Lombardia in bici

In Ciclabile attorno ai laghi
di Olginate e Garlate
(LC)
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Un nuovo lavoro alle porte di Lecco entro breve sarà concluso e permetterà il periplo su ciclabile dei laghi di Olginate e Garlate.
Percorso molto suggestivo e panoramico che attraversa molti parchi dotati di arredi per i giochi dei bambini, panchine e alcuni tavoli per la sosta, il tutto con vista laghi e montagne

   

Un monumento alle vittime del lago nel comune di Pescate.
Sullo sfondo da sx la cima della Grigna e in centro il Resegone




Calolziocorte - Pescarenico - Olginate



Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
21km
50m
sterr/asfal
Ciclabile
0,1% - 7%
✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 



Il contesto in cui si trova il tracciato ciclopedonale dei laghi di Olginate e Garlate. Ci si trova alle porte di Lecco dove il fiume Adda uscendo dal lago di Como prima di riprendere il suo corso trova davanti a se il Lago di Garlate e di Olginate. Il tutto contornato a dx dalla cima del Resegone e a nord la Grigna.


La mappa del percorso. Se vi dovessero uscire le indicazioni in "Miglia" é possibile convertirle in Km nelle preferenze di accesso al sito Garmin Connect una volta che si è registrati ed è inoltre possibile anche scaricare la traccia per il GPS.


IL PERCORSO

Il percorso non presenta difficoltà, si tratta di un percorso pianeggiante con brevi rampe per raggiungere il nuovo ponte dell'ex ferrovia. Il fondo è misto ed alterna tratti bitumati ad altri sterrati con ghiaino fine, brecciolino o terreno compattato.

Io mi sono recato il giorno dopo che ha piovuto ed erano presenti pozze d'acqua e ovviamente un po' fango nei tratti sterrati.

Quale bici usare

Personalmente escluderei una da corsa, poi tutte le altre possono andar bene, meglio con qualche rapporto per superare agevolmente le rampe.

Come si raggiunge

Calolziocorte, dove consiglio di parcheggiare, è raggiungibile dalla strada provinciale che collega Lecco a Bergamo, inoltre per chi proviene dalla Brianza un nuovo ponte sul fiume Adda permette di arrivare vicino a Calolziocorte. Oltre a questo è possibile anche andarci in treno oppure per i più sportivi utilizzando la ciclabile che parte da Milano

Dove parcheggiare

Io consiglio il parcheggio adiacente il Centro sportivo di Calolziocorte, ecco le coordinate:

45° 47' 38.91"N - 9° 25' 47.71"E



Ciclopedonale dei Laghi di Olginate e Garlate

Arrivati a Calolziocorte l'ampio parcheggio del centro sportivo vi aspetta, escluso il Martedì mattina dalle 8 alle 13 che è occupato dal Mercato settimanale.
Sullo sfondo la cima imbiancata del M.te Tesoro


In fondo al parcheggio potete raggiungere la ciclopedonale. Io consiglio Il periplo dei laghi in senso orario. Quindi procedete nella direzione della foto, tenendo l'Adda di fronte a voi svoltate a sx.

 

Alla vs. sx oltre il centro sportivo potrete vedere il Monte Resegone.

Siamo quasi a metà Aprile e le cime sono ancora inbiancate! Nella "V" fra le due montagne si apre la valle che porta al comune di ERVE, qui potete trovare un report. Il paese che si vede è Rossino.

Può sembrare strano ma sulla cima del Resegone è come se ci fossi stato in bici! Mi spiego meglio: Dietro al Resegone salendo in bici al rifugio Nicola sopra i Piani di Artavaggio, di fatto mi sono ritrovato alla medesima quota del Resegone!

Uno sguardo verso Nord sul Lago di Olginate, qui di fatto è il corso del fiume Adda che sta uscendo dal lago.

Qualche centinaio di metri e si arriva a questo complesso monastico. Si tratta del Convento Santa Maria del Lavello.

A sx una parte del complesso è stata trasformata in Hotel dove il portone ne dà l'accesso. A dx invece è la chiesa conventuale di Santa Maria.

