Trentino in bici

Giro dei 5 laghi
Garda - Tenno - Toblino
Santa Massenza - Cavedine
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Un giro ad anello che tocca 5 laghi del Trentino con punto di partenza a Riva del Garda. Paesaggi molto belli e suggestivi con un percorso che varia spesso le sue caratteristiche inglobando un'area di oltre 100 km quadrati di territorio montano lacustre.


Il fiume Sarca presso le gole del Limarò a Le Sarche


Lago di Tenno - Lago di Toblino - Lago di Cavedine

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
75
997
Asfalto
Cicl/Strad
3% - 7%
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Il percorso si sviluppa nel territorio a nord del Lago di Garda toccando 4 Valli. Salendo da Riva del Garda si incontra la Valle del Magnone in successione la Valle di Ballino, la Gola del Limarò ed in fine la Valle del Sarca



 
IL PERCORSO

Il percorso è un misto di ciclopedonali e strade a viabilità ordinaria. Sono circa 15km iniziali di salita mentre il resto è discesa salvo un paio di salite di circa 2km con 50m di dislivello.

Rifornimenti idrici

Ci si trova in montagna in zone ricche di acque per cui le fontane sono molto diffuse.

Quale bici usare

Libertà di scelta purché dotate di buon cambio e ottimi freni



Alto Garda - 5 laghi del Trentino

Come campo base abbiamo scelto il campeggio Brione, posto sulla via omonima a Riva del Garda.

Appena usciti dal Campeggio si attraversa la strada e ci si immette sulla ciclabile svoltando a dx.

Nella foto si vede già sulla dx del lampione la gola della montagna dove è situato Tenno e il suo Lago, nostra prima meta

Sulla dx della ciclopedonale, poco dopo appare Villa Lutti, con tanto di cappella privata sormontata da torre ottagonale e giardino botanico alle sue spalle.

Con la ciclabile arriveremo sino alla Strada SS45 bis dove svolteremo a sx

In pratica ci si deve mantenere sul marciapiede sx, dove si passerà davanti a questa avveniristica chiesa

Il punto di svolta è questa rotonda, prendete come riferimento il caseggiato a dx.
Si dovrà scendere dal marciapiede e portarsi dove si vede il SUV sopra le strisce pedonali. In quel punto attraverserete le strisce portandovi a sx dove sul marciapiede inizia una ciclabile.

Ecco il punto di inizio a fianco della scritta: Torrente Albola

Infatti la ciclopedonale affianca il Torrente Albola. Dopo circa 300m si arriva ad una rotonda, si proseguirà sempre avanti per altri 400m sino ad un'altra rotonda che troverete sulla vostra dx.

Io in questo punto avevo sbagliato proseguendo diritto, per capirci meglio nella direzione alle spalle di lei in questa foto. Per cui se usate la traccia del GPS, in questo punto ignorate la traccia e dirigetevi invece dove i cartelli marroni indicano il Lago di Tenno. Qui termina il tratto ciclopedonale e si inizia a pedalare su strada a viabilità ordinaria.

Si tratta di una strada abbastanza ampia e che offre un buon panorama su Riva del Garda e le montagne attorno. Dalla Rotonda precedente la strada inizia a salire ed i giubbini che andavano bene sulla ciclabile ora sono di troppo.

Il sole autunnale si sta alzando ed incomincia a scaldare quel tanto che basta. Guardando alle nostre spalle si vede a sx il monte Brione dove sotto c'è il nostro punto di partenza, mentre a dx è il profilo del Monte Baldo. In centro fra un po' di foschia è il Lago di Garda, il primo dei 5 Laghi che vedremo lungo il percorso.

Con la scusa di ammirare il panorama ci si ferma a riprendere il fiato

L'ampio tornante ci fa riprendere la salita. Come potrete osservare, sulla dx della Valle si intravede il Castello di Tenno. Di fatto per salire al lago di Tenno ci sono due strade, questa che passa per Pranzo e l'altra per Tenno che si trova sull'altro versante della valle. A noi è stata consigliata questa che è la più frequentata dai ciclisti.

L'altro lato permette una visione più da vicino del castello e volendo c'è la variante per fare una visita alla cascata dell'orrido di Varone. A ognuno la sua scelta!

Ci avviciniamo a Tenno, per circa 7km la salita è regolare e la pendenza è poco meno del 6%

L'abitato di Tenno ed il suo castello che lo sovrasta. Il castello è di proprietà privata e non visitabile.

