Lombardia in bici

Melzo - Treviglio
su Ciclovia del Naviglio Martesana
e Ciclovia dei Laghi Sud

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Una prima tappa di 50km a/r che porta ad esplorare una porzione di territorio percorrendo le Ciclovie della Martesana per poi deviare sulla Ciclovia dei Laghi Sud, che potrei anche chiamare degli 8 comuni, visto che di fatto dei Laghi si toccano solamente gli emissari del lago di Como (fiume Adda) e del lago d'Iseo (fiume Oglio)

Altro aspetto interessante, il territorio è attraversato in buona parte anche dalla ferrovia Milano-Venezia, il che per chi volesse fare un tracciato intermodale treno+bici+ciclabile, ne potrebbe approfittare calibrando il percorso secondo le proprie capacità, o ad esempio arrivare al termine della Ciclovia e fare ritorno in treno nel luogo di partenza.

 
Groppello d'Adda, il ponte sul canale di scolo della centrale elettrica posta a nord

 

Questa sarà una prima tratta che terminando a Treviglio dà una successiva possibilità, quella di arrivare in treno a Treviglio, bici a seguito e coprire la seconda tratta della Ciclovia dei Laghi Sud sino al capolinea posto a Cividate al Piano

 

 

 

 

   

 


Il palazzo Trivulzio a Melzo prima del rifacimento della piazza antistante.

Luogo di partenza

Se si arriva alla stazione ferroviaria di Melzo basta prendere Viale Gavazzi e percorrerlo sino in fondo arrivando al semaforo sulla strada Provinciale Cassanese.
Da li si prosegue diritti per 2km verso Gorgonzola, su una strada infracomunale.

In alternativa uscendo dalla stazione tenete la sx. e salite sul marciapiede che vi porterà ad imboccare una ciclabile sempre sul marciapiede dopo aver passato un passaggio pedonale in prossimità di una rotonda.

Alla successiva rotonda altro attraversamento pedonale,proseguite diritti lungo il viale alberato, sino ad arrivare ad un semaforo in prossimità del Cimitero.

Attraversate la strada (Viale Gavazzi) e svoltate a sx. andate sino in fondo arrivando al semaforo sulla strada Provinciale Cassanese.
Da li si prosegue diritti per 2km verso Gorgonzola, su una strada infracomunale.

 

Il percorso è adatto a tutti e non presenta alcuna difficoltà, è sufficiente una normale City bike.

Sopra la mappa che ho tratto da Google, 25 km di percorso misto stradale ciclabile, il tratto iniziale di colore arancio sono i 2km di strada che separano Melzo da Gorgonzola, strada secondaria che attraversa le campagne alcune con coltivazione a Marcita.

Il tratto blu riguarda la Ciclovia della Martesana, mentre il successivo rappresenta la Ciclovia dei Laghi Sud, tratto sino a Treviglio.

Sono esattamente 20 anni dal primo annuncio, che si aspetta che si faccia una ciclabile di collegamento fra le due città di Melzo e Gorgonzola. Come sempre mettere d'accordo due amministrazioni sembra una cosa insormontabile in Italia.

Se avessero iniziato i lavori 20 anni fa, costruendo 30cm al giorno di ciclabile almeno oggi l'avremmo inaugurata!

La linea di colore giallo rappresenta il passante ferroviario, e accanto a questi binari scorre anche l'alta velocità della tratta Milano-Venezia

Qui sotto l'alta velocità nel 1957!


 

I 2 km della discordia che collegano Melzo a Gorgonzola.
Sulla dx. della strada una sorpresa, hanno tagliato 20 piante ad alto fusto, tanto che il panorama della campagna è totalmente cambiato

Erano piante da almeno 50cm di diametro, non certo piccole, e il motivo per cui le abbiano tagliate ancora non lo conosco. Sempre che poi le reimpianteranno, ma conoscendo la storia penso proprio di no e a questo proposito....

DESOLATION ROADS

Accanto potete vedere i 2km di strada che collega Melzo a Gorgonzola, si può osservare che è una tabula rasa, ma negli anni 70 non era proprio cosi, le tracce rosse sono le piante ad alto fusto allora presenti nelle campagne, tagliate e non più reimpiantate, e a testimonianza guardate sotto, poi ci si lamenta che il verde non è sufficiente, bhè finchè non c'è una legge che obblighi il reimpianto, a quanto pare ognuno fa il bello e il cattivo tempo delle sue piante, che però guarda caso fanno parte dell'ecosistema e si dovrebbe tutelare questo aspetto anche in casa nostra senza guardare molto lontano in Amazzonia.

