Lombardia in bici

Sentiero Valtellina
da Tirano a Bormio
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Il Sentiero Valtellina è una ciclopedonale che si estende da Colico a Bormio. In questo report viene illustrato il tratto da Tirano a Bormio, il tutto ottimamente segnalato e con numerose aree di sosta dedicate.

Sentiero Valtellina nei pressi di Tola

 
Sondalo - Aquilone - Bormio

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
39 km
772 m D+
84D-
Asfal/Sterr
Cicl/Strad
1,8%- 13%
✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩✩



 


La Mappa di Google Earth

Ci si trova fra la media e l'alta Valtellina nel tratto fra Tirano e Bormio






L'altimetria del percorso, nulla di difficile salvo qualche breve salita più impegnativa





Come arrivarci

Nella Valtellina c'è la S.S. 38 che la percorre per tutta la sua estensione e che ovviamente passa anche da Tirano, anzi la attraversa letteralmente. Quindi é facile raggiungerla sia con mezzi propri o con la linea ferroviaria che fa capolinea proprio a Tirano. Il Percorso costeggia il fiume Adda per cui un qualsiasi parcheggio nelle vicinanze va bene, poi visto che sarete in bici, trovate quello che vi è più comodo.

Il percorso

Il Sentiero Valtellina di fatto è una Ciclopedonale, pertanto una volta presa si è in percorso protetto, salvo in alcuni punti in cui si va in promiscuità con un traffico locale scarso se non assente. Il tutto è ben segnalato e non occorre avere una traccia GPS.

 Bici consigliata

Qualsiasi bici può andar bene purchè dotata di cambio per affrontare i brevi strappi.


Valtellina


Da Tirano a Bormio

Da un parcheggio in prossimità della ferrovia è iniziato il nostro percorso per raggiungere Bormio, portando così a termine il tracciato completo del Sentiero Valtellina aggiungendolo ai precedenti tratti già pubblicati: Colico-Sondrio e Sondrio-Tirano


Il Sentiero Valtellina è provvisto di una ottima e completa segnaletica, qui sta ad indicare che si è al km 75 dal punto d'inizio di Colico e che mancano 39km a Bormio.

Questa è via Calcagno dove si trova un ampio parcheggio accanto alla ferrovia.

Il Sentiero, poiché attraversa Tirano, sino alla fine della sua periferia rimane affiancato da una strada a traffico prettamente locale, per poi trasformarsi unicamente in ciclo-pedonale.

 


Da Tirano il Sentiero Valtellina costeggia la sponda dx del fiume Adda. Qui una vista alle nostre spalle verso Tirano.


Si è immersi nel verde e sempre con la costante del fiume che scorre accanto. In questo tratto fra Sernio e Tirano il fiume affronta una serie di salti in quanto deve affrontare il dislivello di una trentina di metri in 3 km.


A mezza costa sulle montagne alcuni paesi. Quello sulla dx dovrebbe trattarsi di Baruffini.


Dopo 3 km dalla partenza si arriva nei pressi di Sernio e della diga con la centrale idroelettrica che va a formare un lago artificiale per sfuttarlo come fonte di energia elettrica


Il lago e Sernio che si vede sulla dx della foto



Superato lo sbarramento ed il lago a circa un paio di chilometri un ponte attraversa il fiume per portarci poi a proseguire sull'altra sponda.

Qui l'incontro con un ciclista che ci ha accompagnato durante la sua uscita quotidiana raccontandoci alcuni aneddoti della sua vita.

 


Dal ponte la vista sul fiume e sulla media Valtellina. I paesi che si vedono dovrebbero essere: a sx Vervio e a dx Tovo di Sant'Agata.



Passato il ponte ci si trova a proseguire lungo la sponda sx del fiume e qui nei pressi di Lovero si trova un'ampia area di sosta con annesso parcheggio.


A pensare che nella valle accanto, ovvero la Valcamonica, era data una giornata con cielo coperto e possibili precipitazioni. Quindi abbiamo pensato bene di cambiare valle e la scelta è stata fra le migliori, qualche nuvola ma senza acqua.


Cartellonistica ben fatta e frequenti aree di sosta non mancano di certo sul Sentiero Valtellina che va annoverato fra uno dei più belli che abbiamo in Italia.

Arrivati a Grosotto si attraversa di nuovo il fiume Adda

Dopo Grosotto ci si dirige verso Grosio. In alto a sx è Ravoledo, posto sulla strada che porta al Passo di Verva

 

Da Grosio a Tiolo come ben segnalato è presente una deviazione per un primo breve tratto su strada a viabilità ordinaria ed un secondo tratto su sterrato.

 


Questo è il punto dove a dx inizia il tratto sterrato....

 

 

... che inizia alla periferia di Grosio ....

 


.... tranne che le piogge di quei giorni ne hanno allagato abbondantemente le buche e per non sporcare inutilmente noi e le bici ci hanno obbligato a scendere.

 

La deviazione prosegue sino ad attraversare il ponte, quindi restate a sx nel percorso in salita e non a dx. Si tratta comunque di una situazione provvisoria.

