Emilia in bici

Ferrara-Ro-Ostellato
(FE)
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L'unione di tre percorsi attorno a Ferrara ci hanno permesso di fare un giro ad anello di quasi 100km. Si percorre su ciclopedonale la Destra Po, poi un percorso segnalato in parte nella Grande Bonifica Ferrarese sino alle Oasi di Ostellato per poi fare ritorno a Ferrara lungo il canale del Po di Volano.

Po di Volano fra Finale di Rero e Migliarino


Destra Po - Migliarino - Oasi di Ostellato

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
98,5km
104m
Asfalto
Strad/Cicla
0,01%- 5%
✩✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 



Il tracciato si snoda ad est di Ferrara. Si sale prima verso il fiume Po con il Percorso 1, per poi a Ro deviare verso sud nella Grande Bonifica Ferrarese con il Percorso 7 ed in fine il ritorno verso Ferrara con il percorso 5. I percorsi numerati sono quelli editi nella pubblicazione "Ruote Panoramiche Provincia di Ferrara.

 


La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile nelle preferenze, convertire le miglia in km e viceversa. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per i GPS della Garmin

  

IL PERCORSO

Partendo da Ferrara, a fianco del campeggio Comunale inizia la Ciclopedonale per Francolino e da lì sulla Destra Po. Giunti nei pressi di Ro si devia a dx su un percorso in parte segnalato che porta a Copparo. In seguito si procede verso Sabbioncello, sino ad Ostellato. Nel ritorno a Sabbioncello si prenderà la strada verso Ferrara lungo il Po di Volano.

Rifornimenti idrici

Nelle aree di sosta previste e in qualche paese attraversato

Quale bici usare

Qualsiasi bici tenendo conto che ci sono 100km da affrontare



Ad Est di Ferrara


Affidandoci alla pubblicazione Ruote Panoramiche edito dalla Provincia di Ferrara, vogliamo verificare se mettendo assieme tre percorsi segnalati come 1 - 5 - 7, riusciamo dopo 100km a ritornare alla base e verificare come stanno le segnalazioni lungo i tre percorsi.

Qui appena usciti dal Campeggio Comunale, proprio a fianco della rete che lo delimita, inizia la ciclopedonale che conduce a Francolino e sulla Destra Po. Sul palo il cartello indica chiaramente le distanze chilometriche.

 

Si tratta di una ciclopedonale che collega Francolino a Ferrara ed in parte è adiacente ai campi coltivati e alla strada della viabilità ordinaria nell'altro lato.

Questa ciclopedonale è molto usata dagli abitanti di Francolino per recarsi a Ferrara, sia per lavoro, studio o shopping. Naturalmente è usata anche da chi abita a Ferrara e vuole andare in bici sulla Destra Po.

 


Passiamo davanti ad un vecchio acquedotto a forma di torre, che si trova di fronte al bivio della strada che va in direzione Pescara-Fossadalbero-Sabbioni-Ro. Un simile acquedotto lo abbiamo poi visto a Sabbioncello San Vittore accanto alle vecchie scuole sulla strada per Ferrara.

Giunti alla periferia di Francolino, a fianco e di fronte alla chiesa, troverete i cartelli che ho ingrandito ad indicarvi la direzione per la ciclopedonale della Destra Po. In pratica giunti davanti alla chiesa si svolta a sx.

Giunti sull'argine uno sguardo verso ovest, a 5km si trova il ponte sul Po a Pontelagoscuro




Pronti per goderci una rilassante pedalata sull'argine verso il mare, si fa per dire. Il sole è ancora basso all'orizzonte e lunghe ombre vengono proiettate a terra, ormai l'autunno avanza inesorabilmente accorciando le giornate.




Alle nostre spalle l'abitato di Francolino con la strada che sale sull'argine. Giusto per informarvi: Dove alla chiesa i cartelli indicano la svolta sulla Destra Po, chi volesse può proseguire diritto verso Francolino per poi sbucare in questo stesso punto.




Ho fotografato la porzione del grande cartello con mappa e spiegazioni del percorso. Qui ho selezionato la porzione del percorso, il punto rosso è dove ci troviamo. La parte a sx è quella già pubblicata nel precedente report. A dx il tratto fino a Zocca che interessa a noi con la deviazione sul percorso FE206 verso Copparo.



Sull'argine i panorami sono abbastanza simili a quelli già visti andando verso Stellata, l'unica variabile e che qui il fiume Po scorre alla nostra sinistra




Sull'altra sponda fa capolino una grande villa d'impronta Veneta. Eh sì, non scordiamoci che nell'altra sponda c'è il Veneto.




