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Brianza

Ciclabile del fiume Lambro

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Una Ciclabile da scoprire nel cuore della Brianza operosa, con scorci inattesi su un fiume che è da sempre sinonimo di "fiume non pulito"

 
Uno dei numerosi ponti della ciclabile sul fiume Lambro





Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
29km
a/r
350m
asfal/sterr
strad/cilab
2% - 8%
✩✩✩
✩✩
✩✩✩
✩✩✩

 

 

 


La mappa del percorso, in colore verde la ciclabile.
Fissando la partenza da Arcore, e facendo il percorso che passa per Lesmo fino a Macherio, sono 5,87km su strade comunali. Se invece si volesse scegliere di passare a sud verso Peregallo sono 3km sempre di strade comunali.

La lunghezza totale del percorso ciclabile è di 12,5km, per la maggior parte sterrato. Solo il tratto nuovo da Gerno e Peregallo è fatta con bitume rosso.

In totale sono circa 30km di percorso fra andata e ritorno.

Se invece si volesse partire o arrivare al parco di Monza, occorre fare il percorso evidenziato in colore rosso,


 
Come arrivarci

Arcore è facilmente raggiungibile a partire da Vimercate, dall'uscita della tangenziale Carugate-Usmate Velate



Una veduta di Gerno, con le facciate delle case color pastello, gerani alle finestre e selciato sulla strada, sembra quasi di stare in alto Adige! forse un motivo di tando ordine c'è, sullo sfondo l'ingresso alla Villa Gernetto, una delle proprietà dell'attuale premier del Consiglio Italiano. Sembra che ospiterà l'Università del pensiero liberale.

 

Giordano, la mia guida locale che mi ha permesso di conoscere questo percorso

Una via laterale

Il portone d'ingresso ad una vecchia corte, con travature in legno a vista nel portico.

Giordano si sofferma, e mi illustra alcuni particolari.
Più, avanti la strada affronta una discesa che porta alla frazione di Canonica.

Qui ci si trova a Canonica sul ponte che attraversa il fiume Lambro

Attraversato il ponte non vi potete sbagliare, a 50m sulla vs. dx. troverete il cartello stradale che indica Macherio, e a lato troverete l'ingresso alla ciclabile del Lambro. Al ritorno allo stesso punto invece di riattraversare il ponte, proseguite diritti attraversando la strada seguendo il corso del Lambro.

Subito dopo aver imboccato la ciclabile, un piccolo salto del fiume, ed osservando la scena quasi si stenta a credere di trovarci sulle rive del Lambro! certo l'acqua non è delle più limpide, ma sappiamo che ultimamente il Lambro ha avuto i suoi problemi inerenti gli sversamenti o scarichi selvaggi.

Certo se ci fosse un recupero più severo e drastico del territorio circostante con controlli capillari sulla provenienza degli inquinanti, si restiturebbe una zona di pregio fruibile in tutta la sua completezza, cosa che ora sentendo gli odori del fiume pare non sia attuata.

Le rapide nei pressi di Canonica

Canonica, la Chiesa della Madonna della Neve e la Villa Taverna

Poco più in là un esemplare di Airone Cinerino intento a predare, segno che tutto sommato l'ambiente è vivo!

La ciclabile è abbastanza in ombra e immersa nel verde, cosa che nelle giornate calde è molto apprezzabile

Archeologia industriale, sull'altra sponda una vecchia filanda

Un ponte sul Lambro che dà accesso all'area ex industriale della filanda.

Il ponte è realizzato in legno e metallo ed è riservato al passaggio dei pedoni, ciclisti, e mezzi per la manutenzione.

Una vista sul Lambro dal ponte

Passato il ponte Giordano mi attende all'ingresso di una cascina

Cascina molino bassi

Giunti nei pressi del ponte di Albiate sul Lambro, chiedendo informazioni ci hanno fatto fare questa stretta via con pendenza attorno al 27%, per poi farci infilare tra i rovi, lungo un muro perimetrale per raggiungere il proseguio della ciclabile, bene non fate tutto ciò, salite in paese per la strada normale, e fatevi indicare la Via Resegone. Giunti in fondo a questa strada sterrata incontrerete un'altra strada, prendete a dx. è in discesa e va verso il Lambro, è la via Tagliamento.

La ciclabile coperta dal fogliame

La ciclabile del Lambro

Se non vi dicessi che ci troviamo a 25km dalla piazza del duomo di Milano, penso che non ci credereste!

Purtroppo mi sono sfuggiti all'obbiettivo, "Cip e Ciop", una coppia di bellisssimi scoiattoli, che si sono presto dileguati nel bosco accanto.

 Terminata la ciclabile nella periferia di Agliate nei pressi di un ponte prendete a sx. e salite verso il paese per poi discendere al ponte principale che dà accesso al centro di Agliate, sulla sponda sx. del Lambro.

