Lombardia in bici

Parco del Curone
&
Montevecchia
(MB)
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In Brianza ai piedi di Montevecchia e verso Est si estende il Parco del Curone un luogo ricco di sentieri, boschi, radure e ruscelli, ottimo per fare trekking e per pedalare in MTB

Una delle tante frazioni nel Parco del Curone

 
Sentieri nel Parco del Curone e Montevecchia

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
29 km
a/r
454 m
Asfal/Sterr
Strad/Cicl
2%- 20%
✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩



 


La Mappa di Google Earth

La zona di Montevecchia e il Parco del Curone sono i primi contrafforti della Brianza che si ergono nella pianura Lombarda





L'altimetria del percorso: Come si vede di pianura da fare ce n'è poca





Come arrivarci

Il parcheggio del cimitero di Usmate è facilmente raggiungibile attraverso la superstrada A51

Il percorso

Si tratta di un percorso molto variegato che alterna tutti i tipi di fondo stradale, dall'asfalto, alle ciclopedonali, ai sentieri single track, alle strade carrabili sterrate o pavimentate, guadi, ponticelli e molti su e giù.

Fondo stradale

Si divide fra la prima parte su asfalto, la seconda su sterrato nel bosco, e poi sterrato su strade bianche.

 

 Bici consigliata

O una MTB front o una biammortizzata tutte dotate di generosi freni e buoni pneumatici con discreto grip per la possibile presenza di brevi tratti con possibile presenza di fango.


La Brianza, Montevecchia & il Parco del Curone

 

Era da diverso tempo che pensavo di fare un "assaggio" del Parco del Curone, forse anche una decina d'anni, anzi guardando bene sono proprio trascorsi dieci anni da questo report di Montevecchia, report che potete consultare perché in parte si integra con questo nuovo report.

Questa volta abbiamo fissato la partenza al parcheggio del cimitero di Usmate.
Erano con me gli accompagnatori veterani di bellitaliainbici, Dino e Giordano.

Usciti dal parcheggio si svolta a dx.

 


Giordano essendo un frequentatore assiduo del parco del Curone ci farà da guida.
Questa parte della Brianza è molto frequentata dai ciclisti specie nei giorni festivi e questo era uno dei tanti.

Da Usmate si arriva a questo bivio dove si svolterà a dx

 

Subito dopo si abbandona l'asfalto prendendo questa strada privata, dalla quale alcune amazzoni stavano tranquillamente scendendo in sella ai loro cavalli e segno dei nostri tempi... con il cellulare all'orecchio.

Se lo avesse avuto Toro Seduto si sarebbe potuto risparmiare della legna per i segnali di fumo!



Dopo il primo tratto con fondo acciottolato si passa alla strada bianca, con polverone incluso se vi passa qualche auto a velocità non moderata.

 


La strada privata dopo una curva termina davanti a questo edificio storico di Lomagna del 1800 Villa Busca dove si svolterà a sx.

Ora la Villa è stata suddivisa in appartamenti residenziali.

 


Il percorso prosegue in un viottolo che fa il periplo del parco della tenuta della villa.

A sx si vedono i primi contrafforti della Brianza


Il viottolo termina sulla ciclopedonale di Via Volta dove si svolterà a sx



Lungo la ciclopedonale altri incontri di ciclisti e cavalieri

 

Giunti a questo bivio abbiamo lasciato la pista ciclopedonale per svoltare a dx. In realtà lo abbiamo fatto perché era in corso una gara podistica che andava ad interessare la ciclopedonale che prosegue dopo il bivio e qui a sx.

Voi potete continuare tranquillamente sino all'attraversamento per poi riprendere a dx la ciclopedonale



Come si vede a sx c'è la ciclopedonale che da Osnago va verso Cernusco Lombardone


Più avanti a sx in lontananza si potrà scorgere Montevecchia posta sulla collina più elevata


Giunti a questo stop si svolterà a sx.

Per poi subito dopo svoltare a dx.

Qui Giordano si è sbagliato, doveva proseguire diritto dove è indicato il divieto d'accesso a 150 m, in quanto proprio li incomincia una nuovissima ciclopedonale che porta al parcheggio detto: dei guadi

Infatti poco dopo occorre immettersi su questa provinciale trafficata, svoltando a sx.

