Lombardia in bici

Giro ad anello di 20km
Melzo-Pozzuolo-Albignano
Truccazzano-Pozzuolo-Melzo (MI)
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Un giro ad anello che sfrutta i nuovi collegamenti creati durante i lavori della realizzazione di T.E.M. e BRE.BE.MI.
passando fra i residui di campagne rimaste nell'est Milanese


Un tratto lungo il Canale della Muzza fra Albignano e Truccazzano

 
Strada di campagna- Lungo Canale Muzza - Ciclabile a Truccazzano

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
20km
+30m
Asfal/Sterr
Strad/Cicl
0,1% - 6%
✩✩
✩✩✩
 

 

 

 

 

   

   

 

In questa mappa tratta da Google Earth ho inserito il tracciato. Ci si trova a est di Milano nella zona divenuta famosa in questi anni per lo sbocco del tracciato della BRE.BE.MI. con la T.E.M realizzato fra Melzo e Pozzuolo Martesana.

I segmenti di colore verde sono le Ciclabili, quelli di colore giallo sono le parti sterrate ed in fine le parti in rosso sono quelle su viabilità secondaria a basso traffico.


 

La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile convertire le miglia in km e viceversa, nelle preferenze. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per i GPS della Garmin..

 
IL PERCORSO

Salvo due sottopassi ed un cavalcavia il resto è in piano. Si alternano i tratti di ciclabile con gli sterrati e quelli su viabilità secondaria a basso traffico.

Rifornimenti idrici

Sulla strada del ritorno, fontanella a fianco del Santuario della Madonna di Rezzano

Quale bici usare

Una bici da Trekking o una MTB visto i tratti sterrati.


Un giro da venti chilometri fra le campagne dell'est Milanese

 

Una serie di coincidenze ha fatto in modo che fosse possibile realizzare un percorso ad anello a partire dalla ciclabile che collega Melzo a Pozzuolo Martesana. Questa è l'estrema periferia a Nord-est di Melzo. Nella foto a dx è la ciclabile che alle spalle da dove ho scattato la foto prosegue verso Pozzuolo Martesana, mentre a sx si trova la neonata pista ciclopedonale che attraverso un sottopasso ferroviario va a collegarsi alla zona sud di Melzo.

Questo è quindi il punto di partenza e di arrivo. Per coloro che arrivassero qui in auto sono disponibili diversi parcheggi lungo la Via Aldo Moro, sia a sx della foto che a dx.

Per chi venisse in treno, dalla stazione parte una ciclabile con cui si arriva direttamente a questo punto.

Da qualche giorno hanno finito i lavori di asfaltatura e di spiano del terreno attiguo alla pista, recuperando un pezzo di terreno che era un tappeto di rovi.

In alcuni punti critici sono state aggiunte delle staccionate in legno, anche se per esperienza sembra che la loro durata nel tempo sia limitata ad alcuni anni. La ciclabile prosegue al limite della campagna sino al palo del ripetitore telefonico in centro alla foto

Arrivati nei pressi del palo telefonico si incontra questa rotatoria che è il capolinea di Viale Olanda. Essendoci un lungo spartitraffico collegato all'aiuola centrale, si andrà contromano sulla sx, essendo la continuazione della ciclopedonale dopo il palo che si vede nella foto.

Visto che c'è assoluta visibilità per poter vedere eventuali mezzi provenienti e con il fatto che in questo punto di mezzi ne transitano ben pochi, direi che nonostante il recente parere contrario del governo in merito ai contromano, per questi 30m la cosa sia fattibile, oppure per sottostare alle leggi vigenti, che si provveda a dx della rotonda nella foto a tagliare lo spartitraffico e creare un passaggio ciclopedonale con tanto di riquadri bianchi ai lati delle zebre.

Superato il breve contromano, il tracciato prosegue sino ad incontrare la ferrovia MI-VE che occorrerà superare attraverso il nuovo sottopasso posto a dx e poco distante.

