Lombardia in bici

Parco del Ticino
da Pavia a Vigevano

PV

Home


 

 


Un percorso interamente immerso nel polmone verde del Parco del Ticino riconosciuto dall'UNESCO come Riserva della Biosfera dal 2002.

 
Parco del Ticino, lungo il Sentiero Europeo E1


Parco della Sora a Pavia - Ponte delle Chiatte a Bereguardo - Fiume Ticino

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
42km a
183m
Asf/Sterr
Strad/Cicla
0,1%- 10%
✩✩✩
✩✩✩
✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 



Il tracciato risale il fiume Ticino in sponda sx da Pavia a Bereguardo e in sponda dx da Bereguardo a Vigevano.

  

IL PERCORSO

E' un percorso che può essere diviso in due tratti: il primo da Pavia a Bereguardo lungo tratti ciclabili misti a strade secondarie a basso traffico; il secondo da Bereguardo a Vigevano segue il Sentiero Europeo E1 ed è completamente sterrato.

Il primo tratto, all'interno del Comune di Pavia, segue un percorso ciclabile lungo il Ticino che si snoda fra tratti asfaltati misti a sterrato. Mentre, una volta abbandonato il territorio comunale il percorso continua lungo strade asfaltate.

La seconda parte del percorso si sviluppa quasi interamente all'interno di boschi; presenta numerose deviazioni e bivi, nonostante la presenza di indicazioni si consiglia di munirsi di GPS.

Si sconsiglia di affrontare questo percorso se nei giorni precedenti ha piovuto.

 

Rifornimenti idrici

Le fontanelle si trovano solo nei paesi attraversati nel primo tratto fino a Bereguardo. A Vigevano non ci sono fontanelle, ma molti punti di ristoro.

Quale bici usare

Per questo percorso si consiglia almeno una buona front o una biammortizzata.

Come raggiungere Pavia

Pavia oltre a raggiungerla in macchina può essere raggiunta comodamente in treno.

La traccia GPX

Andata



Da Pavia a Vigevano 

Questo percorso sarà raccontato dai nostri inviati di bellitaliainbici: la Dott.sa Debora e il Dott. Alberto.

 


Si parte dal Ponte Coperto di Pavia sulla sponda sx del fiume Ticino.
Se anche voi arrivate da Corso Str. Nuova vi ritroverete a questo incrocio semaforico. Si attraversa il passaggio pedonale sulla dx e al di là del marciapiede inizia il percorso ciclabile sempre verso dx.

 

 

L'inizio della ciclabile si apre con una meravigliosa vista sul fiume e le sue sponde rigogliose di vegetazione.

 

Al primo bivio che si incontra si svolta a sx per scendere lungo l'argine del fiume.


Allontanandosi da Pavia la vegetazione diventa predominante e ben presto fa dimenticare il caos della città.


Troviamo un passaggio sulla sx ed incuriositi andiamo a dare uno sguardo...


...una bellissima spiaggia!

Questo luogo ispira Alberto per un momento di meditazione in compagnia di un cane.

Dopo esserci beati della vista di queste acque cristalline, riprendiamo la marcia convinti che sarà l'ultima volta che ci fermiamo!


Dopo circa 1 km dalla spiaggia a questo bivio si svolta a sx, altrimenti, se si va dritto si entrerebbe in casa di altri!...


...meglio raggiungere il porticciolo.
Come si può vedere il tracciato é alternato a tratti in single track.


Il percorso rientra in mezzo agli alberi e a questo bivio giriamo a sx. Poco più avanti troviamo gli attrezzi del percorso vita e ne approfittiamo per sgranchirci un attimo le gambe!

 

L'ambiente circostante induce a guardarsi attorno alla ricerca di qualche volatile o animale terrestre, ma bisogna fare anche attenzione a dove si mettono le ruote per evitare buche, radici, rami e sassi!


Ci troviamo nel Parco della Sora e qui una mappa esplicativa

Lungo i percorsi all'interno del parco sono posizionati diversi cartelli che descrivono le caratteristiche del territorio. Cliccando sull'immagine vi verrà ingrandita se ne volete approfondire la lettura.


Al bivio con il cartello che descrive il greto del fiume svoltate a dx in direzione del...