Oltre all'Hotel è presente anche un bar con tanto di tavoli all'esterno nella bella stagione.

Se si prosegue a fianco della chiesa è possibile andare verso il retro del complesso.

La casa con il comignolo dicono fosse quella del Priore.

Per saperne di più su questo complesso ora adibito a centro culturale è possibile informarsi qui.

Lasciato l'ex convento, si prosegue lungo la ciclabile che ora ha come fondo del ghiaino, affiancando altri bar-ristoranti. Si intravede in fondo, il ponte ferroviario sul fiume Adda.

Questo è l'ex ponte ferroviario dismesso. La sua riqualificazione in pista ciclopedonale, di fatto, ha permesso di chiudere l'anello per il periplo dei due laghi. Ma non solo questo, sull'altra sponda è presente la ciclopedonale che porta a sx verso Milano e a dx verso Lecco.

In prossimità del ponte è stata collocata la rampa di accesso e il cartello indica la possibilità di proseguire verso Paderno d'Adda e poi verso Milano.

Queste nuove infrastrutture non si fa in tempo a consegnarle che subito sono utilizzate dal pubblico, segno che non sono opere destinate a divenire cattedrali nel deserto! Sullo sfondo la catena montuosa del Colle Brianza.

Ed ecco il nuovo ponte ricoperto in legno. Come si può vedere sono stati conservati due pali che sorreggevano la catenaria che dava l'alimentazione ai treni. A sx si vede la nuova linea ferroviaria che passa su un altro ponte a doppia linea.

Dal ponte si può osservare meglio il fiume Adda che esce dal lago di Olginate. La montagna in centro è il M.te Barro. La cima imbiancata a dx la Grigna.

Attraversato il ponte, come dall'altra parte c'è la rampa d'accesso. Sullo sfondo a sx si vedono ancora le cime innevate del Resegone, mentre a dx i paesi che si vedono sulle colline sono Sopracornola, Carenno e Boccio

Al termine della discesa ci si trova sulla ciclabile della sponda dx del fiume Adda, le cui direzioni e distanze sono indicate nei cartelli.

Prendendo la direzione verso Lecco si incontra un'area di sosta destinata anche allo svago per i più piccoli. Qui il fondo della ciclabile è in brecciolino.

La ciclabile ora si trova vicino alle sponde del fiume Adda, sullo sfondo a sx la Grigna in centro il Magnodeno e a dx il Resegone.

Sullo sfondo, come avevo già scritto in precedenza, la cima imbiancata a dx è il M.te Tesoro, mentre alla sua sx si trova la Forcella Alta detta anche Pertus, di seguito alcuni report a riguardo:

1 - 2 - 3

La chiesa conventuale di Santa Maria ora vista dall'altra sponda.

Sull'altra sponda del lago di Olginate Vercurago e a dx Calolziocorte. Sullo sfondo le solite cime della Grigna a sx con sotto la Grignetta e a dx il Resegone

In centro alla foto si intravede il campanile di Olginate. In questo tratto di ciclabile ho trovato alcune pozze d'acqua e anche del fango.

I rintocchi delle campane segnano mezzogiorno e un folto gruppo di ciclisti si dedica ad una allegra pausa pranzo, io proseguo, voglio raggiungere Lecco per fare la pausa pranzo.

Gli alberi sono ancora spogli in questa tarda primavera che solo qualche settimana prima li vedeva imbiancati di neve. Oggi si può dire che sia una delle rare giornate di bel tempo da un bel po' a questa parte.

Nel centro di Olginate un ampio scivolo dà accesso al lago.

Si arriva quindi al ponte che attraversa l'Adda e alle sue spalle alla diga che regola il livello del lago di Garlate e contestualmente quello di Lecco

Una costruzione posta su una recinzione di un grande parco al cui interno mi sembra di aver scorto una villa all'apparenza abbandonata.

Ora ci si trova sul lago di Garlate con a sx il M.te Barro e a dx la Grignetta e la Grigna innevata, sotto di esse Lecco.

