Lombardia in bici

salita
Dervio - Roccoli di Lorla
e Legnoncino
(LC)

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Una meta invidiabile che vi porta in un punto privilegiato per l'osservazione del lago di Como e di tutti i monti attorno. Uno sguardo di 360° su ciò che la natura di meglio sà offrire.

Ma non è tutto, per arrivare in cima, la strada sale nella selvaggia Valvarrone attraversando boschi e piccoli abitati, in un silenzio irreale per chi è abituato al caotico traffico delle città


Cima del Monte Legnoncino 1714m

 


Dervio 200m - Roccoli di Lorla 1468m - Legnoncino 1714m


Il grafico della pendenza di tutto il percorso, sono 1515m di dislivello, qualche cosa di piú se vi mettete a girare ai Roccoli di Lorla come ho fatto io. Sopra alla linea della pendenza in azzuro c'è il grafico della velocità in ascesa. Fino ai 1000m ho cercato di mantenere una velocità costante di 8,5-11km/h.

Dai 1000m al rifugio dei Roccoli di Lorla la pendenza aumenta e giustamente per non forzare ho abbassato la velocità attorno ai 6,5km/h, per scendere ulteriormente nei 2 km di deviazione sulla carrabile sterrata che porta alla vetta. Lì il fondo con sassi e la pendenza non permettono di certo velocità maggiori, anzi il problema è restare in equilibrio per non finire nelle scarpate. La carrabile è comunque larga a sufficienza per fare passare una jeep

Il tracciato in azzurro è quello del percorso, sono in totale 22km , le indicazioni sono ad ogni 5km

 

La distribuzione delle percentuali di pendenza tratte da Openrunner. I primi 10km sono pendenze tra il 5-7% con brevi tratti a pendenze superiori. Negli ultimi 5km la pendenza aumenta. Fino al piazzale del rifugio Roccoli di Lorla la strada è asfaltata, fattibile con bici da corsa, se poi volete proseguire sino alla vetta del Legnoncino altri 2km, occorre per forza una ottima MTB, meglio se bi-ammortizzata e con ottimi freni.


Qui si percepisce meglio dov'è il percorso, i monti Legnoncino e Legnone sono i primi monti che si trovano sulla dx all'ingresso della Valtellina

 

 

 

 

 

 

   


La mappa con curve di livello danno una idea concreta su come ci si muove nel territorio e la sua conformazione.
Da questa carta si può osservare che il fondovalle è privo di insediamenti abitativi, che invece occupano livelli sopra i 600m. La stessa valle mostra pendenze ripide sui due versanti.

La Valvarrone

Farvi vedere la valle dal basso ha poco senso, perchè le continue pieghe dei versanti delle montagne non riescono a dare una visuale di continuità della valle. Ho quindi optato per questa foto che ritrae la valle già in un punto avanzato nel suo interno. Qui mi trovo sulla carrabile che porta in vetta al Monte Legnoncino. In questo punto attorno ai 1650m l'obbiettivo è rivolto verso est , i picchi innevati che si vedono a sx sono le cime del Pizzo dei tre Signori 2554m che fanno parte delle Alpi Orobie Bergamasche.

Sulla dx la montagna che presenta due strisce senza alberi è il Cimone di Margno. La striscia di sx sono le piste degli impianti di sci di Alpe di Palio, mentre quelli a dx sono dei Piani delle Betulle.


La partenza l'ho prevista da Dervio in quanto è dove inizia la strada che sale verso la Valvarrone.
Dervio, un piccolo comune noto come centro di villeggiatura, è posto sulla sponda orientale del Lago di Como ed è costruito sulla protrusione dei sedimenti che ha trasportato a valle il fiume Varrone nel corso dei millenni riversandoli nel lago.

Dervio è noto anche per il Centro Vela della FIV (Federazione Italiana Vela) dove si formano i velisti . Ovviamente il luogo è anche deputato a gare di regate veliche con trofei, campionati e quant'altro questo per la presenza favorevole di venti, come la Breva.


Già da Dervio la strada incomincia subito a salire , in breve si arriva alla frazione di Castello, si vede la Torre del Castello di Orezia risalente a circa l'anno 1039-40.


