Lombardia in bici

Val Bregaglia
Pista Ciclabile
da Chiavenna (SO)
al confine Svizzero

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Continua l'esplorazione della Valchiavenna partendo in ciclabile da Chiavenna e proseguendo nella Val Bregaglia sino al confine Italo/Svizzero

 
Ponte sul Mera a Villa di Chiavenna




San Barnaba - Aurogo - Prosto


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
26km
a/r
586m
asfal/sterr
ciclabile
3% - 16%
✩✩✩✩
✩✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

 

 

 


Un percorso ciclabile che continua quello della Valchiavenna proseguendo nell'esplorazione della Valbregaglia. Un susseguirsi di panorami, con visioni sul fiume, lago, montagne, cascate , ruscelli, pascoli, boschi, castagneti, piccoli paesi montani ed infine non trascurando la visita a Chiavenna.

Sono tutti ingredienti di un vero paesaggio montano. C'è da mettere in conto di superare un dislivello totale di 586m, però le salite non sono continue e sono inframezzate da discese.

Il percorso è tutto in ciclabile sino alla frontiera, i passaggi nei boschi sono numerosi, il fresco è garantito e le fontane sono ogni dove, ne ho perso il conto!

La mappa in realtà mostra anche la porzione del percorso ciclabile della Valchiavenna, da Sorico a Chiavenna.





Nella mappa ho indicato con il colore arancio i tratti di viabilità ordinaria, in verde i tratti con viabilità su strade secondarie e locali a basso traffico, in azzuro la pista ciclabile. I km riferiti 79,24, sono per l'intero percorso andata e ritorno.

Quello che interessa in questo report è il tratto Chiavenna - Dogana




Queste due immagini sono tratte da:


IL PERCORSO

Si parte da Chiavenna, nella piazza della fontana con l'obelisco, piazza Pestalozzi, da li si prende la via Francesco e Giovanni Dolzino, si attraversa Piazza Castello e si prosegue per Via Maurizio Quadrio. Dalla cuva con fontana inizia la ciclabile con tanto di cartello indicatore.

La ciclabile segue per la maggior parte il corso del fiume Mera, e nei primi 1,5km sino a Piuro, si passa per la zona dei Crotti.

Si attraversa poi il fiume Mera per riattraversarlo ancora dopo 500m e iniziare tratti fra prati e boschi e frazioni per circa 3,2km sino a Santa Croce. Da lì si abbandona il corso del Mera e si sale per circa 2km nei boschi con 134m di dislivello. Poi si scende di quota e si risale fra boschi proseguendo per 4,5km sino alla Dogana, 85m di dislivello.


 


Come arrivarci

Il punto di partenza è Chiavenna, ci si arriva dalla SS36 da Lecco

Distanze

Da Milano: 121km, da Lecco 64km, 84km da Como.

Dove parcheggiare

Proveniendo da Lecco, giunti a Chiavenna seguire le indicazioni per stazione FS, comodo parcheggio dietro la Stazione FS.




CHIAVENNA


Abbiamo lasciato questa piazza nel report da Sorico a Chiavenna, e da qui si riparte per questo nuovo report nella Val Bregaglia.

Le bici sono pronte per la partenza

Si lascia piazza Pestolazzi, per prendere la via Francesco e Giovanni Dolzino, che si vede in centro alla foto.

Si passa dalla piazza del Castello, passando nella via a sx. del Castello

Lasciata la piazza del Castello si arriva davanti a questa fontana dove al suo fianco un cartello indica la direzione e l'inizio del percorso ciclabile della Val Bregaglia.

A un centinaio di metri dalla fontana inizia un percorso pittoresco che porta ai Crotti di Chiavenna

Si prosegue su passerelle a bordo fiume, dopo aver lasciato stretti e freschi passaggi fra le rocce

Passiamo davanti ai Crotti della frazione di Prosto, qui l'ambiente è molto bello e lascio a voi di scoprirli.

Sullo sfondo il ponte sul Mera e il campanile della chiesa dell'Assunta di Prosto.

Giunti al ponte lo si attraversa e la ciclabile riprende sulla sponda opposta del Mera.

L'accesso ad un Crotto privato, con davanti un albero secolare. Per chi non lo sapesse i Crotti sono delle fenditure nella montagana che fanno fluire una corrente d'aria a temperatura costante tutto l'anno fra i 7-8°C, quindi relativamente calda d'inverno e fresca d'estate.

Queste fenditure sono state sfruttate dall'uomo, ponendo davanti una costruzione dove poter riporre salumi, formaggi e vino a maturare in una situazione perfetta di temperatura e umidità costanti.

Quindi nei Crotti adibiti ad uso pubblico vengono serviti questi caratteristici prodotti conservati in questi anfratti naturali, tanto che qui esiste anche la sagra dei Crotti che in genere si tiene a Settembre.

Dopo i Crotti si arriva nei pressi del ponte sul Mera, qui nella foto è l'Ospitale dei poveri

La zona dei Crotti si vede alle spalle della giovane compagna di pedalata, questa è una zona molto frequentata sia dai turisti che dalla gente del posto, complice anche il fatto che è raggiungibile con la comoda ciclopedonale, e visto che qui si degusta il vino, fare quattro passi a piedi per smaltire gli eccessi, invece di guidare un auto, è una cosa saggia e doverosa!

Passiamo il ponte sul Mera e lasciamo Prosto, e la sua chiesa, risalente alla prima metà del Seicento.

