Toscana in bici
La Maremma

Da Punta Ala a Vetulonia e Buriano
tornando da Castiglione della Pescaia

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Un giro ad anello da farsi in MTB che abbraccia i territori del Comune di Scarlino e Castiglione della Pescaia. Il percorso è misto fra strade secondarie e percorsi fuoristrada immersi nei boschi


 
In vista di Vetulonia, antico insediamento di origine Etrusca



Le bandite di Scarlino e a dx. Buriano



Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
74km
1100m
asfal/sterr
strad/carr
5% - 15%
✩✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩✩
✩✩✩

 

 

 

 

 

 


Ci si trova nella Maremma Toscana, nel territorio compreso fra Scarlino e Castiglione della Pescaia. Un giro di 74km che copre un area di 14.000 ettari di territorio boschivo e coltivato.





Queste due immagini sono tratte da:


Il percorso

Si percorrono 12km in fuoristrada (traccia verde) in mezzo al bosco delle bandite di Scarlino, per poi fare ritorno sulle strade asfaltate, facendo visita a Vetulonia e a Buriano, due paesini posti in cima alle colline, poi discesa sino a Castiglione della Pescaia e ritorno al mare.

Si tratta di un giro "full immersion " in quello che possono essere le caratteristiche della Maremma Toscana, si parte dalle pinete sul mare, per proseguire attraverso zone coltivate, poderi, allevamenti di bestiame, sino al passaggio nei boschi incontaminati, si attraversano e si guadano corsi d'acqua, per salire poi agli insediamenti Etruschi di Vetulonia o Medioevali di Buriano e Castiglione della Pescaia, passando a fianco delle Padule.

Il giro puo' rivelarsi faticoso, sia per il caldo, la lunghezza del percorso, il fuoristrada, le salite ed in fine per il vento che sembra essere una costante, l'hai sempre contro!


 


Come arrivarci

Da Follonica o Grosseto prendendo la strada provinciale 158 delle Collacchie

Dove parcheggiare

Noi siamo partiti direttamente dal campeggio Baia Verde vicino a Capanna Civinini, essendo un percorso ad anello nulla vieta di partire da altri punti.




Si parte, si imbocca la strada a dx. a lato dell'ingresso del campeggio Baia Verde, si prende la strada che porta al Campeggio Punta Ala

La strada all'inizio è asfaltata e con buche, poi si trasforma per circa 400 metri in sterrata con fondo ghiaioso e polveroso, tanto che di frequente bagnano con acqua. Questa situazione va avanti da molti anni e non si capisce perchè non asfaltino questo breve tratto

Finito lo sterrato si passa sul ponte del Fosso Alma, a circa 200m si trova la foce nel mare

Superato il ponte si prende la strada vicinale abbastanza stretta che porta sulla strada delle Collacchie Sp158, sono circa 3km che attraversano il Pian d'Alma

In lontanaza si scorge il profilo del Poggio Ballone vicino a Tirli

Questa strada essendo secondaria è molto praticata dai ciclisti, anche perchè ha due punti di accesso per la famosa Cala Violina

Alle mie spalle dietro la collina si trova Cala Violina, accessibile attraverso due sentieri sterrati, il primo abbastanza fattibile, il secondo molto più impegnativo adatto agli sportivi della MTB

Arrivati alla strada delle Collacchie, si svolta a dx, e dopo venti metri si prende la strada a sx. percorrendo l'altro tratto del Pian D'Alma, dove si trovano alcuni poderi, su alcuni dei quali pascolano tranquille delle mucche

La strada è molto bella, praticamente priva di traffico ed in mezzo alla natura, qui due vecchi alberi

Il paesaggio è il classico Toscano, qui ci troviamo al limite delle bandite di Scarlino che sono le colline di fronte



Dopo 8km dalla partenza si arriva a questo bivio, occorre andare diritti prendendo la strada sterrata in mezzo al bosco. La strada asfaltata invece prosegue e va a congiungersi con la strada che sale a Tirli e che proviene dall'incrocio di Pian D'Alma


Nonostante la giornata sia molto calda, il percorso all'ombra del bosco risulta accettabile

A 11,5km troviamo il primo cartello ed un bivio, a dx si va a Zinghera

Osservando il cartello con la mappa e le indicazioni poste sui quattro piccoli cartelli ho notato alcune incongruenze.

Oltretutto facendo riferimento mentale ad un'altra cartina consultata prima di partire, la posizione della località di Zinghera, non risultava nella stessa posizione

Questioni di mappe

La prima foto riporta il particolare della mappa posta al bivio di Zinghera indicato dalla freccia nera. Come potete osservare il nome della località ZINGHERA è posto molto più avanti della freccia.

