Lombardia in bici

Da Melzo fra Muzza e Adda
Percorso Nero

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Sul confine Est della Provincia di Milano o se vogliamo "Città Metropolitana di Milano", ecco il quarto dei quattro percorsi In un anello di 100 km si vanno ad esplorare le sponde sx del canale Muzza e del fiume Adda, per la maggior parte inseriti in contesti naturalistici.


Il canale Belgiardino

 

 
Canale Muzza - Fiume Adda- Cattedrale vegetale a Lodi
 

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
100 km
438m
asfa/sterr
ciclab/strad
0,1% / 5%
✩✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩
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IL PERCORSO

Il tracciato si snoda sui confini delle Province di Milano, Bergamo, Lodi, Cremona.
Vengono attraversati i territori di 21 Comuni:

Melzo, Pozzuolo Martesana, Truccazzano, Comazzo, Merlino, Zelo Buon Persico, Paullo, Mulazzano, Galgagnano, Montanaso Lombardo, Tavazzano con Villavesco, Lodi Vecchio, Cornegliano Laudense, Massalengo, San Martino in Strada, Lodi, Boffalora d'Adda, Spino d'Adda, Rivolta d'Adda, Casirate d'Adda, Cassano d'Adda.

Si tratta di un tracciato che privilegia dove possibile le ciclopedonali, le strade campestri, le alzaie e le sterrate sia carrabili che singoli sentieri.

Quale bici usare

Senza dubbio meglio dotarsi di bici ammortizzate come delle MTB con forcella ammortizzata o meglio ancora con doppia sospensione se si vuole stare più comodi o anche delle Fat Bike o bici da trekking



Percorso Nero 100 km   

Sempre nell'ottica dei percorsi modulari che caratterizzano questo tracciato, per affrontare quest'ultimo percorso occorre prima consultare i percorsi : Verde , Blu e Rosso sino ad arrivare a questo punto della foto sottostante, dopo aver percorso 37,5 km

Qui ci si trova sul ponte del Canale Scaricatore Belgiardino proveniente dalla Centrale Termica di Tavazzano, di cui si intravedono le torri sulla dx.

Per raggiungerla occorre dopo il ponte prendere l'alzaia e risalire il canale sino alla Centrale.

A seconda della stagione potrete trovare dell'erba più o meno alta.

In questo 2018 con un Maggio abbastanza piovoso, se raffrontato con gli anni scorsi, la vegetazione appare molto rigogliosa ed in rapida crescita da una settimana all'altra, lasciando il paesaggio tutt'altro che disprezzabile.

A circa metà canale un dislivello del terreno viene sfruttato per deviare il canale in una piccola Centrale idroelettrica.

La strada gira attorno alla Centrale con uno strappo in salita di una cinquantina di metri

Dopo 1,6 km dalla deviazione sul ponte, si arriva ad incrociare la Via Paullese, la si supera proseguendo lungo l'alzaia oltre la sbarra.

Fate attenzione che non c'è molto spazio per il passaggio e l'erba alta potrebbe illudervi, meglio stare vicino al palo della sbarra.

 


A secondo della stagione è possibile trovare anche dell'erba molto alta.


Giunti nei pressi della centrale una sbarra determina la fine del tratto di alzaia.

Poco più avanti si incontra una strada asfaltata e si svolterà a sx.


La breve e ampia strada altri non è che l'ingresso e uscita per la Centrale Termica.

Arrivati nei pressi dello spartitraffico si hanno due opzioni per proseguire:

1) In zona protetta, basta seguire il percorso della traccia GPX e si svolterà a sx per poi ricongiungersi più avanti sul canale Muzza in località Zelasche

2) Seconda opzione, si prosegue a dx immettendosi per circa 200 m sulla trafficata Via Emilia, per poi attraversarla ed immettersi sull'alzaia dx del canale Muzza.

Se scegliete il percorso protetto "ufficiale" troverete i relativi cartelli ad indicarvelo.

A questo bivio sono 40,5 km percorsi dall'inizio.


Se optate per la soluzione 2) sono solo 200 m in cui occorre prestare attenzione è ancora buono che c'è una striscia continua che delimita uno spazio di banchina.


Giunti sul ponte del Canale Muzza, in corrispondenza della freccia occorre fermarsi, e con prudenza attraversare, magari ci vorranno dei minuti!

