Toscana in bici

da Punta Ala a
Monteverdi Marittimo
(GR-LI-PI)
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Dalla Maremma in provincia di Grosseto, si sconfina nella provincia di Livorno per poi passare in quella di Pisa. Un lungo percorso che dal mare sale fra le colline dell'entroterra a far visita al borgo antico di Monteverdi Marittimo.


Monteverdi Marittimo


Sulle strade per Monteverdi Marittimo

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
54km
+554m
-199m
Asfalto
Stradale
0,7%- 10%
✩✩✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩✩

  

 

 

 

   

 



Dalle colline Grossetane si passa alle colline Livornesi e Pisane nell'area dei soffioni boraciferi sfruttati dalla geotermia.

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La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile nelle preferenze, convertire le miglia in km e viceversa. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per i GPS della Garmin

 

IL PERCORSO

Partendo dalla zona campeggi di Punta Ala, si segue lo stesso percorso già pubblicato in passato per andare a Suvereto. Cambia solo il fatto che all'ultimo bivio che dà verso Suvereto si svolterà a dx per Monteverdi Marittimo. Dal bivio mancano 15km di cui 11km all'1% e i restanti 5km a 6% con punte del 10%

Rifornimenti idrici

Montioni e Monteverdi Marittimo

Quale bici usare

Qualsiasi bici purchè molto scorrevole visti i km e le salite da affrontare



Verso un borgo che scotta

 

 

Come ho scritto sopra, tutta la descrizione del percorso fino a questo punto è già stata fatta nel report per Suvereto. Si parte quindi dall'ultimo bivio che dà Suvereto a soli 3km, da qui si svolta dalla parte opposta dove Monteverdi è dato per 15km. Notare anche il cartello per Larderello, si va dove la terra "scotta" ovvero la zona ricca di affioramenti geotermici nel sottosuolo.

 

La strada sale leggermente 0,5%-1% ed il paesaggio attorno è fatto di campi con le colline abbastanza distanti dalla strada. Di paesi non se ne incontrano sino a Monteverdi Marittimo salvo qualche casolare.

 

Dopo 5km arriviamo a questo bivio con una selva di cartelli, dove non so se qualche buontempone si sia divertito a spostarli. Mancano ancora 10 di chilometri, la metà ancora in falsopiano sotto il sole, di ombra non ce n'è, poi nel rimanente c'è da tirare fuori la lingua.

 

Passiamo sul Fiume Cornia che va a sfociare nel mare in località Torre del Sale, accanto alla Centrale dell'Enel citata in questo report di Piombino-Salivoli

In fondo al fiume, appollaiato su un ramo in mezzo all'acqua, sono riuscito a riprendere un Airone cinerino, segno che qualche cosa di cui cibarsi lo trova anche in questo fiumiciattolo.

Proseguendo verso il bivio che incontra la S.P. Del Lodano, passiamo su un altro ponte

Sotto scorre il Torrente Massera, limpide acque in basso fondale, ma da queste parti quando piove forte questi torrenti alzano di molto il loro livello.

Poco più a valle questo torrente confluisce con il fiume Cornia che avete visto poco sopra.

Dopo 3,7km dal bivio della S.P. del Lodano, si arriva a questo bivio è l'ultimo per Monteverdi Marittimo, da qui mancano ancora 4km di salita che si fa subito impegnativa.


Salendo, si vedono le cresta delle colline che percorreremo al ritorno, passando per Sassetta e la sua bellissima strada che collega Suvereto a Castagneto Carducci, una strada che consiglio di percorrere almeno una volta nella vita

Andando più avanti si incomincia ad intravedere il borgo di Monteverdi Marittimo

Si incontrano un po' di piante al lato della strada ma di ombra ce n'è ben poca, ci sono ancora un po' di tornanti da fare e la pendenza non molla.