Dopo qualche tornante si ha già una visuale più ampia su Dervio e il Lago di Como. In primo piano si nota ancora la Torre del Castello di Orezia, sulla sponda opposta del Lago, a sx la cima del Monte Tremezzo 1700m, che si trova sopra Menaggio


Per chi fosse già stanco poco dopo sulla sx c'è un'area di sosta con tavoli e panche in pietra con vista sul lago

Non è di certo una gran foto, visto l'obbligato controluce, ma da il senso della conformazione della valle scavata dal fiume Varrone, che ne ha creato la profonda gola a V. L'aspetto della valle è di assoluta bellezza, completamente ricoperta di boschi, e il fondovalle privo di strade o costruzioni


Come ho già scritto all'inizio, quasi tutto il percorso pur essendo esposto a sud, gode di una ombreggiatura invidiabile, cosa non di poco conto se teniamo a mente che sono ben 22km di salita e 1500m di dislivello, per cui d'estate con il caldo questo è un pregio non indifferente


Ormai letteralmente immersi nel verde se vi girate indietro potrete ancora godere di scorci sul lago che ora appare sempre più lontano



Sul lato opposto della valle, sperse nella fitta giungla di alberi, due casette


Si prosegue con l' immersione nel verde, fra il silenzio totale, se non con i suoni della natura stessa, fra il canto degli uccelli e la presenza di ruscelli o piccole cascatelle

La strada dovendo correre in costa alla montagna, di frequente si ritrova pareti di roccia viva a ridosso della strada stessa. Come potete vedere le piante sono ovunque; sopra, sotto, di fianco, ovunque c'è spazio c'è ne una!

Sbuca dal verde una chiesa, che presumo sia quella di Sueglio

Si riapre ancora uno scorcio sul Lago di Como

Sueglio

Un' apertura sull'altro versanta della montagna

Sembra l'edificio di una stazione ferroviaria, e anche la scritta bianca su campo blu la richiama, ma si tratta invece del Comune di Introzzo

Si sale ancora, e non è certo una novità , ma sempre in parte all'ombra

Punto di svolta, giunti a Tremenico troverete sulla sx le indicazioni per Roccoli di Lorla


Tremenico e lo sguardo sul verde

Le tipiche vecchie case in pietra

La strada sale attraverso Tremenico nella parte alta del paese

Vi assicuro che una salita immersi costantemente nel bosco, in cui potete sentire tutti i profumi: dalle resine dei pini, a quelli dei tronchi tagliati di fresco, al profumo di mirtilli e more , non è cosa di tutti i giorni per chi vive in città

Una cosa che il ciclista potrà apprezzare lungo il percorso, sono le innumerevoli fontane a disposizione. Questa adirittura con brocca di vetro e bicchieri a disposizione!

Attorno ai 1000m il bosco termina e si apre il versante orientale della montagna, ma è una situazione che dura poche centinaia di metri, poi si riprende la strada nel bosco

Ai 1100m si arriva a Subiale, qui sul tornante si trova un ristorante, in questo punto arriva anche la strada che proviene da Loco Peinano e Artesso, vedi mappa all'inizio

Sopra i 1100m a tratti la vegetazione cambia, qui ora c'è la presenza di alte conifere, mentre nel sottobosco c'è sempre la presenza di Felci.

Ritrovo di farfalle

L'abitato di Lavadée a 1306m.

Sopra Lavadée, un'area con laghetto, panchine e giochi per bambini, di fronte un ristorante.

L'immancabile fontanella; a dispetto di altri percorsi montani, dove non si trova acqua nemmeno a pagarla, qui siamo all'opposto, ed è così che dovrebbe essere, purtroppo non da tutte le parti esiste questa cultura di dar da bere ai viandanti e sopratutto ai ciclisti che sudano parecchio in salita! ricordatevi che l'acqua sta ad un ciclista come la benzina sta ad un'automobile

Lasciata l'area di "svago" la strada si inerpica verso il rifuglio, alle volte a furia di salire si percepisce la pendenza solo perchè occorre scalare il rapporto, ma se ci si ferma e si guarda indietro, si capisce meglio la pendenza!

Arrivo al bivio dei Roccoli di Lorla, a sx la carrabile per il Legnoncino a dx per il rifugio

Il piano dei Roccoli di Lorla a quota 1468m, è una conca che dovrebbe ospitare un piccolo laghetto, ora a quanto sembra prosciugato, attorno ad esso sentieri, a sx c'è il bosco che sale verso il versante del legnoncino, di fronte il bosco che da sul versante nord della montagana (verso la Valtellina per intenderci), a dx si intravede la fontana e sempre in fondo a dx la zona dei servizi WC chimici, oltre a panchine e tavoli per picnic.

Panche e tavoli consunti dal tempo, posti nella zona nord, si intravedono anche i cartelli con le indicazioni dei sentieri, in fondo si sale per il monte Legnone

La cima del monte Legnone 2609m, sotto i pini, i WC in colore rosso

Una breve sosta al Rifugio Roccoli di Lorla del CAI sez. Dervio, per un buonissimo panino al Prosciutto crudo, di quelli che si sciolgono in bocca.

In verità io mi sarei accontentato di questa meta, ma volendo fotografare dall'alto il Lago di Como, non avevo alternative che non quelle di seguire le indicazioni del gestore del rifugio, ovvero prendere la carrabile per il Monte Legnoncino a quota 1714m con un paio di km di sterrato.

Lo spazio antistante il rifugio attrezzato con tavoli e panche.

Scendendo dal rifugio, prima di imboccare la carrabile per il Legnoncino è obbligo riempire la borraccia con acqua fresca.