Arriviamo in vista di Pranzo, mentre sull'altro versante si vede la frazione di Villa del Monte.

Un invito a Pranzo! Chissà quanti equivoci potrebbero sorgere se vi chiedessero dove siete stati, rispondendo: A Pranzo!

Invece di proseguire sulla provinciale facciamo la deviazione ed entriamo a Pranzo, dove nel centro del borgo passiamo fra vecchie case.

Niente male come posizione di questo piccolo borgo. Riprendiamo la strada dove un po' più avanti sulla sx incontriamo una ciclabile che termina poco prima dell'incrocio con la strada che sale da Tenno.

All'incrocio lo si attraverserà svoltando a dx verso il piazzale dove a sx un viottolo porta al lago di Tenno.

Sul piazzale troverete l'edicola con le informazioni sul lago. Vi anticipo subito che il periplo del lago è interdetto alle bici!

Noi arriviamo sino al punto dove inizia la scalinata e diparte un sentiero a sx. Già da lì è visibile il lago

Naturalmente se scendete la scalinata, la vista cambierà un po'

Quella è la nostra prossima direzione da prendere, verso il Passo del Ballino.

Il lago di Tenno non è un lago artificiale, si è creato a seguito di una enorme frana che ha creato uno sbarramento naturale al corso dei torrenti, provocando l'innalzamento delle acque. Acque che poi defluirono a seguito dell'alta pressione dell'invaso che creò una breccia costituendo un emissario.

Sul lago a sud è presente anche una piccola isola che a seconda del livello presente sul lago può essere o meno collegata alla riva.

A riva branchi di cavedani sguazzano in cerca di cibo

e non sono per nulla intimoriti dalla presenza dell'uomo che evidentemente gli elargisce del cibo

Riprendiamo il percorso non prima di avere fatto un incontro inaspettato. Infatti sul lago di Tenno ho incontrato l'ex presidente della FIAB con cui nel 2013 ho partecipato al Progetto Interreg IV Italia-Austria visionando il percorso da Lienz a Primolano sulla "Lunga Via Delle Dolomiti".

Anche il nutrito gruppo della FIAB stava facendo il nostro stesso percorso, per cui ci siamo uniti a loro per un breve tratto.

Se non scendete al lago non c'è problema, poi anche dalla strada avrete l'occasione di vederlo dall'alto. Nella foto potete vedere anche l'isolotto di cui ne ho fatto cenno prima.

Dopo il lago si arriva al borgo di Ballino.
Sono 17,5km dalla partenza e 736m s.l.m. con 691m di dislivello superati

La strada passa attraverso il borgo. Di fronte alla chiesa si trova la piazzetta con una fontana

Fontana subito presa d'assalto dai ciclisti della FIAB

Salendo verso il Passo del Ballino il panorama cambia e la valle si apre mostrando fitte pinete ai sui lati

Al Passo del Ballino il gruppo della FIAB fa riferimento per far la conta.

Di fatto, viaggiando in gruppo e specie in percorsi in salita, oltre la guida posta davanti al gruppo, nelle retrovie c'é sempre una persona che chiude il gruppo e funge da "scopa" attendendo chiunque si attardi, vuoi per inconveniente meccanico o per scarse prestazioni fisiche.

E così in modo puramente fortuito a quasi 200km dalle rispettive abitazioni mi sono incontrato con Antonio, "Past President FIAB" come a lui piace definirsi.

Ricostruito il gruppo al Passo del Ballino, che è anche il punto più elevato del percorso, si procede sulla veloce discesa. Da qui in poi è quasi tutta discesa o falso piano.

Il gruppo FIAB sosta di nuovo più avanti per una visita all'Area Palafitticola di Fiave'

Qui lasciamo il gruppo e ci diamo l'appuntamento al ristorante a Toblino dove loro hanno prenotato.

Scendiamo verso Ponte Arche, la giornata è stupenda, niente nuvole e sole autunnale splendente. Specie in discesa, l'aria e la temperatura invoglia a mantenere il giubbino antivento.

Per chi avesse bisogno d'acqua a Stumiaga altra fontana lungo la strada. Siamo in Trentino e si vedono i classici balconi in legno adornati di fiori

Il panorama si allarga, la direzione è verso nord e la valle che si vede in fondo è quella che ospita il lago di Molveno a circa 17km da qui.