Finita la ciclopedonale si interseca questa strada a fianco della ferrovia, si proseguirà nella direzione della foto sino al sottopasso ferroviario

Questo è il recente sottopasso ferroviario opera di compensazione delle F.S., quando qualche anno fa hanno realizzato il quadruplicamento ferroviario in sede per l'Alta Velocità

Usciti dal sottopasso svolterete a sx, tralasciate la prima via a dx e subito dopo salite sul marciapiede e svoltate a dx nel parco, proseguite per 180m sino a trovare una deviazione sulla vostra sx , ancora 50m e vi troverete in questo punto dove nelle vicinanze molti anni fa sulla sx c'era l'ex Centrale del Latte di Melzo.

Non scordiamoci che negli anni 60' Melzo era un centro agricolo di riferimento per il territorio circostante, avendo tutt'intorno decine di cascine, tanto che il Martedì mattina quando si teneva il Mercato settimanale, nella Piazza della Vittoria era frequente trovare numerosi agricoltori intenti ai loro affari di compravendita, infatti la piazza era soprannominata "Piasa dei om".

Da questo punto si partiva nelle campagne verso est dove si trovavano le cascine Galanta (ora demolita per far posto alla T.E.M.), Gabbarella e proseguendo quella della Banfa.

Un tempo questa era una strada di campagna e come si può vedere è da poco che l'hanno allargata e asfaltata aggiungendo una palizzata in legno. Si prosegue poi svoltando a sx costeggiando le piante che si vedono. Se foste passati al bivio una quarantina d'anni fa avreste visto ....

... avreste visto questo, la strada di campagna a sx delle piante era appena tracciata, le piante erano rade e avreste incontrato forse questa persona che stava tornando con in mano un retino al ritorno di una battuta di pesca nei fossi e fontanili di queste campagne dove un tempo si potevano trovare anche i pesci. Poi il subentro della chimica negli anni 60' decretò col tempo e l'inquinamento la sparizione dalle campagne di quasi ogni forma di vita, comprese le rane che in queste rogge e risaie erano di casa con i loro gracidii.

Nella didascalia della prima foto ho scritto: una serie di coincidenze... come vedete nella foto dopo aver terminato di costeggiare il filare di piante vi troverete con la strada che svolterà a dx. per infilarsi più avanti sotto dei ponti. Ecco questa è la seconda coincidenza, la prima era la realizzazione della nuova Ciclopedonale nella periferia nord-est di Melzo ed ora, a seguito dei lavori per la realizzazione delle opere della BRE.BE.MI e T.E.M. che li avanti si incontrano, avanza questa strada di servizio che hanno asfaltato da poco e che permetterà di proseguire nel giro.

A sx potete vedere la linea ferroviaria Milano-Venezia che è stata quadruplicata qualche anno fa per fare posto all'Alta Velocità

Proseguendo, nell'ordine si passerà sotto i viadotti di T.E.M. e poi di BRE.BE.MI

Quindi i viadotti si sono resi necessari per lo scavalco della linea ferroviaria. All'inizio del progetto era stato previsto un sottopasso, poi tramutato in scavalco. Immagino che la decisione sia stata presa a causa della falda freatica che in questa zona di risorgive e marcite è presente a pochi metri dalla superficie. Queste opere sopraelevate tra l'altro hanno richiesto notevoli quantità di terra riportata sia per le rampe che per i declivi laterali allargando ancora di più il terreno sottratto ai campi.

Superati i viadotti l'asfalto prosegue in questa "terra di nessuno" dove a sx corre la ferrovia e a dx la BRE.BE.MI ed in mezzo questa terra privata ai campi che penso si tramuterà in area verde che ho stimato in 50.000 m2. Si potrebbe pensare piantumata a foresta, in compensazione dei molti alberi abbattuti a causa del quadruplicamento prima, ed ora con il tracciato della BRE.BE.MI.