Per un attimo pensavo di aver sbagliato strada e di aver letto male, tornato indietro, avevo letto giusto! E' si Pescara ma evidentemente non quella Abruzzese!



All'orizzonte folti boschi di pioppi ci attendono, intanto gruppi di ciclisti con bici da corsa ci superano intenti nell'allenamento.


Mi sa che molti ciclisti no so cosa pagherebbero per avere a disposizioni simili ciclabili immerse nel verde dietro casa!


Si è immersi nel verde fra i campi, i pioppi il cielo e il Po, nel silenzio. Più rilassante di così... Nello scatto sopra si potrebbe parafrasare il titolo di un vecchio film trasformandolo in: "I cicloturisti dalle lunghe ombre"!


Se si volesse raggiungere il mare, bastano 72,9km e si è a Gorino. A noi manca poco al bivio per Copparo



Siamo quasi a Zocca, un ultimo sguardo al Po che poi lasceremo per le campagne della Grande Bonifica Ferrarese. Terre strappate alle acque con lunghi lavori di bonifica.



A 1km c'è Zocca, noi deviamo verso Copparo sul percorso FE206



La strada è secondaria, con pochissimo traffico. Si passa lungo le case adorne di verde e alberi da frutto. Piante di Kaki piene di frutti, piante di mele e fiori nei giardini ben curati.

Ci fermiamo un attimo a Ruina, probabile che l'etimologia del nome abbia qualche cosa legato alle rovine. Guardo il campanile che potrebbe essere una spia del terremoto del 2012, ma sembra non aver subito alcuna lesione, segno evidente che il sisma ha colpito di più la zona ad ovest di Ferrara.



Essendo questa zona stata bonificata, ci sono molti canali che ora servono anche per l'irrigazione dei campi. Questo è il Canale Fossetta


Giungiamo a Saletta, lambita dal Canale Naviglio. Sono 22km dalla partenza

Qui occorre fare una premessa:

Prima della partenza ero indeciso quali percorsi fare per cui mi ero premurato di scaricare alcune tracce fornite dal sito www.ferraraterreeacque.it in formato GPX che all'occorrenza avrei utilizzato.

Purtroppo al momento dell'utilizzo il file non veniva caricato sul GPS, il Road Book non l'avevo preventivamente stampato, facendo affidamento sulla traccia GPX. Per cui, vista già l'esperienze sugli altri percorsi Ferraresi ricchi di indicazioni, all'ultimo momento ho dovuto affidarmi alla presenza dei segnali lungo il percorso, che però o ci sono sfuggiti o in effetti non abbiamo trovato.

Questo è uno dei punti in cui a posteriori analizzando il tracciato sul computer avremmo dovuto svoltare a sx invece di prendere la direzione nella foto.

Quindi da qui sino a Gradizza il percorso fatto da noi non coincide con quello ufficiale, anche se a mio avviso molti cartelli mancano anche sul percorso ufficiale per cui se lo volete seguire fedelmente munitevi di Road Book o traccia GPS.



Stranamente il campanile è costruito molto distante dalla chiesa, con in mezzo un parco che li separa. Proseguiamo sino ad incrociare la SP2a dove svoltiamo a sx direzione Copparo



A Copparo giungiamo a questa rotatoria e qui di fatto manca ogni indicazione che accenni ad un percorso cicloturistico. Non solo, ma consultando la cartina della Provincia di Ferrara sul percorso FE211 segnalano il prossimo centro abitato in Gradizza e il successivo in Sabbioncello San Vittore.

Purtroppo qui non ne abbiamo visto "l'ombra" di questi due centri abitati. Non ci è rimasto che chiedere ad una persona di passaggio.

Le spiegazione sono state alquanto lacunose perché non si è capito bene dove dovevamo svoltare successivamente. La direzione era comunque quella indicata dai cartelli.



Seguendo le indicazioni che ci hanno dato un po' confuse dopo essere scesi da un cavalcavia a questo incrocio siamo andati diritti, mentre occorreva svoltare a dx verso il cartello con divieto di transito, ma non alle bici !

In questo modo si sarebbe accorciata la strada e si sarebbe evitato il traffico della Strada Provinciale, quindi anche in questo punto manca un cartello del percorso FE211.

Chi poi farà il percorso ufficiale dopo aver attraversato Copparo sbucherà a questo incrocio da sx dove si vede il muso dell'auto.