Monteverdi Marittimo a quanto pare è immerso nel verde. Il borgo di circa 800 abitanti si trova nella Val Cornia nella zona delle Colline Metallifere. E' situato su un promontorio a 364m s.l.m.

Al bivio svoltiamo a dx verso il centro del borgo

Meta raggiunta! La strada passa attraverso il borgo e prosegue verso le destinazioni dei cartelli. In pratica il borgo antico si trova di fronte a noi e a sx c'è la strada che vi si addentra. Dove ci sono le bandiere si trova un bar, mentre alla sua dx coperto dalla pianta si trova il palazzo del comune.


Sulla dx si vede la strada che salendo continua in direzione di Sassetta, la nostra prossima meta. Intanto scendiamo dalle bici e ci addentriamo nel borgo.


Il nucleo antico ha per la maggior parte case costruite con pietre a vista. Sotto di esse piccole attività commerciali. Come si può vedere la pavimentazione è fatta da lastricati di pietra.

 

Proseguendo sula dx si incontra la parte posteriore di questa vecchia chiesa di origine medievale. Si tratta della chiesa parrocchiale di S.Andrea Apostolo.

Se avete bisogno d'acqua come vedete c'è una fontanella, mentre a dx si vede una porta...

La porta dà in una nicchia ricavata nella chiesa

Nella nicchia si trova una vecchia pompa per l'acqua evidentemente per chi necessitava di flussi maggiori d'acqua rispetto alla fontanella! D'altra parte molto tempo fa non esisteva l'acqua corrente nelle case e l'acqua si prendeva dai pozzi o dalle pompe a mano. Penso che chi ha più di mezzo secolo di vita avrà senz'altro visto le pompe poste nei cascinali, nei cortile di gruppi di vecchie case o in altri posti dove l'acquedotto comunale non arrivava.

Di fronte alla chiesa, incastonata nella parete di una casa, ho trovato questo marmo su cui è riportata una tabella di conversione fra le misure antiche e quelle Metriche Decimali tutt'oggi in uso.

Lo sapevate che un "quartuccio" di vino equivale a 2,83 decilitri? Oggi a quanto pare al bar ci somministrano meno vino con 2,5 decilitri!



Dalla strada principale dipartono altri vicoli con il selciato logoro e più antico che passa fra vecchie case


 

Procediamo fra le vecchie case, il selciato in alcuni punti sembra sia stato rimosso da poco ed in effetti più avanti ci accorgiamo che molti vicoli sono interessati dai lavori per portare il teleriscaldamento nelle singole abitazioni.

Come avevo già scritto all'inizio ci troviamo in una zona dove la geotermia viene sfruttata da tempo per ricavarne energia elettrica ed ora la si sfrutta anche per riscaldare le abitazioni e produrre acqua calda riducendo nel contempo le emissioni provocate dalla combustione della legna da ardere che in queste zone è molto usata come fonte di riscaldamento.

Durante i nostri report in questi comuni delle colline metallifere molti di essi hanno in atto i lavori per portare il teleriscaldamento portando un po' di disagio ai residenti e ai turisti, ma a lavori ultimati poi tutti ne trarranno dei benefici sfruttando la natura che offre questa possibilità.

La strada prosegue arrivando in uno slargo dove si trova l'ingresso della chiesa parrocchiale di S.Andrea Apostolo. A sx si trova un'altra fontanella.



A fianco della chiesa un'antica casa in pietra mostra come la natura riesca a trovare spazi su cui far crescere degli arbusti, insinuandosi fra le pietre e la malta. Come facciano a crescere e trarre l'umidità necessaria per sopravvivere per me è un mistero, visto che io sono dotato di pollice rosso e con me una pianta ha ben poche chance di sopravvivenza!

L'insieme della piazza, notate le lanterne in ferro battuto tipiche di questi borghi medievali della toscana che oramai abbiamo visto ovunque e che comunque si addicono e si intonano alle vecchie costruzioni.

