Lombardia in bici

Val Varrone (LC)
Home


 

 


Una esplorazione della bella Val Varrone in Provincia di Lecco con l'intento di arrivare alla Bocca di Trona sul confine con la Provincia di Sondrio ma...

.
Val Varrone



Val Varrone - Alpe Vegessa


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
7,4km
736 m
Sterr/Cem
Carrabile
9% - 27%
✩✩✩✩
✩✩
-
✩✩✩✩

  

 

 

 

   

 

Ci troviamo nell'alta Valsassina, ai confini fra le province di Lecco e di Sondrio. Da Premana percorrendo la Val Varrone è possibile raggiungere la Bocchetta di Trona che si trova sullo spartiacque fra le due Province di Lecco e Sondrio.

Essendo stati non molto tempo prima sull'altro versante al Rifugio Trona di Soliva, l'intento era appunto di esplorare questo versante.

Come si può vedere dalla traccia su Google Earth non siamo riusciti ad arrivare alla bocchetta di Trona.




L'altimetria del Percorso

Con una pendenza media del 9,5% pur essendo una salita breve quella da noi fatta, vi assicuriamo che è parecchio impegnativa e le pendenze a due cifre si può dire che siano la norma arrivando a sfiorare le tre decine.






Come arrivarci

Da Lecco, si prende l'indicazione per la Valsassina, prendendo la nuova tangenziale in galleria che porta sino all'imbocco della Valsassina a Ballabio. Da lì si prosegue verso Introbio e ancora sino a Taceno per poi deviare salendo a Premana.

Dove parcheggiare

Parcheggio consigliato nella zona industriale di Premana in Via Giabbio. Da lì si prende la bici e si accede direttamente alla strada per i Forni e l'Alpe Varrone.



Il percorso

Pronti, via, si sale, sì! Anche in questo caso è così! Dal parcheggio, si inizia a salire subito, anche se i primi tratti sono leggeri sali scendi, poi però si alternano tratti che mostrano pendenze severe.

Condizioni del percorso

Si passa dallo sterrato compatto, alle cementate, sino allo sterrato misto sassi ed anche tratti in basolato.


Val Varrone

 



Lasciato il mezzo nel parcheggio e scaricata la bici non si fa altro che prendere la strada in salita in mezzo ai capannoni destinati prevalentemente alle lavorazioni dell'acciaio.

Premana è nota da tempo per la produzione di forbici, coltelli e simili utensili.




Come terminano i capannoni si lascia l'asfalto per lo sterrato. Il traffico in auto è riservato ai residenti dei vari alpeggi.




Non conoscendo la zona mi sono affidato al tracciato che mi ero fatto a tavolino e giunto in vista del ponte in pietra ....

... avrei dovuto passare sul ponte per poi svoltare a sx, ma guardando a sx ho visto un "by-pass" che poi si congiungeva con il tracciato che avevo caricato sul GPS.


Penso che abbiano realizzato il nuovo by-pass per evitare lo stretto passaggio fra le spalle del vecchio ponte in pietra.

Le case alle sue spalle sono la località Lawinol



Si riparte verso il "by-pass"


Questo passaggio è senz'altro più ampio del ponte in pietra anche se non so se in caso di forti precipitazioni l'acqua poi non arrivi a superare il manufatto.





Mi fa compagnia "dodicimila", è il soprannome per i km fatti annualmente in bici.

Lasciato lo sterrato sono iniziati i tratti con fondo in cemento...



... per poi smettere quando la pendenza si fa più dolce




Per chi fosse in cerca di una casa in pietra, questa è in vendita!




Giunti qui si è presentato un "trivio" . Le scelte erano: a sx in centro a dx.

In centro c'erano dei cartelli con divieto d'accesso e i cartelli a dx indicavano una strada ad accesso Agro-silvo-pastorale verso l'Alpe Chiarino e l'Alpe Ariale

Non rimaneva che la strada a sx con un altro "by-pass" alla strada centrale che era sbarrata.

 

Il fondo come scritto in apertura è vario e la presenza di sassi di varie dimensioni caratterizza parte del percorso.

Se con le gomme Fat è possibile anche passarci sopra, con le altre è meglio fare lo slalom.



Una cosa è certa, la Val Varrone ha risorse d'acqua presenti ovunque



Un'altra cosa che serve sono delle buone gomme con buon grip per superare le corte ma ripide pendenze sconnesse...



