Romantische Strasse
&
Via Claudia Augusta

Viaggio a tappe
fra Würzburg (Germania)
e Bolzano
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bellitaliainbici in teoria non dovrebbe comprendere itinerari esteri ma questa è una eccezione in quanto la Via Claudia Augusta presente sul territorio nazionale ha la sua continuità attraverso l'Austria e la Germania per poi proseguire con il nome di Romantische Strasse sino a Würzburg.

Per questo motivo abbiamo dato continutà al percorso coprendo tutto il tracciato con diversi report suddivisi a tappe.

Per motivi logistici il percorso è stato iniziato in Germania con trasferimento dall'Italia fatto con treno+bici.


In questo report

10° tappa: da Reutte a Tarrenz


Fra le due colline il ponte tibetano più lungo al mondo che collega i due castelli Ehrenberger


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
54,5 km
923 D+
967 D- m
Asfal/Sterr
Cicla/Strad
3,5% - 10%
✩✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩✩
 

 
Periferia di Reutte - Engpass- laghetto prima del Fernpass

 

 

 

 

 




Una parte del lungo tracciato che da Würzburg in alta Baviera arriva in centro all'Austria. Il tracciato della Romantische Strasse lungo 366 km parte da Würzburg e termina a Füssen in Germania.

Nel contempo sopra la città di Augusta a Donauwört inizia il tracciato denominato Via Claudia Augusta andando a sovrapporsi con la Romantische Strasse.

Nel nostro caso il tracciato attraversa l'Austria sino al passo di Resia proseguendo lungo la Val Venosta passando per Merano e con arrivo a Bolzano.

Ancora oggi non c'è la certezza sul tracciato, in particolare sul versante Italiano, in quanto vari studi ipotizzerebbero varie tracce come ad esempio il passaggio nel Cadore lungo La Piave per poi attraverso il Passo Montecroce di Comelico continuare in Val Pusteria per poi da Vipiteno proseguire verso il Brennero; mentre altri sostengono un passaggio fra Belluno, Feltre, Trento, Bolzano, Merano, Passo di Resia.


L'altimetria del tracciato: Una tappa di 55 km caratterizzata da un continuo saliscendi con picco massimo al Fernpass

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IL PERCORSO

Siamo sul suolo Austriaco, in realtà noi non abbiamo alloggiato a Reutte, ma a Wängle, una frazione. Da qui partiamo per Tarrenz. Il percorso è molto movimentato con continue salite e discese, una tappa abbastanza impegnativa sono oltre 900m di dislivello da superare che ovviamente con il peso dei bagagli in più aumentano la fatica. Il punto focale della giornata è di arrivare a scollinare al Fernpass, dopo di che a seguire sarà quasi tutta discesa.

Questa tappa è adatta a persone anche non allenate; infatti il Fernpass prevede (per chi vuole) assistenza con una navetta per il trasporto di bici, bagagli e passeggeri.


10° tappa - Reutte Tarrenz


Dal balcone della camera si può individuare il primo ostacolo della giornata: la salita dell' Engpass attraverso la conca più a destra

Il letto del fiume Lech a monte…

 

… e a valle.

Superato il ponte, arriviamo al centro di Reutte. Il centro è molto trafficato e la strada non concede molto spazio alle bici, nonostante ci sia la corsia delimitata da una linea dipinta sull'asfalto. Ci fermiamo in una panetteria a prenderci qualcosa per affrontare le due salite.

Fuori dal paese ricompare la vera e propria ciclabile.

Non è insolito trovare piccole cappelle sulla strada.

 

Inizia a vedersi un po' di pendenza. D'altronde dobbiamo arrivare lassù

 

Prima di iniziare la fatica, uno scoiattolo sgattaiola tra i rami di un albero attirando la nostra attenzione.

Alby non ci sperare, è un'illusione: dobbiamo salire, non scendere!

Collina di destra o collina di sinistra? Intanto prendiamo la stradina sterrata, come da cartelli e poi arriviamo dove arriviamo.

Una bella salita in compagnia di una coppia con Ebike e senza bagagli, facile così! Tu che dici, Deby? Ah risparmiamo il fiato.

 


Lo scatto di Deby mi distanzia mentre ripongo la fotocamera.

Alby ostenta sicurezza, ma in realtà… serve una bombola d'ossigeno, una ebike?

… mmm forse no!

Alla fine non era né la collina di destra, né quella di sinistra. Passiamo fra le due colline, collegate dal ponte tibetano più lungo al mondo. Sullo sfondo la Ehrenberger Klause che ospita il museo medioevale e si trova nel complesso dei castelli Ehrenberger.

L'entrata del complesso

Il complesso visto a monte, con il ponte che collega i castelli, posti sulle colline. Sul prato hanno posizionato una costruzione per manifestazioni medioevali.

C'è ancora da salire. Ad ogni tornante ci sono degli spiazzi per i parcheggi. Effettivamente sono molti i visitatori presenti.

Uno dei due castelli. Noi non abbiamo il tempo da dedicare al ponte tibetano e ai castelli, ci aspetta il Fernpass!

