Lombardia in bici

Alta Valtellina
Da Tola
al Forte Venini di Oga
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Una breve escursione che partendo da Tola in Valdisotto, sale in un punto panoramico sopra la piana di Bormio dove e possibile visitare il Forte Venini di Oga, struttura militare difensiva perfettamente conservata e restaurata.

La struttura del corpo principale del Forte Venini di Oga

 
Santa Lucia - Oga - Forte Venini di Oga

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
25 km
a/r
688 m
Asfal/Sterr
Cicl/Strad
4,8%- 15%
✩✩✩✩
✩✩✩

✩✩✩✩✩



 


La Mappa di Google Earth

Ci si trova in Alta Valtellina nelle zone attorno a Bormio, il percorso parte dalla Valdisotto per terminare al Forte Venini di Oga dal quale è possibile una vista panoramica a 180° verso Bormio e le valli accanto.






L'altimetria del percorso: Si tratta di un percorso quasi tutto in salita salvo qualche breve falsopiano.





Come arrivarci

Tola si trova a sud di Bormio, arrivando dalla superstrada da Tirano, invece di proseguire nelle gallerie fino a Bormio, dopo Sondalo prendere l'uscita per "Le Prese" sino a Tola.

Il percorso

Da Tola si procede prima su un tratto in Ciclopedonale sul Sentiero Valtellina per poi abbandonarlo dopo 2,8 km in località Zola. Si prosegue quindi per 2,3 km su strada secondaria sino a Santa Lucia, da lì inizia la salita di 7,5 km sino al forte con 556 m D+ da superare con pendenza media del 7,4%

 Bici consigliata

Sino all'ingresso del parco dove è situato il forte c'è asfalto, quindi qualsiasi bici con cambio e freni adeguati va bene. Per salire al forte c'è un tratto in sterrato di 350 m.


Alta Valtellina

Per noi solita partenza dal Camping di Tola. Il percorso in questo caso non è molto lungo, si tratta di raggiungere il Forte Venini di Oga che si trova all'incirca al centro di questa foto, o poco sopra.


Quindi dal Camping attraversata la strada abbiamo preso il Sentiero Valtellina in direzione di Bormio ...

 


... solo che giunti in questo punto, anziché proseguire sul Sentiero Valtellina, siamo andati diritti seguendo le indicazioni per Santa Lucia - Oga


La strada alzandosi di un po' permetteva una buona vista panoramica verso la conca di Bormio con lo sfondo della Cima di Reit


Fra nuove abitazioni non mancano quelle più datate costruite in pietra, anche loro con i caratteristici vasi di fiori colorati


All'ingresso della frazione di Santa Lucia, un edificio con tanto di scritta d'altri tempi "SCUOLE". Non ho idea se sia ancora in funzione o adibito ad altri usi.


Curioso il campanile della chiesa a Santa Lucia con due campane di differente grandezza poste su piani sovrapposti, quando in generale la cella campanaria è una sola posta in sommità del campanile ed ospitante tutte le campane (concerti di campane) accordate nelle diverse tonalità.



Arrivati a questo stop occorre cambiare direzione di marcia prendendo la strada in salita, solo che come di sovente accade chissà perché i cartelli stradali sono messi in modo tale che possono essere visti solo da una direzione!

Posso solo ipotizzare che chi stia provenendo dalla nostra direzione possa essere un abitante del luogo che ovviamente non ha bisogno dei cartelli, mentre dal lato opposto vi sia una maggior affluenza di "stranieri"

 


Da Santa Lucia la strada inizia a salire con decisione ed in breve ci si trova con delle viste da "belvedere" in questo caso verso Bormio



La presenza di alcuni tornanti in breve spazio non fa altro che ampliare ulteriormente i panorami come questo verso la Cima di Reit e Bormio posto nella conca ai suoi piedi.


Se si prosegue lo sguardo verso sud la visuale si sposta verso le piste da discesa di Bormio 2000 e 3000 posti sul Monte Vallecetta 3145 m. A sx si apre la Valfurva mentre a dx la Valdisotto, nostro punto di partenza.


Mentre salivamo, delle mucche in "pausa pranzo ruminante" . Sopra di esse il Santuario della Beata Vergine di Caravaggio

In località Le Motte altro cambio di direzione questa volta ben visibile anche per noi.

Nota: Questa strada molto ampia a breve sarà sfruttata per il nuovo collegamento fra la località Seghetto posta sulla strada che sale a Livigno e la periferia di Bormio in località Santa Lucia.

In pratica questa bretella eviterà che tutto il traffico da e per Livigno non passi più per Bormio, questo è stato possibile con la realizzazione di un nuovo viadotto sul fiume Adda nei pressi di Santa Lucia e della costruzione di una nuova galleria sempre nei pressi di Santa Lucia.

Quest'opera toglierà molto traffico a Bormio rendendola una città più vivibile, anche se rimarrà inalterato il traffico estivo per i due passi dello Stelvio e del Gavia, mentre d'inverno rimarrà solo il traffico per Santa Caterina Valfurva.

Il Santuario della Beata Vergine di Caravaggio, edificato in località Le Motte

 

La scelta del posto dove è stato edificato questo Santuario non poteva essere preso in uno migliore...

