciclabile. Oltre a questo non dimentichiamo il tracciato Lecco - Cremona di 126 km


Immersi nella campagna a fianco del Naviglio Grande o Pallavicino


La Ciclo Pedonale dei Navigli

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
31km
-30
Asfalt/Sterr
Cicla/Strad
0,0% - 0,1%
✩✩✩
-
✩✩✩
✩✩✩✩

 

  

 

 

 



L'ultimo pezzo di tracciato di colore rosso, va a completare con altri percorsi ciclabili quello che già oggi è un collegamento fra Milano e Cremona ma che andrebbe riqualificato in toto per definirlo un tracciato valido e spendibile anche all'estro come attrattiva turistica.

Come al solito in Italia abbiamo tutte le potenzialità ma poco sfruttate che, viste in termini di attrattiva turistica, potrebbero veicolare anche degli introiti, specie favorendo i lunghi tracciati come ad esempio questo e tanti altri.

Perché favorire i lunghi tracciati mettendo in comunicazione quelli già esistenti, eventualmente riqualificandoli?

La risposta è molto semplice: Un turista itinerante in bici vuole trovare percorsi sufficientemente lunghi che gli permettano di esplorare in più giorni aree abbastanza ampie, tali da giustificare un trasferimento in una determinata zona.

Questo perchè avrebbe poco significato effettuare uno spostamento ad esempio per limitarsi a percorrere un tratto di soli 20km. Come si suol dire: L'impresa non vale la resa!

Ma c'è un altro fattore che potrebbe avere ruolo importante per la nostra economia. Percorsi più lunghi significano permanenze più lunghe sul nostro territorio e di conseguenza la necessità di trovarvi vitto e alloggio.

Ma per fare questo occorre predisporre i percorsi in modo che il fondo della ciclabile di lunga percorrenza sia sempre asfaltato! Perchè questo?

Molto semplice la questione: per attirare una maggior parte possibile di pubblico, il percorso deve essere percorribile con ogni mezzo, dalla bici da corsa a qualsiasi altro tipo di bici si voglia, come ad esempio: Recumbent o Handbike o tandem, ecc.

Ma non solo, avere un fondo della ciclabile sterrato significa che alla prima pioggia ci si inzacchera di fango, significa che se cessa la pioggia su fondo asfaltato riprendi a pedalare, su sterrato in mezzo al fango ci pensi due volte prima di procedere e non è un bel biglietto di presentazione presentarsi in albergo o struttura turistica belli infangati o impolverati con le bici e bagagli impresentabili!

Da non sottovalutare anche il fatto che: bici, bagagli e persone impolverate e infangate si dovranno pure pulire e lavare con spreco inutile di molta acqua!

Questo chi deve pensare e provvedere a ciò dovrebbe metterselo bene nella testa!

Del resto visto che si stanno realizzando opere come la Nuova Paullese, la BREBEMI, la Tangenziale EST-EST la Pedemontana, perchè non lasciarle in sterrato come nei primi anni 20'? Ma ci pensate che bel risparmio per lo stato? E poi le auto ormai sono tutte dotate di aria condizionata e sospensioni intelligenti e anche se si sporcano che problema c'è? Gli autolavaggi da anni esistono ormai ovunque!

Lo ripeto e lo riscrivo per l'ennesima volta! I percorsi fine a se stessi che non hanno importanza di comunicazione possono anche essere lasciati non asfaltati, tutti gli altri che servono per comunicazione infra-comunali o di altre piste ciclabili che messe assieme costituiscono percorsi di lungo chilometraggio e ben segnalati "pomposamente" con tanto di cartelli con scritte del tipo: Ciclovia, Ciclo Pedonale, Ciclabile, Percorso Ciclabile ecc.
Vanno assolutamente asfaltati!

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La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile convertire le miglia in km e viceversa, nelle preferenze. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per i GPS Garmin

Di fatto il percorso Ciclopedonale dei Navigli parte da Genivolta località Tombe Morte e termina a Casalbuttano. Poi sempre da Casalbuttano in località San Vito sino a Cremona alla località Migliaro si prosegue lungo la Ciclo Pedonale del Naviglio Civico di Cremona.