All'improvviso l'asfalto termina e francamente non so dirvi se poi sarà steso fino allo sbocco sulla strada che da Pozzuolo porta alla frazione di Bisentrate. Io mi auguro di si, altrimenti saremmo di fronte ad un non senso come siamo abituati ormai da decenni a vedere nella nostra bella Italia.

Si arriva ad un profondo sottopasso sotto la BRE.BE.MI

Risaliti dalla parte opposta si farà una svolta ad "U" prendendo la strada ancora sterrata che affiancherà la BRE.BE.MI. nel lato sud.

Alle spalle dal punto dove ho scattato la foto si va alla cava di prestito che è servita per il materiale utilizzato per le due opere BRE.BE.MI e T.E.M. .

Questa cava ovviamente ora è un lago, visto che qui come ho già scritto la falda freatica è molto superficiale.

Se come previsto ai termini dell'utilizzo della cava la stessa sarà attorniata da un percorso ad anello, mi auguro che per essere usufruito adeguatamente, questi tracciati sterrati nelle foto, vengano poi asfaltati

Risaliti dalla parte opposta si farà una svolta ad "U" prendendo la strada ancora sterrata che affiancherà la BRE.BE.MI. nel lato sud.

Alle spalle dal punto dove ho scattato la foto si va alla cava di prestito che è servita per il materiale utilizzato per le due opere BRE.BE.MI e T.E.M. .

Questa cava ovviamente ora è un lago, visto che qui come ho già scritto la falda freatica è molto superficiale.

Se come previsto ai termini dell'utilizzo della cava la stessa sarà attorniata da un percorso ad anello, mi auguro che per essere usufruito adeguatamente, questi tracciati sterrati nelle foto, vengano poi asfaltati

 

Tutto sommato se la strada verrà asfaltata, anche non necessariamente in tutta la sua sezione, alla fine si avrà un buon tratto di circa mezzo chilometro affiancato da un bosco.

Quasi al termine della strada sterrata, sulla sx fervono i lavori di risistemazione di quest'area a ridosso della ferrovia. Dove si vede il furgone bianco, dietro ad esso c'è l'imbocco all'accesso del sottopasso della linea ferroviaria, superata la quale dall'altro lato si sbocca nel piazzale del posteggio della fermata di Pozzuolo Martesana.

Questo sottopasso è quello che ho previsto nel tracciato di ritorno.

La strada sterrata sbuca in questo punto al termine della discesa del cavalcavia che scende da Pozzuolo Martesana e porta alla sua frazione di Bisentrate.

Si prenderà la strada verso dx ma dopo un centinaio di metri si svolterà a sx inserendosi ancora nelle campagne

Si tratta di una normale strada sterrata di campagna che permette di rimanere fuori dal traffico veicolare


C'è da fare poco meno di un chilometro e mezzo attraverso i campi

Guardandosi alle spalle troverete una bella parata di piante con numerose rampicanti che le ricoprono. A dx la strada in presenza di buche non appena piove si trasforma in belle ampie pozzanghere.

A proposito vi siete mai chiesti perché nelle strade sterrate di campagna le parti interne delle curve strette vengono erose? Mi sono posto la domanda e sono venuto a questa conclusione:

Penso che sia a causa dei trattori e delle loro grandi ruote posteriori che giunti nelle curve durante la sterzata si ritrovano con la ruota interna praticamente quasi ferma mentre l'esterna a causa del differenziale viene sottoposta ad una velocità di percorrenza più elevata e libera di avanzare.

E' proprio quella interna che in pratica invece di rotolare ed avanzare ruota su se stessa stando pressoché ferma. Le spesse tacche sugli pneumatici fanno il resto erodendo il terreno. Quindi passaggio dopo passaggio il terreno viene polverizzato e il vento o le piogge poi fanno il resto, penso sia una spiegazione convincente, o quasi.

