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Da Melzo al Sentiero dei Giganti

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Un percorso in gran parte naturalistico che percorre tratti sterrati per proseguire su viabilità a basso traffico, su ciclopedonali e alla fine comporre un breve anello che passa sul Sentiero dei Giganti fra le campagne e boschi del sud est Milanese.

 
Canale Muzza nei pressi di Truccazzano



Melzo ciclopedonale - Canale Muzza a Lavagna - Sentiero dei Giganti


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
66 km
71 m
asf/sterr
Cicl/strad
0,01% - 5%
✩✩
✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 


Giro naturalistico con anello finale fra le campagne e i borghi del sud est Milanese




IL PERCORSO

Questo giro con anello finale con partenza e arrivo a Melzo sfrutta dove possibile tratti di ciclopedonali e ciclabili o strade a basso traffico con molte parti di percorsi sterrati di campagna anche in single track. Quindi per la maggio parte immersi nella natura

Perchè la partenza da Melzo

Ci sono varie motivazioni:


1) Ho previsto l'eventuale possibilità che la partenza fosse raggiungibile anche in treno, di fatto Melzo si trova sulle tratte del Passante Ferroviario di Milano
con terminali delle linee poste a Novara,Varese,Bergamo,Treviglio.

2) Inoltre Melzo é servita da strade come: Bre.Be.Mi, Tangenziale TEEM, strade Cassanese e Rivoltana.

3) Si parte e si arriva a Melzo sfruttando parecchi tratti di ciclopedonali


Ovviamente nulla vieta che ognuno si gestisca come meglio crede e fissare il punto di partenza e arrivo dove é più comodo o escludere anche Melzo.


 

Questa mappa è riferita alla porzione fra i territori dei Comuni di Melzo e Pozzuolo Martesana dove ha inizio il percorso

La partenza da Melzo l'ho fissata in fondo a Viale Olanda (1). Ho scelto questo punto perchè una comoda ciclabile di cui si vedono i cartelli è per alcuni tratti parallela alla via Aldo Moro, dove si trovano numerosi parcheggi per chi dovesse arrivare in auto. Quindi se arrivate dalla ciclabile la stessa prosegue dopo la rotatoria fra le piante dietro il palo.

Prestate un attimo di attenzione (anche se qui il traffico è quasi assente) mantenendovi sul bordo a sx, visto che si andrebbe comunque contromano!

Alla fine della successiva ciclabile svoltate a dx e a un centinaio di metri prendete lo scivolo a sx che porta al sottopasso ferroviario.

(2) Una volta risaliti dalla parte opposta della ferrovia, a sx troverete questa ciclopedonale.
Proseguite fino a poca distanza dal palazzo, dove a dx, attraversata la strada, troverete un'altra ciclopedonale

Non potete sbagliare, proseguite sino ad un bivio dove svolterete a sx.

Finita la ciclopedonale s'imbocca la vecchia strada vicinale Galanta che passando davanti alla Cascina Rosa, anni fa, conduceva sino alla Cascina Galanta.

Oggi con le nuove infrastrutture per raggiungerla occorre fare tutto un giro differente.

A parte questo, seguendo la traccia del percorso si proseguirà diritti svoltando a sx alla prima deviazione che si incontra in corrispondenza delle piante a sx.

In pratica uscendo da Melzo a sud dell'asse ferroviario, il percorso va ad usufruire delle viabilità che hanno messo in atto i cantieri per il quadruplicamento della rete ferroviaria per l'Alta Velocità.

Anche le successive costruzioni delle nuove opere viarie come: la BRE.BE.MI A35 e la TEEM A58 ne hanno di fatto usufruito.

Proseguendo dal punto (3) si arriverà svoltando a dx ad affiancare la linea ferroviaria

Ora questa strada di servizio di R.F.I., un rettilineo di circa 1 km, da poco tempo è stata piantumata e dei giovani salici piangenti stanno già crescendo in fretta mostrando una folta chioma che regala dell'ombra.

