Trentino in bici

Val di Sole
In ciclabile da Ossana
al lago di Santa Giustina

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Nella splendente Val di Sole si trova un percorso interamente ciclabile accompagnato dallo spumeggiante fiume Noce.

L'inviata di bellitaliainbici Dott.ssa Debora nei pressi di Dimaro

 
Ossana - Lungo il fiume Noce - Cavizzana

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
30 km
541 m D- 147 m D+
Asfaltato
Ciclabile
-1,3% / 17%
✩✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩✩



 


La Mappa di Google Earth

Ci si trova nella verdeggiante Val di Sole, situata nella parte nord-occidentale della provincia di trento, lungo l'alto corso del fiume Noce.






L'altimetria del percorso, pendenze medie del -1,3% con strappi al 17%





Come arrivarci

in auto

Ci sono 3 possibilità:

- dall'autostrada A4 Milano-Venezia uscire al casello di Rovato e prendere la direzione per Iseo, proseguire seguendo le indicazioni per Val Camonica - Edolo - Ponte di Legno - Passo del Tonale - Vermiglio - Ossana;

- dall'autostrada A22 del Brennero uscita S. Michele all'Adige. Proseguire in direzione Cles lungo la SS43 e superato quest'ultimo, imboccare la SS42, direzione Val di Sole;

- da Madonna di Campiglio proseguendo verso la Val di Sole.

in treno

Prendendo la linea Trento-Mezzana c'é la possibilità di trasportare la bici a bordo. Per maggiori informazioni consultare il sito www.valdisole.net

Il percorso

Il percorso si svolge interamente su fondo asfaltato.

Per l'approvigionamento dell'acqua ci sono i centri urbani e i punti di ristoro presenti lungo il percorso.

 Bici consigliata

Front o citybike dotata di un buon cambio.


Trentino - Val di Sole

Da Ossana al lago di Santa Giustina

 

Gli inviati di Bellitaliainbici, Dott.sa Debora e Dott. Alberto, vi illustreranno questa ciclabile alla portata di tutti.

Dopo aver parcheggiato la macchina a Vermiglio, prendiamo un sentiero che ci conduce sino alle prime case di Fucine, frazione di Ossana.

I primi cartelli che indicano un percorso ciclabile appaiono lungo la SP 202 che attraversa Fucine, come si puo' notare dalla foto qua sopra.

 


Pochi metri più avanti passiamo sopra ad un ponte che attraversa il Torrente Vermigliana, affluente del Fiume Noce. Attraversato il ponte giriamo a sx seguendo i cartelli. Io prima di svoltare vengo attratta dal mastio del....

 

 

...Castel San Michele che svetta in mezzo a questo scorcio.

Per chi avesse tempo puo' andarlo a visitare. Per maggiori informazioni conslutare il sito www.valdisole.net

 


Affrontiamo una breve discesa e veniamo investiti da un cambio improvviso di temperatura. Ci troviamo lungo la riva del Torrente Vermigliana che nasce dal Passo del Tonale.

Qui un cimitero militare austro-ungarico dedicato ai caduti della Grande Guerra.

Lungo il perimetro del prato notiamo un piccolo corso d'acqua...una collocazione insolita.


Per fortuna le indicazioni non mancano anche se non é poi così difficile perdersi in questa stretta valle.
Oltre che in bici questo percorso puo' essere fatto, ovviamente, anche a piedi!

 

 

Qui la ciclabile passa in mezzo alla proprietà di una cascina e le due cose sono ben separate dalle tipiche staccionate in legno.

 


Qui, guardando in direzione Ovest, una visione da lontano del Castel San Michele e dietro la verde Cima Boal.

  


Alberto si sofferma a godersi questo caldo sole mattutino prima di essere investiti dalla fresca ombra del bosco che vedete in fondo alla foto.


Come potete notare oltre che essere presente la segnaletica verticale, é presente anche quella orizzontale ad indicare le corrette sedi di a/r.


Questi primi chilometri non ci sembrano per nulla noiosi, infatti, la strada non é un continuo rettilineo e men che meno una continua discesa!

 

La piccolissima piazza di Pellizzano come lo sono anche i suoi stretti accessi.

Usciti dalla piazza proseguiamo su Via dei Canacci che passa in mezzo ai prati. Il fiume Noce rimane alla nostra sx e la strada statale rimane ulteriormente alla sx del fiume e cio' permette di godersi a pieno il paesaggio.

A Mezzana ci sono dei lavori in corso sulla ciclabile, per cui invece di attraversare il ponte per proseguire sulla ciclabile a sx del fiume Noce, proseguiamo per pochi metri lungo la SP 206 a dx del fiume per poi riprendere la sede della ciclabile che da qui in poi rimane un po' piu' vicina al corso d'acqua.

 

A Commezzadura ci fermiamo per il nostro consueto break di mezza mattina. I punti di ristoro e i paesi sono facilmente accessibili dalla stessa ciclabile e come potete vedere, in questo caso hanno messo anche a disposizione gli appositi posteggi per i mezzi a due ruote!

 

Percorriamo questo ponte esclusivamente ciclo/pedonale sul fiume Noce, che non è nemmeno il primo che attraversiamo. A dx nella foto, scattata verso Ovest, Mastellina. Come potete vedere gli strappi sono molto brevi.

 


Qui una veduta dal ponte verso Est. Il sole mette in risalto le increspature del corso d'acqua.

 


Noto con grande sorpresa che i dissuasori posti agli estremi del ponte hanno una struttura di materiale metallico, ma hanno un rivestimento di gommapiuma! Accorgimenti necessari per una pista ciclabile che si rispetti.

