Romantische Strasse
&
Via Claudia Augusta

Viaggio a tappe
fra Würzburg (Germania)
e Bolzano
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bellitaliainbici in teoria non dovrebbe comprendere itinerari esteri ma questa è una eccezione in quanto la Via Claudia Augusta presente sul territorio nazionale ha la sua continuità attraverso l'Austria e la Germania per poi proseguire con il nome di Romantische Strasse sino a Würzburg.

Per questo motivo abbiamo dato continutà al percorso coprendo tutto il tracciato con diversi report suddivisi a tappe.

Per motivi logistici il percorso è stato iniziato in Germania con trasferimento dall'Italia fatto con treno+bici.


In questo report

12° tappa: da Pfunds a Malles


Austria - Nauders a 5 km dal Passo Resia


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
48,4 km
831 D+
726 D- m
Asfal/Sterr
Cicla/Strad
1,9% - 9%
✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩
✩✩✩✩
 

 
Partenza da Pfunds - Salita del P.sso Resia- Campanile sommerso di Curon

 

 

 

 

 




Una parte del lungo tracciato che da Würzburg in alta Baviera arriva in centro all'Austria. Il tracciato della Romantische Strasse lungo 366 km parte da Würzburg e termina a Füssen in Germania.

Nel contempo sopra la città di Augusta a Donauwört inizia il tracciato denominato Via Claudia Augusta andando a sovrapporsi con la Romantische Strasse.

Nel nostro caso il tracciato attraversa l'Austria sino al passo di Resia proseguendo lungo la Val Venosta passando per Merano e con arrivo a Bolzano.

Ancora oggi non c'è la certezza sul tracciato, in particolare sul versante Italiano, in quanto vari studi ipotizzerebbero varie tracce come ad esempio il passaggio nel Cadore lungo La Piave per poi attraverso il Passo Montecroce di Comelico continuare in Val Pusteria per poi da Vipiteno proseguire verso il Brennero; mentre altri sostengono un passaggio fra Belluno, Feltre, Trento, Bolzano, Merano, Passo di Resia.


L'altimetria del tracciato: Una tappa di circa 50 km caratterizzata dalla scalata al Passo Resia a quota 1524 m

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IL PERCORSO

La tappa di oggi ci riporterà in Italia. Valicheremo il passo Resia. Non c’è una ciclabile quindi, seguendo le indicazioni della via Claudia-Augusta rimaniamo su strada. In realtà, esistono sentieri attraverso i boschi ma non sono adatti a bici come le nostre, soprattutto considerando i bagagli. La pendenza del percorso di oggi è importante e quindi adatta a chi è veramente allenato. Nonostante questo ci sono anche qui delle navette che portano i ciclisti che non ce la fanno.


12° tappa - da Pfunds a Malles

 

Oggi, gran giro delle tre nazioni. Sì! Partiamo dall’Austria, tocchiamo la Svizzera e torniamo in Italia, passando il passo Resia.
Sveglia presto e riposati. Grande colazione, completa di una selezione di frutta fresca, uova, semi oleosi e cereali.


I nuvoloni sul centro di Pfunds sono solo di passaggio, oggi prevedono bel tempo.

 

Il centro di Pfunds. Si trovano negozietti e soprattutto una fontana con acqua fresca e miracolosamente potabile! D’altronde non siamo più in Germania, ma in Austria.

 

Ciondoliamo un po’ per il paese e ne approfittiamo per fare provviste per il viaggio. Qui siamo sull’Inn ancora carico di acqua dalla pioggia torrenziale di ieri

Il paese è diviso in due parti dall’Inn. Più volte lo abbiamo attraversato, girando per il paese. Qui stiamo per lasciare Pfunds e avviarci verso il passo

Siamo ancora sulla ciclabile asfaltata. Qualche sali e scendi e ci fermiamo per vedere Pfunds oltre la linea degli alberi, in un momento in cui il sole non è coperto da nuvole.
Viaggiamo verso Martina, prima località della Svizzera. Da lì saliremo il passo Resia. Sono circa 13 km, 4 dei quali già percorsi.

 

 

Superiamo l’abitato di Vorderrauth, transitando vicino a un campeggio segnalato dalle guide come ultima fermata (per chi va verso l’Italia).

Superato il campeggio continuiamo in prossimità dell’Inn e incontriamo un piccolo ruscello, suo affluente.
Uno o due km dopo la ciclabile termina e si sale sulla strada. Inizia una lieve salita e inizia anche a piovere. A differenza di ieri, sappiamo che sarà una pioggerella di minuti. Tuttavia, essendo in montagna teniamo la mantella a portata.

Assieme a noi una carovana di ciclisti, molti con e-bike. Ci sono coppie e diverse famiglie con figli anche piccoli. Una di queste famiglie è la stessa che ieri (tappa precedente) ha condiviso con noi la tettoia a Pruzt durante il diluvio.