A sx il comune di Garlate che da il nome al lago. Sullo sfondo in mezzo alla sella a sx la cima del Cornizzolo e a dx il M.te Rai

Si prosegue verso il centro di Garlate, qui il fondo è a mattonelle e sfrutta di fatto una passeggiata.

Dopo Garlate, la Ciclabile termina proseguendo su un marciapiede dipinto di rosso. Si tratta di poco meno di 1km, giusto per evitare la S.S. 36 del Lago di Como e dello Spluga che porta a Lecco.

A sx il cartello marrone indica la Ciclovia dei Laghi, qui si riprende la ciclopedonale che porta verso il lago.

Dopo questo piccolo parco si ritrova la sponda del lago di Garlate.

Una breve discesa e giù, a bordo lago, le montagne è inutile ripeterlo sono sempre le stesse, ma il bello di questo percorso è che seguendo la sponda ti fa cambiare in continuazione la visuale.

Di nuovo il fondo passa a brecciolino fine su fondo compattato. Lecco ormai è abbastanza vicino.

A Pescate si attraversa un parco...

... e alla sua uscita il fondo ora si tramuta nel classico rosso. Nel lago un cigno solitario.

Incontro questa scultura dedicata a due vittime che hanno perso la loro vita nelle acque del lago. Immortalo anche la cavalcatura che mi sta permettendo di fare questo report.

Dò uno sguardo anche verso sud in pieno controluce, il cigno mi sta seguendo

Ora cambia idea e prende il largo

Un canneto, forse è qui dove si rifugia il cigno. Sullo sfondo, in centro alla foto, la cima del M.te due Mani. Si incomincia ad intravedere il ponte che passa sull'Adda della superstrada Monza-Lecco

Lavori di primavera hanno sfoltito un po' di rami, qui è la sponda nord del lago di Garlate

Da Nord a Sud il lago di Garlate

Uno sguardo dietro verso l'abitato di Pescate

Alcuni alberi esposti a sud sono in fioritura mentre il Resegone trattiene ancora la neve fra le sue creste

Una solitaria "vedova" tenetela presente qualora vi serva dell'acqua, il ponte della superstrada è ormai dietro l'angolo.

Passati sotto il ponte la ciclabile termina e si prosegue lungo questa strada che termina sotto lo stesso ponte. Di fianco alla strada c'è il tratto dell'Adda che dal ramo del lago di Lecco va verso il lago di Garlate.

Dove si vede l'auto parcheggiata, dietro di essa è presente uno scivolo per l'alaggio di piccole imbarcazioni, uno dei pochi accessi ai laghi.

Questo è l'ampio scivolo d'alaggio con vista panoramica!

Poco più avanti si ritorna in ciclabile lungo l'Adda con in vista la frazione di Pescarenico, famoso perchè è il luogo dove Alessandro Manzoni ha ambientato i Promessi Sposi.

Manzoni nella su ambientazione ubicò qui il convento dei Capuccini in cui vivevano Fra Cristoforo e fra Galdino

Sempre da questo borgo di pescatori, Lucia si allontanerà in barca per fuggire da Don Rodrigo

Non resta che raggiungere il ponte oltre quello ferroviario ed attraversarlo per entrare a Lecco

La ciclabile sale a livello stradale, mettete la prima e spingete sui pedali!

Raggiunto il ponte Azzone Visconti è conveniente rimanere sul passaggio pedonale

Superato il ponte a sx si intravede il campanile del duomo di Lecco. Se volete andare verso il lago attraversate la strada verso l'edicola e proseguite con cautela sui marciapiedi visto che sareste in contromano sulla strada!

Se invece non vi interessa fare un giro a Lecco e volete proseguire, subito dopo il ponte svoltate a dx.

Avendo previsto di fare tappa a Lecco per sosta pranzo, ne ho approfittato del sole per stare su una panchina fronte lago

Niente male come visuale per una pausa pranzo!

