Lombardia in bici
Valtellina
In ciclopedonale dalla
Valdisotto alla Valfurva
(SO)
Home


 

 

 

 
Nuovo percorso ciclopedonale in Valdisotto, a sx il monte franato nel 1987



Area di sosta - Valdisotto - Valfurva





Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
70 km
917 m
Asfalto
Strad/Cicl.
2,2% - 11%
✩✩✩
✩✩✩✩✩
✩✩✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 

 

 


 

L'ALTIMETRIA

Dalla partenza a Mazzo come si può vedere è un continuo salire con cambi di pendenza, tratti in falsopiano e brevi tratti in discesa che alla fine comportano una differenza di quota di 780m, per cui non è un percorso pianeggiante dedicato a tutti ed un minimo di allenamento va messo in conto.

Altra cosa da tenere in conto se si parte al mattino con ritorno al pomeriggio tenete conto che la discesa quasi sempre sarà contro vento talvolta anche importante tanto da costringervi a pedalare, per cui non fate conto che al rientro potrete risparmiare energie, questo non ve lo assicuro!

IL PERCORSO

Premessa

Si parte da Mazzo in direzione Bormio sul sentiero Valtellina. Lo stesso percorso da Tirano a Bormio è già stato oggetto in passato di un report.

Allo stesso modo da Valdisotto a Santa Caterina Valfurva esiste un precedente report

Quindi vi chiederete perchè riproporre un altro report, la risposta semplice è: Sono stati aggiunti nuovi tracciati ciclopedonali che prima non esistevano per cui alla fine le nuove parti di tracciato vanno ad integrarsi con i vecchi report e alla fine la relativa traccia GPX più recente sarà il nuovo riferimento.

In questo report di fatto viene preso in considerazione il tratto dopo Sondalo, anche se in realtà qualche modifica al tracciato c'é stata nel corso degli anni nel tratto da Mazzo a Sondalo, ma ribadisco basta fare affidamento o alla nuova traccia o alla nuova cartellonistica posta sul tracciato, per cui di problemi non ce ne sono.



 
 

Come scritto sopra questo nuovo report parte da Sondalo e mentre prima alla sua periferia il percorso ciclopedonale Sentiero Valtellina si interrompeva ora c'è una prosecuzione dello stesso cosa che prima ci si trovava a pedalare nella poco distante strada statale in direzione Bormio. Qui nella foto ci si trova nei pressi della frazione di Sondalo: Mondadizza.

Già sul finire dell'anno scorso 2020 avevamo visto alcuni tratti già terminati ed altri in corso d'opera, quest'anno invece abbiamo trovato i lavori ultimati.

Palizzate nuove nei punti che hanno ritenuto che dovevano essere protetti e nuovo tracciato posto poco distante dal corso del fiume Adda.

La cartellonistica posta lungo il percorso segnala la distanza alla prossima area di sosta e dà l'indicazione per accedere al borgo di Mondadizza. Poco avanti si vede una fontana posta nell'area di sosta con tanto di tavolo e panche.

 

Oltre al tavolo con panche sono presenti anche una panchina e stalli per posteggiare le bici con copertoni di misura "normale" le nostre coperture essendo oversize non possono di certo inserirsi, ma dalla nostra la presenza del cavalletto non ha dato problemi

Su tutto il tracciato del "Sentiero Valtellina" che rammento copre la tratta da Colico a Bormio, oltre la presenza di numerose aree di sosta attrezzate con fontanelle tavoli, panche, stalli per le bici ed altro, in alcuni tratti si trovano anche colonnine per la ricarica delle ebike ed anche di distributori di acqua refrigerata. Inoltre su tutto il percorso sono presenti cippi come questo in foto che riportano i km progressivi e di quanto manca alla località indicata, che in questo caso sono 17 Km a Bormio.

C'è chi ha la bici coi pedali e pedala e chi senza ed é costretta a spingere!

Nella foto come si può vedere ci sono anche tratti dove la salita si fa più pronunciata.


.

Come si può osservare la palizzata a fianco tutta in legno adotta delle coperture sommitali ai pali di sostegno. Sono eseguite in acciaio ed il loro compito è quello di proteggere il palo da un rapido deterioramento dovuto al fatto che in alta montagna oltre alla pioggia ci si trova in presenza di neve e temperature rigide sotto zero. Questi fattori possono provocare la rottura del palo a lungo andare.

Mi sento però di fare una osservazione per quanto riguarda il fattore sicurezza: Sia le traverse se fossero state arrotondate negli spigoli e allo stesso modo arrotondato il palo e soprattutto arrotondata la copertura superiore metallica ne sarebbe derivata una maggiore sicurezza passiva del manufatto.

Mi viene naturale pensare che se un ciclista andasse a sbatterci contro quegli spigoli potrebbero arrecargli ferite importanti.