In fondo si vedono i viadotti della TEEM A58.

In primo piano i viadotti della TEEM A58, mentre quello sullo sfondo appartiene alla BRE.BE.MI A35 che poco oltre va a raccordarsi a Pozzuolo Martesana con la TEEM A58, terminando il suo tracciato proprio qui fra i Comuni di Pozzuolo Martesana e quello di Melzo.

Questo è uno dei motivi della scelta di Melzo come partenza. Dall'uscita del casello il punto di partenza in linea d'area dista circa 1 km.

Le strade per i cantieri di queste opere ora sono utilizzate dagli agricoltori per l'accesso ai campi limitrofi e dai Melzesi che vogliono fare un po' di moto in bici o a piedi. Per inciso da qui in avanti si passa sul territorio Comunale di Pozzuolo Martesana.

Fra le infrastrutture viarie: A sx sfreccia il Freccia Rossa, a dx la BRE.BE.MI A35 termina qui il suo tracciato.

Proseguendo l'asfalto ad un certo punto termina lasciando posto allo sterrato e non se ne capisce il motivo.

Si prosegue sino alla vista sulla dx di un sottopasso della BRE.BE.MI A35.

Sbucati dal sottopasso ci si trova in una nuova area dal futuro da definirsi.

Sempre per realizzare le nuove infrastrutture viarie è stata fatta una "Cava di Prestito" ora divenuta per i cultori del Bird-Watching un Oasi per l'avvistamento dell'Avifauna, tanto che sono state avvistate 70 differenti specie di uccelli, alcuni dei quali molto rari.

Per raggiungerla basta proseguire diritti all'uscita dal sottopasso.

Di fatto una piccola porzione di questa cava e l'adiacente Cascina Galanta fanno parte del territorio di Melzo mentre la maggior parte, compresa questa da cui è stata scattata la foto, appartiene al territorio del Comune di Pozzuolo Martesana.

A parte il dettaglio scritto sopra, il mio tracciato svolta subito a sx passando molto vicino ad un'altra cava, presente sul territorio da più di cinquant'anni. Si tratta della cava "Rocca" sul territorio di Bisentrate frazione di Pozzuolo Martesana.

(5) Il tracciato su fondo sterrato passa a fianco della cava a dx e a sx della BRE.BE.MI A35

 

(6) Il tracciato si innesta sulla strada proveniente da Pozzuolo Martesana a sx e che a dx porta a Bisentrate


Bisentrate, un tempo una frazione dedicata alla agricoltura con le case destinate a chi lavorava nei campi.

Dopo l'avvento della meccanizzazione portata nelle campagne, la forza lavoro é sempre diminuita e poi il richiamo dell'industria nel vicino territorio di Melzo ha poi dato il colpo di grazia, con i risultati che i centri agricoli si sono lentamente spopolati.


Dopo un paio di curve fra i campi, si passa accanto ad Incugnate, un'altra frazione agricola. Proseguendo in fondo al rettilineo su una curva si trova il santuario della Madonna di Rezzano.

Se vi serve dell'acqua prima della curva a sx si trova una fontanella in una nicchia.

Dopo la successiva curva a sx inizia una ciclopedonale che collega il Santuario a Truccazzano.

Essendo un percorso abbastanza movimentato consiglio di seguire la traccia per il GPS, anche per l'attraversamento di Truccazzano.



Usciti da Truccazzano si attraversa il provinciale e si prende la ciclopedonale che conduce al cimitero, gli si passa a fianco e ci si infila nel sottopasso della strada Rivoltana....risaliti si prosegue sulla ciclopedonale che porta alla frazione di Corneliano Bertario.

Qui è stato sfruttato il sedime della vecchia strada

Giunti in vista del canale si abbandona la ciclopedonale e si prosegue diritti sullo sterrato dell'alzaia del canale Muzza

Imboccando l'alzaia se si guarda indietro verso il canale si possono vedere alcune abitazioni di Truccazzano.