Per rimediare a questo inconveniente dovrebbero fare delle curve ad ampio raggio, lo dite voi ai contadini?

Quando le strade di campagna sono con la striscia in mezzo è segno che sono state tracciate semplicemente dal continuo passaggio di mezzi agricoli che con il tempo le hanno compattate. Se si lasciassero senza transito di mezzi per qualche tempo, alla fine l'erba riprenderebbe i suoi spazi

Superata la campagna, ci si ritrova ad attraversare la strada che proviene da Trecella e che porta alla frazione di Incugnate


Si svolterà a dx verso Incugnate ma dopo circa 170m si svolterà a sx, di nuovo in campagna


Il riferimento per la svolta è questo palo dipinto in rosso


Si attraversa ancora una campagna rimasta pressochè immutata, con fossetti irrigui governati da piccole chiuse di legno, amovibili a mano. Cose essenziali che servono a dare l'acqua ai campi, come nella coltura del mais che per crescere necessita di parecchia acqua


Qui le colture sono principalmente di mais "melgun" in dialetto e devo dire che mai come quest'anno a causa delle abbondanti e frequenti precipitazioni, ho visto il mais crescere così in altezza in questo periodo


Rispetto agli anni passati, dove se ricordate si hanno avute situazioni di siccità, guardando attorno è tutto verde, del resto basta vedere la striscia di erba in mezzo alla strada che è bella rigogliosa e verde e di certo nessuna la va ad innaffiare!


Proseguo soddisfatto in mezzo al bel verde ed osservando il GPS mi mancano qualche centinaio di metri per raggiungere delle vie che portano in centro ad Albignano, quando sento il rumore di un trattore vicino. Svoltato l'angolo di un campo di mais, mi ritrovo questo grosso trattore 4x4 a sbarrarmi la strada! Il contadino non era di certo disposto a spostarlo, stava dando l'acqua ad un campo, anche se fra me e me ho pensato: Piove un giorno si uno no, il mais è già alto, serve ancora acqua?

Il fatto è che l'acqua viene pagata e data a turno ai vari appezzamenti degli agricoltori, per cui quando è il tuo turno la devi usare!

Non resta che fare retromarcia e guadagnare l'asfalto da dove ho fatto ingresso in questa campagna cercando un altro passaggio.

Sappiate comunque che proseguendo da qui si arriva ad Albignano


Ritorno sulla strada asfaltata, svolta a sx in direzione Incugnate fino a quelle quattro piante che si vedono sulla sx.


Si imbocca una strada sterrata, il cartello la indica senza uscita, ma non preoccupatevi che l'uscita c'è! La si trova a 1,5km da qui


La strada di campagna è tutta diritta e a metà strada si incontra questa cascina. Naturalmente si prosegue diritti sulla strada che si intravede

Superata la cascina vi rimane Albignano sulla sx. ma alla fine pur allungando ci si arriva comunque ad Albignano


Al termine della strada di campagna si sbuca sulla ciclopedonale che collega Albignano a Truccazzano. Come si vede anche qui c'è il cartello di strada senza uscita, ma come avete visto l'uscita c'è.

Non resta che dirigersi verso Albignano, mancano circa 800m per raggiungere il centro.

Vedete quel ciclista nella foto? Quando mi ha incrociato si è fermato perché mi ha riconosciuto! E mi ha detto: Ma tu sei quello di bellitaliainbici, ho riconosciuto la tua bici!


Giunti a questo bivio si prosegue verso il centro di Albignano. In fondo la strada fa una curva a dx e poi a sx


Fatta la prima curva si presenta subito quella sx. Albignano fino agli anni 70' era un piccolo centro agricolo, poi con gli anni si è allargato con nuove abitazioni, qui siamo ancora nel cuore antico.

