Lombardia in bici
Valtellina
da Mazzo alla Val Belviso
(SO)
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Val Belviso fraz. San Paolo 1216 m


Sentiero Valtellina - Tirano - Val Belviso Lago di Frera





Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
60 km
1420m
Asfalto
Cicl/Strad
6,5% - 25%
✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 

 

Come si può vedere dalla traccia si vedono due percorsi, a dx quello fatto in salita in fuoristrada e a sx il ritorno in discesa su asfalto verso Stazzona.
Sopra Tovo di Sant'Agata si trova il
Passo del Mortirolo. A dx in bianco sono le piste da sci dell'Aprica che si trova molto vicina alla Val Belviso.


 

L'ALTIMETRIA

Il primo tratto a partire da Mazzo verso Tirano di circa 13 km percorre il tracciato del Sentiero Valtellina ed è in discesa. Si prosegue poi sempre in salita con tratti ripidi nel bosco anche su sterrato fino al bivio per la Val Belviso. Il primo tratto è in discesa per poi riprendere a salire alternando tratti su asfalto a pezzi su sterrato.

IL PERCORSO

Si parte da Mazzo sul sentiero Valtellina in direzione Tirano, lo si attraversa proseguendo sino dopo Stazzona e al 14° chilometro lo si abbandona per iniziare una salita ripida lunga 5,6 km con 400m D+ che alterna asfalto a sterrato e che termina immettendosi sulla strada statale per l'Aprica. Dopo 2,95 Km di statale con 200 m D+ si incontra il bivio per la Val Belviso con una discesa di 1,5 km con 92 m D-.

Terminata la discesa inizia la salita mista asfalto sterrato per 6km con 500m D+ per arrivare nei pressi della diga sul lago di Frera.



 

Ancora una volta dal nostro campo base situato a Mazzo in Valtellina ad un centinaio di metri da questo luogo, entriamo nella "autostrada" valtellinese per le bici, ovvero il Sentiero Valtellina che l'attraversa tutta a partire da Colico sino a Bormio.

Prendiamo la direzione Tirano, obiettivo odierno raggiungere la Val Belviso che si trova vicino all'Aprica.

Sul percorso si trovano numerose aree di sosta con tanto di tavole e panche ed anche cartelli indicanti la distanza dell'area di sosta successiva sullo stile autostradale, a noi però appena partiti anche questa volta non servono!

Del GPS sul Sentiero Valtellina se ne potrebbe anche fare a meno visto i numerosi cartelli che in modo esauriente ti informano dove sei e a che distanza ti trovi dai principali Comuni lungo il percorso. A sx un'altra area di sosta attrezzata.

 

Anche se andando verso Tirano la pendenza media negativa è attorno al 1% questa è sufficiente per tenere una buona media.

C'è chi scende e chi sale, l'importante é pedalare

Passando da Lovero sulla sx si trova un'area di sosta riservata ai camper


Come scritto più volte, il sentiero Valtellina è molto praticato anche dai ciclisti in bici da corsa che possono pedalare in sicurezza su un bel fondo per un centinaio di km, più che sufficienti per soddisfarsi.

Arrivati in questo punto si cambia la sponda del fiume Adda da sx a dx. A dx in mezzo ai tre pali si vede il cartello marrone che indica la prosecuzione del Sentiero Valtellina

Superato il ponte sul fiume Adda, ancora troverete il cartello marrone ad indicarvi il Sentiero Valtellina. In sostanza il Sentiero Valtellina dove può segue sempre da vicino il percorso del fiume Adda.

Si passa a fianco del Lago di Lovero formato dallo sbarramento artificiale sul fiume Adda.

In alto a sx e il Comune di Sernio


Si passa a fianco della diga di Lovero e ancora una volta il cartello marrone ci viene in aiuto per indicarci il Sentiero Valtellina

Questo tratto che porta a Tirano è stato suddiviso fra gli utenti a piedi e i ciclisti in modo da non creare confusioni che possono provocare anche incidenti.



In estate essendo un luogo ameno con tanto di laghetto e fiume accanto, non è raro trovare molte persone a piedi che da Tirano salgono quassù.


Giunti in periferia di Tirano il cartello indica la fine della ciclabile. Noi abbiamo svoltato a sx

Si attraversa il moderno ponte sul fiume Adda ...

.... e si prosegue accanto al fiume in questo senso vietato ma non per residenti, mezzi agricoli e biciclette!

In pratica si deve raggiungere il ponte con i fiori, solo che le moderne bici hanno manubri di larghezza esagerata e si fa fatica a passare!

Per evitare questa strettoia si potrebbe passare sull'altro lato della sponda del fiume ma ci si troverebbe di nuovo contromano e questa volta senza un cartello che lo consenta anche alle bici.

Si svolta quindi sul ponte per raggiungere di nuovo la sponda dx del fiume. Proseguendo diritti, come si vede, si è in contromano.

Qui ci si trova sulla strada statale che di norma è molto trafficata. Attraversato il ponte si svolta a sx

Occorre seguire sempre il corso del fiume sino a questo incrocio dove ancora una volta si attraverserà il ponte sul fiume Adda in direzione Aprica

Per un buon tratto si pedalerà accanto al fiume su strada a viabilità ordinaria.

Qui si trovano meleti su entrambi i lati della strada.

 

Chiesa di San Bernardo vicino Stazzona

Giunti nelle vicinanze del ponte sull'Adda come si vede il cartello indica le direzioni Sondrio ed Aprica.

