Lombardia - Emilia
in bici

Dall'alta Valle Staffora
a Bobbio in Val Trebbia

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Un percorso che dall'alta Valle Staffora passa i confini Lombardi per inoltrarsi in quelli Emiliani ed arrivare in Val Trebbia a Bobbio

Bobbio il chiostro dell'Abbazia di San Colombano


Roncassi - Passo Scaparina - Bobbio Abbazia di San Colombano
  

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
44,38 km
1279 m
asfalto
stradale
8% - 20%
✩✩✩✩
✩✩✩✩✩
✩✩✩✩✩
 


 

 

   

 

Il nostro punto di partenza si trova nell'Alta Valle Staffora nel Comune di Santa Margherita di Staffora. La linea bianca che si vede in mezzo alla mappa è il confine fra le Regioni Lombardia ed Emilia. Il perchè della scelta di questo punto di partenza è per il fatto di aver pianificato tre report in questa zona, per cui come sempre ognuno può gestirsi come meglio crede.

 

Come si può vedere si parte subito con una salita a due cifre ricompensata poi da una lunga e bella discesa che poi la si dovrà ripercorrere in salita, per cui occorre mettersi l'anima in pace consapevoli a cosa si andrà in contro.

 

Il percorso

 

Si tratta di un percorso totalmente su asfalto e su strade aperte al normale traffico di strade provinciali. Solo il tratto della prima salita da Massinigo al passo della Scaparina è una strada secondaria, parte in mezzo ai boschi, stretta e ripida e con traffico molto ridotto se non assente.

La stessa situazione la potete trovare dal Passo Scaparina scendendo a Coli per innestarsi sul provinciale che scende a Bobbio. Sulla strada provinciale il traffico aumenta più che altro nei momenti di vacanze o giorni festivi.

Premessa

In genere evito di fare percorsi simili perchè come potete vedere dal grafico altimetrico c'é una prima salita seguita da una lunga discesa da farsi in senso inverso per il ritorno. Le mie preferenze invece vanno per salite anche lunghe anche ad anello che poi portino in discesa al punto di partenza. Il vantaggio di percorsi simili è che in qualsiasi momento del tracciato è possibile far ritorno al punto base girando semplicemente la bici arrivandoci senza pedalare. Questa è una buona cosa nel caso di guasti meccanici o di problemi fisici inaspettati che potrebbero subentrare, es: una banale caduta.

Quale bici usare

Qualsiasi bici dotata di buon cambio e freni efficienti può andar bene.


Dall'Alta Valle di Staffora alla Val Trebbia

Il nostro campo base di partenza era situato in località Pian del Lago poco distante da Santa Margherita di Staffora.

Dirigendoci verso Santa Margherita di Staffora abbiamo preso una strada secondaria a sinistra che sale verso la frazione di Massinigo.

Qui occorre aprire una parentesi:

Se osservate il tracciato sulla mappa nei pressi di Massinigo questo presenta un bivio con una parte che passa vicino a Santa Margherita di Staffora. Ebbene quella parte di tracciato l'abbiamo fatto al ritorno.

Massinigo è una piccola frazione e come si può notare la strada che lo attraversa è abbastanza ripida

 

Trovandoci all'inizio del percorso non penso abbiate bisogno di acqua, nel caso a sx troverete una fontana.

La mia scelta di percorrere questa strada è stata fatta per due motivi: il giorno prima avevamo già percorso il tratto dal Passo del Brallo al Pian del Lago per cui sapevamo già come era, il secondo motivo è stato che questo era un percorso nuovo, poco battuto dal traffico veicolare ed immerso in molti tratti boschivi.

Quindi come preferenza abbiamo optato per la tranquillità del bosco senza l'assillo di veicoli che ti sorpassano.

 

Il rovescio della medaglia è che in alcuni tratti la strada è abbastanza ripida

Un bel bosco penso che valga sempre di più di una strada provinciale se uno può scegliere

Dopo circa 3 km il bosco finisce e si apre una piana da dove è possibile scorgere la cima del Monte Penice che stavo indicando.