Villa Luti a Campo Lomaso

Un'altra bella e veloce discesa porta verso Ponte Arche

Ora la strada spiana attraversando Ponte Arche e Terme di Comano. Qui si prosegue diritti

Il ponte infiorato di gerani sul Torrente Duina, che poco a valle confluisce con il Fiume Sarche

A circa 2km da Ponte Arche si incontra una rotonda e sulla sx a fianco del segnale di senso vietato parte la nuova ciclabile che attraversando la Gola o Forra del Limarò, porta sopra Sarche

La nuova ciclabile, aperta il 7 giugno 2014 è stata realizzata recuperando la vecchia strada della forra del Limarò che collegava Le Sarche a Ponte Arche.

La strada è stata abbandonata 30 anni fa, quando si sono aperte le gallerie che si vedono nella foto.

Il tracciato si snoda nella gola per 6,2 km, il fondo della pista largo circa 3 metri è pavimentato con asfalto e limitato da alti parapetti nelle parti esposte.

Da Ponte Arche a Le Sarche ci sono 15 m di dislivello positivo e 87 m di dislivello negativo al 7,4% in 700m

Nel realizzare la pista si sono dovute mettere in sicurezza le pareti rocciose, smuovendo i massi critici e alla fine mettendo reti d'acciaio in protezione caduta massi, come nella foto.

Curve e contro curve, scenari da canyon ne fanno una ciclabile unica che attirerà senz'altro un bel po' di ciclisti, come del resto già ne abbiamo incontrati, anche se il nostro orario non era proprio dei più canonici, visto che era ora di pranzo avanzata!

Questa ex strada è una delle opere che si incontrano spesso nella nostra Italia, dove intagliate nelle rocce, spesso i nostri nonni e bisnonni dotati anche di solo piccone hanno aperto tracciati impensabili ai giorni nostri, a cui ora si preferiscono le gallerie.

I risultati però sono assai diversi, i percorsi arditi offrono spesso viste mozzafiato mentre le gallerie offrono solo visioni buie anche se più sicure e brevi come tragitti.

Del resto dove potreste trovare una ciclabile con simili scenari ?

Un percorso che penso possa fare la felicità di molti geologi, vedendo queste stratificazione rocciose in bella vista

In concomitanza della interruzione della galleria della strada statale 237 c'è una breve temporanea interruzione della ciclabile per lasciare spazio ad una strada che scende ad un'area di sosta

Proseguendo sulla ciclabile, a sx si vede l'area di sosta in mezzo alla gola del Limarò

Lungo la ciclabile sono stati ricavati molti punti per una comoda visione sulla forra del Limarò e francamente e difficile resistere dal non fermarsi. Sotto, il fiume Sarche scorre nella profonda forra

Se non mi fermo io, si ferma lei, per cui il tempo passa e la fame si fa sentire!

Non sarà il Gran Canyon del Colorado, ma nel nostro piccolo anche questo gioiello Italiano meriterà la sua fama ora che è stato resuscitato dopo 30 anni di abbandono.

Purtroppo la foto restituisce quello che può e la realtà è un po' differente, del resto l'occhio umano ha tutt'altra definizione, per cui consiglio una bella visione sul posto!

Ed ora giù in picchiata verso Le Sarche

Ci supera uno su bici da corsa che evidentemente ha fretta di mettere le gambe sotto il tavolo!

Il fiume Sarche ora prende il largo nella valle, passando sotto il ponte che poi passeremo per andare sul lago di Toblino.

Il ponte è giù che ci aspetta

Dove la trovate una ciclabile con viste come questa? Qui il Sarca termina la sua fatica uscendo dalla Forra del Limarò per scendere tranquillo verso il Garda.

Sullo sfondo il Monte Bondone con a dx la Cima Cornetto a 2180m s.l.m.

Qui termina e/o inizia la Ciclopedonale.

La Ciclopedonale sbocca su questo tornante che è il 5° salendo da Sarche. Questa in pratica è la strada che 30 anni fa è andata a sostituire quella che ora è diventata la stupenda Ciclopedonale Ponte Arche - Le Sarche. Da qui per il Lago Toblino si scende a prendere il ponte che attraversa il fiume Sarca e che si vedeva nelle foto soprastanti.