Nella mia scelta pensando ad evitare una parte del traffico automobilistico ho messo giù un tracciato che prevedeva di proseguire diritti.

Col senno di poi dopo aver valutato i due percorsi fatti, consiglio di seguire a questo bivio la svolta verso Aprica.

Per coloro che decidessero di farsi qualche chilometro fuori dal traffico e un po' di salite più allegre si prosegue diritti sul ritrovato Sentiero Valtellina che si ritroverà un po' più avanti ma già indicato dalla palina

Questo breve tratto è soggetto solo a scarso traffico locale

Ecco questo a dx è il punto dove il Sentiero Valtellina prosegue in direzione Colico. Noi invece abbiamo proseguito diritti verso Motta

Le indicazioni segnalano le direzioni Aprica e Sondrio, questo perchè una volta raggiunto Motta ci si trova sulla SS39 che a dx porta a Sondrio ed in direzione opposta all'Aprica, congiungendosi con la strada che sale da Stazzona e che ho indicato in precedenza come alternativa.

Lasciando Stazzona si passa fra boschi e meleti. In fondo a sx è Tirano

In controluce si scorge a dx il campanile della chiesa di Motta ed il cartello stradale. La strada come si vede è in salita

Arrivati a questo stop ci si trova di fronte ancora ad una ulteriore possibilità per raggiungere il bivio per la Val Belviso ovvero: andando a sx si salirebbe sulla SS39 che conduce all'Aprica e ci si incontrerebbe anche con la strada che sale da Stazzona.

Noi come già scritto avevamo scelto un percorso alternativo per cui allo stop si svolta a dx sino a questo punto dove si svolterà in salita a sx.

come svoltate vi consiglio da subito di inserire un rapporto corto al cambio vista la pendenza significativa e raggiunto il punto in foto si svolterà a dx.

 

Proseguendo da Motta siamo arrivati alla frazione Bongetti affrontando una bella ripida salita e qui mi stavo chiedendo se fossi sulla strada giusta e lo era, per cui avanti!

P.S. se cercate questa strada su Google Maps non la trovate! Per cui per forza di cose seguite la traccia altrimenti ai vari successivi bivi vi perdereste!

 

Incontriamo un'altra frazione superato Bongetti. Arrivando quassù mi sono chiesto: ma d'inverno quando nevica come fanno ad arrivarci visto le pendenze non proprio dolci e la stretta strada?

Proseguendo ci si inoltra nel bosco con fondo più o meno regolare. La forestale termina all'imbocco sulla SS 39.

Dopo 2,95 Km di statale con 200 m D+ si incontra il bivio per la Val Belviso con una discesa di 1,5 km con 92 m D-..

Dopo aver preso la strada in discesa si arriverà dove nella foto in basso a dx si intravedono degli edifici

Arrivati in fondo alla discesa si passa sul ponte di Ganda. Siamo a 915 m s.l.m. questo è l'invaso e la diga di Ganda della società Edison. A sx sull'edificio la scritta: Acciaierie e Ferrerie Lombarde Falck

A fianco del ponte dove si transita ce n'è uno vecchio in pietra , sotto a questi ponti scorre il torrente che va ad alimentare il bacino sbarrato dalla diga di Ganda

Dopo la diga si inizia a salire, la strada alterna fondo asfaltato a sterrato

Si sale a fianco del torrente fra pini e felci

La valle si mostra molto ricca di vegetazione

Giunti in località San Paolo 1216 m la valle si apre donando una veduta più ampia verso sud

 

Frazione composta da poche case in pietra

Se vi serve dell'acqua, appena usciti la trovate sulla vs. sx

In vista del Rifugio Cristina posto a 1255 m.

Dopo il rifugio Cristina si prosegue in salita verso la diga di Frera mancano 1,8 Km con 180 m D+

 

Il cartello marrone posto sul cancello vi indica il percorso

La strada sterrata scende sino al ponte Frera sul canale di scolo della diga di Frera

Superato il ponte prima della salita in una edicola di legno si trova la mappa del luogo.

Se cliccate sopra la mappa vi si apre più in grande

Superato il ponte si sale di nuovo su sterrata con circa il 10% di pendenza

A sx la salita che vi aspetta per salire alla diga

Uno sbarramento alto 138 m come se fosse un edificio di 46 piani!

 

La diga è stata realizzata nel 1959

Il lago Belviso si trova a 1485 m si tratta del lago con volume e superficie più ampie delle Orobie e si trova nel Comune di Teglio

La sponda dx del lago che si vede ha un sentiero percorribile anche in bici

La vista verso nord

 

Questo è il punto dove ha inizio il lago alimentato dal suo immissario

Indubbiamente si tratta di un bel luogo e il fatto che la valle abbia preso il nome "Belviso" la dice lunga!

Rifugio Cristina offre la ricarica per le e-bike

 

 

TRACCIA GPX


CONCLUSIONE

Da dove siamo partiti noi è un bel viaggetto, se poi si aggiunge la salita sterrata impegnativa nel bosco lo è ancor di più, ovvio nulla vieta di ridimensionare il giro a piacere ad esempio partendo dall'Aprica o da altri luoghi nelle vicinanze, oppure fare la variante su asfalto che poi abbiamo fatto al ritorno.

  

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2021
pagina creata: 07-12-2021
ultimo aggiornamento: 09-12-2021
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