 

Qui la ciclabile é stata costruita a fianco di una strada ad alta percorrenza, ma noi abbiamo una vista privilegiata sulla natura torrentizzia del Noce. Ci troviamo a pochi passi da Dimaro.

 

Ci troviamo fra Dimaro e Monclassico, a metà percorso e il paesaggio non è variato di molto.

 

 

Una volta superato Monclassico si apre ai nostri occhi la Val di Sole.

 

  

Siamo nei pressi di Terzolas. Sulla dx la cima Camucina e dietro, sulla dx, il monte Saleci.

 

 

Nei pressi di Caldes la monotonia dei prati verdi comincia ad essere spezzata dai meleti.

 

Caldes vista dalla ciclabile. Oltre i pini sulla destra c'è un parco attrezzato con punto ristoro e area picnic.

 

Il parco attrezzato con area picnic si trova in riva al Fiume Noce.

 

 

Caldes visto da un'altra prospettiva

 

 

Uno zoom su Caldes: la chiesa di San Bartolomeo e nascosto dagli alberi a destra si intravede Castel Caldes.

  

I meleti di Cavizzana, una foto veloce e giu' per un piccolo tratto in discesa.

 

 

Brutto passaggio su un tornante, fare molta attenzione perchè non c'è la segnaletica orizzontale che indica l'attraversamento ciclabile.

Da qui alla meta mancano poco piu' di 5 km. In questi ultimi km ci sono dei piccoli strappi un po' piu' frequenti, ma nulla di impossibile!

 

Eccoci arrivati alla fine del percorso indicato dal totem alla dx di Alberto. La ciclabile finisce proprio all'intersezione con la Strada Statale della Val di Non. Di fronte a noi dovrebbe trovarsi il Lago di S. Giustina, ma visto che da qua non si ha una gran vista decidiamo di proseguire avanti svoltando a sx sul marciapiede che costeggia la statale.

 

Facciamo pochi metri e arriviamo a questa rotonda. Speravamo di trovare un posticino per fermarci a consumare il nostro pranzo al sacco e invece niente...ci tocca fare retro front e fermarci su una delle panchine che si trovano lungo al ciclabile.

 

Io inizio ad accusare una forte stanchezza e sapendo che c'è la possibilità di prendere il treno.....

 

...per fortuna sotto all'edicola trovo questo poster con gli orari. Per visualizzarlo piu' in grande cliccare qui.

Il treno è ad un'orario che mi permette di avere il tempo per fare la pausa pranzo e raggiungere la stazione piu' vicina.

 

Tozzaga è la seconda stazione piu' vicina al punto di arrivo. La ferrovia si trova ad una quota maggiore rispetto a valle, quindi per raggiungerla bisogna fare un piccolo sforzo...male che vada potete sempre spingere la bici a piedi visto che si tratta di pochissimi metri di salita.

Alberto mi ha solo accompagnata fin qua, infatti, decidiamo di incontrarci alla stazione di Dimaro.

 

Nonostante sia una piccolissima stazione di paese ci sono tutte le informazioni di cui uno ha bisogno sui treni. Infatti, ti dicono anche quanti minuti mancano all'arrivo del treno successivo, cosa che nelle stazioni frequentate fin'ora non mi è mai capitato di vedere.

 

La vista della stazione dalla ciclabile, si possono intravedere i tralicci della corrente.

Mentre Alberto è già partito in direzione Dimaro, io attendo il treno per qualche minuto

 

Il treno è puntuale. Ci sono molti vagoni dedicati al deposito delle biciclette che vengono appese come dei salami. Se non siete in grado di appendere la vostra bicicletta il capotreno verrà in vostro soccorso.

 

Il cartello delle stazioni con l'indicazione di dove si aprono le porte dato che alcune hanno un solo binario. Cliccando qui si puo' ingrandire l'immagine.

 

Altra foto del vagone biciclette che nel frattempo si è riempito. Oggi è una giornata infrasettimanale...immagino che nel week-end si riempia di piu'.

 


Purtroppo la discesa non è molto agevole per le biciclette, ma neanche tanto critica visto che i gradini vanno oltre il margine della banchina.

 

L'ampio piazzale della stazione di Dimaro. Arrivando dalla stazione il cartello che indica la direzione da prendere per immettersi sulla ciclabile, che si vede in alto a sx nella foto, non si vede. Infatti, ho perso un po' di tempo prima di vederlo. La ciclabile si trova a dx dei binari, quindi bisogna percorrere un sottopasso.

 

Alberto mi sta raggiungendo, e io lo attendo sul ponte con due ciliegie, un piccolo premio per lo sforzo :-). Alle sue spalle la stazione di Dimaro.

 

Come spesso ci è capitato di vedere in Trentino, l'organizzazione della segnaletica è impeccabile e precisa. Ottima per avere sempre idea di dove si è e di quanta strada manca alla meta.

 

Una vista di Dimaro. Foto che al mattino non abbiamo potuto fare perchè in controluce.

 

Piazza di Pellizzano. Anche questa foto rende meglio se fatta nel pomeriggio per l'esposizione al sole della Chiesa della Natività di Santa Maria.

 

Siamo tornati al Castello di San Michele e cio' indica anche la fine del nostro percorso. La sua posizione rialzata è stata necessaria sin dal VI secolo quando fungeva da avamposto di controllo sul traffico di commercianti e carovanieri che transitavano verso il territorio tirolese e come dogana per la riscossione dei dazi.

 


Traccia GPX


Conclusioni

Questo percorso è adatto a tutti, comprese le famiglie con bambini che in caso di necessità possono usufruire del servizio treno oppure del bus navetta.

Affrontare il ritorno in bici non è impossibile, ma serve un minimo di allenamento.

 

 



buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2017
pagina creata: 26-03-2017
ultimo aggiornamento: 15-05-2017
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