Fra le abitazioni talvolta non c'è sufficiente spazio per creare un passaggio, così per mettere in comunicazione due strade alle volte, nelle case,vengono creati questi passaggi pedonali che di sovente abbiamo trovato in questi borghi antichi.

Passaggi che poi sfociano in altri stretti vicoli . In pratica non è che hanno abbattuto i muri di una casa per creare il passaggio, ma semplicemente sopra il passaggio vi hanno costruito, come l'esempio della foto dove si vede l'arco con sopra la finestra verde.
Un modo come un altro per sfruttare gli spazi esigui di questi borghi che in genere obbligavano ad estendersi in altezza visto che la superficie a disposizione per ognuno era limitata.

Di fatto spesso nei borghi medievali le case erano strutturate verticalmente con tre o anche quattro piani dove ognuno assolveva alla sua funzione allo stesso modo che abbiamo oggi per un appartamento su un unico piano di tre o quattro locali.

La differenza era che in genere per accedere da un piano all'altro lo facevano con una scala interna.

Molti analoghi esempi di vicoli coperti si trovano nei carruggi Liguri dei borghi medievali.

I gatti non fanno di certo mancare la loro presenza e questo addirittura ha il suo piatto nel bel mezzo del passaggio! Sopra al passaggio si vede bene la spiegazione che ho dato per il recupero degli spazi.

Proseguendo la nostra visita ci spingiamo fino alla periferia dove un punto panoramico dà la vista sino al mare che si trova proprio al centro della fotografia


La striscia azzurra del mare si distingue a mala pena fra la foschia, da qui dista circa 15km

 

Torniamo indietro passando per la strade più bassa

Qui troviamo case di epoche più recenti e strada più ampia ed asfaltata e con marciapiedi cosa che in un impianto medievale non troverete mai

 

Si arriva al belvedere posto all'ingresso di Monteverdi Marittimo, ricordate che al bivio abbiamo svoltato a dx? Ecco se avessimo svoltato a sx saremmo arrivati in questo punto panoramico con vista sulle colline e sul mare. Al ritorno percorreremo tutto l'arco descritto dalle colline da dx a sx.

Ci manca una visita nel nucleo centrale. Facciamo ritorno dove si trovava il bar e saliamo nella strada in salita posta alla sua dx.

Si apre questa piazza che è posta a fianco della chiesa



Questi antichi borghi visti da fuori appaiono con quattro case, poi ci si addentra ... e ci si trova con meandri di vicoli e di case ovunque!

E' giunta l'ora del pranzo le campane stanno suonando. Se cliccate sull'immagine vedrete un breve filmato.

Dalla piazza, nella parte opposta troviamo il municipio con una balconata che dà sulla strada che porta alla Sassetta e da dove siamo saliti noi.




Anche il palazzo Comunale e costruito con solida pietra, qui la pietra è usata ovunque, anche per le panchine!

Facciamo ritorno alle nostre bici e vista l'ora cerchiamo dove pranzare



Lasciato il municipio scendiamo da dove sta salendo la persona


Non dobbiamo fare molta strada, a dx, nella casa con le finestre con la cornice bianca si trova la Trattoria del Pettirosso

Il locale ha anche una terrazza belvedere sulle colline metallifere

 

La vista sulle colline Metallifere verso Monterotondo dove si potranno scorgere i fumaioli con i caratteristici pennacchi bianchi di vapore.

Dopo la pausa pranzo con i classici e buoni piatti locali, proseguiremo il nostro viaggio cambiando il percorso per fare ritorno a Punta Ala.

 

IL RITORNO DA SASSETTA E SUVERETO


CONCLUSIONE

Un altro borgo antico perlustrato, questa volta siamo arrivati sino nel Pisano. Sta a voi valutare se ne vale la pena arrivare quassù.

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2014
pagina creata:08-08-2014
ultimo aggiornamento: 11-01-2018
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