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a Punta Ala
Via Delle Dogane sud
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La via Delle Dogane sud è un percorso ciclabile che si trova alle spalle di Punta Ala, lungo il promontorio che va sino alla punta Le Rocchette. In cima è possibile con lo sguardo spaziare sull'Arcipelago Toscano potendo vedere ben 6 isole


Via Delle Dogane Sud

 



Via Delle Dogane Sud

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
20km a/r
263m
Asf/Sterr
Strad/Cicla
1%- 15%
✩✩✩✩✩
-
✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 





La partenza è stata fissata dal campo base nella zona campeggi di Punta Ala, raggiunta Punta Ala in località il Fornino si svolta a sx per prendere il percorso segnalato della Via Delle Dogane Sud. Un percorso panoramico che dà la possibilità di spaziare con lo sguardo su ben 6 isole.

 

La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile nelle preferenze, convertire le miglia in km e viceversa. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per il GPS.

 

IL PERCORSO

Punta Ala si trova su un promontorio circondato da pinete. Si pedala quasi sempre fra i pini sino a quando intrapreso il vero percorso, all'inizio ancora asfaltato anche se in condizioni non buone, successivamente la vegetazione cambia passando a quella tipica mediterranea fra bosco e sottobosco con la strada che diventa sterrata e molto panoramica. Il percorso termina davanti ad una sbarramento di una proprietà privata, altrimenti sarebbe stato possibile scendere sino alla località le Rocchette.

Rifornimenti idrici

Non ve ne sono salvo a Punta Ala negli esercizi commerciali.

Quale bici usare

Consigliabile una MTB o una buona bici da trekking possibilmente ammortizzata.



La Via Delle Dogane sud

 

Così il Comune di Castiglione della Pescaia e Punta Ala presentano i percorsi Via Delle Dogane. Sì, lo so, c'è un errore ... ma non dateci peso!

Questo percorso fa parte di un antico percorso costiero che da Livorno si spingeva a sud sino al Promontorio dell'Argentario. E' chiamato anche Via dei Cavalleggeri ed era stato creato per contrastare le incursioni dal mare ad opera dei Turchi nel XV° sec. Il sistema difensivo oltre alle pattuglie a cavallo disponeva anche di torri di avvistamento e da difesa, posizionate a distanze regolari su tutta la costa. Alcune di esse assolvevano anche alla funzione di dogana riscuotendo il dazio sulle merci che vi transitavano, come ad esempio quella esistente a Castiglione della Pescaia.

 


Arrivati a Punta Ala ci si dirige verso la località Fornino, dove sulla sx troverete questo nuovo cartellone ad indicare il percorso della via Delle Dogane sud. Un cancello dà l'accesso al percorso.

 

In questa estate 2014, abbastanza anomala, siamo partiti con una leggera pioggerella e temperatura bassa tanto da dover impiegare dei giubbini antivento che ora con la comparsa di alcuni raggi di sole incominciavano a farci sudare, meglio toglierli.

 


La "gregaria" ora si sente a suo agio con la maglietta di bellitaliainbici, più consona ad una località balneare a metà luglio, senza il rischio di sudare inutilmente. In centro alla foto il promontorio di Punta Ala

Sul promontorio che un tempo si chiamava Capo Troja sorge la Torre di Balbo ex nuova Torre di Troja

La strada è subito in salita è asfaltata, ma molto dissestata con presenza di buche e sassi sparsi. Salendo il panorama si allarga sul promontorio di Punta Ala, facendo vedere a sx lo Scoglio dello Sparviero ove si trova la vecchia Torre di Troja. Dietro ad essa si vede il profilo dell'Isola d'Elba mentre in centro si vede il promontorio di Piombino e a dx il Golfo di Follonica.

Ecco come si presenta la strada, l'asfalto è rimasto solo in alcune parti.

Il Golfo di Follonica è visibile sulla dx

Il meteo non è il massimo e non si capisce cosa voglia fare, procediamo comunque. In questa foto si può vedere la costa che sta a sud di Punta Ala. Sul promontorio la Torre di Balbo o Nuova Torre di Troja.

A sx lo Scoglio e fra la terra e lo scoglio gli scogli dei Porcellini. Dietro ad essa si vede il profilo dell'Isola d'Elba. Sulla sua dx si intravede l'isola di Palmaiola e di Cerboli mentre alla estrema dx è il Promontorio di Piombino.

Proseguendo verso sud il cielo si presenta imbronciato e l'asfalto ridotto ad una striscia

Portandoci a sud e salendo si apre un nuovo panorama. A sx si intravede sull'ultimo promontorio la Torre di Cala Galera che faceva parte del sistema difensivo e di avvistamento. Più o meno in centro é il Promontorio del Monte Argentario mentre alla sua dx è l'Isola del Giglio.

A seguire con lo sguardo verso ovest sull'estrema dx si può vedere l'isola di Montecristo

Oramai l'asfalto ha lasciato spazio allo sterrato fra la tipica vegetazione della macchia mediterranea.

In centro si intravede l'Isola di Montecristo e a dx l'Isola d'Elba

Guardando indietro fra terra cielo e mare, l'Isola d'Elba

Questo percorso è senza dubbio altamente panoramico, immerso in una natura incontaminata

A strapiombo sul mare con il l'Isola del Giglio in centro

Lei si ferma a scrutare il mare verso l'Isola di Montecristo, cerchiamo di scorgere anche Pianosa ma non si vede, non penso nemmeno che sia possibile da questo punto.