Dopo aver svoltato a sx a poco più di 50m svoltate a dx e vi troverete la strada che porta sul ponte del Canale della Muzza

Non resta che oltrepassare il ponte datato 1776. Se volete avere più notizie su Albignano potete vedere anche un precedente report.
Non solo, se proseguite diritti potrete accedere ad un altro percorso descritto in questo
altro report

La Muzza pur avendo un flusso regolato, in presenza di frequenti piogge aumenta il suo normale livello come in questo caso

Oltrepassato il ponte sulla sx troverete questa curiosa chiesetta in legno

Si prosegue lungo la strad che costeggia il corso del canale della Muzza dove poco dopo diventa sterrata. Si pedala al fresco fra gli alberi

Alcuni stradelli scendono verso le campagne in quest'ambiente bucolico si prosegue seguendo sempre il canale che scorre a fianco

Altro bivio con sbarra, a sx della sbarra c'è un passaggio per bici e pedoni

La Muzza è un canale nato per l'irrigazione dei campi, e questa è una roggia che prende acqua dal canale portandola nei campi


Fra robinie ed altre piante un varco fa vedere il canale. L'ambiente è molto bello ed immerso nel verde

E' sempre un piacere ritornare su questi percorsi, lontani dal traffico e all'ombra delle piante, piante che ormai nella pianura lombarda sono state tagliate ovunque, quando un tempo ogni strada di campagna ne era adorna come del resto ogni fosso lo era, come in questa foto

Forse occorrerebbe fare un passo indietro e ripristinare quello che c'è rimasto nelle campagne come tempo addietro, quando le campagne erano vera natura curata amorevolmente dai contadini.

Ma anche i numerosi contadini sono ormai scomparsi, sostituiti dai macchinari che hanno lasciato le cascine vuote

Del resto alla natura basta poco per riprendersi i suoi spazi, lo si vede nelle nostre montagne che con l'abbandono dell'uomo i boschi proliferano prendendo presto il posto delle radure

Pedalare in ambienti simili a chi potrebbe non piacere?

Quando l'uomo non interviene sulla natura essa ci restituisce questo che è ben differente da una campagna "tabula rasa"

Ovviamente c'è sempre qualcuno che pensa bene di venire a pedalare da queste parti su questi tracciati

Sono 2,5km di sterrato fra il ponte di Albignano e il prossimo di Truccazzano

Certo se tutte le ciclabili fossero accanto ad un fiume, canale o corso d'acqua il tutto sarebbe troppo bello!

Da lontano e in controluce due sagome che non sembrano due ciclisti


A fianco della campagna si trova una cava con i suoi rulli trasportatori per portare il materiale escavato nelle zone di stoccaggio


Le sagome si avvicinano e svelano due cavalieri

Giunti a Truccazzano, nei pressi del cimitero, si attraversa questo ponte in legno

Un breve tratto di Ciclopedonale porta verso l'attraversamento della strada provinciale che collega Truccazzano ad Albignano, dove nella foto si vedono auto e camion

Attraversata la provinciale si giunge a questo crocevia di ciclopedonali con i cartelli che indicano le distanze:

Diritto si va a Cavaione 2,3km. Se si tornasse indietro al ponte di legno appena attraversato e si proseguisse si arriverebbe a Corneliano Bertario a 1,9km, mentre a dx si va ad Albignano a 2,3km che è la direzione da prendere.

Questi paesi elencati sono tutte frazioni di Truccazzano

In pratica ci si immette nella Ciclopedonale fatta all'andata verso Albignano. Di fatto il crocevia Ciclopedonale di Truccazzano lo si può considerare come il giro di boa dove il percorso fa ritorno al punto di partenza seguendo un altro tracciato

A sx campi e a dx la strada provinciale, a sx si vedono delle panchine in una area di sosta


Giunti a questo incrocio, se si proseguisse diritti si ritornerebbe al punto in cui all'andata si è usciti su questa Ciclopedonale. Ora invece si svolterà a sx in direzione periferia nord di Truccazzano dove poi si andrà verso il Santuario della Madonna di Rezzano.