Comunque ripeto, se ci fossero stati dei cartelli del percorso, l'avremmo comunque intercettato in questo punto, ma così non è stato


Comunque sia se sceglierete di fare il percorso del mio GPS o fare la deviazione segnalata sopra, superata la frazione di Gradizza si arriva a questo semaforo dove si svolterà a dx.

Anche qui non esiste nessun cartello che segnali il percorso FE211, in sostanza senza RoadBook o traccia GPS non andrete da nessuna parte.




Fatta la deviazione al semaforo, subito dopo ad una cinquantina di metri si devia a sx dove il transito è consentito agli aventi diritto compresi noi.

Anche qui manca un cartello per il percorso FE211 o dove portano le due strade


La strada per circa 2,8km attraversa campi e meleti, se vi può servire troverete anche un cimitero, dove subito varcato il cancello, a sx troverete dei servizi igienici, mentre a dx del cancello c'è una fontanella.




Si arriva a Sabbioncello dove sulla sx c'è questa vecchia villa con tanto di torre merlata




Poco avanti sulla dx la chiesa Parrocchiale e qui sorge ancora un problema




Davanti alla chiesa un bivio ancora senza alcuna indicazione sulla direzione da prendere per seguire il percorso FE211. Proseguiamo diritti e alla prima casa incontriamo una persona con bici da corsa ed abbigliamento sportivo, chi meglio di lui avrebbe potuto darci indicazioni?

Spieghiamo che dobbiamo raggiungere Ostellato attraverso un percorso ciclabile segnalato. La persona sembra alquanto spaesata tanto da chiedere al figlio che nel frattempo era uscito di casa per quale strada sarebbe stato meglio andare.

Ora, Ostellato da qui si trova a 17km. Dopo abbiamo scoperto al ritorno che vi erano solo due strade per poterci andare. Una era quella di andare diritti, scavalcare il ponte sul Po di Volano e poi allo stop svoltare a sx direzione Denore. L'altra opzione sarebbe stata svoltare dove si trova lei in bici, attraverso un percorso poco trafficato, cosa che abbiamo fatto al ritorno!

Non ho idea se quella persona a 50m da qui si considerasse di vivere su Marte e non fosse a conoscenza che questa strada a sx è un percorso più adatto per chi va in bici e citato sulla pubblicazione della Provincia di Ferrara.

Questo è l'esempio che nemmeno chi vi abita può essere a conoscenza dei percorsi pubblicati dalla Provincia di Ferrara, se questi percorsi non sono segnalati materialmente anche sulla strada oltre che sulla carta.


Quindi con le indicazioni ricevute proseguiamo passando sul ponte del Po di Volano, qui nella vista verso Ferrara



E qui invece verso la foce. In pratica noi avremmo dovuto fare il percorso sull'argine sx ed invece ci hanno indirizzato sul dx su una strada leggermente più trafficata. Il campanile che si vede è quello di Denore




Subito dopo il ponte si arriva a questo bivio dove a dx si va a Ferrara e sarà la direzione che si prenderà al ritorno, ricordatevelo, mentre ora proseguiamo a sx verso Denore.



Un po' di addensamenti nuvolosi si innalzano dietro il campanile di Denore, noi ci dobbiamo spingere più a sud est, si spera che il tempo si mantenga buono.



Una villa antica a Denore con tanto di orologio, campana e banderuola per segnalare la direzione del vento.



Giunti alle porte di Final di Rero, ci fermiamo un attimo a leggere questi 16 cartelli, proseguiamo verso Final Di Rero, dove passando sopra il ponte del Po di Volano scorgo sotto di esso e a fianco del canale quella che doveva essere il percorso ciclabile che stavamo cercando!



Infatti dopo aver passato il ponte alla rotatoria ho preso la prima via a dx e la successiva a dx dove finalmente abbiamo trovato questi cartelli che in realtà parlano di una Ippovia fra Final di Rero e Migliarino, percorso che si trova a sx dove viene indicato dal divieto di transito salvo gli autorizzati come noi in bici.

Lo stesso cartello a dx in effetti indica un traffico a libero transito, ma se si proseguisse si arriverebbe in sponda sx davanti al bivio della Chiesa di Sabbioncello San Vittore. Pazienza questo tratto lo faremo al ritorno.

Anche qui non capisco perchè sul cartello non indichino dove si andrebbe svoltando a sx piuttosto che a dx!


