Trentino in bici

Da Riva del Garda
al Lago di Ledro
passando per
la strada del Ponale
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Un giro ad anello che a seconda della propria preparazione fisica o alle proprie scelte, può essere fatto piú o meno in modo completo. Si incomincia quindi con la prima parte che partendo da Riva del Garda e salendo sulla strada del Ponale vi permetterà di arrivare al Lago di Ledro

L'ex strada del Ponale trasformata in Ciclopedonale

 
Ciclabile a Riva del Garda - Ciclopedonale del Ponale

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
13,6 km
581 m D+
Asfal/Sterr
Ciclab/strad
4,3% / 20%
✩✩✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩



 


La Mappa di Google Earth

Questo è il tracciato completo, ma in questo report verrà interessato solo il tratto da Riva del Garda a Molina di Ledro.


L'Altimetria

Questo è il tracciato completo, ma in questo report verrà interessato solo il tratto da Riva del Garda a Molina di Ledro messo in evidenza dai cursori






Come arrivarci

Riva del Garda è raggiungibile da molte strade ad esempio: dall'autostrada A22 del Brennero uscita al casello Rovereto sud, oppure dalla Gardesana occidentale e dalla orientale; queste sono le principali vie d'accesso, ma ve ne sono altre.

Il percorso

Il percorso si svolge al 90 % su percorso ciclabile il restante su strada a viabilità ordinaria. Il fondo passa dall'asfalto allo sterrato, al cementato.

Non è un percorso adatto ai bambini piccoli; persone con poco allenamento potrebbero comunque limitarsi al Ponale sin dove termina lo sterrato.

 Bici consigliata

Nei tratti sterrati sul Ponale consiglio una Front o meglio ancora una Full ambedue con rapporti molto corti per affrontare gli strappi che si trovano a metà percorso. Ovvio che al ritorno poi serviranno ottimi freni!


Trentino

Ancora una volta sveglia presto per intraprendere un giro che era fra la lista dei giri da fare già da qualche anno.

Appena usciti dal campeggio avevamo già le ruote sulla ciclabile lungo il lago andando verso il centro di Riva del Garda


 

Pur essendo mattinieri non eravamo di certo i soli in giro in bici


Di mattino presto c'era chi si leggeva tranquillamente il giornale in riva al lago, chi aveva preso il battello per una gita sul lago, chi navigava in barca a vela e chi come noi in sella a pedalare


 


Non mancava chi portava a passeggio il proprio cane. Sosta per dare uno sguardo ....

 

 

... Niente male questo piccolo laghetto con parco ben curato

 


A ricordare sia ai ciclisti che ai pedoni distratti che la pista accanto è una ciclabile, vi sono frequenti pittogrammi riportanti l'inequivocabile figura della bici ed anche la freccia per il senso di marcia onde evitare spiacevoli scontri.


Ad un certo punto della ciclabile lungo il lago, piú o meno poco prima della darsena, la ciclabile termina e diventa zona pedonale, pertanto se si vuole essere ligi si deve scendere ed accompagnare a piedi le bici per proseguire, oppure svoltare a dx e prendere questa ciclabile che aggira la zona della darsena arrivando ad una rotatoria dove si prenderà il viale in discesa verso il lago


Scendendo verso il lago si riguadagna una zona ciclopedonale verso il centro. Al suo fianco quel triangolo simboleggia una prua di una nave che sta affondando e al cui interno vi è dell'acqua che scorre a simulare la fase finale dell'affondamento. Si tratta del monumento dei Marinai d'Italia dedicato AI CADUTI DEL MARE


Poco distante poi si attraverserà la piazza principale di Riva del Garda


Usciti dalla piazza ci si troverà sulla Strada Statale 45bis o Gardesana occidentale, porre attenzione ad attraversarla


 

Sono comunque all'incirca qualche centinaio di metri da fare e raggiunta la prossimità della galleria, sulla dx troverete questa strada in salita abbastanza ripida che vi porterà sulla vecchia strada del Ponale



Terminata la rampa si scende per poi risalire in prossimità del cartello di divieto d'accesso che indica l'inizio della strada del Ponale

 


Ma prima di iniziare un po' d'acqua e uno sguardo sul panorama che offre questo punto


  

E da qui termina l'asfalto ed incomincia lo sterrato fra fondo con terra battuta, alcuni sassi di piccole dimensioni ed altri piú consistenti...


.... e naturalmente le gallerie! Già perché ce ne sono diverse, piú o meno lunghe scavate nella roccia del monte Oro


La strada del Ponale dopo essere stata chiusa per alcuni anni, nel 2004 fu aperta e modificata in ciclabile. Per cui i terrapieni che vedete, i sassi le pietre, le ringhiere, la vegetazione, sono stati volutamente aggiunti alla strada originale.


