Lombardia in bici
In mountain bike
sulla Ciclabile da Lecco a Lodi

70km
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1ª tratta: 17,5km da Garlate a Paderno d'Adda lungo le alzaie dei Navigli e del fiume Adda

 

Un percorso ciclabile, fuori dal traffico e dai rumori, immerso nel verde e affiancato costantemente ai corsi d'acqua. Un foto-racconto che passo, passo, vi farà scoprire uno degli angoli più suggestivi della Lombardia.

Consigli per le Bici :Consigliato usare delle city bike o mountain bike.


Potete vedere anche gli altri tratti che da Paderno d'Adda portano a Lodi

2ª tratta: Paderno d'Adda - Trezzo sull'Adda
3ª tratta:
Trezzo sull'Adda - Groppello d'Adda
4ª tratta:
Groppello d'Adda - Albignano
5ª tratta:
Albignano - Lodi

 

 

 

 

 

 

Sopra le mappe del percorso

Questo percorso si integra con i precedenti che vi hanno illustrato le tratte da Gorgonzola a Paderno d'Adda.

Ora da Garlate alle porte di Lecco si discende in senso opposto lo stesso percorso, ma con una variante, giunti a Cassano d'Adda si lascerà l'alzaia del naviglio svoltando a sx e prendendo la direzione verso Albignano si imboccherà la ciclabile che vi porterà in centro a Lodi

Un percorso suggestivo che partendo dal punto in cui l'Adda inizia la sua corsa verso la pianura padana, termina poi nel Parco Adda Sud. Uno spaccato del nostro territorio che spazia dalle forre dell'Adda ai dolci declivi del Lodigiano e alle distese dei campi coltivati della pianura punteggiati dai cascinali.

In questo punto si puo' dire che inizia il percorso, ci troviamo al Dopolavoro di Garlate, da cui parte la ciclabile che costeggia il lago di Garlate fino alla diga di Olginate.

Qui finisce il lago di Garlate e la ciclabile prosegue passando sotto il ponte

Il ponte di Olginate, dietro lo sbarramento, il lago di Garlate

Sulla sponda del lago di Olginate è ancorata'un'altra copia del traghetto di Leonardo che è in funzione fra le sponde di Imbersago a Villa d'Adda.

Una colonia di cigni nel breve tratto tra lo sbarramento di Olginate ed il lago di Olginate.

Poco dopo Olginate, lungo l'alzaia, si trova questo cippo ad indicare il confine di giurisdizione fra i porti di Brivio e Olginate,ovvio che risale ad un po di tempo fa!

A metà strada fra Olginate e Brivio dopo circa 5km, nei pressi di Airuno , l'Adda forma due lanche, visibili anche sulla mappa, dove è facile avvistare esemplari di Airone cinerino, ed altre specie di uccelli. Dietro le lanche i rilievi dei monti Bergamaschi.

Un'anatra che "vira"

Il tratto di alzaia che proviene dalla zona ristoranti verso le lanche


I rilievi che si vedono sono i monti della brianza che si elvano fin ai 900m
Questo è l'habitat dove l'avifauna puo' prolificare senza che vi sia una pressione di disturbo dell'uomo, fin tanto che ci si limiti a fare della caccia fotografica!


Un cigno intento alla cova


Questa bella fotografia è stata scatta dal santuario della Rocca posto in cima alla collina che si vede quando si arriva presso la zona ristoranti dopo aver passato la lanca. Il bel panorama che si gode da quassu' potrebbe tentare qualche persona ad arrivarci, la distanza in effetti non sarebbe molta, se non chè la salita è molto impegnativa e poi non so se vi rimarrebbe ancora "benzina" per proseguire il percorso! ... ciclista avvisato ..percorso salvato!


Il santuario della Rocca da dove è stata scattata la foto panoramica, fatta precisamente dal chiostro, si vedono i 4 archi.
Nella zona Ristoranti la ciclabile è a pochissima distanza dalla strada statale che corre qualche decina di metri sopra. Airuno è a circa 1km e se si volesse andare al santuario, raggiunto il semaforo svoltate a dx direzione Aizzurro qualche centinaio di metri dopo troverete l'indicazione sulla vs. dx. In cima alla collina il Santuario della Rocca di Airuno è a 384m slm


Il santuario visto in navigazione sull'Adda



La ripida e lunga scalinata con le edicole ai lati per la via crucis, che termina sul sagrato del santuario.

Per chi avesse problemi nell'affrontare la scalinata, si puo'proseguire lungo la strada, che con pendenze meno ripide vi porterà allo stesso punto.


Lasciate le lanche e la zona ristoranti, dopo 5 km lungo l'Adda si arriva a Brivio. Il lungo fiume offre delle panchine all'ombra di alberi per una gradevole sosta,sullo sfodo il ponte di Brivio


La MTB utilizzata per il percorso, puo' essere utilizzata tranquillamente una city bike o una robusta bici da passeggio , visto che non ci sono dislivelli da superare, anche il cambio potrebbe essere un'optional.
L'importante è che sia confortevole, visto che ci sono i tratti sterrati.


In acqua sono presenti diverse piccole barche da diporto o di alcuni pescatori


Piccoli di Cigno sotto sorveglianza dell'esemplare adulto. Il lungo Adda di Brivio è veramente bello, un'occasione per fare quattro passi.