 

Arrivati in vista di questo bivio si svolterà a sx subito dopo i cartelli dove si apre uno slargo.

La strada che sale a sx si ricongiunge al bivio dove ho scritto la nota di proseguire diritti.

Proprio a questo bivio ho trovato la nuova ciclopedonale che affianca la via Carlo Porta.

 


Qui siamo al parcheggio dei guadi. Da qui superata la sbarra parte uno dei sentieri che s'inoltra nel Parco del Curone

 

Ovviamente sui sentieri si possono incontrare anche persone che fanno tranquille passeggiate o che vanno a correre o fare nordik Walking, in tutti i casi è consigliato di procedere ad andature adeguate.

 


L'ambiente è accattivante e si è immersi nei boschi a tratti con a fianco piccole radure.

Il tracciato è movimentato caratterizzato da continui sali scendi

 

Come scrivevo poco sopra, non si è soli su questi percorsi, anzi sono abbastanza frequentati, anche da chi giunge in senso opposto.

La nostra guida procede spedita nel territorio che conosce

Intanto si è presentato un piccolo guado e qui apro una parentesi (visto il terreno e senz'altro preferibile in caso di pioggia attendere qualche giorno prima di fare questi percorsi, a meno che non amiate i guadi e il fango!)

Altra cosa meglio pneumatici con un po' di tasselli, cosa che Dino non montava.

Giunti a questo bivio la nostra guida va a dx ... per poi accorgersi di aver sbagliato, infatti occorreva proseguire diritti, accanto al torrente Curone

 

Questo "lupo" stava scegliendo quale ciclista fosse più appetitoso da sbranare! Naturalmente scherzo, stava solo aspettando i suoi padroni.

A questo proposito devo dire che su simili percorsi non è indicato lasciare liberi i cani per vari motivi:

Il primo è che non si può essere certi quale direzione potrebbe scegliere.

Ci potrebbero essere delle persone con spiccata fobia verso i cani.

Non si può sempre sapere come potrebbe essere la reazione del cane o di chi lo avvicina

Anche se lo si tenesse al guinzaglio è sempre da preferire il guinzaglio corto; assolutamente da evitare quello lungo o allungabile, funesto per i ciclisti nel caso l'animale partisse all'improvviso incrociando la traiettoria del ciclista, con immaginabili conseguenze.

Scrivo questo avendo avuto dei cani ed anche avuto esperienze a riguardo nei numerosi percorsi fatti sino ad ora.

Il percorso è caratterizzato da diversi attraversamenti in passerella alcune delle quali fattibili in sella ed altre in cui è meglio accompagnare la bici

 



un po' di su e giù e si prospetta un'altra passerella

 



Oltre alle passerelle sono presenti anche i guadi con relativo fango in uscita. Ed è anche per questo motivo che indicavo all'inizio di evitare di praticare questo percorso nel caso abbia piovuto qualche giorno prima.

Qui un altro biker in attesa del suo turno per attraversare, cosa da farsi con decisione onde evitare di trovarsi fermi in mezzo al guado!


Ai lati alcune cataste di legna, segno che comunque il parco è ben curato

Si alternano boschi a radure

La nostra guida Giordano preso dalla foga fa di nuovo cilecca, la memoria incomincia a fare acqua! Infatti di fianco a Dino un palo porta in cima il cartello del percorso


Nulla da dire sull'ambiente

 

Si parano davanti tre percorsi paralleli quale scegliere?

 

Diciamo che tutti e tre presentano le loro difficoltà e scegliere quello pedalabile non sembra facile

 


Alla fine una traiettoria presa male fa sbilanciare la nostra guida che si salva in extremis

Finito il sentiero si sbuca in questa strada dove si svolterà a sx

 

Continuano le processioni di ciclisti e pedoni


La strada bianca sale verso la frazione di Valfredda ai piedi della collina


La via Valfredda su sterrato in salita, porta verso Montevecchia.

Occorre un certo impegno per affrontarla, cosa che stavano facendo questa coppia di giovani bikers


Ultime pedalate ad intercettare allo stop la Via Del Belsedere o Via Belsedere. Si svolterà a dx


La strada sale in modo deciso ...