 

...bosco di bambù!

Cliccando sull'immagine potete ingrandirla per leggere la sua storia.


Si percorrono ancora pochi metri per arrivare alla fine del Parco dove troverete anche una fontanella. Girate a sx e si affronta subito un piccolo strappo di 200m che porta...


...a questo bivio a cui si svolta a sx.
Si prosegue per un tratto su SP130 fino a Massaua.


Alla prima svolta a sx prendere Via Depretis e si arriva all'inizio della Pista Ciclabile Massaua-Santa Sofia.


La ciclabile é molto breve, infatti termina alla Cappella S. Sofia dove di fianco troverete un'altra fontanella.


Cappella Santa Sofia fondata da Carlo Magno nel 774, ricostruita nel 1576 e restaurata nel 1993.




Se vi sentite stanchi potete ritemprarvi sulle panchine di questo belvedere sul Ticino a fianco della cappella.

Fatto il rifornimento idrico seguiamo la strada e imbocchiamo a dx la ciclabile che ci porta verso la SP130, svoltiamo a sx in direzione Torre d'Isola rimanendo sulla ciclabile.


Lasciata la Cappella di S. Sofia abbiamo perso il vantaggio dell'ombra, ma ne ha guadagnato il panorama sui campi agricoli, principalmente costituiti da risaie.


Giunti a Torre d'isola veniamo accolti da un intenso profumo di rose che proviene da questa aiuola e sullo sfondo la Parrocchia S. Maria Della Neve.


Attraversato il piccolo comune si riprende la ciclabile, ma il Dott. Alberto poco più avanti inchioderà all'improvviso tanto da farmi pensare che fosse successo chissà cosa...


...In realtà aveva visto delle more da cogliere, ovviamente con il mio aiuto!

Si prosegue su ciclabile sino alla frazione Casottole, dalla quale il tracciato continuerà sulla SP130 sino a Bereguardo.


A Cascina Sette Filagni un bel campo di papaveri smorza la monotonia delle infinite sfumature del verde.


Alla frazione Vigna del Pero grandi risaie!




Dopo aver superato la A7, costeggiamo questo bosco di betulle.

Nonostante il percorso prosegua lungo una strada provinciale la vegetazione non manca, con repentini cambi di paesaggio.


Alla fine del bosco si arriva a questo bivio dove noi abbiamo svoltato a dx seguendo la traccia, ma si consiglia di proseguire lungo la strada SP130 fino a Bereguardo.


Una breve visita al Castello di Bereguardo dove bellitaliainbici é già passata in occasione del report da Abbiategrasso a Bereguardo

 

Usciti dal centro veniamo travolti da "La Ducale: Ciclostorica con bici d'epoca sulle strade degli Sforza". E' una rievocazione del ciclismo dei decenni passati.

 

 

Costretti a fermarci possiamo osservare dalla prima fila le mise sportive antecedenti al 1986.

Terminata la sfilata ci mettiamo in fila alla carovana e ci fiondiamo in discesa...

 

...fino al Ponte di Chiatte o delle Barche!
Mentre lo attraversiamo incrociamo sull'area pedonale molte persone che con armi e bagagli si apprestano a raggiungere le rive del Ticino per un pic-nic sotto il sole cocente!

 

Attraversato il fiume Ticino troviamo alla dx del ponte un'area pic-nic (fortunatamente all'ombra) accanto all'ultimo punto di ristoro prima di Vigevano.
Mentre pranziamo abbiamo ancora la fortuna di ammirare la carovana de La Ducale che proseguiva su strada asfaltata verso Vigevano.

 

Si prende il sentiero a dx del punto ristoro e da qui in poi si seguono i cartelli per Vigevano.
La segnaletica e le distanze progressive sono presenti, tuttavia ricordiamo di munirsi di GPS. Inoltre, il percorso segue anche il Sentiero Europeo E1 che porta fino a Vigevano.


Il sentiero presenta un fondo compatto, tuttavia sono presenti alcune asperità come radici sporgenti, difficili da individuare per il forte contrasto di luci e ombre.


Gli unici rumori provengono dal canto di varie specie di uccelli e dal fruscio degli alberi al passaggio di qualche folata di vento.