La seconda foto riporta una mappa con risoluzione a livello militare. Ho indicato con il punto giallo il bivio dove è posto il cartello con la mappa. Sempre di giallo ho tracciato il percorso sino a Zinghera.

Ora è chiaro che confrontando le due mappe non c'è coerenza di indicazioni, ma anche il tracciato dei percorsi non è coincidente.

La cosa però non finisce qui, osservando una terza mappa, se osservate la strada che passa da Zinghera e prosegue verso Follona, viene indicata come importanza come la strada accanto che partendo da Pian d'Alma sale a Tirli.

Ora i problemi che sorgono sono questi:

1) la strada da Zinghera a Follona non esiste come tale se si intende una strada a viabilità ordinaria, ma si tratta di un percorso nel bosco con annessi guadi, non solo, ma anche per una 4x4 non sarebbe una passeggiata!

2) Follona ad un certo punto noi non l'abbiamo trovata, in quanto le indicazioni scompaiono.

3) la carta in oggetto è edita in lingua Tedesca a cura della Provincia di Grosseto, Assessorato alla Promozione Economica e Attività Formative

4) sempre dopo ZINGHERA viene rappresentata una strada che porta a Caldana per la località C.Cesi, ebbene non esiste se non come percorso a Cavallo!

Penso che dare queste informazioni errate ai turisti non sia un servizio, ma al contrario un "disservizio" e lo è ancor più se si pensa che viene dato ad uno straniero.

Forse è il caso di mettersi al tavolo e coordinare meglio le informazioni sul territorio che si vuole promuovere a titolo turistico.

Nota a lato: Interpellati dopo il giro diverse persone del luogo, nessuna conosceva la località FOLLONA !

Dopo una salita si arriva al bivio che indica le località Santa Lucia e Sant'Anna, giusto per capirci, nella foto della mappa soprastante è l'intersezione vicino a Zinghera dove passa una traccia di colore scuro che in alto arriva a Scarlino, mentre in basso passa per Tirli.

Un secondo cartello sulla dx. riporta : Consegna Legna che si trova poco prima di Sant'Anna

In questo punto si arriva salendo dalla strada a dx. Occorre svoltare a dx. direzione Santa Lucia, in pratica dove sono parcheggiate le bici nella foto.

Qui la strada è in pendenza ed occorre utilizzare i rapporti molto corti

La salita finisce in questo punto, un bivio dove a dx. si sale verso Sant'Anna - Tirli, mentre diritti si va verso Caldana - Campo Corsi o Campo Orsi (secondo mappa militare)

Da qui in poi la strada nel bosco è in discesa

Il bosco e la macchia ai lati della carrabile alle volte sono talmente fitti da essere bui

Purtroppo la macchina fotografica non riesce a restituire la realtà del bosco, e le luci sono totalmente falsate, per cui la magia del bosco non la si puo' dare in foto, specie in controluce

Ogni tanto qualche piccolo ruscello o rio attraversa la carrabile.

La presenza di zone umide e argillose con pozze d'acqua ed il caldo favoriscono la presenza di fastidiosi tafani, per cui l'ultimo tratto è stato fatto più in fretta possibile, stare fermi saremmo stati un facile bersaglio.

Quindi è meglio evitare di attraversare queste zone quando le giornate sono molto calde.

Comunque potrete apprezzare anche la presenza di libellule e farfalle

Verso la fine le indicazioni erano pressochè nulle e ci siamo ritrovati in zone non segnalate da percorsi numerati, abbiamo quindi proceduto a naso e con l'indicazione del GPS, che non avendo caricate preventivamente le mappe dettagliate della zona e non disponendo di bussola reale, è risultato un aiuto di poco conto.

In alcuni punti le gomme davano la "resa" e non permettevano una trazione ottimale, per cui occorreva scendere e spingere

Persi o quasi nelle campagne

Usciti dal bosco e arrivati su un sentiero con indicazioni per Follona, a me non nota, e verificando che il sentiero era praticamente impraticabile, abbiamo deciso di imboccarre questa strada che portava verso alcune abitazioni.

Di fatto vedendola si è pensato che portasse poi su una strada asfaltata

Sulla cima della collina di fronte c'era un borgo e secondo l'indicazione del GPS doveva trattarsi di CALDANA, che tra l'altro doveva essere la mia meta iniziale, ma presa questa strada dopo poche centinaia di metri ci ritrovammo d'innanzi ad un cancello con tanto di citofono!

Evidentemente non era la strada giusta, ma poco prima c'era un bivio, presa l'altra strada in fondo ad essa altro cancello con altro citofono!

A questo punto una domanda venne spontanea:

Ma se ci sono dei cancelli con dei citofoni, questo vuol dire che ci sia un accesso per delle normali auto, si, ma guardando bene delle normali auto da dove sarebbero passate?? non certo da dove siamo arrivati noi in bici!

e allora da dove?