Questo tratto di fiume da una visione sin verso la cresta del Resegone, mentre sulla dx appaiono i primi contrafforti Bergamaschi. Brivio è una piccolo paese di 4000 abitanti a circa 15km da Lecco. Anticamente il fiume Adda a Brivio formava confine di stato tra la Serenissima e lo Stato di Milano.

Il castello di Brivio domina ancora il paese con la sua struttura a pianta quadrata. Ai tre angoli del castello vi sono delle torri a pianta circolare, il quarto angolo è costituito a sezione quadrata. Costruito in epoca medievale per volere dei vescovi di Bergamo. Con i castelli di Trezzo,Cassano,Lecco e del Lavello serviva a fortificare le sponde del fiume Adda 

Il nome Brivio deriva dal celtico 'briva' che significa 'ponte' o 'passaggio'. Si situava al confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta. Nel centro storico, tra il XV e il XVI secolo venne costruito il piccolo ghetto ebraico. Fino al 1837 esistevano in questo tratto di fiume una serie di chiuse dette 'pescaie' che rallentavano e deviavano il corso d'acqua per alimentare i mulini ed i setifici dell'epoca

Altre piccole imbarcazioni ormeggiate a riva, e sopra, il passaggio di cicloturisti

Le case che si rispecchiano nell'acqua hanno sempre il loro fascino

Brivio con il suo ponte sull'Adda, visto dalla sponda opposta alla ciclabile

Passati sotto il ponte di Brivio si trovano altre case pittoresche che si rispecchiano sul fiume, foto scattata dalla sponda opposta della ciclabile

Qui i cigni sono di casa, ed è facile incontrarli, anche con i piccoli al seguito

La ciclabile prosegue poi verso Imbersago, dove vicino a riva in acque basse hanno create delle zone di riserva per la riproduzione dei pesci.

Probabile che i germani ne approfittino per banchettare con le uova deposte?

Paesaggio nei pressi di Brivio

Lasciato Brivio dopo circa 4,5Km si giunge ad Imbersago, qui si trova una riproduzione del traghetto di Leonardo. Il traghetto è in funzione e trasborda auto e persone da una sponda all'altra facendo il solo uso della corrente dell'adda e di un'orientamento attuato dal traghettatore a mezzo di un timone e di un gancio che appende alla fune su cui scorre il traghetto.

In pratica il traghetto viene messo di traverso alla corrente, la stessa tenta di trascinarlo a valle, ma l'occhiello che scorre sulla fune d'acciaio tesa fra le due sponde, obbliga il traghetto a muoversi in direzione dell'altra sponda.

Rimanendo sempre in ambito nautico, è un po come la barca a vela che mettendosi di traverso al vento riesce comunque a risalirlo, seppur con un certo angolo, sfruttando come "punto d'appoggio" la deriva sotto alla chiglia, senza deriva si avrebbe uno scarroccio, ovvero andrebbe nella direzione in cui soffierebbe il vento, analogamente succederebbe la stessa cosa qui, senza l'appiglio alla fune d'acciaio tesa fra le rive.

Imbersago, la sponda opposta di Villa d'Adda, con in sosta il traghetto di Leonardo

il traghetto di Leonardo in navigazione

Proseguendo verso lo sbarramento di Paderno, la ciclabile è quasi sempre coperta da alberi si incontrando anche alcuni boschetti e radure, e approfittando di alcune anse con acque calme, alcuni uccelli acquatici vi nidificano

Sull'altra sponda a Villa d'Adda hanno attrezzato alcuni spazi pubblici a parco, e cigni e anatre non si fanno certo pregare nell'accorrere a prendere bocconi di pane.

Poco prima della diga di Paderno d'Adda l'acqua frena il suo corso facendo specchiare la vegetazione

Giunti nei pressi di Paderno, prima del ponte sull'adda, si trova lo sbarramento , superandolo si puo' osservare il canale di derivazione sulla sinistra. Questo canale proseguendo va ad alimentare la centrale Esterle che si trova piu' a valle.

Superato lo sbarramento poco avanti si trova la chiusa che permetteva la discesa delle imbarcazioni dall'Adda per immettersi poi nel Navilgio di Paderno

Particolare dell'interno della chiusa sullo sfondo lo sbarramento

Ecco la panoramica, dopo qualche centinaio di metri dallo sbarramento e le chiuse, manca poco al ponte di Paderno

Si incomincia ad intravedere il ponte di Paderno

Ponte di Paderno visto dall'incile del Naviglio di Paderno, per la cronaca, il ponte è stato costruito in soli due anni (1886-1889) a destra si puo vedere lo sbarramento della diga sull'Adda

Ecco l'insieme della diga, l'incile del Naviglio di Paderno, e la chiesetta di S. Maria Addolorata.

La chiesetta di S. Maria Addolorata

In questa mappa tratta da uno dei cartelli posto lungo il percorso ciclabile facente parte "dell'Ecomuseo Adda di Leonardo" è interessante vedere in corrispondenza della numerazione 10 l'inizio del corso del Navilgio di Paderno, e documentato dalla foto sopra, si vede a destra l'inizio del Naviglio, in centro si trova la chiesetta di S. Maria Addolorata punto informazioni delle guardie ecologiche del parco (aperto la domenica)

Targa affissa sul muro di cinta esterno della chiesa.


Qui dopo 3 km da Imbersago si conclude il 1° tratto del percorso ciclabile che vi porterà a Lodi, fa seguito il 2° tratto : da Paderno d'Adda a Trezzo sull'Adda

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2005
pagina creata:30-05-2005
ultimo aggiornamento: 18-06-2015
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