Questo è ciò che si vede uscendo dal bosco, con a sx il Monte Penice a seguire il Passo Scaparina. Le abitazioni che si vedono sono la località Roncassi di Menconico dove si trova l'Agriturismo La Pernice Rossa.

 

 

Visto che la salita era finita per il momento, ne abbiamo approfittato per una breve sosta.

Si riparte in discesa verso Roncassi, ma come si può vedere subito dopo la strada risale verso il Passo Scaparina

In prossimità degli alberi a dx si trova il GPM del giro a 1101m di quota

Verso il passo se si guarda indietro appare un'altra panoramica dove nell'ovale si può vedere Pietragavina, distante circa 8,5 km in linea d'aria.

In vista del Passo Scaparina, qui stavo constatando come si vede che il passo si trova ad una quota inferiore da dove stavamo scollinando ovvero il GPM non coincide con il Passo Scaparina.

Quindi sulle mappe questo è il Passo Scaparina e qui si incrociano 5 strade, qual'è la strada giusta da prendere? Dopo breve consulto mappale, la strada è quella di fronte, basta attraversare la strada provinciale.

Se si andasse a dx si arriverebbe al Passo del Brallo, mentre a sx si arriverebbe al Passo del Monte Penice.

 

Come si attraversa la strada provinciale questo è il panorama che appare scendendo verso Cà di Sopra.

Qui siamo già entrati nel territorio della Regione Emilia in provincia di Piacenza.

La strada che scende è sinuosa con molte curve ed offre quasi sempre viste panoramiche

Raggiunta la frazione Cà di Sopra un cartello invita a rallentare menzionando che qui i bambini giocano ancora per strada. Nonostante ci si trovi a più di 10 km siamo in una frazione del Comune di Bobbio

La strada è abbastanza ripida per cui buoni freni e attenzione a lasciar correre la bici.

La strada che scende dal passo in alcuni tratti è abbastanza pendente, qui siamo a Cà di Sopra mentre più in basso si vede Ceci da cui passeremo al ritorno da Bobbio.

Al di là della strada è Ceci, giunti al bivio si svolta a sx in discesa verso Bobbio.

Qui al ritorno si proseguirà verso il Passo del Brallo.

La strada che scende a Bobbio è un susseguirsi di curve e contro curve, senza alcun dubbio una discesa molto divertente per lasciar correre la bici concentrandosi sul guidato.

Se ci si ferma e si guarda da dove siamo scesi si può vedere come la valle è un continuo tappeto di boschi

Dal bivio di Ceci dove ci siamo inseriti sul provinciale abbiamo fatto 8 km, ne mancano ancora 5 per arrivare a Bobbio.

Una vista verso la Val Trebbia mentre il crinale delle montagne sullo sfondo comprende da sx il Monte Sant'Agostino, il picco più alto del Monte Aserei 1431 m e a dx i Monti Maggiorasca e Carevolo

L'arrivo a Bobbio è stato più un arrivo in un contesto motociclistico che ciclistico del tipo 50:1, in effetti ci sentivamo come mosche bianche. D'altra parte per me questa é una conferma che non cambia da quando decenni fa ero dall'altra parte della "barricata".

Uno degli emblemi di Bobbio è senza dubbio il Ponte Vecchio o Gobbo per la sua struttura irregolare, lungo 273m con 11 archi che attraversa il fiume Trebbia. Si possono anche vedere le edicole poste una fronte all'altra sulle due spalle del ponte.

E' anche chiamato Ponte del Diavolo

La contrada di Porta Nova è la via che a partire dalla Piazza San Francesco conduce alla Piazza Duomo

Si tratta della via dello "struscio" ovvero la via principale chiusa al traffico su cui affacciano negozi ed esercizi commerciali di ogni tipo.

Via che poi arriva nel "salotto" della Piazza Duomo con la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta di stile romanico risalente all'XI sec.

 

Dalla piazza Duomo ancora una vista sulla contrada di Porta Nova

Vicino la Piazza Duomo la Contrada del Donati porta al Palazzo Comunale

Questa è la Piazzetta Santa Chiara a dx è la facciata del Comune. In fondo è la Contrada dei Buelli

Gironzolando arriviamo alla Contrada di Porta Alcarina.