Sulla sponda occidentale l'abitato di Malgrate

Terminata la pausa pranzo, torno verso il ponte Azzone Visconti seguendo il corso dell'Adda

Mi dirigo verso Pescarenico questa una delle strette vie interne

Fino a sbucare di nuovo sulla ciclabile

Le barche in secca del vecchio borgo, un tempo di pescatori, si prosegue sempre sulla ciclabile che poi è una passeggiata.

Si svolta in una piazza dove si trovano alcuni ristoranti e sullo sfondo l'immancabile Resegone!

L'ultima abitazione di Pescate dietro di esso il M.te Barro

Di fianco alla ciclabile alcune porzioni di verde destinate a parco, con panche, tavoli e giochi per bambini.

Si passa a fianco di un altro centro sportivo e poi inizia di nuovo il Lago di Garlate, con il cigno solitario. La cima che si vede sull'altra sponda è il monte Crocione e fa parte del Colle Brianza

Arrivati in questo punto prestate attenzione, non vi sono cartelli indicatori e ci si potrebbe fare ingannare seguendo a sx il cartello di una ciclopedonale che vi porterebbe su un ponte. Invece occorre proseguire diritti. Attualmente sono in corso d'opera dei lavori di sistemazione che aggirano un esistente Campeggio posto sulla dx. proseguendo ancora con la ciclabile a bordo lago.

Superato il campeggio una vista sul M.te Barro. Il campanile che si vede è quello di Galbiate.

Dalla zona campeggi sino a questo punto a Vercurago al momento in cui scrivo i lavori sono in corso d'opera ovvero sono cantieri aperti. C'é il fondo tracciato ma è da ultimare la pavimentazione, sono circa un paio di km.

Dal punto sopra, dove termina la ciclabile, si risale una strada a fianco di un torrente svoltando poi sul ponte a dx. Si prosegue diritti fino ad intersecare un'altra strada, si svolterà a dx verso questa chiesa. Si proseguirà sempre diritti sino ad arrivare al fiume Adda, dopo aver superato un segnale di Stop.

Ora Olginate si trova sull'altra sponda

Dietro, il ponte di Olginate e la diga. Si segue il corso dell'Adda e anche qui, dopo un centianio di metri, è aperto un cantiere per la sistemazione della ciclabile che porta verso il parco, in direzione Calolziocorte

Si procede attraverso il parco

Olginate

Superato il parco, la ciclabile passa a fianco di un filare di pini, in centro alla foto, la Rocca dell'Innominato

Sullo sfondo la Grigna e a dx , sopra Vercurago, la Rocca dell'Innominato di Manzoniana memoria.

Ritorno al punto di partenza, si chiude qui l'anello


CONCLUSIONE

Finalmente un anello ciclopedonale che quando sarà ufficialmente terminato sarà un'altra meta possibile per i cicloturisti.

Dal mio punto di vista, essendo parte di questo percorso inserito nella tratta Lecco-Milano, ovvero più di 70km di percorso ciclabile, sarebbe auspicabile che la totalità del percorso venga asfaltato nei tratti che ora ne sono sprovvisti.

Ritengo infatti che percorsi di questa importanza, sia per la mobilità ciclabile che per il turismo debbano presentare un fondo omogeneo ed asfaltato per permettere la fruizione a tutti i modelli di bici disponibili sul mercato, e non solo, ma anche a chi voglia andare con i pattini o spingendo una carrozzina di un disabile, senza per questo passare nel fango in caso di pioggia o nella polvere durante la stagione secca.

In sostanza una ciclopedonale è tale quando tutti gli aventi diritto la possono percorrere senza alcuna limitazione.

A questo proposito vorrei vedere se si costruissero i nuovi scempi della BREBEMI - Pedemontana - Tangenziale EST-EST, adeguamento e allargamento Cassanese e Rivoltana facendo la pavimentazione su sterrato, ve lo immaginereste? Forse, solo allora i SUV avrebbero la loro rivincita!

Perciò perché un cicloturista deve infangarsi o inpolverarsi? Forse perché figlio di un Dio minore?

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2013
pagina creata: 11-04-2013
ultimo aggiornamento: 25-06-2015
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