Pedaliamo lungo Via delle Siepi, a fianco di un bosco e del Po di Volano. Ovviamente essendo il traffico limitato dal precedente cartello, incontriamo solo pedoni e ciclisti.




Dopo 2,5 km arriviamo a questo bivio dove si prosegue lungo il Po di Volano



Da ambo i lati del corso del canale distese di frutteti



Dopo 5km dall'ultimo bivio arriviamo a Migliarino dove attraversiamo il ponte sul Po di Volano e facciamo ingresso in questo grazioso borgo dotato di molte torri.

Nota: Seguendo il percorso ufficiale prima di Migliarino c'è una deviazione sulla dx che indica un percorso ciclopedonale differente dalla nostra traccia GPS e che termina sempre in questo punto a fianco del ponte.




Siamo in cerca di un cartello stradale che ci indichi per Ostellato, ma come al solito non lo troviamo, e si che siamo a 3km di distanza! Solita richiesta alla prima persona che ci capita a tiro, a dire il vero tre persone che ci hanno mandato in tre direzioni differenti! Solo l'ultima è risultata affidabile!

Qui si prosegue a dx. Si ha quasi l'impressione che chi abita in questi posti oltre l'uscio di casa non sappia cosa ci sia fuori o per lo meno che abbia una scarsa conoscenza del territorio attorno.



Dopo 700m dal centro incontriamo altre due torri poste all'ingresso del borgo nel lato sud. Non ci rimane che proseguire e dopo un paio di rotatorie arrivare finalmente ad Ostellato!

Ma come al solito all'incrocio seguendo il percorso ufficiale avremmo dovuto svoltare a sx, davanti alla torre, solo che noi non abbiamo notato nessun cartello di un percorso ciclopedonale per Ostellato.

A furia di chiedere informazioni sul percorso ciclabile si era fatto tardi e a Ostellato siamo passati subito alla ricerca di un posto dove pranzare. Ci è stato suggerito il locale "La Luna nel Pozzo".

L'unico inconveniente è che abbiamo scelto un menu forse un po' esagerato, visto che dopo 2h eravamo ancora a tavola!



Il Campanile di Ostellato, non chiedetemi perchè è solo! Lasciato Ostellato ci siamo diretti alle Oasi seguendo i cartelli.


Arriviamo in vista di un laghetto in prossimità del Parco della Spionia

Verde ovunque ed un cartello più avanti che dovrebbe dare indicazioni


Infatti se non sbagliamo è segnalata come ciclovia dedicata a Bruno Traversari, anche se le frecce come sono posizionate sinceramente qualche dubbio lo lasciano. Comunque seguiamo questo tratto in sterrato




Il tratto è lungo poco più di 1km e si trova con a sx il canale Navigabile Ferrara-Porto Garibaldi e a dx il canale Valle del Mezzano, anche se da qui non si vedono.

Il percorso termina davanti al piazzale all'ingresso del parco Oasi di Ostellato. Purtroppo le ore perse per il pranzo ci hanno fatto saltare questa visita in quanto 55km li avevamo fatti sino a qui, ma poi c'era anche il ritorno da affrontare e con le giornate che si accorciano in autunno non sarebbe stato bello fare un rientro al buio o quasi. Per una volta lascio a voi l'incombenza di scoprire le Oasi Vallive di Ostellato!


La scultura che si vede anche nella precedente foto, riporta su ogni onda, almeno penso sia questa l'interpretazione, il nome "Pesce" tradotto in parecchie lingue



Facciamo così ritorno dando un'ultima occhiata al canale Valle del Mezzano

E pensare che siamo arrivati sin qui per visitare le Oasi Vallive, sarà per una prossima volta!



Non ci resta che fare il percorso inverso, però con le varianti già segnalate in precedenza. Qui siamo fuori Migliarino e questa bella abitazione: Villa Bottoni è offerta in affitto per "momenti speciali" come recita il grande cartello posto sotto gli alberi a dx.



Proseguiamo verso Finale Di Rero, ed incontriamo un gregge di pecore che conferma la regola, in mezzo a tutte c'era una pecora nera!


Campi a perdita d'occhio a fianco della strada che costeggia il Po di Volano

Arrivati a Finale di Rero dove avevamo trovato il cartello che indicava questo percorso, troviamo quest'altro cartello che conferma che è classificato come Ippovia del Ferrarese e non FE211, forse è il caso di aggiungerlo.

Noi francamente di cavalli non ne abbiamo visto nemmeno uno nei nostri 100km quadrati del percorso. Gli unici "cavalli" a due zampe eravamo noi!