Gli stessi Guardrail sulle strade vengo sagomati con profili arrotondati, fissati con borchie arrotondate, fissati a pali con profili arrotondati proprio per limitare i danni in caso di impatto.

Analogamente a quanto è successo per la strada statale dove è stato necessario hanno dovuto realizzare dei nuovi ponti per il superamento degli ostacoli naturali permettendo la prosecuzione del Sentiero Valtellina.

Si passa nei pressi di Grailé dove fino all'anno scorso si sarebbe pedalato sulla statale ora sono rari i ciclisti che non utilizzano il Sentiero Valtellina


Il vantaggio di poter disporre di queste diffuse aree di sosta fa si che si possa improntare il viaggio anche con più rilassatezza sapendo che se si è stanchi ci si può fermare per una sosta dove recuperare le energie o se si è in gruppi numerosi fermarsi a lato aspettando i ritardatari senza per questo creare intralci lungo il percorso.

Superato l'abitato di Grailé occorre fare attenzione per un attraversamento della strada provinciale ex strada statale dove il Sentiero Valtellina prosegue sul lato opposto della strada.



Fate attenzione perchè subito dopo aver cambiato "corsia" un breve tratto è a traffico promiscuo con i residenti di alcune abitazioni che per raggiungere casa loro sono costretti a transitare sulla ciclopedonale. Si tratta comunque di una cinquantina di metri o poco più. Nel tratto i foto in fondo si intravede la ciclopedonale che sale ...


... e che alla fine si interrompe immettendosi sulla strada provinciale fino alla località Le Prese ma... a quanto sembra sono in corso dei lavori per proseguire il Sentiero Valtellina sino a Le Prese

Infatti a fianco del cartello lavori in corso facevano presumere la realizzazione del proseguimento della ciclopedonale, non resta che attendere!

Si prosegue quindi sulla strada provinciale passando sul ponte sul Fiume Adda.

Andando a dx invece si salirebbe nella bellissima valle di Rezzalo

Oltrepassato il ponte sul fiume Adda, la strada prosegue a dx verso Bormio. Nella foto la chiesa di San Gottardo a Le Prese.

Passando in queste frazioni ci si chiede quanti siano ancora i residenti e si fa presto a dare una occhiata alle finestre o ai portoni con polvere accumulata per capire la presenza o meno di persone.

Nei piccoli borghi spesso si trovavano raggruppati i servizi essenziali oggi con quel che ve ne rimane

Si lascia Le Prese percorrendo la provinciale sino ad una curva nei pressi di una ex casa cantoniera dove attraversando un tratto di sterrato si ritrova la cilopedonale.

Anche qui non penso che il tratto lo abbiano fatto terminare lontano dalla strada provinciale ma vi sia dietro l'intenzione di far proseguire la ciclopedonale sino alla frazione Le Prese

Non che sulla ex strada statale, poi passata a provinciale, vi sia un gran traffico se non quello locale o turistico ma dove c'é la possibilità di realizzare una pista dedicata solo alle bici e ai pedoni è sempre una sicurezza in più.

Alle volte la morfologia del territorio obbliga a passaggi obbligati questo succede quando si inseriscono nuove opere a posteriori e non preventivate in precedenza

Dopo il breve tunnel termina di nuovo il Sentiero Valtellina proseguendo su una vecchia strada locale

Si tratta di un breve tratto fino al gruppo di case poi si passa di nuovo su un tratto di strada provinciale proseguendo sempre in salita sino ad incontrare sulla sx un altro nuovo tratto del Sentiero Valtellina.

Il recente tratto inizia a poca distanza dalla ferita sulla montagna che il 28 luglio 1987 con il distacco dell'enorme massa dal Monte Zandila travolse l'abitato di Aquilone e Sant'Antonio Morignone provocando 42 vittime.

Si prosegue su un altro ponte dedicato alla ciclopedonale

Il tratto che corre in corrispondenza di dove si è verificata la frana si trova in un falso piano

Si passa poi accanto alla cappelletta che ricorda il tragico evento

Questo palo regge gli strumenti di monitoraggio e di avvertimento alla popolazione in caso di un nuovo pericolo.

Sono passati ben 34 anni dall'evento ed ancora oggi a distanza di anni stanno ancora lavorando per la risistemazione dei luoghi.

Questo dimostra quanto l'uomo è piccolo nei confronti della natura che in un attimo ci può letteralmente cancellare dalla faccia della terra!

Lasciato Aquilone si sale verso Tola

Da l'Aquilone in poi il tratto verso Bormio è ancora quello esistente da tempo. C'è da dire che tutto il Sentiero Valtellina è stato realizzato nel corso degli anni aggiungendo ogni volta nuovi tratti realizzati ognuno dalle Comunità Montane della Valtellina per il proprio territorio di competenza.

Non è raro, anzi è frequente trovare cicloturisti con tanto di borse che percorrono questo percorso che può essere fatto tranquillamente a tappe sfruttando le risorse turistiche che offre tutta la Valtellina.

