Toscana in bici
Maremma
da Camping Baia Verde
a Suvereto e Campiglia Marittima
(GR)
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Un percorso di 100 km in Maremma che attraversa in pochi chilometri differenti tipologie  di territorio: si parte dal mare, per passare nelle piane per poi affrontare le colline, zone di bonifica, uliveti, foreste nel parco di Montioni ed in fine arrivare ai due graziosi e panoramici borghi medioevali di Suvereto e Campiglia Marittima

   
Campiglia Marittima


Pian d'Alma - Suvereto - Campiglia Marittima

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
100km
815m
Asfaltato
Stradale
0,% - 2%
✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 

 

 



Ecco il tracciato che partendo dal Campeggio Baia Verde e passando per Montioni porta prima a Suvereto, al suo Belvedere e poi a Campiglia Marittima. Il ritorno segue invece la direzione per Riotorto e Follonica.




IL PERCORSO

Il percorso é indicato ai cicloturisti allenati, questo sia per la lunghezza del percorso ma anche per le salite che seppur non molto lunghe, necessitano comunque di un certo impegno. Oltre a questo poi c'è da tener conto di un altro fattore condizionante che è quello del vento, che cambia seguendo le inversioni termiche del corso della giornata e alla fine ce lo si ritrova tutto il giorno per l'80% in senso contrario. 

Quale bici usare

Una buona bici scorrevole dotata di un buon cambio e ben frenata, che può essere da corsa, trekking e perchè no anche una MTB.

Come si raggiunge

Il Camping Baia Verde come punto d'appoggio è raggiungibile da una deviazione posta sulla strada delle Collacchie che da Follonica porta a Castiglione della Pescaia, seguendo le indicazioni per Punta Ala.



La Maremma e i suoi borghi medioevali

SECONDA  PARTE

 

Lasciato alla spalle il Belvedere sopra Suvereto, si affronta la discesa verso Suvereto e ci si dirige a Cafaggio, sono 8km. Arrivati a Cafaggio si svolta a dx. in direzione Campiglia Marittima. Sono poco più di 5 km di salita alla pendenza media del 4% e punte fino all'8%, qui sopra è il punto dove inizia leggermente la salita.

C'è da raggiungere la collina posta a 221m s.l.m. Delle mucche di razza Chianina (penso) se ne stanno tranquille sotto il sole cocente, forse il fatto che abbiano il mantello di colore bianco le favorisce. 




Come la strada inizia a salire con più pendenza, si incontra questo castello o abitazione con merlature di cui non conosco il nome. 


Lo stato di conservazione sembra abbastanza buono

 


Lasciandoselo alle spalle, dopo un tornante si nota che alla sua base ha una serie ordinata di piante d'ulivo. Sullo sfondo le propaggini delle colline di Montioni


Ci stiamo avvicinando a Campiglia Marittima, altro borgo di storia medievale



Salendo, la collina la si vede disseminata di piante d'ulivo e di vigne. Rammento che la zona di Suvereto e Campiglia Marittima sono vocate alla produzione di Olio e Vino di ottime qualità




Sulla collina di fronte, in direzione Montioncello, in lontananza si scorge una villa adornata da quattro torri poste ai suoi angoli.


 

Arriviamo ad una porta di uscita di Campiglia Marittima con un antiestetico segnale di divieto d'accesso posto sull'edificio che mostra molti anni di differenza rispetto al segnale stesso! Certo che stona molto!



Proseguiamo verso il centro storico, il cielo è tappezzato da stormi di rondini e rondoni a caccia di insetti. Dove si vede svettare la torre con la campana è il cuore del vecchio borgo medievale.


La strada sale attorno alla collina ed aggira il vecchio borgo



Essendo il borgo posto sulla collina è un susseguirsi di case poste su più livelli. In questi casi, solo i piani più alti di ogni abitazione godono del panorama verso il mare e la pianura del golfo di Follonica.

Questa è la vista panoramica che si gode dalla strada che sale al vecchio borgo; vista che domina il golfo di Follonica sino a Piombino.


La mia "gregaria" impegnata sulla salita, in lontananza lo sfondo sul mare



Si aggira il borgo e si entra da sud, qui siamo già nel centro storico, sempre accompagnati dalle rondini


Anche qui come a  Suvereto vecchi palazzi storici adornati da innumerevoli stemmi in bassorilievo, segno di successive dominazioni o appartenenze ai vari casati.

Segno evidente che qui la storia vi ha "soggiornato" per diversi secoli lasciandovi le sue innumerevoli tracce, ben visibili anche ad un profano.

Si tratta del Palazzo Pretorio. Su Campiglia Marittima si hanno notizie già attorno all'anno 1000


Vicoli che salgono e scendono fra le case.


Non ci resta che ammirare questo passato che è giunto fino ai giorni nostri più o meno come era in origine. Poi si sa, il tempo passa, le esigenze cambiano e ciò che andava bene prima poi successivamente si pensa di cambiarlo.