Per proseguire non ci si può sbagliare, basta seguire il corso del canale, avrete 3,7 km per arrivare al Ponte di Lavagna

Truccazzano non è molto distante ma già si è immersi in piena campagna, prossima meta il ponte di Lavagna.

Sullo sfondo l'abitato di Truccazzano, come si vede non si è così distanti

Lungo il tracciato si incontrano alcune cascine, le uniche a cui è permesso transitare con i loro mezzi agricoli sull'alzaia per raggiungere gli attigui campi coltivati.

Il canale artificiale Muzza non è navigabile è stato concepito per irrigare i campi. Quindi lungo il suo corso diverse prese captano l'acqua dirigendole in rogge e fossi che si spandono per le campagne.

 

Dal ponte di Truccazzano il canale compie diversi cambi di direzione rendendo il percorso per nulla monotono.

In genere sono contrario alle ciclabili sterrate se sono etichettate come ciclabili di collegamento importante, come per fare un esempio la Peschiera - Mantova che anch'essa un decennio fa presentava tratti ancora sterrati successivamente asfaltati.

Qui di fatto il percorso che ho ideato va ad inserirsi in un contesto differente perché è vero che ad esempio può collegare Milano o Lecco a Lodi ma è anche vero che esiste una alternativa di ciclabile e percorsi ciclabili su asfalto che già permettono questo. Quindi in questo caso questa è una alternativa naturalistica.

Se non ci fosse stata presente l'alternativa asfaltata e questa fosse l'unica possibilità per raggiungere in sicurezza le località menzionate allora le cose sarebbero cambiate perché mantenendo il percorso sterrato si sarebbero precluse altre categorie di ciclisti o cicloturisti con bici non adatte per lo sterrato.

Per i più curiosi sotto la struttura che si vede a dx scorre il torrente Molgora che in questo punto finisce il suo corso dopo 38 km, divenendo un affluente del canale Muzza.

Il torrente Molgora nasce in due rami fra Colle Brianza e Santa Maria Hoè attraversando tutta la Brianza e parte dell'est Milanese.

Qui il Molgora ha un'altra peculiarità: segna il confine a dx fra la provincia di Milano nel Comune di Truccazzano e a sx con quella di Lodi nel territorio di Lavagna frazione del Comune di Comazzo.

 

Uno dei numerosi salti che il canale affronta durante il suo corso, lungo 60 km. In questi salti la portata di 40 m3/sec dimostra tutta la sua energia, tanto che più a valle hanno inserito nel suo corso un paio di centrali idroelettriche.

La strada passa fra una roggia a sx e il canale, quando piove l'acqua per qualche giorno evidenzia la presenza di buche. Un tempo le alzaie venivano manutenute ora un po' meno resta il fatto che non sono di certo le bici a rovinare l'alzaia ma i pesanti mezzi agricoli che se passano quando c'è dell'acqua, l'enorme pressione esercitata dalle ampie gomme non fa altro che allargare ulteriormente le buche ad ogni passaggio.

E' anche per questo che non è possibile far convivere l'attività cicloturistica con l'attività agricole perchè questo è il risultato e se ciò può essere indifferente per un trattore, per uno che va in bici questo può fare una certa differenza.

Per cui se devono convivere i due aspetti il fondo a mio avviso andrebbe pavimentato con del Biostrasse, totalmente riciclabile e privo di derivati petroliferi, altamente drenante viene prescritto per aree protette e anche S.I.C. Z.P.S. e Z.S.C. oltre a questa ha un'alta resistenza alla compressione e quindi anche adatto al transito di mezzi agricoli.

Poco distante da qui per chi volesse fare una digressione sul percorso, potrebbe andare a vedere l'oratorio di Rossate raggiungibile da Lavagna che si vede sullo sfondo della foto.

La breve storia è questa: Era in corso il restauro conservativo dell'Oratorio di Rossate ed ebbi l'occasione di poter vedere gli interni in anteprima a restauro ultimato per gentile concessione del direttore dei lavori.

