Lombardia in bici

Salita Chiavenna
Passo dello Spluga
(SO)
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Alla scoperta della Valle di San Giacomo pù conosciuta come Valle Spluga una valle incantevole ai confini con la Svizzera

 
Lago di Montespluga a 1900m slm



La salita è lunga 33Km con 1896m di dislivello e pendenza media 5,9% max 10%

Luogo

Km
Altitudine m.

Chiavenna

0
333

San Giacomo Filippo

3
488

Lirone

8
836

Prestone

11
1053

Campodolcino

12
1067

Pianazzo

17
1370

Bivio Madesimo

18
1458

Teggiate

20
1623

Boffalora

22
1791

Rif. Stuetta Lago

23
1885

Monte Spluga

27
1902

Passo Spluga

30,2
2113

Queste mappe sono tratte da
Google Maps e Google Earth
e da me rielaborate.


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
33km
1896m
asfalto
stradale
6% / 10%
✩✩✩✩✩
✩✩✩✩✩
✩✩✩✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 

 

 

Alla scoperta del territorio

Alla solita mappa ricavata da Google Earth, ho aggiunto il percorso e altre indicazioni utili. Questa immagine è rivolta verso sud, e da un'idea della conformazione della valle.
Il tratto interessato dalle gallerie è quello da Campodolcino a poco prima di Teggiate.

Il profilo altimetrico ricavato dal GPS ed elaborato con TrailRunner.
Le improvvise impennate del tracciato sono dovute allo sgancio del segnale in presenza delle numerose gallerie del percorso.


La salita al Passo dello Spluga

Si tratta di una lunga salita, con numerosi tornanti, gallerie buie e presenza di vento in quota verso Boffalora (il nome penso spieghi bene!), ma tutto ciò ha il rovescio della medaglia ed i panorami sono incantevoli, tanto da essere una delle strade preferite dai motociclisti e dalle auto sportive scoperte.
Durante la salita ho incontrato innumerevoli blasonate auto e altrettante motociclette, e suppongo che un motivo ci sia, nella strada e nei panorami che la rendono unica nel suo genere.

Il punto di partenza a Chiavenna l'ho fissato nel parcheggio adiacente alla stazione ferroviaria, in particolare quello posto a est della stazione. E' sterrato, in compenso è ampio e in parte anche ombreggiato e non c'è limitazione d'orario.

Per raggiungerlo, proveniendo da Lecco alla prima rotonda di Chiavenna prendete la prima a dx. c'è comunque il cartello che indica stazione F.S.

Giunti alla stazione proseguite diritti sulla strada che poi svolta a dx. passate sui vecchi binari e svoltate alla prima a dx. dopo 100m troverete di fronte a voi il parcheggio, ci sono comunque i cartelli ad indicarlo

Usciti dal parcheggio ci si trova vicini al centro, per cui vale la pena attraversarlo in bici prima di prendere la strada che sale allo spluga.

Nella foto accanto si intravede uno spuntone di roccia sulla dx. a metà foto, si tratta della rocca di Chiavenna

dopo poche decine di metri si è già nel centro storico

...svoltato l'angolo giungo in questa piazzetta, e sulla dx in fondo vedo l'insegna di un minimarket, ne ho aprofittato subito per fare rifornimento.

Salita lunga ... fame lunga! per cui uno sfilatino con bresaola affumicata e un'altro panino con del Bitto del 2005.

Ormai questi prodotti locali della zona fanno parte delle mie conoscenze culinarie come del resto i pizzocheri ed altri prodotti tipici.

Alla fine lo sfilatino non mi faceva chiudere la zip dello zainetto, ma sempre "melius abundare quam deficere"

Proseguo oltrepassando un ponte sul fiume Mera

Dal ponte sul fiume Mera, uno sguardo verso la piazza da dove sono venuto

Usciti dal centro di Chiavenna ci si ritrova su una rotonda su cui si diramano tre strade la prima a dx. per Saint Moritz, la seconda a dx. per lo Spluga, la terza a dx. per Lecco.

Quindi non resta che prendere la seconda a dx. per lo Spluga, dopo alcuni km si incontra questo cartello che da le indicazioni inerenti i limiti per i veicoli che debbono transitare in Svizzera.

e sono: max 18t. max. larghezza 2,30m, divieto rimorchi, bus max. larghezza 2,55m lunghezza max. 10m e solo con permesso.

Mezzi da 3,5t solo con permesso.

Più avanti il cartello che indica l'apertura del passo

Dopo circa 3km una serie di tornanti e si arriva a San Giacomo Filippo un piccolo comune di circa 470 abitanti. E' il comune che da il nome alla valle di San Giacomo o Spluga.