Si sale e si scende questo è il fondo che troverete, ovvio che una MTB è da consigliare.

 

Arriviamo in vista della Torre di Cala Galera

Ci aspetta una discesa mediamente ripida. In centro alla foto è dove finisce la Via Delle Dogane sud. In realtà non è proprio così, un cancello sbarra la carrabile che dà su una proprietà privata. Dietro il cancello la carrabile prosegue in discesa arrivando alla località delle Rocchette.

Sembra che sia in atto una trattativa per rendere fruibile al pubblico anche la restante parte del percorso, staremo a vedere!



La discesa è abbastanza sassosa ma la sua larghezza fa si che sia possibile fare un po' di slalom fra i sassi cercando le traiettorie migliori. Sulla dx ancora la Torre di Cala Galera.



Da Questa panoramica in primo piano La Torre di Cala Galera, alla sua sx si vede il promontorio del parco dell'Uccellina che si estende fino alla Torre di Cala Galera come traguardo ottico. A dx della Torre il Promontorio dell'Argentario e alla estrema dx l'Isola del Giglio.

La Torre di Cala Galera, ovvio che le torri sono state costruite nei punti che avessero una migliore osservazione della costa e che fossero anche visibili fra di esse per potersi scambiare le segnalazioni visive a mezzo di fuochi e segnali di fumo.
Oggi anche questa torre è di proprietà privata.



 

Dietro il Promontorio della Torre di Cala Galera si scorge Castiglione della Pescaia, in mezzo un mare di pini marittimi sotto i quali si trovano ville, residences e campeggi.


Il Ritorno

A quanto pare il meteo ha cambiato idea e ritornando verso nord il sole ha illuminato a dovere l'ambiente, cambiando decisamente l'aspetto.

In centro l'Isola d'Elba e a dx la strada sterrata che sale a ridosso della collina, si scorge anche l'isolotto dello Sparviero, brutto come paesaggio! Vero?



Vista la presenza del cancello sulla proprietà privata non ci rimane che fare dietro front, questa volta con panorami che pur essendo i medesimi cambiano decisamente aspetto proiettandoci in un altro mondo.

La salita richiede un po' d'impegno per superarla, più che altro per schivare sassi e pietre

A sud permaneva un cielo nuvoloso

Lei si ferma ancora ad osservare l'Isola di Montecristo



L'Isola di Montecristo dista 62km da questo punto

Si sale ancora un po' e a sx L'Elba con davanti lo scoglio dello Sparviero

Anche a sud un po' di bel tempo si sta facendo strada anche sull'Isola del Giglio a circa 50km da qui.


Il tracciato in questo punto si discosta un po' dal mare.

 

La Via Delle Dogane si è rivelata al pari di quella Nord che prosegue verso Cala Violina, molto bella e panoramica, due veri gioielli da visitare prima o poi.


Lungo il percorso non c'è che l'imbarazzo della scelta per fermarsi ad ammirare gli scorci più belli.

 

Lo scoglio dello Sparviero con la vecchia Torre di Troja, alle spalle L'Isola d'Elba.

Pensate un tempo, quando i Cavalleggeri dovevano sorvegliare tutta la costa osservando questi splendidi panorami, non avranno avuto di che annoiarsi anche se non avvistavano i Turchi!

Una breve deviazione dove si può prendere un altro sentiero che risale all'interno il crinale del poggio. Al bivio si apre quest'altro scorcio sul Golfo di Follonica e Follonica stessa .

L'ambiente è molto bello, si è immersi nel verde fra alberi e pini marittimi sottostanti. Sulla dx si vede la striscia chiara sulla collina. Si tratta della "Cessa" ovvero una separazione della vegetazione per limitare la propagazione degli incendi e per dare la possibilità alle squadre antincendio di operare.

Lungo questa altra porzione di costa si snoda l'altro tratto della Via delle Dogane. Dopo la spiaggia sul promontorio si può vedere Torre Civetta, altro punto del sistema difensivo. Dietro il promontorio in centro alla foto si trova la spiaggia famosa di Cala Violina. Mentre il promontorio successivo nasconde Cala Martina da cui Giuseppe Garibaldi salpò alla volta di Portovenere il 2 Settembre del 1849 per sfuggire alle Guardie Pontificie.


Il ritorno sta per volgere al termine con le nubi alle nostre spalle che ci hanno permesso comunque di fare la breve escursione.

Non rimane che affrontare la discesa asfaltata verso Punta Ala e il Golfo di Follonica

Ritorniamo in vista della Torre di Troja o di Balbo, questa volta alla sua sx si vede meglio l'Isola di Palmaiola, mentre a dx è l'Isola di Cerboli


Si conclude qui questa piacevole escursione con viste sull'Arcipelago Toscano e su Punta Ala.

 

E tornati al Baia Verde la sera la luna piena splende su Punta Ala.


CONCLUSIONE

Senza dubbio un bel percorso rilassante per le visioni che sa offrire. Logico che occorre scegliere una giornata priva di foschia per apprezzare al meglio i panorami offerti.

 

 

  

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2014
pagina creata:28-07-2014
ultimo aggiornamento: 11-01-2018
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