Il tutto faceva parte delle opere di compensazione a causa della costruzione della T.E.E.M. A58 che passa poco distante da questa zona e raggiungibile da una strada campestre che collega Lavagna alla località Cascina Gardino.

Ho chiesto se avessero intenzione di asfaltare questo tratto che in parte sarebbe divenuto una ciclopedonale. La risposta è stata che la scelta di progetto prevedeva la risistemazione della strada campestre con fondo sterrato.

Io ho dato subito il mio parere negativo per la presenza di traffico sia locale anche se scarso ma maggiormente per quello dei mezzi agricoli pesanti.

A distanza di qualche mese ho visto l'opera finita con la strada resa piana colmando le buche, ma sono bastati i pochi mesi invernali e ripassando a primavera inoltrata i lavori eseguiti si sono rivelati vani! Ora permangono le solite numerose buche, risultato: Soldi spesi per nulla!


Arrivati ad incrociare la strada che collega a sx Comazzo e a dx la frazione di Lavagna, il percorso prosegue diritto in direzione Vaiano, solo che a un centinaio di metri si svolterà a dx prendendo di nuovo l'alzaia lungo il canale Muzza.

Non aspettatevi di trovare questo cartello è solo virtuale!

Basta attraversare la strada per scorgere a dx una roggia e il canale Muzza, dove proprio nella curva si riprenderà ad affiancarlo.


L'ingresso alla alzaia di Lavagna verso Merlino


Raggiunto il ponticello che porta all'alzaia basta guardare a dx per vedere il ponte di Lavagna

Ripresa l'alzaia subito dopo un'altra "levata" che crea una piccola cascata.

A sx, più avanti oltre i campi è possibile scorgere la frazione di Vaiano

Sulla sx fra gli alberi si intravede una cascina e proseguendo ad un certo punto noterete una deviazione con un cartello in legno posto su un palo con la scritta: Mulino bike point, un Bed & Breackfast che offre camere e la possibilità di un ristoro durante l'escursione.

Visto che ci si trova in un ambiente naturalistico ben ci sta l'incontro con un gregge

Quasi tutti i capi sembrano apprezzare questo luogo tanto da essere tranquillamente sdraiati in relax.

In primo piano un paio d'Asini di razza, si tratta della razza detta della Croce di Sant'Andrea per le striature nere sopra il garrese. Razza rara derivante dall'Equus asinus africanus

Non mancavano i capi caprini che anche ad occhi chiusi si potrebbe avvertire la loro presenza, questo anche se ci si dovesse trovare ad una certa distanza a causa del loro pungente odore che io particolarmente avverto anche a distanze rilevanti

 


Sullo sfondo il ponte della TEEM A58 scavalca il canale.

Oltre il ponte un nuovo cambio di direzione del canale dove sull'altra sponda si trova un lungo pioppeto disposto sulla riva e facente parte, penso, della Cascina del Gardino che si intravede dietro esso.

 

 

I recenti forti temporali con vento della settimana scorsa hanno abbattuto lungo il canale Muzza dei pioppi che ora giacciono stesi sull'acqua.

 

L'arrivo a Conterico, una frazione di Paullo, determina la fine dell'alzaia che riprenderà una volta giunti a Paullo.

 

Finito lo sterrato, si prosegue svoltando a sx in direzione Paullo.

Arrivati all'incrocio della Strada Paullese troverete il semaforo. Si attraverserà l'incrocio entrando in Paullo, seguite il tracciato per arrivare di nuovo nei pressi dell'alzaia del canale Muzza.

Questo è il punto in cui riprende l'alzaia sul canale Muzza, ma per questo report si segue un'altra direzione: Ovvero si attraversa il ponte sul canale e al bivio si svolta a sx, direzione Tribiano.