Il varco fra i guardrail è stretto, meglio scendere a piedi, subito dopo c'è anche una breve discesa sterrata


Ora potrete pedalare in tranquillità


Imboccato il sentiero che porta all'argine dx, ci si trova in una piccola area attrezzata con tanto di bacheca ad illustrare il percorso.

Guardando indietro vedrete la Centrale Termoelettrica di Tavazzano.

Da segnalare che in questo punto è presente un percorso analogo anche sul lato sx della sponda del canale della Muzza che poi più avanti si ricongiungono in località Cascine Zelasche



La piccola area attrezzata




Ogni pezzo del percorso fatto fino a qui è differente e per nulla monotono.


Questo è il primo ponte che si incontra ed è quello delle Località Zelasche.

Chi alla Centrale di Tavazzano avrà scelto il percorso protetto arriverà sul ponte in questo punto. Chi invece ha scelto di seguire subito il canale, arriverà sull'altra sponda del canale.

 

Da questo lato del canale si trovano a poca distanza dal ponte un'area di sosta con panchina, locandina e tre piccoli laghetti

Si prosegue rimanendo sempre sulla sponda dx del canale. Un'altra Levata ma con un salto di poca entità e quindi senza la presenza di una Centrale elettrica.

Più in la due panchine per godersi la frescura generata dal salto delle acque!

Un cascinale nei pressi del ponte della provinciale 115. A sx per Lodi e a dx per Lodi Vecchio


Dietro, in lontananza si scorgono i camini della Centrale di Tavazzano

Il ponte detto Napoleonico, che congiunge Lodi Vecchio a Lodi ora utilizzato solo per traffico locale.

Superata la strada del ponte Napoleonico, si prosegue, incontrando questi cartelli. Si passerà poi sotto il nuovo ponte che è andato a sostituire quello Napoleonico, lo si intravede in foto.

Sul percorso non manca di incontrare qualcuno in bici.

Ora ci si trova fra due filari di alberi lungo le sponde



Ancora una Levata che confluisce in una ampia conca, anche qui non c'è la centrale elettrica.



La periferia nord di Muzza Sant'Angelo.

 

Arrivati nei pressi del ponte si dovrà prendere il sentiero in salita a dx che porta a livello del ponte, si svolterà a sx attraversandolo per poi passare sul marciapiede di destra.

Si prosegue poi verso il sottopasso della strada, sempre sul marciapiede che diviene una ciclopedonale. Risalendo dall'altra parte sulla dx troverete un ponte di legno che scavalca la Muzza.

Ecco il ponte di legno che occorre attraversare, mancano 5,5 km a San Martino in Strada




Muzza Sant'Angelo vista dalla sponda destra della Muzza. Qui accanto c'è anche un bel parco ombroso con panchine.

Una passerella lungo il canale permette di arrivare ad un attraversamento stradale nel centro di Muzza Sant'Angelo.

 

Si attraversa qui e si prosegue sempre sulla sponda destra.

Il proseguimento sulla ciclopedonale è rallentato da questa "gimcane" posta sulla pendenza, che complica un po' le manovre a chi deve salire come la signora.



Un grazioso scorcio su Muzza Sant'Angelo e sull'impetuoso scorrere delle acque.


Poco avanti superato un altro ponte si arriva in un'area sportiva dotata anche di laghetto per la pesca.


Non mancano lungo l'alzaia alcune aree di sosta con tanto di tavole e panche e talvolta aree per barbecue.



Si prosegue verso la località di Tripoli

In fondo alla foto Tripoli. Non sono altro che alcune abitazioni. qui c'è un ulteriore divisione delle acque della Muzza che vengono suddivise in 4 differenti diramazioni. Giunti al ponte se si passa a sx, si arriva ad una ampia area di sosta.

Qui c'è un ulteriore divisione delle acque della Muzza che vengono suddivise in 4 differenti diramazioni. Giunti al ponte se si passa a sx, si arriva ad una ampia area di sosta.

Il percorso prosegue nella strada a dx fra i due alberi.

Un bel passaggio coperto dagli alberi conduce sulla strada provinciale.

50° km

Si arriva su questa strada che porta a sx a Lodi e a dx a San Colombano al Lambro.

Ad 1 km a dx si trova il Comune di Massalengo

In questo punto si interseca anche il report dei Castelli Lodigiani e Milanesi

Ora per proseguire il percorso si attraversa con cautela la strada raggiungendo il varco che si vede accanto al cartello blu della fermata del pullman.