Eccoci di nuovo in piano e su sterrato. Per fortuna gli effetti della pioggia dei giorni scorsi non si sono tramutati in fango.

Mucche al pascolo, rispetto al paesaggio collinare della Germania in Austria ci troviamo più a quote montane e di conseguenza il paesaggio attorno cambia.

Incontriamo una coppia, padre e figlio, in viaggio anche loro e che ritroveremo i giorni a seguire fino in Trentino. Con loro ci avviciniamo a Heiterwang, primo paese sulla strada verso il Fernpass che si trova oltre le montagne sullo sfondo.

Deby hai fame? Io farei uno spuntino!

Fatto lo spuntino. Deby va. Intanto arriva un altro treno in senso opposto al precedente.

Alcuni scorci del paesaggio attorno; si sta rivelando una bella tappa, merito anche della splendida giornata.

Un po' di falsopiano in questa movimentata tappa

E un po' di discesa, ma Alby attento al "basel" che tradotto dal dialetto è: gradino

Un ordinato fosso che scende verso Lermoos, paese ai piedi del Fernpass e dove ci fermeremo per pranzare.

Pranziamo, forse nel modo peggiore, ma d'altronde quando si esce dall'Italia è difficile trovare qualcosa di decente: tre panini vegetariani di cui due con l'amara scoperta che l'avevano farcito con burro (non specificato). Riprendiamo la marcia.

Il paesino di Ehrwald e l'imponente Zugspitze, importante stazione sciistica nella zona.

Lungo la Via Claudia Augusta è frequente trovare pannelli con informazioni su lavori e storia relativi al percorsi. Basta inquadrare il QR code per aprire la pagina ufficiale del percorso. Funziona anche su questa foto!

 

Il fosso è pienissimo di pesci. Scopriamo di essere in un'area naturale protetta, peccato! Altrimenti invece dei panini.....

Dopo pranzo, sotto il sole estivo, non è la condizione ideale per affrontare una salita con bagagli e su sterrato. D'altra parte non possiamo fare diversamente.

Dai Alby, pedala non è il momento per riposare!

7,9 km al passo e un pezzo più unico che raro: una cabina telefonica

I primi km sono vicino alla statale che porta al passo. Molti ciclisti vanno su strada e il motivo c'è .....

.... noi scegliamo la strada sterrata. Passiamo un cancello che richiudiamo perché è un'area riservata. Dietro le quinte: Io fotografo Alberto che fotografa il laghetto

Scorci del laghetto

Altro cancello e altre mucche. Si sente un ronzio di tafani e altri insetti.


Nonostante siamo in salita Deby ride, boh! Forse per la successiva discesa?


... questa discesa è solo l'intermezzo alla successiva salita che ci porterà al passo.


dai Deby che siamo quasi arrivati…ahahahah

Ovvio che un po' di rivalità giocosa fa sempre bene per sorvolare su eventuali fatiche in corso.

Devo dire che pur essendo partita senza allenamento, pedalata dopo pedalata, mi sono meravigliata della mia performance.

Un po' come i corridori al giro d'Italia che iniziano a "carburare" dopo la prima settimana, con qualche piccola differenza: non mangiano i nostri panini di oggi e nemmeno trasportano i nostri pesi e non hanno bisogno della bacchetta da rabdomante per trovare l'acqua!


Che bella discesa che ci aspetta

Una pausa a 3 km dal passo. Troppo facile farlo sull'asfalto, noi in assoluta pace su sterrato, niente mezzi che ti sorpassano, solo noi a schivare qualche sasso!

Finalmente si scende!


Un piccolo passaggio che richiede molta attenzione…


…e riflessi pronti.

Andiamo? Naturalmente fissate bene le borse

Troppo tardi per il caffè nella torre e presto per cenare. Si continua.

il Fernpass è ormai un ricordo e dal passo non abbiamo mai pedalato, solo tirato i freni tanto da sentire la puzza di ferro caldo dei dischi

discesa fra boschi

senza casco???

wow!!!

Ceniamo all'albergo. Forse il posto più brutto tra quelli prenotati. Non abbiamo mangiato malissimo: pesce e carne. Poi ci siamo fatti due passi per Torrenz.

Per l'anno prossimo ci siamo iscritti al giro d'Italia, dicono che si mangia bene e ti portano loro i bagagli e l'acqua e poi si hanno 23kg in meno da spingere sulle salite.... chissà!

rinfrescanti salti d'acqua
 

 

Traccia GPX 

Vai alla tappa precedente

Vai alla tappa successiva

 


Conclusioni

Tappa meravigliosa anche per lo splendido tempo. Purtroppo la divisione delle tappe ci ha portato a fare il passo nelle ore più calde, il che non è consigliabile data l'assenza di fontanelle e ristori.

Paesaggio eccezionale per ogni km della tappa. La rifaremmo volentieri. Sarebbe stato molto bello visitare il complesso storico del Ehrenberger, magari con il passaggio sul ponte tibetano.

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2020
pagina creata:15-04-2020
ultimo aggiornamento: 17-04-2020
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