IL PERCORSO

Il percorso é indicato a tutti forse per i bambini piccoli è meglio di no per la presenza continua di corsi d'aqua e tratti sterrati anche in single track, sono pur sempre da cosiderarsi 60km a/r.

Rifornimenti idrici

Di fontanelle non mi è parso di scorgerne, ma le tratte non eccessiva fra un abitato e un altro, in caso di necessità ci si può rivolgere ad un bar.

Quale bici usare

Meglio l'uso di una MTB o una bici da trecking, no bici da corsa.

Come si raggiunge

Genivolta è raggiungibile da Soncino o da Soresina.



Ciclo Pedonale dei Navigli e del Naviglio Civico di Cremona


I Navigli in questione, con i percorsi Ciclo Pedonali che li affiancano lungo le loro rive, sono a differenza dei Navigli Martesana, Ticino, Pavese ecc. corsi d'acqua non previsti per la navigazione ma essenzialmente per gli scopi di irrigazione dei campi coltivati.

La località di partenza vicino a Genivolta e detta "Tombe Morte" è un particolare e unico esempio di grande nodo idrografico dove vi convergono e si scavalcano canali e ne ripartono altri più numerosi con differenti portate e con diramazioni in tutto il Cremonese.


Giunti a Genivolta e parcheggiato il proprio mezzo ci si dirige in direzione Soresina.



A 1 km si incontrano una serie di ponti, tanto che la località prende il nome "Dei Tredici Ponti" questo per tutti i corsi d'acqua che vi passano sotto.

In uno di questi alla sua sx idrografica si trova la Ciclo Pedonale dei Navigli che porta a Casalbuttano distante da questo punto al suo termine 10,3km.
Questo canale prende il nome di Naviglio Civico di Cremona


 

Dall'altro lato del ponte il canale del Naviglio Civico di Cremona prosegue verso la località Tombe Morte che dista 1,7km e raggiungibile in ciclabile. Questa località è tra l'altro dove fini sce il corso del Canale Vacchelli e di cui ho pubblicato un report tempo fa.

Di fatto questo report è una prosecuzione del precedente per arrivare a conclusione della serie di percorsi ciclabili che mette in comunicazione Milano a Cremona, come indicato sopra nella mappa di Google Earth.



Si parte, l'ambiente è molto bello e si è immersi nel verde fra essenze di ogni tipo. Il fondo in questo tratto è asfaltato.

Immersi in una sinfonia di tinte del verde. Il percorso abbiamo visto che è più frequentato quando il sole cala e le ombre degli alberi fanno da refrigerio. In questo caso, era poco prima di mezzogiorno e lo testimonia il sole a picco, di gente a pedalare ne abbiamo incontrata ben poca!




Si pedala fra i corsi d'acqua, a dx e a sx. Già, a sx non si tratta di un muro in mattoni ma bensì di una "Navazza" ovvero un manufatto che serve a far scorrere un corso d'acqua ad un livello superiore a quello del suolo.

Generalmente una Navazza non è molto lunga e serve principalmente ad incrociare ed attraversare scavalcandolo un altro corso d'acqua.


Fra i vari incontri in questo ambiente, una vecchia centrale idroelettrica

Si tratta della Centrale Idroelettrica della Rezza, posta sul Naviglio Grande o Pallavicino. Entrata in funzione nel 1902 forniva 90KW al Comune di Soresina che utilizzava l'energia elettrica per l'illuminazione pubblica oltre a fornirla anche a qualche stabilimento, come ad esempio: la Latteria Soresinese.
La Centrale cessò la sua funzione nel 1949.



Quando si dice pedalare fra i canali, qui se ne scorgono ben tre, il terzo si intravede oltre la pianta solitaria posta in linea con la chiusa in primo piano ed è il Naviglio Grande o Pallavicino.