La valle di origine glaciale è solcata dal torrente Lirio che poi diventa affluente del fiume Mera a Chiavenna

Una delle tante soste per i rifornimenti idrici, visto il caldo ne approfittavo per cambiare di sovente l'acqua, in questo caso una fontana d'epoca, risale al 1600

Vicino al Santuario

Il Santuario della Madonna Misericordiosa di Gallivaggio

Dopo 8km si arriva a Lirone, 836m.
Sulla dx. si trova un'area ombreggiata con panchine e parchetto

Una scritta sbiadita dal tempo: TRATTORIA con ALLOGGIO

Un'altra fontana a Lirone sorvegliata dall'affresco di una Madonna

La valle per i Ciclisti

Altra sosta rifornimento idrico, debbo dire che nel mio peregrinare fra le valli, ce ne sono alcune dove cercare una fotanella può essere un'impresa, in questa valle invece ce n'è in abbondanza, e questo per i ciclisti è una manna

La strada passa attraverso Prestone 1053m s.l.m.

Il lago a Prestone in direzione sud

Il lago a Prestone con sguardo verso nord

l'affluente scende con irruenza nel lago con sbarramento artificiale, sullo sfondo una chiesetta del 1737 di San Gregorio Taumaturgo nella frazione Portarezza.

Pare vi sia una storia su questa chiesa, fu chiamato un pittore ad affrescarla, ma l'offerta fatta dai committenti non fu gradita dal pittore che accettò comunque malvolentieri.

Si fece allora pagare in anticipo con la scusa di dover acquistare il materiale, ed in fretta terminò il lavoro senza far mai entrare nessuno a visionre l'avanzamento dell'opera.

A lavoro ultimato chiamò i committenti e mostrò loro l'opera, si levò un coro di proteste perché il lavoro era inferiore di qualità a quelli che normalmente il pittore era solito eseguire, e lui rispose in latino:

Qualis pagatio talis lavoratio !

Campodolcino

Campodolcino, a fianco della chiesa c'è la strada che porta alla frazione di Fraciscio

Uscendo da Campodolcino, si arriva a questo bivio.
In pratica i mezzi più lunghi di 5m sono obbligati a prendere la strada a sx. per raggiungere Madesimo o lo Spluga.

Se si va a sx. Madesimo dista 8Km mentre lo Spluga 19,5.
Se si prosogue diritti Madesimo è a 5Km e lo spluga a 16,5Km.

Questo percorso alternativo c'è perchè la strada diretta, con molte gallerie e tornanti sarebbe impraticabile per mezzi ingombranti.

Ovviamente la bici non ingombra, ma visto che le gallerie sono buie è tassativo avere delle luci per farsi vedere! O il giubbino riflettente come prevede il nuovo C.d.S.

Una foto di Campodolcino presa da un'apertura dopo aver imboccata la galleria.
Il parcheggio che si vede in primo piano è quello della funicolare che sale a Motta ove c'è il comprensorio sciistico di Madesimo.

In pratica è un'alternativa per chi volendo andare a sciare a Madesimo non si voglia sorbire il resto dell'arrampicata che specie d'inverno in presenza di neve sulle strade...

La strada ovviamente sale, e questo è il tratto più suggestivo, il cartello indica 10 tornanti da qui

Per dare un'idea ecco la strada come si arrampica attorno alla montagana

Mentre la strada con i tornanti porta rapidamente in quota, sotto il fondovalle si fa sempre più distante e si intravede il percorso alternativo

Uno dei 10 tornanti, qui si sale a 10-11km/h

Forse questa immagine rende meglio come si arrampica la strada

L'imbocco di una delle numerose gallerie

Fra una galleria e l'altra c'è tempo per osservare il panorama, ecco una vista verso ovest, la frazione di Starleggia 1565m

Uno sguardo verso nord e le due strade alternative, o quella lunga in fondovalle o questa breve e arrampicatrice, a voi la scelta.

Galleria con vista panoramica

Lì sotto Pianezza a quota 1370m , alle porte di Madesimo

La galleria che da accesso a Madesimo, e a sx. la strada che sale allo Spluga, fin qui sono 18km a 1458m, mancano ancora 15km di salita

Chi ben comincia è a metà dell'opera, mancano 655m di dislivello da superare e se si è fortunati si può incontrare poco vento!

Ora la strada acquista più "respiro" da qui in poi si esce dalla stretta valle

Si incominciano a vedere i pascoli d'alta quota

Ora guardando verso sud, in fondo, in fondo, in fondo alle montagne, il punto da cui sono salito

Verso ovest il panorama si fa grande, con frazioni sperse sulla costa della montagna fra prati e boschi. Questa é la Val Febbrero

Dopo 20km Arrivo ai 1623m di Teggiate

A sx. un torrente che scende ripido fra cascatelle in mezzo al bosco, il cui fragore si sente sin quassù

Uno degli spettacoli che sa offrire la natura e per cui vale la pena fare qualche km in salita per poterlo ammirare

Ora si sale fra prati in fiore con un panorama che si fa sempre piú ampio

Boffalora, di nome e di fatto, arrivato qui a 1791m un vento contrario abbastanza intenso accresce la difficolta in salita, mancano ancora 10km!