Ritorniamo sui nostri passi verso il centro.

Arriviamo all'Abbazia di San Colombano

 

Vicina all'Abbazia di San Colombano e separata da essa dalla Piazza Santa Fara si trova la chiesa dedicata a San Lorenzo, un tempo contenuta dentro le cerchia dell'abbazia e risalente al XI sec.

Vicino alla chiesa di San Lorenzo si trova la strada Contrada di Castellaro e se ne comprende il perchè vedendo spuntare il Castello in cima alla collina.


Tutte le contrade non sono certo di recente costruzione a giudicare dal tipo di costruzione più assimilabile al periodo medievale.

Un viottolo porta attraverso un cancello al Parco del Castello da cui si gode una vista verso l'Abbazia di San Colombano

In fondo al parco si è vicino al Castello Malaspina Dal Verme

Scendendo dal parco ripassiamo davanti alla Chiesa di San Lorenzo in piazza Santa Fara

 

Sempre in piazza Santa Fara la torre dell'Abbazia.

L'ingresso all'abbazia, in basso a dx è visibile una targa su un cippo

La targa è dedicata a San Colombano il fondatore dell'abbazia.

Si può dire che l'Abbazia è stata il fulcro su cui si è sviluppato il tessuto urbano e storico di Bobbio, qui il chiostro esterno

 

 

Il corridoio interno che porta verso la piazza dove si trova l'ingresso alla chiesa dell'Abbazia

La facciata della Basilica dedicata a San Colombano costruita attorno la metà del 1500 sui resti dell'antica chiesa romanica.

La struttura interna è formata da tre navate questa è la centrale

la navata di destra a fianco di essa le cappelle, in fondo la vista sul transetto.

La prima cappella sulla navata di sx ospita la fonte battesimale.

Una delle cappelle posta sulla navata di sinistra e riccamente affrescata.

Al termine delle navate si trova il transetto che forma la croce latina commissa.

A dx sotto l'abside si trova la cripta di San Colombano. Le persone che si vedono vi stanno accedendo attraverso le scale.

Sembra che nel 1910 durante dei lavori nella cripta fu trovato casualmente questo esteso mosaico del XI sec e raffigurante il tempo con i mesi dell'anno.

Di fronte al mosaico si scende ad un livello più basso che ospita il sarcofago di San Colombano

Una struttura in ferro battuto circonda il sarcofago di San Colombano

Il sarcofago scolpito contenente le spoglie di San Colombano riporta la sua statua sul cofano

Si ritorna nel corridoio da cui eravamo entrati e sopra appare questo affresco.

Che dire: varrebbe la pena di soffermarsi di più, ma c'è da far ritorno in Alta Valle di Staffora e la salita è lunga!

Riguadagnata la salita da Bobbio, oltrepassiamo il borgo di Ceci. Sopra di esso si vede la frazione di Cà di Sopra.

Ora volendo nulla vi vieterebbe di fare la strada a ritroso fatta all'andata, resta il fatto che da Ceci a Cà di Sopra e ancora più su verso il Passo Scaparina la salita non è proprio una passeggiata.

Noi si continua verso il Passo del Brallo passando dal Passo Vallette di Ceci a quota 1118 m, si scende poi a Pregola e successivamente a Brallo di Pregola

Brallo di Pregola chiesa di Sant'Anna

Giunti al Passo del Brallo a 951 m a fianco della rotatoria si trova una stazione di ricarica per ebike ed una colonnina con attrezzi per piccola manutenzione.

Qui termina il report, dalla rotatoria si prende la SP186 direzione Varzi ed in discesa si arriva al punto di partenza al Pian Del Lago.

 

Traccia GPX

 

 


Conclusioni

Un giro panoramico con belle strade in cui far correre la bici, salvo prima impegnarsi nelle salite e poi una visita a Bobbio un piccolo Comune di impronta medievale tutto da scoprire senza contare gli spunti enogastronomici che sa offrire il territorio.

 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2022
pagina creata:17-02-2022
ultimo aggiornamento: 21-02 -2022
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