Dopo aver passato il ponte sul fiume Sarca, giunti a questo punto troverete un bivio sulla vostra dx. Tenetelo a mente perché dove c'è la scritta STOP, parte la ciclabile che si prenderà al ritorno e che porta a Torbole e di seguito a Riva del Garda

Prendendo la strada per il lago di Toblino, dopo Sarche si prendono le Ciclopedonali. A fianco una distesa di frutteti e vigne

Dopo 40km dalla partenza arriviamo in vista del castello sul lago di Toblino. Questo è il 3° lago della lista dei 5 laghi da visitare.

A fianco del lago si trova una suggestiva ciclopedonale dove occorre come sempre dare precedenza ai pedoni

Decisamente carino l'ambiente, ma è ora di dar retta alla fame che bussa insistente già da un po'. Ci dirigiamo all'appuntamento con il resto del gruppo della FIAB, noi però saremo i primi

Di fatto al ristorante eravamo i primi e ci siamo presi un tavolo all'aperto, mentre per il gruppo c'era prenotata una sala all'interno. L'appetito non mancava per cui ci siamo portati avanti!

Noi avevamo quasi terminato il pranzo, quando il gruppo è arrivato alla spicciolata portandosi subito nella sala riservata. Antonio sorride dalla sua posizione di capotavola!

Finito il nostro pranzo salutiamo il gruppo della FIAB

Il pit stop è terminato e riprendiamo la nostra pedalata verso il 4° lago

Basta tornare a ritroso per qualche centinaio di metri per trovarci sulla dx il lago di Santa Massenza

Dopo soli 700m arriviamo al parcheggio della Centrale Elettrica, una breve sosta giusto il tempo per infilarci i giubbini antivento, sia perchè avevamo appena pranzato, ma anche perchè come al solito al pomeriggio dal lago di Garda spira il vento "Ora" con direzione nord che ovviamente è contro la nostra direzione del ritorno.

Il lago di Santa Massenza è abbastanza piccolo ed in poco tempo lo si è già perlustrato. Sui rilievi in fondo si scorge un castello

In foschia e controluce non si apprezza la sua forma, dovrebbe trattarsi del Castel Madruzzo XII-XVI sec.

In breve arriviamo a fianco dell'emissario del lago di Santa Massenza e che porta le acque al lago di Toblino

Fra il lago di Toblino e la strada statale si trova la ciclopedonale che inizia vicino al ponte . Alcune strutture moderne indicano che si è sul Lago di Toblino e ne forniscono alcune informazioni con dei pannelli.

In parte il suggestivo percorso accanto al lago è strutturato su passerelle in legno

E' pomeriggio avanzato e il vento "Ora" che spira dal Garda porta la foschia su per la valle. In centro il Castello di Toblino

Castel Toblino è situato su una penisola del lago, anche se in origine la costruzione era stata fatta su una enorme roccia staccatasi dalla vicina montagna. Poi col passare del tempo il livello delle acque si è abbassato ed ora appare come penisola.

Visto che passiamo accanto al suo ingresso facciamo una breve incursione al castello

Al suo interno un ricco parco contornato da siepi accoglie il visitatore. Il castello ospita al suo interno un rinomato ristorante con fornita cantina

Squillino le trombe! Fa il suo ingresso Miss bellitaliainbici!

Lasciamo anche il castello di Toblino, del resto eravamo già sazi del precedente pranzo e non potevamo di certo fare un "ribattino"!

In altri tratti del lago si va su sterrato con sezione non molto ampia e occorre fare attenzione alla presenza dei pedoni che è facile incontrare, dando loro precedenza.

Ultimo sguardo verso il castello e qui finisce il lago

A fianco del lago una nota tenuta vitivinicola

Superato l'abitato di Sarche ci si immette sulla ciclabile che porta a Torbole e che ho citato in precedenza. La ciclopedonale ha il tracciato sulla riva sx del fiume Sarca. Qui all'inizio si trova una bella zona ombrosa

Il sole si abbassa all'orizzonte e la foschia autunnale sale. Qui siamo a Pietramurata

Basta seguire le indicazione ed è possibile volendo passare anche nel centro del borgo dove alla fine le due strade si congiungono davanti alla chiesa. Con la chiesa alle spalle si andrà a sx e dopo poco a dx.

Dopo un breve tratto di circa 350m si arriva a questa intersezione, dove, svoltando a dx si prende la Ciclopedonale per Torbole, già illustrata in un precedente report . Questa volta invece faremo una variante affiancando tutto il lago di Cavedine per cui qui si svolta a sx

Passiamo sopra il ponte del canale che fa defluire le acque verso il fiume Sarca non prima di essere sfruttato da una centrale idroelettrica che si può vedere facendo la Ciclopedonale per Torbole del precedente bivio.