Si entra nel territorio del Comune di Valdisotto

 

Manca poco a Bormio e i cartelli posti sulla Ciclopedonale danno le distanze per tutte le altre destinazioni della Valtellina sino a Colico, punto di inizio del Sentiero Valtellina

 

Ancora un tratto di falsopiano verso Cepina

In questo punto la ciclopedonale si interrompe per attraversare il ponte sul fiume Adda

Più ci si avvicina a Bormio e più si possono incontrare persone a piedi cosa che sugli altri tratti non é molto frequente.

A fianco il corso dell'Adda

Una breve interruzione per attraversare una strada e poi si riprende la ciclopedonale

Giunti in questo punto di impianto sportivo lo si aggirerà andando a prendere il ponte sull'Adda che si vede nella prima foto.

Superato il ponte si svolterà a sx sempre in direzione Bormio. nell'ultima foto a sx la frazione di Santa Lucia

La conca di Bormio è ormai a portata di pedale con il corollario delle cime che la circondano

La ciclopedonale termina qui dopo aver superato il ponte che passa sul torrente Frodolfo che va a buttarsi come affluente del fiume Adda. Se si proseguisse seguendo le indicazioni dei cartelli di color marrone si arriverebbe sempre su ciclopedonale in Valdidentro e in Val Viola.


Prendendo la direzione per Bormio si passerà sotto il sottopasso della strada statale e una volta risaliti si attraverserà un parco dove il sentiero a sx è destinato alle bici e a dx quello per i pedoni

Tavoli e panche sono a disposizione dei fruitori del parco

Usciti dal parco, superato un cancello si arriva ad intercettare la statale che di fronte porta in Valfurva mentre a dx si sale verso Bormio 2000

Ci sarebbe anche un tracciato che porta sulla ciclopedonale del torrente Frodolfo, ma per praticità siamo andati diritti fino a deviare in prossimità del vecchio ponte di San Colombano

Ambedue le soluzioni proposte portano in questo punto dove si proseguirà diritti

Qualche centinaio di metri dopo giunti qui a sx troverete la nuova ciclopedonale che affianca il torrente Frodolfo

Di fatto esisteva già un tracciato qui in Valfurva che partiva a fianco della chiesa che si vede nella foto sopra, ma non era proprio alla portata di tutti con brevi e ripidi tratti anche sterrati e ripida discesa nel bosco, di certo riservata a ciclisti un pochino esperti e non certo adatta ad una situazione come quella ripresa in questa immagine!

 

Questo nuovo tratto in pratica assume un vero titolo di ciclopedonale in quanto ne permette la fruizione ad ambedue gli utenti, certo occorre un po' di giusta convivenza evitando ai pedoni di occupare in larghezza tutta la corsia e lasciare lo spazio a chi vi procede in bici.

Come si vede lo spazio della carreggiata non è ampio e va condiviso.

Qui c'é da prepararsi con i rapporti del cambio per affrontare qualche breve strappo impegnativo.

Il percorso è bello sia per il paesaggio ma anche per come è strutturato con i suoi su e giù e curve annesse.

Sul ponte del torrente frodolfo qualcuno si porta a casa una foto ricordo ma i loro cani sembrano più attratti dall'arrivo delle nostre bici che del richiamo del loro padrone.

Dopo il ponte il percorso arriva a San Nicolò e la sua omonima chiesa. Giunti li si passerà sulla sponda dx del torrente Frodolfo attraversando un altro ponte.

Da San Nicolò si prosegue con un bel tratto dove la carreggiata si amplia e si passerà anche ad una bella area di sosta con strutture di gioco per bambini.

Nella foto si raggiunge l'abitato di Sant'Antonio

e qui si aprono alcune scelte possibili per chi volesse non accontentarsi ed allungare il percorso. Infatti proseguendo diritti con una carrabile sterrata è possibile arrivare a Santa Caterina Valfurva tutte le informazioni le potete trovare in questo report dove anche sono riportate le informazioni di come era questo tracciato in passato.

Altra alternativa da Sant'Antonio é la Val Zebrù il report lo trovate qui va detto che é un percorso impegnativo!

Ultima alternativa per chi volesse evitare lo sterrato e giungere a Santa Caterina Valfurva è quella di raggiungere la statale che dista un centinaio di metri.

 

TRACCIA GPX


CONCLUSIONE

Il tempo passa e piano piano le ciclabili aumentano o migliorano aggiungendone nuovi tratti, questo ne è un esempio. I luoghi rimangono gli stessi, cambia solo la prospettiva visiva degli ambienti circostanti e soprattutto in questo caso si tende a facilitarne la fruizione aumentando la sicurezza in bici con percorsi dedicati il più possibile alle bici.

  

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2021
pagina creata: 1-11-2021
ultimo aggiornamento: 02-11-2021
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

     

Info cookie »