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Parco del basso Serio
Giro dei quattro Castelli
Seconda Parte

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Nella Provincia di Bergamo scorre il fiume Serio. Questo è un giro che in parte ne percorre le due sponde, nel tratto del Basso Serio compreso fra Malpaga e Mozzanica, senza trascurare la visita ad alcuni Comuni vicini al corso del Serio e ai loro Castelli.


Fiume Serio

Fiume Serio - Castello di Cavernago - Castello di Malpaga
 

 

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
51,9 km
139 m
Sterr/Asfal
Cicla-Strad
0,4 % - 5%
✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩

  

 

 

 

 

Il tracciato si snoda nella bassa Bergamasca lungo il fiume Serio fra Mozzanica e Cavernago

 

 
IL PERCORSO

Il ritorno da Cavernago a Mozzanica solo in brevi tratti rimane coincidente con il percorso d'andata. Volendo, come ho spiegato più avanti nel report, all'altezza di Romano di Lombardia è possibile attuare una variante al mio percorso riportandosi al ponte sul Serio, facendo così ancora un tratto della sponda sx verso Bettola.

Nota: Essendo un percorso che ho ideato personalmente, pur sfruttando la presenza di numerosi cartelli indicatori posti lungo due percorsi, per certi passaggi e svolte non segnalate, per quanto le abbia spiegate in dettaglio in questo report, consiglio l'utilizzo della traccia GPS.

Rifornimenti idrici

Presenti nei Comuni attraversati

Quale bici usare

Sarebbe preferibile utilizzare delle MTB o bici con pneumatici per lo sterrato. Sterrato che comunque non presenta gradi di difficoltà.


Un percorso fra i Castelli lungo il fiume Serio

Seconda Parte


Assolto il pranzo con un ottimo risotto alla zucca e pezzetti di speck in crosta e salutato l'ex castello dei Colleoni, le ruote le avevo messe in direzione della prossima meta fissata a Martinengo.

Da Malpaga è possibile a scelta o fare ritorno dallo stesso percorso fatto all'andata, oppure passare per Ghisalba, in ogni caso i due percorsi porterebbero ancora a questa rotatoria sulla SP122 già fatta all'andata

Basta seguire la traccia per arrivare alle porte di Martinengo. Il mio arrivo è coinciso con le preparazioni della festa del 37° Palio detto: Palio dei Cantù di Martinengo

 

La gara fra gli asini montati da personaggi con vestiti Colleoneschi, si svolge nel centro storico dove il selciato è fatto con i cubetti di porfido


Martinengo è un borgo medievale dotato di cinta muraria passato di recente nel 2011 al titolo di Città, conferito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

In primo piano il Municipio e a dx i portici medievali con in fondo la Chiesa prepositurale di Sant'Agata.

Dopo il palazzo di colore rosa c'è una porta che dà accesso alla zona del Castello



Questo è quello che rimane del castello di Martinengo di origini molto antiche


I portici medievali di Via Tadino. Personalmente ho sempre apprezzato i paesi con i lunghi portici perché anche col solleone o con il brutto tempo permettono di passeggiare tranquillamente sostando senza problemi ad osservare le vetrine o a sostare all'aperto per un caffé.

I portici rimangono comunque centri di maggior aggregazione rispetto ad un corso con normali marciapiedi, oltre ad essere un abbellimento architettonico non indifferente rispetto a una normale facciata che se anche bella e pregevole non ti darà mai la senzazione di accoglienza e riparo di un portico!



Martinengo 158 anni fa ha ospitato anche Giuseppe Garibaldi, come testimonia questa targa posta su questo palazzo

Seguendo sempre la mia traccia si esce da Martinengo per dirigersi verso Romano di Lombardia, passando per strade secondarie, con la sorpresa di trovare alcuni fontanili


Fontanili che penso potrebbero essere alimentati dal vicino fiume Serio. Sta di fatto che il fiume Serio nel tratto da Ghisalba a Mozzanica in molti tratti scompare letteralmente nel suo alveo per ricomparire in modo più significativo nei pressi del ponte di Mozzanica.