... passando davanti al cimitero, giunti davanti al cancello soffermatevi e date un colpo d'occhio a quello che definirei un "cimitero belvedere"

In questo punto della salita verso Montevecchia abbiamo deviato per questo ripido sentiero

Il sentiero termina davanti alla lunga scalinata che a sx sale verso il Santuario da cui si gode un'ottima visuale panoramica testimoniato da questo report


Proseguendo ci si ritrova nel centro di Montevecchia


Ovviamente potete fermarvi e girarla come ad esempio ho fatto nel report richiamato sopra.

Noi abbiamo proseguito nel vicolo a dx ...

... che alla fine riporta sulla strada che fa da dorsale dei colli di Montevecchia


Infatti la strada dorsale a sx permette la vista sulla Brianza verso Ovest e ad est verso il Parco del Curone e le montagne del Lecchese

Come si evince dalle foto ciclisti e pedoni la fanno da padrone su queste strade

 

La strada a viabilità ordinaria termina davanti a questa sbarra oltre la quale ovviamente bici , pedoni e corridori sono ammessi

 

Fine della strada sbarrata dove poi si svolterà a dx...

... sino a questo bivio dove si svolterà a dx.

Qui mi soffermo e apro una parentesi:

Se avete lo spirito alla Indiana Jones proseguite a dx per il tracciato, un ripido sentiero nel bosco fra i rovi vi condurrà poi su una strada asfaltata.

Se invece siete tipi più calmi, optate per svoltare a sx in Via Deserto, alla fine vi ritroverete allungandola un poco a Bernaga Inferiore, ancora sulla Via Pianello

Quando siamo passati noi era evidente che la vegetazione era abbastanza invasiva segno che questo sentiero era poco praticato.


Alcuni tratti li abbiamo fatti a piedi, alla fine si sbuca su asfalto in Via Pianello e in vista a dx sullo sfondo del Colle Brianza.

Due molossi guardavano con interesse la nostra guida

Più avanti a questo bivio in località Pianello si tira dritti verso i cartelli per piegare subito a dx prendendo la Via Curone

Dopo un po' di viste panoramiche sul parco imbocchiamo la discesa sino ad un altro bivio.

Siccome Dino voleva andare a vedere il ristorante La Fattoria il Busarengo, lo abbiamo seguito in questa deviazione.

Motivo di questa visita: Dino si era ricordato che qualche decennio prima era stato qui a cena con dei suoi colleghi e voleva vedere se c'erano ancora gli stessi proprietari di allora

La risposta è stata affermativa e la specialità sempre la stessa che si intravede a dx

E visto che si tratta di Sardi, non poteva altro che essere il maialino o porceddu allo spiedo!

Ovvio che ne abbiamo preso nota nel nostro memorandum!

Conclusa la visita, siamo ritornati al bivio, dove è presente l'Agriturismo Amici della Ratta. Abbiamo proseguito in senso opposto, dove arrivati a questa frazione, alla fine della staccionata abbiamo svoltato a sx.

In fondo l'Agriturismo La Costa

Questo il punto di svolta, la casa in centro alla foto è quella della foto soprastante giusto per intenderci.

Si procede verso un'altra frazione in Via Galbusera Nera

Frazione dove è possibile pranzare o cenare

Poco distante proseguendo incontriamo un'altra frazione Cascina Galbusera Bianca

Usciti dalla frazione si svolterà a dx

Una veloce discesa conduce in mezzo al parco del Curone

A questo bivio si svolterà a dx

Si passerà poi attraverso la frazione Regondino su sterrata che finisce ....

... su questa strada dove si svolta a dx

Il percorso riconduce sulla strada provinciale dell'inizio di cui accennavo di evitarla facendo la nuova ciclopedonale, ricordate?

Bene ora non rimane che attraversarla salire sulla strada di fronte e fare il percorso a ritroso fatto all'andata.

  •  

Traccia GPX


Conclusioni

Ovvio che per le numerose svolte presenti su guesto perocrso è molto meglio consultare la traccia GPX. Io ho fatto del mio meglio per descriverlo per chi non avesse un GPS a disposizione.

 

 



buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2018
pagina creata: 15-07-2018
ultimo aggiornamento: 20-07-2018
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