Si ritorna al bivio ed ora si prende per il Legnoncino, la carrabile è abbastanza ampia, certo il fondo è espressamente da MTB, possibilmente con buone sospensioni e freni. Se si vuole salire a piedi ci vuole circa un'ora di cammino.



Da qui in poi verrete ripagati dagli sforzi che avrete fatto sino ad ora. La ricompensa saranno gli stupendi panorami che vi si pareranno d'avanti ai vostri occhi, in qualsiasi direzione volgerete lo sguardo

Questa pianta è stata ormai immortalata innumerevoli volte, non quanto per il suo aspetto , mi pare dovuto ad un incendio, ma perchè è il primo luogo che offre una visuale verso il Lago di Como. mi trovo a 1636m

Questo è lo stesso punto visto un poco piú su, come potete vedere il fondo non è uniforme, la carrabile è in pendenza e se arrivate al vostro ritorno al tornante un po' "lunghi" vi ritroverete abbracciati alla pianta o peggio più sotto di 1000m! , quindi mi raccomando prudenza! forse questo è il punto più critico

Uno sguardo verso sud per fare un po' di conoscenze:

sulla sx il Cimone di Margno con gli impianti di risalita di Alpe di Palio e Pian delle Betulle. alla sua dx. in secondo piano Alpe Giumello , in primo piano il Monte Mùggio, mentre la cima innevata sullo sfondo è la Grigna

Il mio obiettivo primario era quello di raggiungere un punto di visuale verso Nord, ed eccomi soddisfatto, purtroppo le condizioni meteo non erano delle migliori, ma si sa in montagna funziona così. Dietro la bici in pratica si trova il Pian di Spagna che è qualla zona di terra che divide il lago di Como dal Lago di Mezzola. Tutto attorno il corollario delle montagne sul confine Italo/Svizzero

Sotto in basso a sx si intravede il Lago di Como

Si ritorna al bivio ed ora si prende per il Legnoncino, la carrabile è abbastanza ampia, certo il fondo è espressamente da MTB, possibilmente con buone sospensioni e freni. Se si vuole salire a piedi ci vuole circa un'ora di cammino.

Ovviamente non finisce qui il sentiero, c'è ancora qualche sforzo da fare per arrivare in cima

A sx il termine del Lago di Como, il Pian di Spagna e a seguire a dx il Lago di Mezzola

L'abitato di Torchiedo , sotto, sulla riva del Lago di Como

Arrivato sin sotto la chiesetta di San Sfirio a quota 1700m, la bici deve essere lasciata, da lì in poi c'è solo un sentiero in costa alla montagna per arrivare al picco. Naturalmente ci troviamo in vetta ad una montagna per cui chi soffre di vertigini o problemi di equilibrio è meglio che si accontenti, nulla di pericoloso, fin tanto che si fa attenzione a dove si mettono i piedi.

La bici l'ho sdraiata, perchè non volevo che al ritorno per qualsiasi motivo non dovessi ad andare a recuperarla un migliaio di metri più sotto

Questa è la vista sotto i vostri piedi dal sentiero che porta alla cima:

La Valvarrone è là sotto, non sembra ma è un bel pezzettino ad arrivare sin quassù!

Ancora un piccolo sforzo, oltre queste rocce in cima si intravede un cippo



Raggiunto il cippo, finalmente la vetta è conquistata!


I guardiani della vetta, la madonnina e la croce, sotto il Lago di Como

Basta avvicinarsi al ciglio della vetta per vedere il punto di partenza di Dervio 1500m sotto. Si può notare l'andamento tortuoso della Valvarrone scavata dall'omonimo fiume,che nel corso dei millenni ha portato il materiale alluvionale nel Lago. L'uomo poi su questi sedimenti ha edificato nel tempo le sue abitazioni

Una vista sul Lago di Como, in centro si vede Bellagio , punto in cui si dividono i due rami del Lago

La baia di Piona

Il tetto che si vede è quello della chiesetta di San Sfirio, poco sotto sulla dx, si intravede il picco della "forcella" da dove parte il sentiero, che costeggiando il lato sud sale sino in vetta, come si vede nulla di difficile


Per completare l'opera: Le Panoramiche

Vista verso Nord, da sx Lago di Como, in centro Pian di Spagna e Lago di Mezzola, sulla dx Valtellina e Monte Legnone

Sguardo verso Est, il Monte Legnone e la Valvarrone a dx

Si prosegue verso Sud; Grigna, in primo piano il Monte Mùggio e Lago di Como


Foto di rito prima di scendere

 

Un breve Video


Conclusioni

Se vale la pena di salire sin quassù questo lo dovete decidere Voi, da parte mia ne è valsa la pena, posso conferire un 5 stelle a questo percorso.

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2009
pagina creata: 04-07-2009
ultimo aggiornamento: 31-07-2015
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