Il ponte di Agliate

Agliate, sullo sfondo si vede il campanile romanico della Basilica di San Pietro

Passiamo il ponte e ci ritoviamo dopo un centinaio di metri al cospetto della Basilica di San Pietro in Agliate

Indubbiamente un pregievole monumento storico, ne approfittiamo per una sosta ed una visita al suo interno.

Il complesso è dotato anche di Battistero con abside

La navata centrale verso l'altare, il soffitto in legno con architravi. Il colonnato in pietra si presenta con colonne dissimili una dalle altre.

Sopra il portone di ingresso è ricavato un loggiato in legno che ospita l'organo a canne

Il pulpito scolpito a fianco dell'altare, mi lascia perplesso la fattura dei capitelli dissimili su colonne in pietra, come se fossero fatti da mani differenti.

A fianco del pulpito l'altare, con alcune tracce di affreschi. L'altare in una posizione in altezza non certo usuale per una chiesa.

E' vero che di solito per accedere all'altare vi sono tre-quattro scalini, ma qui sono circa una decina , una bella scalinata in pietra, con tanto di ringhiere in pietra laterali, e non poteva essere altrimenti, forse che avessero già allora recepito la legge 626?

Notevole anche la lavorazione a traforo delle balaustre.

A mio avviso l'officiante voleva essere ben comodo nel tenere i sermoni, avendo a portata di "piede" il pulpito, e mantenendo nel contempo una perfetta visione dei fedeli presenti in chiesa.

Questo fa pensare anche ad un isolamento e un distacco come di superiorità verso i fedeli, cosa che nei tempi passati si sa la chiesa ha sempre mostrato.

La chiesa è dotata di navata centrale e due laterali, Giordano sta ammirando la costruzione degli architravi in legno, io invece mi sto ponendo delle domande sui colonnati.

In questa foto si possono osservare bene, e potete notare che gli archi non terminano tutti allo stesso modo, con lo stesso profilo, idem per i capitelli sottostanti, molto dissimili gli uni dagli altri, lo stesso vale per le colonne in pietra.

Non conoscendo la storia di questa basilica posso solo fare una serie di supposizioni:

1) E' stata costruita in tempi molto lunghi

2) E' stata ampliata mano a mano in tempi differenti

3) E' sorta su macerie di preesistenti chiese da cui sono state recuperate colonne e capitelli

Se notate non solo questa navata presenta queste particolarità, ma anche la navata opposta.

Forse una risposta ai miei dubbi può provenire da questo spaccato della prima colonna verso l'ingresso, dove l'appoggio non è sul pavimento ma scende sotto con un altro piedistallo, dove si intravedono altre pietre di un altro livello di costruzione.

Comunque sia la vera storia di certo non è una costruzione con stile omogeneo in questi particolari.

Staccato dal corpo centrale dell'abbazzia, il Battistero

Al centro del Battistero la fonte battesimale, sullo sfondo l'altare contenuto nell'abside, che si vedeva in una delle foto grandi esterne della Basilica. Sulle pareti tracce di un ciclo di affreschi ormai molto deteriorati

Si scorge in alto un affresco rappresentante (penso)una "deposizione"

Terminata la visita all'Abbazia di San Pietro in Agliate, facciamo ritorno all'inizio della ciclabile per proseguire ad esplorare il pezzo rimanente.

Altro ponte all'orizzonte e Giordano lo sta già attraversando

Fa uno strano effetto pensare di essere a pochi passi da Milano, in un ambiente quasi da giungla, se non fosse per il moderno ponte.

La mia guida si mostra soddisfatta per il giretto che stiamo facendo, sullo sfondo spunta la torre di Villa Gernetto di Lesmo

Oltre il ponte inizia un tratto di ciclabile nuovo, pavimentato da poco

Al di là del Lambro si trovano Biassono e Macherio

Un altro nuovo ponte nei pressi di Biassono, il pilastro in mezzo al ponte e dello stesso colore della pavimentazione , a tratto in inganno la mia guida, che quasi stava facendo un "frontale", forse sarebbe meglio renderlo più "evidente" con una colorazione differente.

Termino su questo ponte il mio report, come avrete visto il percorso merita, ma soprattutto merita di più il Fiume Lambro.

Un risanamento delle sue acque privandolo degli scarichi abusivi e selvaggi lo rivaluterebbe come fiume a tutti gli effetti.

Come sempre le leggi ci sono ma se non si fanno rispettare i risultati sono sempre questi, e le fresche acque chiare rimangono sempre un sogno!

Non resta che fare ritorno ad Arcore, oppure prolungare il percorso con una visita al Parco di Monza, vedi cartine iniziali.


   

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2011
pagina creata: 24-05-2011
ultimo aggiornamento: 26-06-2015
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