Quindi tutto sommato quest'acqua non è detto che in piccola parte non possa permeare nel terreno ghiaioso ed arrivare a questi fontanili


Analoghi ambienti come questi si ritrovano più a sud in territorio Cremasco sempre vicino al fiume Serio come in questo report


Anche Romano di Lombardia ha in serbo una sorpresa con il suo castello del XIII-XVII secolo

Il castello o rocca Viscontea con pianta quadrata dispone di quattro torri ai lati e cortile interno, ricalcando i canoni delle funzioni militari, con spalti merlati e aperture per i balestrieri a scopi difensivi.


Come la maggior parte dei castelli nel corso dei secoli ci sono stati cambiamenti e finite le guerre hanno mutato i panni di costruzione ad uso difensivo a quello residenziale



La torre in primo piano a sx dell'ingresso presenta sulla sua sommità la caratteristica "vela" o Campanile a vela, di cui ora manca la campana, segno che in questa torre è presente una cappella.




Una finestra all'interno del cortile


Poco distante dal castello in via Comelli Rubini, si trova l'omonimo palazzo del Tenore Giovan Battista Rubini e di sua Moglie Adelaide Comelli, oggi sede del Museo Rubini.


Proseguendo nel centro storico si incontrano una fila di portici con negozi, bar e varie attività commerciali. Notare la presenza del selciato con i caratteristici lastroni a passo di carro che un tempo permettevano il passaggio dei carri e delle carrozze trainati dai cavalli in modo più agevole e più silenzioso.

Questa tipologia di fondo stradale si è ancora conservata in diversi Comuni mentre in altri talvolta vengono ripristinati dopo le chiusure dei centri storici ai traffici veicolari come segno di abbellimento e recupero storico più attinente al contesto urbano risalente a secoli addietro.

&

Piazza Roma ospita la Parrocchia Di Santa Maria Assunta e San Giacomo, mentre sulla sx,defilata, si intravede la Basilica di San Defendente Martire

Anche in Piazza Roma vecchi portici medievali con archi decorati. A sx si intravede il Palazzo della Ragione.

Il Palazzo della Ragione a fianco della Chiesa con sopra lo stemma del "Leone Alato" della Repubblica Serenissima di Venezia.

Non dimentichiamo in questo senso la storia, già nella prima parte del report avevo scritto del Colleoni, che guarda caso è stato negli ultimi anni Capitano Generale dell'esercito di Venezia, oltre ad aver posseduto e governato alcuni territori al confine con il Ducato di Milano. Vedi Castello di Cavernago di Malpaga ecc.



Altri portici in questa caratteristica Romano di Lombardia, bella da girare a piedi o in bici.


Lasciando Romano di Lombardia avete due scelte:

1) Fare ritorno in questo punto vicino al ponte sul Serio sulla Sp101 e al bivio sotto il ponte svoltare a sx per: Mozzanica ponte SS11

2) Seguire la mia traccia per arrivare allo stesso punto: Mozzanica ponte SS11

 

 

Io avevo scelto l'opzione 2) facendo solo un breve tratto della sponda sx del Serio per poi raggiunto il Ponte sul Serio a Mozzanica, attraversarlo e riprendere sotto di esso la sponda dx del fiume sino a Mozzanica.

Rispetto all'andata però, al bivio della foto sopra, invece di rifare a ritroso il percorso, ho proseguito diritto (o a dx riferendomi alla foto) seguendo le indicazioni: Bivio per Mozzanica centro


Anche questo breve tratto è risultato accattivante

Posso affermare che i tratti sul territorio di Mozzanica sono decisamente belli

 

Preso il bivio per il centro, dopo qualche curva è apparsa la torre campanaria

Si conclude di nuovo qui a Mozzanica, "la Venezia della bassa Bergamasca" il giro che mi ha portato a visitare una buona parte del territorio sud della Bergamasca, fra castelli e borghi medievali di tutto rispetto.

Prima parte



CONCLUSIONI

Direi che fra prima e seconda parte questo giro nella bassa pianura Bergamasca ha saputo fornire interessanti spunti turistici a portata di pedale in gran parte fatti in sicurezza su percorsi ciclabili



 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2017
pagina creata:01-11-2017
ultimo aggiornamento: 04-11-2017
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