... per poi dopo l'erta salita spianare o quasi



Il falso piano finisce presto, superata la casa si scende al ponte per poi affrontare subito dopo una ripida cementata



Di norma in montagna quando si trovano i tratti cementati lo sono su tratti ripidi o in presenza di forti erosioni in caso di pioggia e comunque per garantire un grip migliore ai pneumatici, cosa fatta anche finendo il cemento con rilievi pronunciati.




Viste da questa prospettiva le pendenze possono sembrare di poco conto ma ...



... ma lo stesso tratto visto da questa prospettiva, dà tutta un'altra impressione






Come si evince da questo gruppo di foto il percorso è molto vario in quanto a fondi e cambi di pendenza.





Una cosa è certa; qui le pendenze non scherzano!


E anche se si hanno più di 10.000 km nelle gambe, quando è dura è dura!

E se dopo un tornante ne hai un altro ....



e altri ancora... poi anche il fiato diventa corto!






Con simile percorso mettersi a bere mentre si pedala è fuori luogo e poi meglio dedicare una breve sosta per normalizzare il respiro.


Dai che spiana..... si, un metro!




Pensate che su questa stretta carrabile sale anche qualche auto di chi risiede più in alto.
Francamente come facciano con questi stretti tornanti per me rimane un mistero!



Meglio prenderli larghi i tornanti, sono tanto stretti che anche in bici si fa fatica a fare la curva. Non mancano anche i tratti in basolato



Prima o poi i tornanti finiscono e si arriva All'Alpe Forno Di Sotto



Si arriva qui a 1100m s.l.m. dopo 4,6 km e 382m D+.
Quella che si vede di fronte é l'Alpe Casarsa da cui parte un sentiero per l'Alpe Barconcelli a 1380 m di quota.


Sopra il ponte si vede il torrente Valle di Barconcelli e quella è la valle che conduce all'omonima località.



Si lascia alle spalle l'Alpe per continuare l'ascesa


Guardando indietro a sx é l'Alpe Casarsa e a dx l'Alpe Forni Di Sotto.

Come avrete notato la prima parte della salita all'inizio della valle è più ombreggiata mentre salendo il sole ha la meglio.


Salendo si arriva all'Alpe Vegessa a 1180 m s.l.m.

 

E non pensate che le salite siano meno impegnative delle precedenti!



 
Tutt'altro!


Lasciata l'Alpe Vegessa si prosegue verso l'Area Picnic, una bela zona boschiva e prativa

Questa zona boscosa è molto bella e qui il fondo cambia aspetto con una presenza maggiore di sassi

Un altro passaggio su un possibile corso d'acqua e come si vede un tronco è stato messo in posizione più rialzata per evitare questo passaggio nel caso in cui potrebbe essere invaso dall'acqua, per cui tenetene conto.


Con questi fondi meglio avere una bici con buone sospensioni

 


Si sale ancora ma dietro l'angolo....

... dopo l'ennesimo ripido strappo in salita, un guasto meccanico alla trasmissione ha reso la bici impedalabile, per cui fine delle corse!

Non ci è rimasto altro che scendere e per fortuna che è quasi tutta discesa! Ma....

... Non è detto che i guai si presentino alle volte da soli. Nella foto non ero sceso dalla bici per parlare con l'escursionista, ma piuttosto ero sceso perchè affrontando la ripida discesa i freni non funzionavano con la giusta potenza se non in minima parte.


Quindi per evitare di finire al primo tornante nei dirupi, ho preso la saggia decisione di scendere a piedi, per lo meno nei pezzi più ripidi. Poi nei pezzi in falsopiano sono rimontato in sella e gradualmente hanno iniziato a pinzare di più.

Il giorno prima erano state sostituite le pastiglie e apparentemente sembrava tutto ok.

Intanto con il signore accanto è stato bello scambiarci i posti più belli da andare a vedere, cosa che però si è resa ardua in quanto ambedue ci eravamo già stati in tutti quelli da noi menzionati.



Con una bici in cui non si poteva pedalare e l'altra che frenava poco abbiamo concluso qui la risalita della bella Val Varrone.

 


Conclusioni

Inutile dire che si tratta di un percorso abbastanza impegnativo sotto il profilo fisico ed anche i mezzi è meglio che siano efficienti nei freni, nella trasmissione e nelle sospensioni.

Non è un percorso adatto a tutti, questo mi pare ovvio e ho insistito a mettere più foto per farlo comprendere meglio: Ciclista avvisato, fiato salvato!

Sarà per una prossima occasione riuscire a raggiungere la meta della Bocchetta di Trona, anche se non sarà una cosa di poco conto!

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2019
pagina creata: 03-01-2019
ultimo aggiornamento: 04-01-2019
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

     

Info cookie »