A 2,8 km dalla località 13 Ponti, si arriva ad attraversare questa strada che porta ad Azzanello. Si sbuca dalla Ciclo Pedonale dove a sx nella foto, si vedono i cartelli blu e quello marrone. Ora c'è un cambio di Naviglio dal Civico di Cremona si Passa al Naviglio Grande o Pallavicino, quindi occorre arrivare sino a qui ed attraversare la strada per prendere questo altro tratto di Ciclo Pedonale dove ci siamo fermati per la foto con le bici.


La Ciclo Pedonale utilizza anche strade riservate a traffico locale tipo accesso ad alcune cascine e solo a chi autorizzato. Nella foto, un cartello che segnala la pista è fortemente inclinato, non so se è ceduto l'argine od altro.

L'ambiente ora si fa più agreste con accanto i campi coltivati a mais che traggono l'acqua di irrigazione dal vicino canale.

Il sole è sempre più a picco, questo report era stato previsto, ma l'alzata all'alba ci aveva prospettato un cielo coperto completamente da nubi ed un vento che prometteva quasi acqua.

Avevamo così rimandato ad un altro giorno. Poi verso la tarda mattinata un'apertura decisa del cielo ci ha fatto decidere per una partenza improvvisa. Ci siamo lasciati le nubi alle spalle e ci siamo diretti qui ormai quasi verso mezzogiorno.

A 4 km dalla partenza dai 13 Ponti si arriva a questo bivio dove si trova il cartello che indica il percorso a sx, mentre il canale del Naviglio Grande prosegue diritto.

Noi per seguire il canale abbiamo preferito non svoltare a sx cosa che però al ritorno abbiamo fatto in senso inverso seguendo la segnaletica predisposta.



Nella mappa sopra, il percorso in rosso è quello che abbiamo fatto all'andata seguendo il canale, mentre quello giallo è il percorso ufficiale segnato dai cartelli. Avendoli fatti entrambi, la nostra preferenza è stata accordata al tracciato ufficiale

Proseguendo lungo il canale il fondo diventa sterrato e con frequenti avvallamenti o piccole buche da evitare facendo un po' di slalom. Qui poi si è completamente allo scoperto e sotto il sole.


Si arriva quasi al termine dello sterrato in prossimità della frazione di Mirabello Ciria, dove si uscirà dalla strada a fianco del cimitero. Il tratto sterrato è lungo 2,35km, sempre che lo si voglia scegliere.



Questa è la chiusa che si trova dietro il cimitero di Mirabello Ciria. Da qui si prosegue a sx sotto il viale alberato del cimitero sino al ponte che si vede in fondo. Al ponte si svolterà a dx attraversando il paese sino al prossimo ponte.



Invece di proseguire lungo il canale del Naviglio Grande se si seguono le indicazioni ufficiali si arriva in questo bel percorso a tratti ben ombreggiato e con rogge accanto


Noi abbiamo ritenuto che fosse stato meglio percorrere quello ufficiale di percorso!



Si passa nella campagna fra cascinali


arrivando poi a Mirabello Ciria una piccola frazione di poche case.

Che si sia scelto di pedalare lungo il canale o lungo il percorso ufficiale, si arriverà sempre a questo punto, dove il cartello indicherà per Casalbuttano 3,5 km. La casa che si vede in fondo a fianco della Ciclo Pedonale in realtà non è proprio una casa ma si tratta dell'altra Centrale Idroelettrica di Mirabello Ciria. Inaugurata nel 1904 forniva 140KW alla città di Cremona. Cessò il servizio nel marzo del 1949.


Si prosegue con il Naviglio Grande che ora si è rimpicciolito perchè a Mirabello Ciria si è diviso in due, un ramo è questo ed un altro con il cavo della Ciria va ad immettersi nel Naviglio Civico di Cremona


Al termine del tratto sino a Casalbuttano si arriverà a questo punto dove non si proseguirà lungo il canale ma si seguirà la strada a sx verso il centro di Casalbuttano


Si prosegue lungo questa via, anche se c'é il divieto di accesso, per le bici non c'è. Arrivati in fondo si svolterà a sx arrivando in piazza della chiesa

Casalbuttano è circa a metà percorso, siamo infatti a 14km da Cremona


La chiesa di San Giorgio risalente a metà del 1600, a fianco il campanile in mattoni alto 65m. Chi avesse un po' di tempo potrebbe vedere anche la Torre della Norma edificata in onore a Vincenzo Bellini che soggiornò a Casalbuttano.