Sono circa 2km l'estensione in lunghezza del Lago di Cavedine, ultimo dei 5 laghi in programma in questo giro

Al termine del lago un'ampia area di relax e ...

... una passerella per l'attracco delle imbarcazioni da diporto

Al termine del lago una salita di 1km con 36m di dislivello porta nel cuore delle Marocche

dove troverete una edicola che vi darà le informazioni a riguardo

Devo dire che essendo transitato anche sulla Ciclopedonale sottostante, dove comunque è possibile vedere un fronte delle Marocche di Dro, trovarsi su questa strada si ha una sensazione ben diversa e si è letteralmente immersi in questo ambiente che risale alle glaciazioni, forse la più estesa di tutto l'arco alpino.

Le foto purtroppo non possono rendere l'idea dell'insieme, vista la vasta estensione che occupa, sia sopra che sotto la strada.

E' possibile riportare solo alcuni scatti di porzioni delle aree, senza dubbio la visione sul luogo è tutt'altra cosa!

Al culmine dalla salita un'area dedicata dà informazioni con un grande pannello illustrato

Iniziata la discesa verso Dro, da questo punto guardando indietro è possibile cogliere una più ampia visione di questo fenomeno geologico di ampie dimensioni.

Grandi massi disposti caoticamente e generati dal ritiro e lo spostamento dei ghiacciai che con la loro enorme pressione impressa sulle pareti delle montagne hanno letteralmente strappato e trascinato a valle anche enormi massi di roccia.

Lasciato il paesaggio lunare si sbuca sulla strada che scende verso Dro e che a sx sale verso Drena e Cavedine. In centro si vede il Castel Drena

Castel Drena costruito nel XII sec. è dotato di una torre merlata alta 30m. E' visitabile e l'ingresso è di 3 Euro

Dal bivio fate attenzione perchè dopo 700m di discesa, alla vs dx, troverete questo cartello che vi indicherà la pista ciclabile per Torbole.

Seguendo i cartelli della ciclabile si arriva in centro a Dro, uno dei centri più antichi della valle del Sarca e di origine medievale. Famose sono le Prugne di Dro

Una antica fontana e un vecchio palazzo

In questo lungo e propedeutico giro in bici, non volevo farvi mancare nulla così ho voluto fare una deviazione dal tracciato della Ciclopedonale.

La deviazione si può fare arrivando al successivo borgo di Ceniga, deviando a dx e seguendo le indicazioni per il Ponte Romanico

Il ponte Romanico è tuttora adibito al transito dei mezzi e si trova a circa 250m dalla strada statale

Come al solito all'inizio del ponte troverete le adeguate spiegazioni sulla sua origine

Ed ecco il ponte romanico di Ceniga sul fiume Sarca

All'interno delle spalle del ponte ho trovato incastonate due pietre iscritte

Giusto per fare un ulteriore variante siamo proseguiti sulla sponda dx del fiume Sarca su una strada secondaria a basso traffico, dove abbiamo incontrato parecchi arrampicatori di ritorno da Dro. A quanto pare questa zona è molto apprezzata da chi pratica questa disciplina sportiva.

Sullo sfondo in cima alla roccia di sx c'è il castello di Arco di Trento

Prima di Arco di Trento un incontro inaspettato!

La piazza principale ad Arco di Trento

Usciti dal centro siamo andati in direzione della Ciclopedonale. In alto in cima alla roccia il Castello di Arco di Trento

Ancora 6km di Ciclopedonale e siamo arrivati a Torbole, giusto in tempo per vedere il sole calare dietro le montagne. Ci separano ancora 2km di Ciclopedonale per fare rientro al nostro campo base al Campeggio Brione di Riva del Garda. Traccia GPX


CONCLUSIONE


Se avete avuto modo e pazienza nel leggervi tutto questo lungo report vi sarete resi conto che si tratta di un giro molto interessante che vi farà scoprire molte cose del territorio Trentino dell'Alto Garda.

Il giudizio come sempre spetta a voi, ma penso che sia senz'altro da prendere in considerazione per un futuro giro, sempre che non l'abbiate già fatto!

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2014
pagina creata:06-10-2014
ultimo aggiornamento: 25-09-2021
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