A queste mucche il vento non può che far piacere visto che tiene lontani gli insetti!

Stuetta quota 1885m, in fondo la diga del lago di Monte Spluga

Il paesaggio si fa sempre più d'alta quota con i contorni di monti ancora innevati anche se si è ufficialmente in estate

Osservate l'ombra sotto la bici, sole a picco, così direbbe Dino, e in effetti se non mi fossi messo una crema solare protezione 40, sarei stato già ben cotto, quindi mi raccomando proteggetevi per bene con una buona crema ad alto fattore di protezione.

Tenete conto che si sale da sud a nord e poi discesa in viceversa, quindi sole dietro e davanti continuo, sempre che ci sia naturalmente!

La diga

Monte Spluga sullo sfondo

nel blu

La strada dei bikers, lungo la strada molti cartelli di ristoranti e alberghi danno il benvenuto ai bikers , che su questa strada sono numerosi e di casa



Non mi sono trasferito in USA, anche se l'ampia strada con moto parcheggiate da ambo i lati potrebbe fare supporre, no, sono solo arrivato dopo 27km a Monte Spluga e raggiunta quota 1902m

Germania, Italia, Svizzera, Austria, tutte nazioni che qui sono di casa a giudicare dalle targhe delle auto e moto che ho incontrato

da 6 a 12 ciclindri, questi sono i rombi dei motori che vanno per la maggiore su questo passo!

A questo punto ci sono due alternative: o si fa un giretto perlustrativo peraltro assai breve qui intorno, oppure si sale al passo altri 110m di dislivello da superare

Ho optato per un breve giretto

A chi non piacerebbe una casetta così, con vista lago?

Molti escursionisti ne fanno un campo base da cui partire per escursioni nei dintorni

Riparto alla volta del passo per completare il viaggio.

Nel frattempo sono arrivate altre moto, e molte di queste appartengono al mio passato di ex motociclista, come ad esempio quella in primo piano.

Riparto alla volta del passo per completare il viaggio.

lascio alle spalle Monte Spluga

Monte Spluga e il lago

Si sale ancora ma in modo regolare

Riguardando i miei archivi fotografici ho scovato questa foto storica risalente al 1979, più o meno lo stesso punto, sempre due ruote, e sempre io :-).

Il paesaggio non è cambiato, io .... direi di sì, ah! Ricordo un'altra cosa buffa:
La frontiera all'epoca funzionava, al contrario di ora che è deserta! Me lo ricordo perchè l'efficiente doganiere mi chiese i documenti, gli diedi il passaporto, (io provenivo dalla Jugoslavia e sotto Tito il passaporto serviva, e dopo un giro in Austria e a Monaco di Baviera stavo facendo ritorno a casa passando dalla Svizzera), mi chiese in Tedesco cosa contenesse la valigetta in pelle e alluminio che avevo legato sul portapacchi, gli dissi in Italiano: macchina fotografica, mi rispose stupito: parla bene l'Italiano!
Avrei voluto rispondergli: perchè secondo Lei il passaporto che ha in mano di che nazionalità è ?

la strada che sale da Monte Spluga verso il passo

un po' di neve residua

fermarsi e voltarsi indietro e vedere che il paesaggio cambia in continuazione, questo è il bello delle lunghe salite in montagna, panorami a iosa ovunque svolgi lo sguardo

Un cartello che fa ben sperare , il passo è vicino!

Finalmente sul passo dello Spluga a 2113m dopo una scalata di 1896m di dislivello, a un metro dal confine e "10m sotto il cielo".
Approfittando di una gentile ragazza in moto mi sono fatto fare lo scatto di rito, lei e il suo ragazzo erano Tedeschi di Francoforte sul Meno

I dati del percorso al netto delle soste, ovviamente se non vi fermate come me ogni 3x2 per scattare foto, la media potrebbe essere più elevata

Saluto i due motociclisti e lascio il suolo Italiano, sono in Svizzera

Ritrovo sul suolo Svizzero il cartello che avevo fotografato all'inizio della scalata, che espone ancora i limiti per percorrere questa strada



Qui la strada incomincia a scendere, e non mi sembra il caso, sia perchè la conosco, ma anche perchè per tornare indietro c'è ancora da fare la salita e per oggi penso sia abbastanza

Rientro in Italia osservando ancora una volta il paesaggio di Monte Spluga e il suo lago

È ora di scendere a valle non prima di soffermarmi a guardare questa splendida valle di San Giacomo o dello Spluga ed ammirarne la bellezza che a tratti richiama i più blasonati paesaggi dolomitici.



Conclusioni

Come sempre lascio a voi sulla base di quanto ho fotografato, decidere se valga la pena di essere visitata

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2010
pagina creata:30-06-2010
ultimo aggiornamento:08-08-2015
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