Quindi se all'andata mentre passavo sopra il ponte del Po di Volano a Finale di Rero, mi ero accorto di questa strada, ora ci passiamo sotto, avendo scoperto questa possibilità per tornare a Sabbioncello San Vittore, percorrendo la sponda sx del Po di Volano anziché la dx fatta all'andata. In pratica sarebbe stato il percorso ufficiale FE211 di cui non abbiamo trovato le indicazioni.




Il ponte dell'Idrovia del Po di Volano. L'idrovia è ben segnalata con i cartelli del codice fluviale



Passiamo a fianco di sterminati frutteti, dove tanti di questi hanno sulla sommità le reti da poter stendere. Questo per proteggere le piante in caso di grandinate



Qui è la chiusa di Valpagliaro che permette di superare un dislivello di 3m permettendo la navigazione fluviale da e verso Ferrara.
Sulla chiusa è posta una lastra incisa della sua realizzazione risalente al 1676.

Infatti osservando una carta geografica del 1568 il Po di Volano e il Po di Primaro erano i rami principali del fiume Po.

In Particolare il Po Primaro bagnava Ferrara a sud del suo centro storico, con annesso porto per i traffici mercantili. Quindi questi due rami del Po per secoli sono stati i rami utilizzati per la navigazione.

Successivamente il corso del Po a seguito di importanti piene si è modificato, assumendo l'aspetto odierno e riducendo di molto le sezioni del Po di Volano e la sparizione del Po Primaro tanto che a Ferrara dove scorreva il Po poi sorsero nuovi quartieri.

Nota: all'altezza della chiusa si trova un'area di sosta dedicata ai ciloturisti.


Decisamente più bello e tranquillo questo tratto della sponda sx, ma se non è segnalato, ben pochi lo faranno a mio parere, perciò chi di dovere si dia da fare, oltretutto il traffico qui è molto scarso o assente.



Giunti nei pressi di Sabbioncello San Vittore, sulla dx scorgiamo Villa Mensa


che si può vedere meglio al bivio più avanti, tornando indietro sull'altra strada che porta a Formignana.




Siamo ormai in vista di Sabbioncello San Vittore dove faremo la deviazione per Ferrara. Qui si trova anche un punto di imbarco vicino al ponte, per le crociere in barca lungo il Po di Volano




Il campanile di Denore questa volta visto dalla sponda sx

Come si può vedere siamo ritornati al punto dove ci eravamo fermati all'andata davanti alla chiesa di Sabbioncello San Vittore. Qui si svolterà a sx come nell'andata, solo che dopo aver scavalcato il ponte sul Po di Volano si svolterà a dx direzione Ferrara, c'é il cartello per cui non si può sbagliare.

Ora ci si trova a pedalare sul percorso 5, si rientra a Ferrara, lungo l'argine dx del Po di Volano


Breve sosta per bere a Viconovo ...


dove fra la strada e il Po di Volano un piccolo sacrario ricorda i caduti in guerra




Il sole fa capolino fra le nuvole che per tutta la giornata ci hanno fatto da contorno, ma per fortuna senza pioggia. Questa strada non è particolarmente frequentata se non da un traffico locale dei piccoli borghi che tocca, come Borgo Tarapino, Possessione Vegra, Contrapò, Ponte Gradella per arrivare poi a Ferrara.


Contrapò la chiesa di San Martino. Certo che il campanile con tutto lo spazio che avevano l'hanno appiccicato proprio alla facciata, anche se a me pare che la facciata sia stata rifatta e ampliata in epoche successive, visto il colore differente della chiesa e del campanile.


Arriviamo a Ferrara con il sole basso all'orizzonte, se ci fossimo fermati alle Oasi d'Ostellato forse avremmo fatto notte.





 

 

CONCLUSIONE

Sono tre percorsi che abbiamo unito e se per uno di essi le indicazioni sono più che esaurienti per gli altri due percorsi come abbiamo riscontrato mancano le opportune indicazioni.

Visto che i segnali da mettere non sono poi così numerosi, se si riuscisse a posizionarli si riuscirebbe a rendere usufruibile in modo migliore quanto illustrato nel libretto della Provincia Ferrarese "Ruote Panoramiche" senza necessariamente disporre di GPS o Road Book

Per il resto gli ambienti come avete potuto vedere meritano il lungo giro proposto.

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2014
pagina creata:14-10-2014
ultimo aggiornamento: 18-06-2015
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