DESOLATION ROADS

Queste foto le ho scattate nel 1972, il punto rosso nella foto sopra rappresenta il punto da dove sono stati fatti gli scatti e le direzioni, come potete osservare il paesaggio era nettamente differente, con piante d'alto fusto sparse un po' in tutte le campagne, oltre a quel bellissimo doppio filare orami scomparso da decenni.

Giusto per la cronaca le moto erano due MotoGuzzi Stornello 160 e una Ducati Scrambler 350

DESOLATION ROADS & AMARCORD

Pur essendo la foto in b/n si possono vedere sullo sfondo le piante ad alto fusto ora non più presenti, e sempre per la cronaca la moto in piega era una Kawasaki 500 Mach III H1C , e per chi all'epoca non era ancora nato si tratta di questa bestiolina, una 500cc tre ciclindri a due tempi da 60Cv, da 200km/h che simpaticamente era sopranominata la "bara volante" perchè dotata di accelerazioni brucianti e prestazioni da brivido con impennate sino in terza marcia se portata al limite, ma con freni e sospensioni inadeguate!

Se fate una ricerca su YouTube è possibile anche vedere la moto e sentire l'urlo del suo motore in accelerazione, un sound inconfondibile, almeno per chi all'epoca lo ha sentito dal vero e soprattutto guidate!


Chiusa questa parentesi, arrivati a Gorgonzola si prende la Ciclovia del Naviglio Martesana
tratta
Gorgonzola - Bellinzago

Giunti a Bellinzago Lombardo, un cartello illustra la mappa della Ciclovia della Martesana da Milano a Cassano d'Adda 23 Km.

Sullo sfondo la ciminiera in mattoni di Villa Fornaci, ora si erge come simbolo di archeologia industriale.

Il contenuto del cartello

si prosegue poi con il tratto Inzago-Groppello d'Adda

Dopo 15km si arriva davanti al "rudun" di Groppello d'Adda, non si fa altro che proseguire diritti in direzione dell'Adda

La ciclabile prosegue lungo il Naviglio Martesana, qui un blocco per le auto che consente l'accesso solo ai residenti dell'abitazione che si vede sullo sfondo e ai mezzi di servizio e manutenzione dell'argine.

Si prosegue per circa 150m, sino ad arrivare a questo bivio, si prenderà la discesa a dx. verso il fiume Adda e Fara Gera d'Adda. Se si proseguisse a sx. la ciclabile vi porterebbe a Lecco.

Al termine della discesa, sulla dx. troverete uno sterrato che conduce verso il fiume Adda

Oltre il ponticello il fiume Adda, questo è il Canale Villoresi che attraverso il "salto del Gatto" si butta nell'Adda.

Il Canale Villoresi completato nel 1891 è un Canale irriguo lungo 86km che nasce dal fiume Ticino in località Somma Lombardo presso le dighe del "Panperduto" terminando poi il suo corso qui a Groppello confluendo in parte nel Naviglio Martesana e in parte con uno scavalco sotterraneo del Naviglio Martesana nell'Adda.

Lo sterrato che al termine della discesa porta alla spiaggia sul fiume Adda, questa zona è chiamata anche del "Pignone", sullo sfondo si intravede la chiesa di Fara Gera d'Adda, prossima meta.

Purtroppo di recente anche in questo parco sono state tagliati molti alberi ad alto fusto.

Un' edicola che spiega la località e il percorso ciclabile

La ciclabile prosegue verso fara Gera d'Adda, fino al termine dello steccato il fondo è asfaltato poi si prosegue su sterrato misto a sassi.

Una "morta" creata dal ritiro dell'Adda

Un breve tratto di sterrato nel bosco

Si giunge su un ponte che attraversa un canale proveniente da una Centrale idroelettrica a monte

Più avanti il canale va a confluire nel fiume Adda

Ancora un tratto di sterrato sino ad arrivare al ponte sul fiume Adda

Rammento come recita il cartello che il ponte è pedonale e le bici vanno accompagnate a mano.

Come notate c'è anche uno sbarramento per impedire il passaggio delle moto e motorini.

Se fossimo all'estero in una situazione simile non sarebbe necessario mettere le sbarre, chi fosse sorpreso a passare con un mezzo motorizzato per prima cosa riceverebbe una salata multa e subito dopo il sequestro del mezzo, da noi invece si preferisce mettere le barriere per tutti, anche ai disabili tanto che per l'accesso dei disabili occorre andare a procurarsi la chiave in un ristorante a Fara Gera d'Adda!

Passato il ponte, sull'altra sponda Fara Gera d'Adda


Basta che qualche bambino getti del pane nel fiume per creare scompiglio fra l'avifauna presente, autoctona e no, visto che siamo anche in presenza di una nutrita colonia di Gabbiani. Avranno anche loro Internet ed hanno saputo della globalizzazione?