Ritornammo sul nostro percorso per valutare se fosse possibile passare in auto da li, ma la cosa era da scartare, per cui ritornammo ancora una volta verso le abitazioni

Alla nostra dx, c'era questa distesa di campi, mentre a sx. filari di piante, ma di strade nemmeno l'ombra!

La cosa incominciava ad assumere toni preoccupanti, il GPS mi segnalava che Vetulonia che doveva essere la prossima meta si trovava oltre la collina in fondo, con un sentiero impraticabile e la stessa collina con macchia impenetrabile, a dx. una pineta e a sx campi coltivati. Fortuna vuole che guardando in lontananza verso i campi ad un certo punto vidi un riflesso e guardando bene scorsi delle auto!

Quindi là doveva trovarsi una strada asfaltata! Per cui la decisione fu quella di attraversare i campi.

Alle spalle di mia moglie si vede un attraversamento fra i due campi

L'attraversamento portava sul lato dx. di questo Torrrente Rigo, la mia preoccupazione era che se più avanti ci fosse stato di doverlo attraversare e non ci fosse stato un ponte come questo dove mi trovavo, come avremmo fatto per guadagnare l'altra sponda

Siamo partiti dalla macchia in fondo, costeggiato il Torrente Rigo sul Campo Le Veggi, poi abbiamo trovato il guado del torrente, abbastanza profondo ma asciutto, ed attraversato siamo passati nel Campone.

C'è da dire che nel percorso fuoristrada non abbiamo incontrato una sola persona, per cui consiglio di fare questo percorso almeno in due o tre persone giusto per mettersi al riparo di eventuali fortuiti problemi che dovessero insorgere e raccomando di portarvi scorta d'acqua perchè non ci sono fontane.

Altra cosa importante per sicurezza portatevi dei cerotti e un po' di disinfettante, non è che vi auguro di cadere, ma ad esempio a mia moglie è accaduto per un cane posto in mezzo alla strada. Per scansarlo, una frenata improvvisa su fondo sabbioso ed è caduta procurandosi una abrasione al ginocchio, prontamente detersa con l'acqua della borraccia.

Il fatto è che avevamo da attraversare il bosco, con polvere, insetti, arbusti, guadi ecc. e la farmacia più vicina forse si trovava almeno a venti km di distanza, per cui qualche cerotto di certo avrebbe fatto comodo averlo con noi, giusto per non esporre la ferita.

Quasi salvi! questa è Cà Fontini, mentre dietro c'è Poggio Vadamuli, la strada asfaltata è poco distante

Subito dopo Cà Fontini si incontra il guado sul Torrente Rio, questa volta con un po' d'acqua.

Da qui in avanti per circa 600m il sentiero ha un fondo polveroso e con tratti di sabbia fine, per cui qualche problema di trazione e stabilità lo si ha se non si hanno pneumatici artigliati.

Il sentiero costeggia sulla dx. Folloncjna e a sx. Vado Muli

Dopo 20km dalla partenza si arriva di nuovo sull'asfalto, all'intersezione svoltiamo a sx. direzione Grilli, sono 2,7km di rettilinei in parte ombreggiati, sino ad arrivare qui a questa deviazione per Vetulonia, sono 4km di salita all'8% con 372m di dislivello da superare

Dopo aver superato la frazione di Scala Santa, dove ci fermiamo alla fontana per fare rifornimento alle borracce, si prosegue, e poco dopo appare Vetulonia posta in cima alla collina

Arrivati in centro a Vetulonia si percorre quello che potrebbe essere il "corso" ovvero la via centrale dove si diramano altri viicoli o piazzette. Sulla dx . a questo incrocio si trova il Museo Etrusco di Vetulonia , in fondo si arriva ad una piazzetta che dà accesso al centro storico

In fondo al "corso" un paio di panchine all'ombra ci permettono di fare una sosta per uno spuntino. Vetulonia, essendo edificata su un poggio, di fatto offre viste a 360°, per la presenza di foschia, non si poteva vedere perfettamente il mare di Castiglione della Pescaia

A sx. in mezzo alla V delle due creste dei monti, è dove siamo partiti, sono 27km sino a qui

L'uso del tele fa intravedere sulla dx. il promontorio di Castiglione della Pescaia e il litorale sul mare. Con giornate limpide deve essere un bel vedere

Giro turistico fra i vicoli del centro storico con strade lastricate e le caratteristiche lanterne per l'illuminazione

Pur essendo stretti i vicoli, i residenti riescono comunque a passare con le loro automobili

Il vicolo in salita porta verso il lato sud di Vetulonia, a dx il campanile della chiesa



Nei borghi medioevali è facile trovare archi e passaggi fra le case di dirimpetto su vicoli stretti


La chiesa dei Santi Simone e Giuda risalente al XI sec. ma rimaneggiata più volte nel tempo


La piazza della Chiesa, essendo un borgo medioevale, molte case sono in pietra


Alle spalle della Chiesa si raggiunge il lato sud delle mura e da qui si ha una visione a 180°. in questo caso c'era un po' di foschia per la calura, ma in giornate limpide si puo' scorgere un bel panorama.