 


Questo è l'ingresso a una breve ciclabile che vi condurrà a San Martino in Strada


Il canale si trova a sx ma si ha difficoltà a vederlo a causa della fitta vegetazione.

In centro alla foto si intravede una macchia scura, altri non era che uno dei numerosi coniglietti selvatici che ogni tanto rimanevano sorpresi dal mio passaggio.




Si arriva nei pressi di questa cascina dove si troverà sulla vostra sx un ponte, lo si passerà e si proseguirà verso San Martino in Strada.


Capolinea! qui si lascia il canale e si svolta a sx verso San Martino in Strada che si vede fra gli alberi.

Poco più avanti prima di arrivare a San Martino in Strada un ultima area di sosta con panche tavoli e zona barbecue.

La strada sterrata prosegue accanto al canale Codogna Bassa

Qui finisce lo sterrato e sino a Lodi troverete ciclabili su fondo asfaltato.

Non resta che svoltare a sx sulla ciclopedonale

al termine di questa seguite i cartelli della ciclabile in direzione Lodi. Qui occorre attraversare la strada Provinciale 107

Arrivati sulla strada parallela alla provinciale dovrete svoltare a dx; Purtroppo i relativi cartelli sono stati posizionati più avanti e sulla dx anziché di fronte sul lato sx della strada che sarebbero stati più visibili.

Si proseguirà lungo via G.Garibaldi sino ad incrociare via Vittorio Emanuele II. Si svolterà a dx per soli 30m per poi svoltare a sx in via Camillo Benso Cavour dove troverete di nuovo i cartelli.

Proseguite sempre diritti sino ad un bivio in prossimità della chiesa dove svolterete a sx in via Enrico Mattei e dove all'inizio del marciapiede dx troverete il palo con il cartello della ciclabile per Lodi.

Non resta che pedalare sulla ciclopedonale per circa 5 km

Qui a Lodi termina la ciclopedonale. Occorre svoltare a dx invertendo il senso di marcia alla fine della recinzione

Vi ritroverete in questo ampio sottopasso dove risalendo svolterete a dx, supererete un incrocio

Dopo arriverete ad un successivo incrocio dove svolterete a sx, portandovi sul marciapiede che in effetti è una ciclopedonale.

Se si proseguisse diritti, si potrebbe prendere la ciclopedonale che porta sino a Pizzighettone oppure a Castelnuovo Bocca d'Adda a vedere la foce dell'Adda nel Po.

Il marciapiede è suddiviso fra pedoni e chi va in bici nei due sensi di marcia.

Giunti a questo semaforo con la strada a dx in discesa il percorso prosegue su quest'ultima.

Chi invece volesse andare in centro, dovrebbe proseguire diritto attraversando la strada.

Se avrete preso la strada in discesa in fondo arriverete qui e dovrete proseguire dove sta svoltando a dx l'auto grigia.

Subito dopo troverete una rotonda dove svolterete a sx in direzione di un parcheggio dove troverete le indicazioni per l'attracco fluviale.

Attracco che si trova in fondo a questo vialetto dotato di panchine e parco attiguo.

Giunti all'attracco vi ritroverete sul lungo Adda su strada sterrata dove svolterete a sx.

60° km

Se avete bisogno di pranzare a sx troverete "La Casota" una associazione del borgo che serve piatti di cucina locale.


Dal locale della Casota si ha la vista sul ponte dell'Adda, la cascata e l'isolotto in mezzo al fiume. Il ponte sarè poi da attraversare per fare ritorno al punto di partenza, questa volta costeggiando la sponda sx dell'Adda fino a Cassano d'Adda. Mancano 40 km al punto di partenza

 

Dopo la Casota finisce lo sterrato ed inizia una passeggiata ed una striscia accanto per transitare in bici evitando l'acciottolato.

Riprendendo il percorso si arriverà a passare sotto il ponte sul fiume Adda.


Appena usciti dal sottopasso dovrete svoltare a sx e prendere la ciclopedonale a sx per attraversare il ponte.

Per proseguire occorre seguire le indicazioni seguendo le indicazioni del PERCORSO ROSSO

 

Traccia GPX





 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2018
pagina creata:21-05-2018
ultimo aggiornamento: 07-06-2018
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