Lombardia in bici

LIVIGNO

Da Campaciol a Campacc
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Un percorso che attraversa da una estremità all'altra la vallata di Livigno, per poi insinuarsi all'inizio della Val Federia e terminare la salita a fianco della pista da discesa sotto la funivia


Ciclabile che dalla Val Federia porta a lago di livigno



A nord di Livigno - All'imbocco della Val Federia - Chiesa dell'Addolorata in Val Federia



Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
23km
308m
innev/ghiac
cicl/strad
1% - 12%
✩✩✩✩✩
-

✩✩✩✩

 

 

 

 



 
Il percorso

Dalla località Campaciol, si attraversa tutta la valle di Livigno passando da tutte le località che affiancano la lunga strada, fino ad attraversare il centro di Livigno per poi deviare verso il semaforo che porta in via Pemont e da lì prendere la ciclabile per la Val Federia.

Però prima di arrivare al ristorante la Calcheria, dinanzi all'edicola con il crocifisso, si sale per la ripida carrabile sino ad arrivare ai 1980m dove la carrabile finisce davanti alla pista di sci.

Condizioni del percorso

In inverno il percorso è tutto innevato ma battuto sino alla provinciale. Sulla provinciale in genere subito dopo una nevicata passano a liberare. In funzione del meteo e delle temperature può esserci la presenza di neve, in genere compattata ma anche del ghiaccio.

Che bici usare

Ovviamente una MTB con pneumatici chiodati e freni a disco, questo se si vuole procedere sicuri. I chiodi sono indispensabili sulle salite e soprattutto nelle ripide discese con presenza di neve compatta o ghiaccio. I freni a disco sono preferibili ai V-brake perché non si bagnano nella neve permettendo di modulare meglio la frenata.

Se poi disponete di una ebike 2WD ancora meglio! Non andate con pneumatici normali in presenza di ghiaccio, io non mi assumo nessuna responsabilità in caso di infortuni!


 
Come arrivarci

Partendo dalla pianura padana ci sono due direttrici, una che passa da Lecco fino a Colico per poi proseguire nella Valtellina, oppure percorrendo la Valle Camonica si devia per il Passo dell'Aprica scendendo poi in Valtellina. Chi invece provenisse dall'Alto Adige può fare il tunnel Svizzero "Munt La Schera" salendo da Glorenza

 

Distanze

Da: Milano 230 km - Bergamo 190 km - Lecco 179km - Brescia 187km - Verona 257km
Bolzano 139km - Merano 110 km

Dove parcheggiare

Negli appositi parcheggi a pagamento. Per chi giunge in Camper, sono disponibili diversi campeggi


Livigno - da Campaciol a Campacc


Dunque questo nuovo giro lo faccio partire dall'altra estremità di Livigno in zona Forcola.

Questa località ha un differente insolazione rispetto a Livigno, in quanto riceve più tardi i raggi del sole al mattino e alla sera tramonta più tardi. Inoltre qui siamo un po' più elevati di Livigno e di notte la temperatura scende parecchio sotto zero.

Questo si traduce nell'avere spesso il ghiaccio sulle strade, come nella foto sopra. Con il sole, un po' di spazi privi di ghiaccio si creano, ma poi al calar del sole...

... di notte ghiaccia tutto, qui siamo alle 10 del mattino e la strada si è trasformata in ghiaccio


Questa è la via che passa dai campeggi e va sulla strada che porta al passo della Forcola e a Livigno, in pratica un'unica spessa lastra di ghiaccio!



Poi arriva il sole verso le 10 e incomincia a sciogliere un po' il ghiaccio e la neve, tutto questo per dirvi:

In inverno è possibile comunque utilizzare la bici, a patto di montare le gomme chiodate.

E' pur vero che sulla neve basterebbe un semplice pneumatico tassellato da MTB, ma vi assicuro che se incontrate il ghiaccio in salita o discesa ma anche in frenata, il semplice pneumatico può fare ben poco e se ci tenete alla salute.... montate le chiodate, una sicurezza in più non fa mai male!


Bene, dopo gli avvisi di rito, ci si immette sulla strada per il passo della Forcola, peccato che sia chiuso!

Vabbè, ora giro la bici! Questo è solo per farvi vedere come potreste trovare il fondo stradale.



Girata la bici, questa è la Forcola, località Campaciol e da qui si parte per il centro di Livigno. Come vedete in questo caso tutta la strada è ghiacciata. Non avere le chiodate ... io prenderei il BUS altro che bici, tanto la fermata è proprio qui!

A sx si trovano 2 campeggi e un albergo/ristorante.




Andando avanti verso LIvigno, sulla strada si notano le impronte delle catene dei mezzi che vi transitano, la bici monta le chiodate e la tenuta è invidiabile.



Poco oltre Campaciol, una chiesetta



Sono in vista della località Tresenda



Questa è la chiesa di Tresenda, poter percorrere tutta la valle in bici, ti permette di apprezzare tutto il territorio circostante, potendoti fermare dove vuoi, senza creare intralci al traffico locale.





Si passano tutte le varie località sino ad entrare in Livigno. Ecco quello che erano le tipiche case livignasche, con parte dell'abitazione costruita in legno ed adibita a stalla ed a altre attività agricole.

Poi il resto dell'abitazione in muratura. Negli anni 60' se ne trovavano parecchie di queste case, ora ne sono rimaste ben poche.





Eccone un'altra con la legna ben ordinata nel sottoscala e con -10°C i panni stesi ad asciugare!




Si entra poi in centro a Livigno. Le vecchie abitazioni di un tempo hanno fatto posto a nuove abitazioni che in parte richiamano il vecchio stile con inserti in legno sulle pareti.