La salita non è tanto lunga, e soprattutto non eccessivamente faticosa. Il vento non è eccessivo anche perché siamo nascosti dalla montagna. La strada non è larghissima e c’è molto traffico, difficile trovare spazi per fermarsi.


Una lunga discesa ci porta alla località Martina, in Svizzera, dove c’è la dogana. A dirla tutta siamo già in Svizzera, avendo valicato il confine sin dalla località di Schalkl, poco dopo aver iniziato la salita.

 

Qui è vietato comprare qualsiasi cosa perché i prezzi sono spropositati. Meglio fare acquisti prima a Pfunds o dopo a Nauders. Sfruttiamo il bar per una sosta fisiologica che comunque costa 50 centesimi a testa..

Dopo qualche minuto riprendiamo la strada: ritorno in Austria. Eh sì! Appena attraverseremo l’Inn saremo di nuovo in Austria. E per una volta non scaliamo un passo dopo mangiato. Abbiamo intenzione di mangiare a Nauders.

Inizia la salita del passo Resia. Alberto mi precede e come suo solito spinge da subito…

… per fotografarmi meglio!
 


... Eccola la famiglia che abbiamo incontrato ieri. Mentre il sole è tornato a nascondersi dietro le nuvole. Meglio! Non ci va di fare la salita sotto il sole.

Bravissima Deby!

Scorci sul Passo Resia

Alby mi attende sul passo…

... mentre io arrivo con calma.

Un meritato spuntino: panino comprato stamane a Pfunds con cioccolato.

Aspettiamo con diligenza il nostro turno per farci immortalare sul passo Resia
Se durante la salita si stava bene in mezza manica, una volta arrivati sul passo ci siamo dovuti infilare i giubbetti, perché tira un bel venticello fresco!

Nauders sullo sfondo, ma prima una bella discesa dove Alby ha toccato i 68 km/h. Certo, con le gomme dopate!

Le indicazioni della ciclabile e del castello di Nauders.

Il castello visto da più vicino. Non abbiamo fame e decidiamo di proseguire per mangiare quando saremo in Italia, sul lago di Resia.

Usciti da Nauders Alby mi precede sulla ciclabile che in realtà è una strada per il traffico locale

Oltre quelle montagne c’è l’Italia e soprattutto la pappa, quindi dobbiamo pedalare.

 

Qualche malga sparsa qua e là, rare abitazioni e tanti boschi.

Io sono in Austria, Deby mi sta salutando dall’Italia, più precisamente dalla provincia di Bolzano.

Una striscia di grigio asfalto interrompe la monotonia del verde brillante, sotto il sole di mezzogiorno. Nonostante il sole, non fa eccessivamente caldo perché c’è anche vento.

 

 Ci siamo quasi, dai Alby!

 

Cominciamo a intravedere il lago Resia, in tempo per il primo pranzo sul suolo italico

Una splendida visuale della parte alta del lago. Il vento muove velocemente le nuvole e alterna momenti di sole caldo a momenti di ombra.

Ecco il famoso campanile sommerso di Curon. Ma la sosta è breve perché la fame si fa sentire.
Lungo il lago ci sono pochi posti per fermarsi a mangiare e sono tutti pieni, nonostante siano già le 14:00, d’altronde è un sabato di Agosto. Fortunatamente a Curon, nel ristorante di un hotel, troviamo subito un tavolo per mangiare.
Ora possiamo riprendere la strada con più calma. Scende qualche gocciolina, ma sono di passaggio.

Alby si alza sui pedali per gli ultimi km della ciclabile che affianca il lago. Al termine del lago la ciclabile continua in discesa fino all’inizio della Val Venosta, nei pressi di Prato allo Stelvio. Noi però ci fermiamo a metà, a Clusio, accanto a Malles



Il primo tratto in discesa arriva a San Valentino alla Muta in testa all’omonimo lago alla Muta.

Dal lago alla Muta fino a Clusio ci godiamo la discesa in mezzo ai boschi. Bisogna tenere le dita sui freni perché la ciclabile è stretta e la pendenza arriva anche al 18%. I cartelli impongono una velocità minima di 20 km/h per evitare incidenti con ciclisti che salgono.

Castello di Burgusio
Arriviamo in hotel. Doccia e via due passi fino a Malles seguendo la ciclabile. Da Clusio sono circa 2 km.

 

Traccia GPX 

Vai alla tappa precedente

 


Conclusioni

Dopo la moderata fatica sul passo Resia (se ce l’ha fatta Deby….) ci si può riposare lungo le sponde dell'omonimo lago e fare i turisti al campanile ripagando ampiamente la fatica fatta. Poi se avete ancora benzina nelle gambe potete fare il giro dell’intero lago, interamente in ciclabile.
Tappa gradevole. Impone attenzione il primo tratto su strada perché la corsia non è tanto larga, anche non è densamente trafficata.

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2020
pagina creata:30-04-2020
ultimo aggiornamento: 01-05-2020
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