Così si tappa di qui, si apre di la, insomma si riadatta alle proprie esigenze.

Questo lo si è fatto in tempi passati, ora con i vincoli dei beni storici, ritengo assai improbabile che vi si possa mettere mano.

Nel cielo intanto svolazzano le immancabili rondini




Anche qui la pavimentazione è in lastricato di pietra

 


In alcune ripide salite invece si sono dovuti creare dei gradoni per non scivolare in caso di neve o ghiaccio.


Arriviamo così alla piazzetta centrale del centro storico con il sole ancora alto in cielo.


Particolare del palazzo del Pretorio con l'orologio e la torretta campanaria




Giunti nella piazzetta, vista la calura, ci concediamo una meritata sosta in gelateria.

Debbo aggiungere che sia a Suvereto che qui a Campiglia fanno un ottimo e squisito gelato, questo per gli appassionati del genere.

Del resto per portare a termine questo giro si consumeranno 3.156 kcal, per cui non penso che un po' di dolce faccia poi così male alla linea!



Imboccando questo vicolo si uscirà dalla porta posta nel palazzo la cui foto mostrava il cartello stradale di senso vietato, ricordate?


Lasciamo Campiglia Marittima per affrontare la strada del ritorno. Poco sotto si può scorgere la Pieve di San Giovanni posta sulla collina del cimitero e risalente al XII, nota anche per il Quadrato del "Sator" o Palindromo del "Sator". In centro alla foto si scorge l'isolotto di Cerboli mentre a sx si vedono i due camini della centrale dell'Enel vicino a Piombino.


Ora la bella e ampia discesa ci ripaga dagli sforzi fatti in salita, e l'aria che si prende non può che fare piacere, visto che il caldo non accenna a diminuire per nulla.




Scendiamo fra vigneti e ulivi ed in fondo alla discesa scorgiamo un gruppo di ciclisti che poi scopriamo essere una numerosa famiglia carica di attrezzature per il campeggio, immagino diretti al campeggio di Campiglia Marittima, solo che poi abbiamo visto che alcuni componenti stavano salendo spingendo a piedi  le bici  che non erano per nulla adatte ad affrontare le salite essendo prive di cambio!



Arrivati all'incrocio di Cafaggio svoltiamo a sx. e poi subito a dx. direzione Riotorto per ritrovarci su questa strada secondaria in mezzo ai campi della valle del Cornia. Da qui sino a Riotorto che si trova a ridosso delle colline che si intravedono sullo sfondo, sono poco più di 10km, tutti in falso piano e se vi va bene, come è andata a noi, con il vento a favore. Giunti a Riotorto invece di svoltare a sx. verso il paese, si svolterà a dx. andando a prendere la vecchia strada statale 1 Aurelia in direzione Grosseto.


Questo è Riotorto, come già scritto si devierà verso l'Aurelia.

Se proprio volete, c'è una breve variante, ovvero proseguire diritti verso Vignale per poi con un breve sterrato raggiungere ancora l'Aurelia.
L'unico vantaggio è avere una visuale panoramica sulla costa.


Ecco ciò che vedrete facendo questa deviazione, se avete visuale limpida potrete vedere anche l'isola d'Elba. Dopo circa 7km si arriva alla periferia di Follonica, si prende verso il centro, seguendo poi le indicazioni per Castiglione della Pescaia - Punta Ala.


A Follonica, raggiunto il lungomare, prendiamo la ciclabile che ci conduce sino a Puntone. Si passa davanti all'allevamento degli Asini della razza Croce di Sant'Andrea


Come sempre, non è raro imbattersi in giovani esemplari appena nati o di pochi mesi.



A Puntone si passa sopra il ponte del fiume Pecora...



...dove sullo sfondo appare l'Isola d'Elba. Ora ci aspetterà la salita di 1,5km al 7% al poggio La Guardia, ultima fatica in salita della giornata. 


Sostiamo un attimo in contemplazione del panorama che si gode da quassù verso il golfo di Follonica e Piombino

 


Sullo sfondo a sx. il profilo delle montagne dell'isola d'Elba, sulla dx. invece è il ridosso di Piombino. Sotto invece è il porto di Puntone Scarlino-Portiglioni


Il profilo dell'Elba ci saluta da lontano, se ci fosse un ponte ci si potrebbe anche andare in bici!
Ancora 8,5 km quasi tutti in discesa e arriveremo al camping

Traccia GPX



CONCLUSIONE

Senza dubbio un giro impegnativo che per contro regala la visita a due borghi medievali della Maremma. Del resto alle volte per apprezzare cose belle occorre un po' faticare, volendo si può anche ridurre il giro ad un solo borgo, tutto questo sta alle vostre gambe!

PRIMA PARTE

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2013
pagina creata:15-07-2013
ultimo aggiornamento: 26-09-2021
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