Da un anfratto della vegetazione sgorga acqua sorgiva. A fianco un cartello che ne indica il suo recupero.


Il sentiero è sufficientemente ampio nella maggior parte del tracciato, tuttavia non è esente da zone in cui si restringe e dove la vegetazione irrompe con rami, talvolta irti di spine.


Numerose rogge nutrono il terreno del sottobosco creando una condizione ideale per lo sviluppo e il mantenimento di questo meraviglioso ecosistema.


Come nel parco della Sora, anche qui sono presenti alcune edicole con indicazioni della fauna e della flora presenti nella zona.


Ad un bivio, invece di seguire la traccia a sinistra, deviamo a destra per alcune foto di questo ameno paesaggio in cui il fluire delle acque è sovrastato dall'incessante cinguettare di alcuni uccelli. Nel fiume, una deviazione del Ticino, si possono vedere moltissime carpe, girini oltre a libellule che sfiorano la superficie dell'acqua.

Riprendiamo a dx il nostro percorso, qui non vi potete sbagliare perché la segnaletica é molto chiara!

 

Ogni tanto il bosco si dirada e come in questo caso si apre su campi coltivati a granoturco.



Ogni tanto capita anche di attraversare qualche ponticello con qualche piccolo ostacolo. In barba ai divieti la dottoressa segue le indicazioni di Virgilio "non ti curar della catena, ma guarda e passa!".



Incuriosita da questa specie di fiori, costringo Alberto a fermarci per l'ennesima volta...


...direi che ne é valsa la pena per immortalare questo bellissimo quadretto!


Il bello di spostarsi in bici é anche avere la possibilità di soffermarsi ad ammirare la natura.


Verdeggianti e limpidissimi corpi d'acqua affiorano ovunque.



Avvicinandosi a Vigevano lo sterrato diventa più marcato, con sassi e pozze d'acqua, che talvolta occupano l'intera ampiezza del tracciato.
In questa occasione aveva piovuto due o tre giorni prima.


A questo bivio avevamo svoltato a sx, ritornando nella boscaglia, su sterrato. Esiste anche la possibilità di proseguire diritto (oltre il cancello che si vede nella foto) su strada.


Prima di questo tratto l'edicola avvertiva della presenza di specie pericolose come la vipera o alcuni insetti. Prestare attenzione e ricordarsi dei numeri di emergenza.


Ennesimo corso d'acqua attraversato da un ponte. Il Dott. Alberto vuole fare l'equilibrista oppure un bagno fuori programma?


Ritorniamo sul Ticino: una bella panoramica di un isolotto e della spiaggia.


A questo bivio abbiamo svoltato a sx su strada asfaltata. Anche a dx si arriva a Vigevano ma ancora su strade sterrate.


Ultimo strappo che porta Debora sulla retta via per Vigevano.


Alla fine della salita il paesaggio si apre su infinite risaie allagate.


§

Aironi bianchi e cinerini affollano le risaie e in posa statuaria scrutano il fondo alla ricerca di cibo.


Al primo bivio che si incontra svoltare a dx e proseguire lungo la strada che vi porterà alla periferia est di Vigevano.
Da qui si possono continuare a seguire i cartelli del sentiero E1 che vi guideranno fino in centro per la maggior parte su strada sterrata, poiché si avvicina di nuovo all'argine del Ticino; oppure, potete seguire la nostra traccia che rimane su strada asfaltata.


Eccoci a Piazza Ducale contornata dallo splendido porticato che culmina con la monumentale facciata del Duomo.

Noi ora andiamo a dissetarci e voi!?




CONCLUSIONE

Coerentemente con le caratteristiche del percorso descritte all'inizio del report, la prima parte é adatta anche a chi non ha una MTB, mentre la seconda molto più tecnica richiede più esperienza e mezzi consoni alle caratteristiche del fondo.

Dove c'é acqua c'é la vita!
Verde é il colore predominante di questo percorso, ma in realtà ci sono molte sfumature e colori differenti determinati dall'enorme biodiversità che non é sempre palese, ma bisogna saperla cogliere.

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2016
pagina creata:02-06-2016
ultimo aggiornamento: 02-06-2016
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

     

Info cookie »