 


Dal ponte, in alto sbuca fra la vegetazione il campanile di Tiolo.

Dal ponte la vista verso Grosio. Vedendo il fiume quasi in secca fa pensare invece quando in più occasioni è straripato creando notevoli danni alla Valtellina.

Daltronde la valle è lunga più di 100 km e con un bacino idrico così esteso, che comprende anche le attigue valli con i loro corsi d'acqua, si fa presto a capire a quanto potrebbe ammontare il potenziale d'acqua che si riverserebbe nel fiume Adda.

C'è solo da augurarsi che fenomeni intensi e prolungati come è successo in passato non si ripetano più. Alcune opere di rinforzo degli argini sono state fatte, ma penso che poi il problema non faccia altro che spostarsi più a valle.


Attraversato il ponte vi aspettano un paio di rampe un po' impegnative, preparatevi con un rapporto corto per l'imminente scalata.

 

Questo tratto che sale dal fiume e prosegue verso Sondalo è molto bello

 

 

A Sondalo ci sono alcuni piccoli strappi.
Terminato il breve tratto in salita, sulla sx si vedono i padiglioni dell'ospedale Morelli (ex. sanatorio)


 

Nei pressi di Sondalo si costeggia un bel parco. Un caratteristico ponte coperto in legno attraversa il fiume e sopra di esso a sx si vede la chiesa di S. Agnese

 

Alla periferia di Sondalo il Sentiero Valtellina termina e si prosegue come da descrizione del cartello.

Come si vede nulla è lasciato al caso ed i cartelli sono espliciti e ben fatti.


In pratica si percorre la vecchia S.S. 38 l'unica strada che conduceva a Bormio prima del tragico evento della frana dell'87.

Questo é il tratto più impegnativo di tutto il percorso, poiché la deviazione consiste nel dover affrontarte una costante salita che costringe Debora a scendere ogni tanto dalla sella per riprendere fiato.

Ovviamente chi é allenato non avrà alcuna difficoltà.

Era il 28 Luglio 1987 quando una enorme massa si staccò dal Monte Zandila che spazzò via Sant'Antonio Morignone ed in parte Aquilone. La ferita della montagna resta ben visibile a peritura memoria. Questa foto in realtà é stata scattata al nostro rientro verso Tirano.


La fontana di Aquilone

Il Memoriale costruito in memoria della tragedia consumata giusto 29 anni fa. L'anno prossimo sarà il trentennale.

 

Superato Aquilone basta voltarsi indietro per vedere il "teatro" dove è accaduto il fatto.

 


Da Aquilone si sale verso Valdisotto.
Poco dopo Aquilone termina il tratto in salita per dare spazio ad una piacevole discesa condita da un verde paesaggio.

Ovviamente non può essere tutto in discesa. Come potete vedere dalla foto questo é il genere di salite che potrete ancora incontrare.

 

Se vi serve un Camping qui a Valdisotto a dx si trova il Cima Piazzi


Anche se mancavano pochi chilometri alla nostra meta la lunga salita ci aveva fatto aprire una voragine nello stomaco. Quest'area di sosta di fronte al Comune di Valdisotto è stata una manna. Ne abbiamo approfittato per calmare i morsi della fame con il nostro pranzo al sacco.


Il cartello segnala i 110 km da Colico e i 4 km che mancano a Bormio.


Un ponte sull'Adda nei pressi di un centro sportivo ci ha fatto di nuovo cambiare sponda. In centro alla foto la Cima di Reit che sovrasta la conca di Bormio.


Sulla dx invece la frazione di San Pietro verso Bormio 2000

Qui in un'altra vista si vedono meglio Piatta e San Pietro



Bormio

Il Sentiero Valtellina prosegue affiancando la statale. A sx Santa Lucia una frazione di Valdisotto.

Da Santa Lucia un sottopasso facilita l'attraversamento della strada statale. Risaliti dal sottopasso si prosegue sotto le fronde di alcuni alberi sino ad arrivare ad un punto in cui la strada si biforca come indicano i due cartelli: una corsia riservata ai pedoni a dx e l'altra ai ciclisti a sx.

La panoramica verso Bormio con a dx il torrente Frodolfo.

 

La piazza Cavour con la chiesa parrocchiale SS. Gervasio e Protasio, con pregevoli interni, ne consiglio una visita. In alto a dx Bormio 3000 con ancora la presenza di alcune lingue di neve.

E per concludere non poteva mancare la merenda con torta pere e ciccolato di una famosa panetteria. E' facile da individuare in Corso Roma per l'onnipresente coda davanti al negozio.


Traccia GPX


Conclusioni

Come già descritto all'interno del report si tratta di una ciclabile coi fiocchi per la segnaletica ben fatta e le numerose aree di sosta. Sia il percorso che il paesaggio, poco antropizzato, non risultano monotoni e talvolta si é accompagnati dal suono dell'acqua che scorre verso valle. Infine, la meta premia con le spettacolari cime che circondano la luminosissima conca di Bormio.

 

 



buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2016
pagina creata: 15-12-2016
ultimo aggiornamento: 19-12-2016
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