 

Se vi state chiedendo perchè sovrastare l'asfalto con tutto questo penso che la risposta sia questa:

Quando siete in bici e vi trovate di fronte una discesa cosa fate? Penso che l'istinto di quasi tutti sia quello di mollare i freni per aumentare la velocità. Bene, ora continuate a vedere le immagini e capirete perché hanno messo degli ostacoli artificiali.

Già qui ad esempio si vede che la sezione è stata volutamente ridotta. Verso le rocce hanno messo del terriccio in pendenza idem verso la palizzata se poi si aggiungono i sassi e le pietre capite bene che lo spazio dove pedalare agevolmente si riduce a poco e se poi considerate che ci possono essere anche altri ciclisti che possono scendere e qualcuno in sosta, automaticamente ci si ritrova ad avere un traffico a non elevata velocità


Pertanto in sostanza piú che andar veloci si deve fare ben attenzione a dove mettere le ruote! Che ne dite potrebbe essere una soluzione anche per i centri abitati nelle zone a 30km/h? Naturalmente per le automobili! Ai ciclisti saranno riservate le ciclabili ben asfaltate, visto che è difficile superare i 30km/h!

 

 

Fate attenzione nelle gallerie per il solito ritardo nell'adattamento degli occhi, specie per chi indossa occhiali da sole molto scuri

 


Naturalmente per chi la percorrerà per la prima volta non potrà fare a meno di soffermarsi ad osservare il panorama che offre questa meraviglia di percorso ciclabile che rimane il principale motivo di attrazione per turisti da tutto il mondo.

Pensate che negli anni scorsi abbiamo incontrato una giovane coppia proveniente dal Canada, con tanto di borse, con tenda e sacchi a pelo ed altro portati dal loro paese!

 

Vedete il terrapieno a sx con delle tracce di bici? Ebbene alcuni che scendono con le bici MTB quando vedono che c'é gente che stà salendo, preferiscono salirci sopra e fare anche qualche salto.

 


In origine il progetto di questa strada aveva previsto solo tre gallerie, poi gli eventi bellici della seconda guerra mondiale e ammodernamenti alla viabilità successivi ne hanno aggiunte delle altre.

Anche qui come si vede, la zona utile dove poter passare agevolmente si riduce a poco spazio, tutto questo sempre nella logica di rallentare chi sta scendendo e favorendo chi sta salendo.

 

 

E dove non ci sono sassi da evitare è possibile dare uno sguardo al panorama sul lago


 

Sulla suggestività di questo tracciato penso che ci sia poco da scrivere, le immagini parlano da sole. Anche qui se notate qualcuno si é creato il suo percorso personalizzato a sx e a dx del tracciato usuale


 


Penso che spettacoli simili siano ben rari da trovare in altri posti e questo merita senza dubbio un buon posto in classifica fra quelli molto belli e panoramici. Sullo sfondo Riva del Garda e il Monte Brione con la sua forma caratteristica ad "arco"

 

  

Si lascia il pieno sole per l'antro oscuro

 

 

Chissà perchè l'uomo cerca sempre un percorso alternativo, del resto senza questa prerogativa la razza umana non si sarebbe di certo evoluta!


Inutile dire che i panorami che offre questo percorso hanno ben pochi eguali nel panorama delle ciclabili


la "Bat caverna", in questo caso affollata di mountain bikers... con qualcuno che gridava: pistaaa!

 

 

Scrivevo che durante l'ultimo conflitto mondiale avevano aggiunto altre gallerie, immagino che una potrebbe essere questa con le aperture verso il lago per osservare o piazzare le armi

 

 

Anche nelle gallerie ci possono essere presenze di sassi, per cui anche qui occorre moderare la velocità specie se si indossano gli occhiali da sole! La passerella a dx è riservata ai pedoni giusto per non essere investiti!





Poi esiste sempre la "competizione" o meglio dove trovare il punto in cui poter sorpassare chi vi precede ed è piú lento di voi, il tutto sempre nella logica di evitare i sassi!




E gli slalom da fare vi assicuro che qui non vi mancheranno

 

Il divertimento sta per finire, in fondo per tanti andare in bici è anche un percorso come questo dove si deve sempre prestare attenzione alla conduzione della bici


  

Le ruote ora possono "riposarsi" per un po', infatti qui incomincia l'asfalto


 

 

Qui troverete l'occasione per fare un fermata panoramica con la presenza di un bar e relativi tavolini e sedie se ne sentiste il bisogno.