 


... con tutta la conca di Bormio ai suoi piedi! Da quassù penso che con un buon cannocchiale si potrebbe seguire la discesa della libera di Bormio senza impedimenti vari!

 

 

Del resto guardando in direzione Valfurva con un minimo ingrandimento sono visibili dei ghiacciai posti ben più distanti.

 


Poco distante dal Santuario c'è Oga. La cappelletta che si vede non so se sia quella che diede poi origine alla costruzione del santuario.

 

Pensavo che Oga fosse una piccola frazione ed invece mi sono dovuto ricredere, non è per nulla piccola!


Oga tra l'altro è posta in una posizione invidiabile per lo scenario di cui può godere oltre che ad essere ben soleggiata durante il giorno

Superata Oga si sale in un bel bosco fra le ultime case e residence nascosti fra gli alberi. L'impressione che abbiamo avuto è stata quella di un paese per la maggior parte di seconde case di un certo livello oltre a piccoli condomini.


Superato il tratto del bosco si arriva alla località Forte Venini di Oga....

 

... e si capisce il perché Oga sia cresciuta con molte seconde case, penso che questa sia la risposta: L'impianto di risalita che permette di sciare fra la Valdisotto e la Valdidentro!

Dietro l'impianto di risalita e oltre il ponte si trova il Forte Venini di Oga

 

 

Arrivati alla nostra meta, da qui si prosegue salendo per 350 m su strada forestale sterrata

 

... con tanto di cartelli esplicativi

 


Quello che una volta era una casermetta ora diverrà il centro di informazione.


Un paio di tornanti nel bosco e si è arrivati

A fianco della casermetta è posto il corridoio d'ingresso al forte, mentre sul prato antistante il forte si scorgono tavoli con panche.

Davanti al lungo bunker del forte ora vi è una area dedicata al picnic con tavoli e panche


Il bunker protetto da spesse mura è anche visitabile nei giorni ed orari prestabiliti. Tutto risulta in ordine e ben curato.

Cartelli indicano la funzione dei vari locali, il tutto è stato ben ristrutturato e tutte le notize della sua interessante storia sono reperibili sul sito: www.fortedioga.it

 

Naturalmente il forte è stato costruito in posizione strategica a 1730m di quota altrimenti che scopo avrebbe avuto? Il risultato è che domina la conca di Bormio con il controllo di tre Valli: Valdidentro, Valfurva, Valdisotto. Da qui la gittata dei suoi cannoni poteva arrivare sino ai passi posti sul confine.

Dal forte non essendo visibili i confini, degli osservatori posti nei punti strategici sui passi potevano trasmettere su una linea telefonica dedicata le indicazioni al comando del forte per correggere il tiro dei cannoni.

 


Anche da questo forte si ha una buona visuale sulle piste da discesa di Bormio 2000 e 3000, piste che ai tempi della costruzione del forte agli inizi del 900' di certo non esistevano.

Era il periodo di poco precedente lo scoppio della Grande Guerra del 15'-18' e si temeva il conflitto con l'Austria, ragione per cui era stato costruito il forte a difesa e controllo dei confini.

Ma la visuale all'epoca era estesa tutto attorno in quanto l'area davanti al forte era libera da alberi che potessero togliere la visuale sulle zone da controllare oltre a non permettere ad un eventuale attacco nemico di avvicinarsi nascosto dagli alberi.

Questa strategia difensiva era in auge anche nel passato, dove nei castelli costruiti quasi sempre in zone poco accessibili, tutto attorno veniva fatta tabula rasa di ogni albero, proprio per scorgere in tempo un attacco nemico che sarebbe stato allo scoperto e facilmente individuabile ed attaccabile dagli spalti.

Bormio 3000, da lassù si lanciano gli atleti in discesa libera su una delle piste fra le più difficili del circuito mondiale di sci.

 

Guardando verso la Valfurva a sx il Monte Viaz e in centro la Punta Taviela e sotto di essi due alti strati di ghiaccio che mi auguro possano resistre ancora per altro lungo tempo, visto che oramai i ghiacciai si stanno ritirando ovunque sulle nostre alpi a causa dell'innalzamento termico globale del nostro pianeta Terra. All'estrema dx la Cima San Giacomo.


Foto ricordo con tanto di cartello che indica di non avvicinarsi al filo spinato dei reticolati, mentre sulla dx un ricordo di un vecchio trasporto di cannone da campo che ora non c'è più. Sullo sfondo, quasi in centro, la cima aguzza del Monte Confinale.


Dallo stesso punto della foto sopra guardando verso il forte.





Anche questa volta vi abbiamo portato in un luogo bello e panoramico, inutile dire che vale la pena farci un giro se vi trovaste da queste parti.


Terminata la visita esterna del Forte Venini di Oga, che era chiuso essendo un periodo di fuori stagione, non ci è rimasto altro che ripercorre la stessa strada dell'andata, con il piacere questa volta di avere davanti a noi tutta una bella discesa!

 


Traccia GPX


Conclusioni

Un breve giro, piacevole e molto panoramico. Sarebbe stato interessante poter fare la visita all'interno del forte. Se poi ci fosse stato un bel sole brillante come nei giorni precedenti.... ancor meglio, ma per la stagione è andata ancora bene!

 

 



buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2016
pagina creata: 29-10-2016
ultimo aggiornamento: 28-01-2018
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