Andando in direzione Tribiano sulla vs. dx un gruppo di variopinti edifici industriali

Entrati in Tribiano proseguite sino al ponte sulla Muzza, seguendo il tracciato vi dirigerete verso il bivio per S.Barbaziano. Sono circa 1,3 km da farsi su ciclopedonali

L'ambiente è bello poco trafficato e tranquillo con a fianco le campagne e a dx il canale Muzza e oltre il parco con i campi da Golf fra Zoate e Tribiano

Qui al bivio si lascia la ciclopedonale per svoltare a sx su strada secondaria a basso traffico.

La ciclopedonale che prosegue verso Zoate sarà invece utilizzata in senso contrario quando si finirà il giro ad anello che inizia qui.

Ci si trova immersi nelle campagne

Fra campi di mais spunta la chiesa di S.Barbaziano sotto il Comune di Tribiano e risalente all'anno 1090.

A poca distanza dalla chiesa si trova la frazione di Lanzano

Giunti a Lanzano sull'unica strada in fondo si svolta a sx direzione Mulazzano e subito dopo a dx prendendo una sterrata che conduce a Balbiano

Anche qui bell'ambiente campestre affiancato dal Cavo Marocco

Giunti nei pressi di Balbiano prima di entrare in paese una cappella campestre, una panca e se volete "pucciare i piedi" accomodatevi!

Si attraversa il piccolo centro di Balbiano raccolto attorno alla piazza della chiesa, si prosegue scavalcando il ponte sull'Addetta, una diramazione del cnale Muzza posta a a Paullo e che nei pressi di Sarmazzano poi confluirà nel fiume Lambro.

Come ho già scritto, in giri come questo con molti cambi di direzione è consigliabile fare uso della traccia GPX che ho fornito.

Infatti per giungere qui sempre in ciclopedonale occorre fare un po' di svolte. Qui ci si trova dietro la chiesa di Colturano e a sx si vede l'inizio della ciclabile che porta a Melegnano

Per un tratto la ciclabile affianca la strada della Cerca per poi avvicinarsi al lambro passando sotto la nuova tangenziale nord di Melegnano e poi di nuovo a fianco della SP Cerca nei pressi di Sarmazzano dove al termine della ciclabile si svolterà verso il cimitero di Melegnano in Via Cesare Battisti.

Dal Cimitero si attraversa il ponte sul Fiume Lambro per svoltare subito a dx in via Giuseppe Verdi e sempre seguendo il tracciato si passerà a fianco della Cascina Cappuccina e su sterrato si proseguirà verso La Rocca di Brivio

Rocca di Brivio, per saperne di più basta leggere il relativo report

Sulla curva che porta alla Rocca a fianco di questo cancello parte il sentiero che conduce verso il Sentiero dei Giganti

Tempo fa per caso mi ero imbattuto in questo documento del WWF ed essendomi incuriosito, questa è stata l'occasione per toccare con mano di cosa si trattasse.

Lo sterrato dapprima in single track e poi su carrabile raggiunge la Cascina Santa Brera, fin qui nulla di eclatante.

Nella foto precedente potete notare che all'altezza della cascina sulla dx c'è la presenza di un folto bosco, ebbene è in questo tratto che il tracciato si fa interessante

Infatti sulla dx è presente il fitto bosco che però nel sottobosco pare sia stato pulito e quindi reso accessibile.

In effetti il tracciato nel bosco non è molto lungo si tratta di 650m dopo si esce allo scoperto sempre fra i campi.

Da qui in poi sono stato impegnato con la traccia che avevo programmato in quanto giunto al termine di questo sentiero un bel cancello di ferro chiuso da catena non mi ha permesso di proseguire su quanto avevo pianificato facendomi cambiare percorso.

A parte questo deplorevole particolare, basta seguire il tracciato per riacquistare la libertà ed "evadere" dai campi e far ritorno al punto di partenza.


TRACCIA GPX


CONCLUSIONE

Un percorso che fra campagne e frazioni e piccoli borghi, porta a vedere un piccolo angolo del sud Milanese, fra Melegnano e San Giuliano Milanese, che a suo tempo ha avuto una piccola parte nella storia.

  

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2020
pagina creata: 27-07-2020
ultimo aggiornamento: 28-08-2020
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