Oramai i gabbiani fanno parte del nostro scenario Lombardo




Il canale del linificio



Il canale che serve il linificio


Attraversato il ponte troverete ai lati una serie di "edicole" che illustrano il territorio circostante, i monumenti, zone caratteristiche e il percorso della Ciclovia dei Laghi Sud che in questo punto ha ufficialmente inizio.

Il cartello recita: 42,4Km di lunghezza del tracciato della Ciclovia dei Laghi Sud. 8,9km invece è la distanza che occorre per arrivare a Treviglio, arrivo di questo report.

Il cartello che illustra il percorso.

Una vecchia casa a Fara Gera d'Adda

La piazza di Fara Gera d'Adda con la chiesa di Sant'Alessandro del XVI Sec. il Comune che si trova sotto la provincia di Bergamo, conta circa 8.000 abitanti e risale al VI Sec. con origine Longobarda.

Seguendo i cartelli della ciclabile si arriva a questo stop, occorre svoltare a sx seguendo la strada in direzione Canonica d'Adda, arrivati in prossimità della Caserma dei Carabinieri, la troverete sulla vostra dx, la si supera e si svolta nella via a dx.

Occorre prestare attenzione ai piccoli cartelli che indicano la ciclabile

Il cartello in basso è quello della Ciclovia dei Laghi Sud, quindi fate attenzione alle intersezioni che lo troverete sui pali.

Usciti da Fara Gera d'Adda prendendo la Via Treviglio, ci si ritrova in campagna.

Una delle grandi cascine presenti nella nostra pianura lombarda, quando per lavorare la terra occorreva un gran numero di braccia.

 

Un papà con il bambino che lo segue sulla sua bicicletta, come potete vedere la strada è di campagna e di larghezza ridotta, di macchine non ne passano molte, ma... avendola percorsa per 4 volte, tutte le volte mi è capitato che più di una macchina sia sfrecciata a velocità forse anche superiore ai 100km/h! naturalmente nel sorpassarmi se ne andata sul tratto non asfaltato sollevando un immenso polverone!

Personalmente queste soluzioni ibride di ciclovie con presenza di pazzi scatenati che pensano di essere all'autodromo di Monza perche spersi nella campagna, non è che sia una soluzione molto felice.

Lo sò è una questione di pochi pazzi, ma esiste, e non vorrei che con la diffusione della notorietà del percorso alla fine non succeda l'irreparabile.

Visto che lo spazio c'è spero che sia ricavato un percorso su sede protetta.

In questo punto i cartelli indicatori della ciclovia sono addirittura due, di dimensione più generose e dotati anche di indicazioni chilometriche.

In questo punto Fara Gera d'Adda si trova a 3km Treviglio a 5,9Km e Cividate al Piano a 39,4Km

D'inverno questo lato della cascina crea ombra sulla strada e se le temperature scendono sotto zero il fondo può rimanere brinato.

Il lato sud della cascina, ovviamente bello assolato! La strada prosegue verso la frazione di Badalasco un tempo chiamata Massari Melzi

Giunti a questa rotonda a Badalasco occorre svoltare a sx. direzione Treviglio

Una cascina nella campagna vicino a Treviglio

Lasciata alle spalle la frazione di Badalasco ancora un tratto di campagna sino ad arrivare ad uno strappo in salita che porta verso la frazione Geromina

A questo bivio si proseguirà diritti, verso la frazione Geromina



Giunti alla rotonda, si svolta a dx, prendendo questa ciclabile, osservate il cartello della Ciclovia.

Siamo ormai in periferia di Treviglio, si prosegue sino a passare sotto il ponte della ferrovia che porta a Bergamo, per sbucare sulla S.S. 11





Arrivo a Treviglio, le macchine che si vedono sono sulla Strada Statale 11, a sx. la ciclabile segue verso il centro di Treviglio.

Ad una media di 18km/h mi ci sono voluti 1h e 20' per coprire i 25km da Melzo.

Qui chi volesse potrebbe anche tornare in treno verso la stazione di Melzo, oppure semplicemente girare la bici e tornare per la stessa strada, oppure proseguire in ciclabile verso Cividate al Piano, mancherebbero ancora 33,5Km.

Personalmente sono tornato indietro totalizzando 50km, la rimanente tratta la riserverò per un prossimo report.

Da Treviglio a Cividate al Piano

 

   

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside
 

Un foto racconto di Cadore designer © 2011
pagina creata: 12-02-2011
ultimo aggiornamento: 29-06-2015
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