Sull'altra sponda del Mera il vecchio borgo di Prosto

Sono pochi i km percorsi sino a qui, ma sono già sufficienti per soddisfarci e farci dire che tutto è bello, e l'ambiente riassume quello che ci si aspetterebbe da un ambiente montano.

Dopo circa 600m da Prosto la ciclabile riprende la sponda opposta, scavalcando il Mera con questo ponte in legno.

Il fondo asfaltato della ciclabile è perfetto, e il percorso che è posto a sx. del Fiume Mera si conserva buona parte in ombra, ciò lo rende molto piacevole specie in giornate molto calde come queste di questa settimana.

Chi ha tracciato la ciclabile non si è risparmiato nemmeno davanti ad una montagna, scavando una galleria nella roccia!

In fondo la ciclabile si tuffa in un bel bosco

Facciamo sosta vicino ad un ruscello che attraversa la ciclabile, una passerella è stata posizionata accanto nel caso di un flusso d'acqua maggiore

Lei ne approfitta subito per rinfrescarsi, la grata l'hanno messa per cercare di mantenere con poca acqua il guado.

Il cartello segnala 9,5km al confine con la Svizzera, fino ad ora il percorso non ha presentato difficoltà particolari.

Se c'è una cosa che non manca in Val Bregaglia è l'acqua, e soprattutto le fontane, ce ne sono molte, tanto che non saprei nemmeno quantificarle, quindi non preoccupatevi di rimanere senza "carburante" !

Vecchie malghe in località Sciliano a Borgonuovo

Mentre si sale verso la frazione di Aurogo, girandosi indietro si possono scorgere le cascate dell'Acqua Fraggia.

Il doppio salto delle cascate di Acqua Fraggia a Piuro, già menzionate da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico

Dopo una salita nel bosco e castagneti, arriviamo alla frazione di Aurogo, questa è la chiesa di San Martino di periodo romanico con bifore poste sul campanile, dall'altra parte della valle , la frazione di Santa Croce da cui spunta il campanile della Chiesa rotonda, ambedue sono frazioni della vicina Piuro.

Scendiamo a valle e passiamo il ponte sul fiume Mera, risalendo verso Santa Croce.

 

A Santa Croce la strada incomincia a salire già in paese.

Si sale su una strada stretta pavimentata con blocchi ad incastro a spina di pesce. Questa strada è nominata Strada Vegià.

Quattro pedalate e si è già in una posizione panoramica sulla valle in direzione Chiavenna.

Ora siamo sul versante della valle esposto a sud, e sopra Santa Croce ci sono molti castagneti le cui castagne sono rinomate.

Raggiungiamo i 650m di quota e fuori dal bosco la strada incomincia a scendere.

La salita è abbastanza impegnativa con tratti al 15-16% ed è spettacolare per i passaggi con tornanti e curve nei castagneti, le foglie incominciano a cadere ed anche qualche riccio di castagna a terra è già presente. Questo tratto ovviamente è poi molto bello da fare in discesa al ritorno!

Dopo aver tirato fuori la lingua la giovane scalatrice si disseta!

Usciti da bosco in discesa la strada si fa sterrata, quelle sullo sfondo sono ormai le vicine montagne Svizzere

Quando si arriva davanti a questi scenari, non si puo' che rimanere incantati, come lo fu Leonardo da Vinci molto tempo fa

In questi casi non rimane che scendere dalla bici ed ammirare ciò che ci stà intorno.

Vorrei consigliare le persone che volessero ripercorrere questa ciclabile di farlo possibilmente in compagnia. Durante il nostro report non abbiamo incontrato anima viva in quasi tutto il percorso, è vero che eravamo in un giorno feriale, e probabilmente la situazione nei fine settimana può essere differente.

Da una parte puo' essere bello sentirsi isolati, dall'altra parte, in caso di necessità si è proprio soli!

Da in cima al bosco, si scende a livello del Fiume Mera, nei pressi di Villa di Chiavenna, per poi risalire sulla sponda opposta della valle.

Questa è la vista verso valle, lei sorride perchè ormai siamo vicini alla meta.

La ciclabile sale un po' e si porta sopra un punto panoramico sopra il lago vicino alla frazione San Barnaba e di Fronte alla frazione Pian della Cà

La vista è molto bella e c'è anche una cascatella che si vede in centro alla foto.

Decidiamo che come area pranzo va più che bene!

Esaurito il pranzo scendiamo verso il ponte che attraversa lo sbarramento sul Mera

Guardiamo avanti la frontiera non può essere molto lontana, dovrebbe essere dietro la cresta sx., intanto guardiamo il cambio dei colori sullo specchio d'acqua

Lasciamo il ponte e riprendiamo la ciclabile, il paesaggio rimane sempre affascinante.

Siamo arrivati! questa è la fine della ciclabile, o per lo meno la fine del tratto in Italia, il confine è a 50m

Foto ricordo in Dogana

La Val Bregaglia ci ha positivamente sorpresi sia per la qualità della ciclabile che dei vari punti sosta e fontanelle per il rifornimento idrico, e non d'ultimo il paesaggio circostante.

Non ci resta che girare le bici e ritornare alla foce del Fiume Mera a Sorico, 40km da qui.

Qui un breve video


CONCLUSIONE

Consiglio caldamente questo percorso, certo un po' di fatica c'è da metterla in conto ma come sempre non c'è rosa senza spine!

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2011
pagina creata: 24-08-2011
ultimo aggiornamento: 11-08-2015
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