Da qui si prosegue verso la Frazione di San Vito


Usciti dalla piazza della chiesa si svolta a sx poi a dx e alla prima via a sx giungendo davanti a questa cabina di trasformazione elettrica dove di fronte si riprende la Ciclo Pedonale



Finalmente si incontra di nuovo il Naviglio Civico di Cremona

A dx una grande cascinale con torri merlate

Proseguendo verso Cremona si alternano tratti in asfalto, sterrato e single track


I tratti immersi nel verde ovviamente sono quelli più accattivanti e piacevoli


Ogni tanto il percorso si fa stretto e si trasforma nel fitto bosco in single track su sterrato

Per poi trasformarsi di nuovo con fondo asfaltato


Dopo 31 km si arriva al capolinea della Ciclo Pedonale dei Navigli



Il percorso Ciclo Pedonale del Civico Naviglio termina qui nella frazione di Migliaro a Cremona. Giunti sulla strada si svolterà a dx.

Dal ponte si proseguirà sino all'angolo della casa più alta che si vede, dove al suo fianco si trova una breve ciclabile che vi porterà verso la periferia di Cremona e proseguendo diritti verso il suo centro.



A sx la casa dove occorre dirigersi, in mezzo alla piazza sul palo troverete anche un cartello marrone che vi indica la ciclabile.

 

 

Dopo pranzo, facciamo una breve visita in centro. Il palazzo di fronte è l'attuale sede della Camera di Commercio. A dx svetta la torre del palazzo del Comune e dietro il Torrazzo del Duomo di Cremona


Siamo ovviamente in pieno centro storico di Cremona patria dei famosi violini dei maestri liutai di Antonio Stradivari e del Giuseppe Guarneri del Gesù che fra il 1600 e il 1700 costruirono strumenti che oggi sono fra i più costosi al mondo, valutati fra i 5 e 15 milioni di Euro

In posa davanti all'imponente sagoma del Duomo di Cremona e il Torrazzo, il simbolo di Cremona. Il più alto campanile storico d'Italia , 112m e 504 scalini per salirvi in cima!

Sul Torrazzo non poteva mancare un altro capolavoro, uno degli orologi astronomici più grandi al mondo, costruito dai Divizioli padre e figlio fra il 1583 e 1588.

La compagna di viaggio è contenta di essere ritornata dopo 15 anni su questa piazza.

Il palazzo del Comune e la sua torre. Quindici anni fa abbiamo avuto l'occasione, durante una visita alla sala riservata alla collezione di violini dei liutai: Amati-Stradivari-Guarneri-Ceruti-Sacconi, di sentire suonare a pochi metri uno Stradivari!

Per chi non lo sapesse, questi strumenti antichi pur conservati in teche e ambienti controllati in umidità e temperatura vanno comunque suonati periodicamente per mantenerli in efficienza.

Certo che maneggiare uno strumento che può valere sino a 15ML di Euro deve essere una bella responsabilità oltre a una soddisfazione personale, penso, inimmaginabile!


Ancora una volta bellitaliainbici vi ha portato lungo un delizioso percorso e una città d'arte da visitare

 

 

CONCLUSIONE

Il percorso pur trovandosi in pianura è molto bello e con punti naturalisti suggestivi. Se poi si considera che potenzialmente sarebbe un bel percorso che metterebbe in comunicazione Milano a Cremona, chi di dovere dovrebbe prenderne atto e riqualificare l'intero percorso con le prerogative già definite all'inizio del report. Questo sempre se si vuole dare un impulso allo sviluppo turistico in bici.

 


 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2013
pagina creata:11-08-2013
ultimo aggiornamento: 15-06-2015
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