Nella collina a dx. si trova Buriano, prossima nostra meta, che si puo' vedere qui sotto come particolare ingrandito



Prosegue la nostra esplorazione di questo caratteristico borgo antico


Particolare degli archi che si vedono nella foto precedente, qui la pietra regna sovrana


La mia dolce metà che sorride, dopo le fatiche che gli ho fatto fare! Ma in fondo siamo solo ad un terzo del percorso, ci sono ancora 46km per tornare alla base, con ancora 2 salite per 373m di dislivello e un sostenuto vento contrario da affrontare!


Proseguendo a est lungo le mura si trova l'Oratorio di Santa Maria delle Grazie, semplice chiesa a forma di capanna.

A fianco della chiesa si trova la cinta muraria Etrusca dell'Arce detta Ciclopica, formata da grossi massi, si pensa costruita fra: il VI-V sec. a.C., subito dopo si intravede una parete del Cassero Senese una rimanenza di un antico castello medievale del VIII sec.

Si gira attorno a quel che rimane del Cassero, sotto, la vista della torre del Cassero

Finisce la nostra visita a Vetulonia, Vi ricordo che a Vetulonia non c'è solo il museo Etrusco, ma c'è anche l'area Archeologica con gli scavi da visitare, questi si trovano a un paio di curve sotto l'ingresso principale a Vetulonia.

Scendendo da Vetulonia si è orientati verso est, ed anche qui lo sguardo puo' spazaiare a 180° sulle colline e le campagne della Maremma.

Ora ci dirigiamo a Buriano, si prenderà il bivio a dx. poco dopo la frazione di Santa Scala.

Per arrivare a Buriano sono 9,5km di cui 5,3 di discesa e 3,8km di salita, sono 190m di dislivello al 7%

Sotto, nella pianura , si trova Grilli, mentre sulla collina a dx. è Giuncarico con origini risalenti all' VIII sec.

Scendendo, la strada gira attorno alla collina offrendo continui scorci sul paesaggio Toscano

Ora Vetulonia spunta da una intricata macchia, ed offre la sua vista verso sud, si distinguono il campanile a sx. e il Cassero Senese a dx.

Oramai siamo discesi in pianura, ed ora dal basso possiamo vedere la prossima meta: Buriano, anche lei posta in cima ad un poggio, a 228m slm.

Siamo a mezzogiorno e la giornata è molto calda, ma per fortuna dietro la curva troveremo un po' d'ombra.

Arrivati a Buriano, prendiamo la strada posteriore che fa da circonvalazione, ed ecco che bel panorama ci attende.

In centro alla foto si scorge un poggio, è quello su cui c'è Montepescali, era nel nostro programma, ma l'ora tarda e il caldo eccessivo ci ha fatto desistere

L'ingresso sud

la stretta strada che porta all'uscita del paese

All'uscita di Buriano si trova la chiesa di Santa Maria Assunta, e sulla collina si vede ancora Vetulonia


Da Buriano a Vetulonia


Visto il caldo non ci rimane che fare ritorno, con una sosta a Castiglione della Pescaia dopo aver percorso altri 20km da Buriano, tutti contro vento


E' ora di far ritorno alla base, ultimi 17km, non prima di rinfrencarsi con un cono gelato.



CONCLUSIONI

Che dire, questo giro offre uno spaccato della Maremma Toscana e dei borghi antichi che vi sono attorno, gli spunti paesaggistici sono talmente tanti che ci vorrebbero molte più foto di quelle selezionate per poter fare una documentazione adeguata. Come sempre se ne avete l'occasione non vi resta che replicare, questo è solo un suggerimento

Due o quattro ruote?

Prima di partire da Castiglione della Pescaia, ne ho approfittato per fare visita a una persona che come me si dedica a realizzare cose inusuali, quidi vi presento la bici a quattro ruote, costruita praticamente assemblando una miriade di tubi, snodi e giunti e senza alcuna saldatura salvo un paio, che comunque non sono strutturali. Come dire che quando la voglia e l'ingegno vanno a braccetto, le cose si possono realizzare!

ù




 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2011
pagina creata: 20-07-2011
ultimo aggiornamento: 14-08-2015
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