 

Proseguendo in salita la strada si inoltra in quella che è la valle del torrente Ponale.

Nella foto voi salirete da sx e raggiunto questo bivio proseguirete a dx in salita.

Andando a sx andreste invece verso Pregasina


 

Lasciato il lago la strada sale con alcuni tornanti guadagnando quota

 

Giovani e meno giovani impegnati a spingere sui pedali. Qui sopra essendo la sezione stradale piú ampia non hanno messo ostacoli artificiali per rallentare la velocità a chi scende.


In questo punto cruciale la vecchia strada del Ponale sbuca accanto al nuovo tracciato che si immette nella lunga galleria che scende a Riva del Garda.

Occorre fare molta attenzione perché occorre attraversare la strada e il traffico spesso è molto sostenuto e abbastanza veloce.

 

Guadagnata l'altra corsia vi troverete uno spazio con riga continua dove poter pedalare in relativa sicurezza.


  

Dopo qualche centinaio di metri troverete delle indicazioni per una svolta a sx con questa strada in discesa. Anche in questa occasione prestate attenzione ad attraversare la strada.


 

Se si proseguisse lungo la strada in discesa si andrebbe verso la galleria che porta a Pregasina, occorre invece fare una svolta stretta a dx, come direbbe un navigatore GPS e prendere la strada sterrata in salita, riconoscibile dalle edicole in legno poste accanto.


 

Il percorso sterrato s'inoltra subito in salita e a tratti a fianco del bosco.


 

Si risale la bella valle del Ponale


 

Si alternano tratti in falsopiano a tratti in salita piú marcata


 

in alcuni punti troverete accanto al percorso anche lo scorrere delle acque del torrente Ponale che dà il nome alla valle.


Come scrivevo poco sopra, alcuni brevi tratti impegnano non poco nella salita e se non si hanno i giusti rapporti al cambio e la dimestichezza ad affrontare simili pendenze, qualcuno potrebbe anche scendere di sella


 

Arrivati a Pré di Ledro s'incrociano altri percorsi per MTB ...

... si attraversa il ponte sul torrente Ponale...


 

... e arrivati sulla strada principale del paese si dovrebbe svoltare a sx per proseguire...


 

... ma se si attraversa la strada, un'antica fontana potrebbe fornirvi della fresca acqua

 

Terminato il rifornimento si riparte


 

... intanto anche altri ciclisti stavano proseguendo verso il lago di Ledro

 

Si esce da Prè di Ledro percorrendo la via principale


... si andrà diritti verso i vigneti


Il percorso è molto frequentato soprattutto da ciclisti stranieri, nella foto un paio del Bike Team di Monaco di Baviera



Il tracciato è unico per cui fra chi si ferma prima o dopo, alla fine si finisce di ritrovarsi di nuovo piú volte lungo il percorso


Dopo Prè di Ledro gli strappi in salita non mancano e si accentuano


L'ambiente è bello, certo differente dalle viste sul lago, ma si tratta pur sempre di una valle e quindi con una bellezza diversa



Come scritto gli strappi impegnativi non mancano ed occorre impegnarsi

Capite bene che non è un percorso adatto ai bambini

 

Qui c'è veramente da impegnarsi mettendo il rapporto piú corto a disposizione



Quelli non avvezzi a simili strappi se non inseriscono il rapporto adeguato prima o poi come detto in gergo "si piantano" e ripartire da fermo è un po' dura!



Sbucati in piazza a Legos la si attraversa andando verso la chiesa


passando davanti al cimitero


e proseguendo su ciclopedonale

Fino a dover attraversare una strada di viabilità ordinaria



In dirittura d'arrivo a Molina di Ledro la ciclopedonale si immette sul marciapiede


In discesa si arriverà alla rotonda la si attraverserà per arrivare poi su questo marciapiede vicino ad un parco



Per noi prima meta raggiunta e spuntino per reintegrare le energie spese, del resto osservando l'altimetria, questo era da considerarsi l'antipasto!


Il cartello accanto testimonia che ci trovavamo in Valle di Ledro


Dietro la bici le palafitte del lago di Ledro, dietro esse il lago.


 


 

 

Traccia GPX

 


Conclusioni

Come scritto all'inizio, qui termina il primo tratto per chi volesse fermarsi sul Lago di Ledro. Noi invece abbiamo proseguito verso Bocca di Trat per arrivare al Rifugio Nino Pernici.

 

 



buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2017
pagina creata: 13-08-2017
ultimo aggiornamento: 14-08-2017
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