Si attraversa il paese e ci si dirige verso il semaforo che porta in Via Pemont. Attraversato, si svolta subito a sx prendendo la ciclabile che porta verso il Lago di Livigno. Qui è il Lago, ovviamente tutto ricoperto di neve e ghiaccio.




Si passa sotto la strada provinciale e ci si dirige in Val Federia. Il punto d'arrivo sarebbe pressappoco in centro alla montagna, a sx, in corrispondenza del palo.




La chiesetta posta sulla strada che va verso il tunnel Munt la Schera. Il tunnel porta in Svizzera e da lì a Glorenza in Italia, proseguendo si può arrivare a Merano e poi a Bolzano. Per chi abita in Alto Adige è la via più breve per raggiungere Livigno.




La ciclabile porta verso la Val Federia che inizia fra la V dei monti.




Il punto rosso indica più o meno il punto d'arrivo dell'escursione odierna. Era ormai da tempo che volevo andarci ed ora ne ho avuto l'occasione anche e soprattutto perché ho montato le gomme chiodate




Di questi crocifissi quassù se ne trovano parecchi, quando vedrete il prossimo, proprio davanti ad esso occorre svoltare e prendere la ripida salita a sx.




Vedete quel gruppetto di case sulla dx? Ecco, la salita inizia proprio lì, dietro il bosco.




Giunto al crocifisso e affrontata la salita in prima marcia, passo davanti al gruppetto di case.




La salita è breve ma impegnativa e con la neve ancora di più. Ne approfitto nel scattare la foto per tirare un po' il fiato. Sulla dx si vede invece la strada che poi si prenderà per scendere di nuovo a Livigno




Sulla mappa il punto rosso indica il bivio dove si sale e dove poi si scenderà verso Croce di Campaccio




Questa è la strada che poi scende a Croce di Campaccio


Giù, il gruppetto di case nel bosco da dove si sale

Ecco da qui si vede bene; a sx c'è la carrabile in salita che occorre prendere per arrivare alla meta.

Ovviamente il fondo della carrabile è innevato, non servirebbe nemmeno dirlo!




Dal primo tornante si intravedono fra gli alberi il gruppo di case dove ho iniziato la salita




Si sale nel bosco, in fondo la strada svolta a dx e segue la pendenza della montagna.

Più avanti, in un tratto più ripido è successo un incontro che ha destato un po' di sorpresa.

In pratica ho incrociato una 4X4 che stava scendendo, un incontro normale in montagna, solo che di sfuggita avevo notato sulla portiera una grande scritta riconoscendo il logo Land Rover.

Fin qui nulla di strano, ho proseguito verso la mia meta per poi ridiscendere ed incontrare di nuovo a parti invertite la stessa vettura. Questa volta io scendevo e loro salivano. Mi sono fermato sempre sul tratto più ripido per farli salire, giunti davanti a me mi hanno salutato calorosamente.

Mentre scendevo avendo lo specchio sul casco ho notato che si erano fermati, suppongo per vedere come scendevo. In quel momento mi è venuto in mente che avevo letto sul portale di Livigno la presenza della Land Rover per il test al pubblico delle nuove auto.

Ora mi viene da pensare con la mia immaginazione: Hanno portato i clienti su un percorso impegnativo, come in effetti lo è questo. Avranno illustrato ai clienti le capacità di arrampicatrici e di motricità e aderenza delle loro vetture, ma incontrando uno in bici che se ne va su e giù sullo stesso percorso... immagino che per prima cosa abbiano provato uno stupore e i clienti abbiano pensato: certo che se su qui sale anche uno in bici, vorrei vedere che una 4x4 non ci salga facilmente!


Anche qui c'è silenzio, tranne qualche voce di giovani che si ode sopra nel bosco. Stanno scendono in fuoripista e più avanti li incontrerò, un po' stupiti dal vedersi passare davanti a loro uno in bici!


Alla fine dopo un po' di fatica arrivo dove oltre non si poteva proseguire. Davanti a me una pista da discesa e la funivia. Chi sta sciando guarda la bici un po' sorpreso, altri più sopra si fermano anche loro ad osservare. Non è certo cosa da tutti i giorni vedere una bici sulla neve a 2000m.

 

In effetti mi aspettavo sulla carta di poter raggiungere delle baite e non mi sarei aspettato che ci fosse davanti la pista da discesa.



Da quassù riesco a scorgere: a sx il Passo Eira e a dx gli impianti del Mottolino.


Là sotto, il Lago di Livigno, qui siamo a quasi 2000m


Il sole sta ormai per scomparire dietro la montagna


Mentre qui cala l'ombra, sugli impianti del Mottolino splende ancora il sole

 

Un breve video


E per non farvi mancare nulla, ecco dove ero, bollino rosso. Questo guardando in giù dal Passo Eira a 2200m. A sx del bollino rosso si vedono anche le baite che era mia intenzione raggiungere.

Sarebbero state a qualche centinaio di metri, se non ci fossero state di mezzo le piste da sci!

Ovvio, d'estate la cosa sarebbe possibile.

 


Visto che il sole è sceso, scendo anch'io alla volta di Livigno. Mi fermo in qualche negozio e quando esco fuori, già si accendono le prime luci.



Qui hanno sempre l'abitudine sotto natale di decorare le case e i luoghi pubblici con le illuminarie



Intanto la luna si fa vedere alta in cielo




L'ambiente che si crea è sempre suggestivo

Non mi resta che ripercorrere la strada dell'andata . Ormai è sceso il freddo, è ora di riporre la bici e farsi una bella doccia calda!



Conclusioni

Anche questa volta vi ho fatto vedere un po' di Livigno. Oramai penso di averlo illustrato in lungo ed in largo nel suo lungo inverno.


 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2013
pagina creata: 07-03-2013
ultimo aggiornamento: 28-06-2015
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