Questo tratto è una strada a viabilità ordinaria a basso traffico, porre comunque attenzione, la strada non è molto larga

Arrivati a questa rotonda con la fontana, si prende la Ciclopedonale che si vede a dx e segnalata dal cartello

Questa variazione di percorso l'ho inserita per arrivare ad un punto per il rifornimento alle borracce. Infatti a sx fra i tronchi degli alberi si intravede la fontanella posta nel muro adiacente il Santuario della Madonna di Rezzano.

Dettaglio, chi volesse fare una scorciatoia per giungere a questo punto e fare una visita nel centro di Truccazzano, lo può fare benissimo, basta prendere al crocevia delle Ciclopedonali la direzione Cavaione seguendo poi le indicazioni per il centro di Truccazzano

Superato il Santuario, seguire la strada che passerà nella frazione di Bisentrate. Dopo la chiesa potete trovare anche un bar-trattoria-pizzeria. Proseguendo, dopo 500m arriverete all'attacco della salita del cavalcavia che porta a Pozzuolo Martesana e che avete già visto all'andata. Bene riprendete la strada dell'andata, ma ricordate la foto dove c'era il furgone bianco? Prendete quella direzione

Si imboccherà in pratica l'accesso sud alla stazione ferroviaria di Pozzuolo Martesana

Questo è l'ambiente che troverete, il primo sottopasso è quello della BRE.BE.MI. poi segue quello dell'Alta velocità...

... ed in fine l'accesso al sottopasso ferroviario della linea Milano-Venezia

In fondo a sx troverete la rampa d'uscita

Eccoci di nuovo all'aperto davanti alla stazione, naturalmente chi non volesse fare questo pezzo può benissimo salire sul cavalcavia e alla rotonda prendere per Pozzuolo Martesana, attraversarlo per portarsi verso Melzo al punto di partenza.

Chi invece vuole proseguire, basta che prenda il viale alberato all'uscita del parcheggio e alla successiva rotonda prenda a sx seguendo la strada

Dopo 700m ci si trova sulla strada principale che attraversa Pozzuolo Martesana. Un tempo era la Strada Cassanese, poi declassata a strada Comunale dopo la realizzazione di una prima Circonvallazione interna.

In seguito venne aggiunta la Circonvallazione esterna che ora dà l'accesso alla nuova Cassanese. Quest'ultima nel tratto Pozzuolo-Milano è stata modificata in 4 corsie per adeguarla al traffico che dovrebbe portare la BRE.BE.MI.

Attraversato Pozzuolo Martesana si passerà davanti all'ex ingresso della ditta Ferrero ora spostato più avanti in periferia. Si prenderà questo vialetto alberato che conduce al Cimitero

Un ultimo ombroso tratto con a fianco un fontanile e poi superato il cimitero si prenderà la nuova ciclopedonale che porterà verso Melzo

Questa è la lunga salita che porta sul cavalcavia che oltrepassa la T.E.M.

Scesi dal cavalcavia, ancora pochi colpi di pedale aiutati dalla discesa e vi troverete al punto di partenza, dopo aver percorso 20km fra le campagne dell'est Milanese


CONCLUSIONE

Un giro che vuole attraversre ciò che rimane delle campagne che un tempo erano molto più estese e che ora con le recenti infrastrutture come il quadruplicamento ferroviario per l'Alta Velocità, il quadruplicamento delle strade Rivoltana e Cassanese, la BRE.BE.MI. e la T.E.M. hanno privato questo territorio di preziose campagne, di marcite ed alberi.

Quando tutto ciò viene concentrato in un unico punto le conseguenze non sono di poco conto. Non rimane quindi che sfruttare il verde che ci è rimasto a disposizione.


 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2014
pagina creata:11-09-2014
ultimo aggiornamento: 28-06-2015
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