Lombardia

Percorso Ciclabile
nel sud-est Milanese

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Questo percorso si snoda nel sud-est del Milanese e può essere raggiunto con il treno denominato "Passante Ferroviario" che copre le tratte Treviglio-Milano-Varese - Treviglio-Milano-Novara

 



La fermata del Passante Ferroviario dove occorre scendere è MELZO.
Il giro di 50Km pressochè in piano, ha un dislivello totale di 41m, si snoda fra strade a basso traffico, pezzi di piste ciclabili e strade bianche. Sopra, nella mappa che ho disegnato, in verde ho indicato i pezzi di ciclabile, gli altri pezzi in azzuro sono i tratti di strada a bassa percorrenza.
Ci sono anche due tratti di strada bianca, segnalati con la relativa scritta.

 


Queste mappe sono realizzate con
TrailRunner 


Per chiarire meglio dove è ubicata la zona ho integrato Milano, che dista circa 20km da Melzo. Giusto per fare un esempio, sono solo 29min di treno dalla fermata di Milano Porta Venezia.



Scarica traccia per GPS

 

 

 

Alla scoperta del territorio


Con Google Earth ho aggiunto le informazioni principali. La traccia di colore arancio è quella di questo report.

Da questa vista si comprende che ci troviamo nella pianura, le montagne più vicine sono a circa 40km.

Il tratto est del percorso ha non molto distante il corso del Fiume Adda. Il tratto a Nord da Cassano d'Adda a Gogonzola, costeggia il Naviglio Martesana, mentre fra Lavagna e Truccazzano in strada bianca si costeggia il Canale Muzza.

 

Bici + Treno

Vi consiglio di leggere ciò che ho già scritto sull'argomento, lì troverete tutte le indicazioni utili.

Sotto l'elenco delle fermate interessate alla linea del Passante Ferroviario.


Arrivati alla stazione di Melzo, prendete gli appositi scivoli di uscita, chi arriva dalla direzione Treviglio, preso lo scivolo, in fondo si ritroverà nel sottopassaggio, svolterà a sx. e prenderà lo scivolo a dx, che lo porterà verso un sottopasso. Giunto in fondo svolterà a sx e salirà sullo scivolo che lo condurrà all'uscita su Viale Gavazzi.

Chi invece arriva dalla direzione Varese - Milano, si dirigerà presso l'uscita, prenderà lo scivolo e uscira sul parcheggio percorrendolo fino in fondo arrivando su Viale Gavazzi.

Da li si seguirà il percorso di circa 1km che ho disegnato in blu sulla mappa.

L'inizio della Ciclabile a Melzo in fondo a Via Volontari del Sangue

Questo è il tratto d'inizio che costeggia Via Aldo Moro e che va a collegare Melzo con Pozzuolo Martesana 1,5km di ciclopedonale

Al di là dello stagno una delle tante cascine che costellano le campagne verso la "bassa".

Entrati in Pozzuolo, dove finisce il vialetto sulla dx, troverete il vecchio ingresso della Ferrero e subito dopo questa vecchia chiesa.

Sul finire del Duecento il cardinale milanese Pietro Peregrosso fondo' il convento francescano, ora ne rimane la Chiesa di San Francesco eretta a partire dal 1295, lo stile é Gotico Lombardo con affreschi tre-quattrocenteschi.

La chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Nascente, e la piazzetta attigua che costituiscono il centro.

Poco piu' avanti sulla dx, si puo' visitare la Villa Fumagalli (l'attuale sede del Municipio)

Attenzione: da questo punto in avanti la strada è a senso vietato per circa 300m, sino a dopo il municipio, Vi consiglio di stare sul marciapiede di dx.avanzando lentamente.


Dopo aver attraversato l'abitato di Pozzuolo, circa 900m, arriverete ad una rotatoria, svoltate a dx direzione Bisentrate (1,6 Km)- Incugnate - Truccazzano.

Nella foto si vede il ponte che vi porterà sopra la Ferrovia Mi-Ve e la nuova tratta per l'alta velocità che si dirama dalla vecchia tratta vicino al ponte, li transitano anche i nuovi treni per il Passante Ferroviario


Bisentrate è la solita frazione con una strada al centro che la attraversa e su cui si affacciano le poche case e le cascine.

Nel suo piccolo aveva la Chiesetta, l'Oratorio, un'Osteria, un asilo con piccola scuola annessa, il minimo indispensabile per una vita sociale quando ce ne fosse stato il tempo, visto che il lavoro nelle campagne non era di certo rilassante e poco faticoso!

Lasciata la frazione di Bisentrate, dopo un paio di curve e due rettilinei e lambita la frazione di Incugnate, ci si ritrova nei pressi del Santuario della Madonna di Rezzano (1,6km).
Il Santuario della Madonna di Rezzano è molto noto e frequentato da chi abita nei vicini paesi.


Nel Blu dipinto di Blu!

Devo dire che la sensazione che ho provato percorrendo questa ciclabile è stata a dir poco surreale, ritrovarmi con il fondo dipinto di azzurro, il cielo quasi dello stesso colore e di fianco un fosso che rispecchiava il cielo... mi sembrava di pedalare sopeso fra la terra e il cielo!

Forse sono stato uno dei pochi o fra i primi a percorrere questa pista, visto che ai lati c'era ancora del nastro adesivo che è servito a delimitare il colore.

Arrivati in fondo alla ciclabile c'è una rotatoria, attraversate il passaggio pedonale e prendete il marciapiede a sx. di questo viale.

In fondo attraversate il vialetto e salite sulla piazzetta che avrete di fronte prendendo il marciapiede alla vs. sx, dopo una decina di metri scendete dal marciapiede e proseguite sulla strada per circa 300m sino all'uscita di Truccazzano.

In vista della rotatoria prendete a sx della strada, questo marciapiede ciclopedonale e proseguite verso la rotonda.
Giunti al passaggio pedonale attraversate e dirigetevi di fronte, a un centinaio di metri passerete su un ponte di legno che scavalca il canale della Muzza.

Quindi passate davanti al cimitero scendete nel sottopasso e risaliti dall'altra parte vi ritroverete sulla ciclabile che vi condurrà a Corneliano Bertario



Sullo sfondo le montagne dell Lecchese, a sx La Grigna, poi il Resegone ed in centro i monti della Val Cava. L'abitato che si vede è quello di Truccazzano, il canale è la Muzza.

Sulla dx. dei due ciclisti c'è la ciclabile

Il centro di Corneliano Bertario

Dopo aver svoltato a dx vi ritroverete nella piazza del castello. Al centro del borgo medioevale è situato il Castello Borromeo risalente al 1300, attorniato da antichi edifici rurali. Da segnalare: a metà settembre si svolge una nota rappresentazione in costumi medioevali. Il castello offre anche saloni e stanze per cerimonie.

 


La piazza del Castello

 


La vista del borgo di Corneliano Bertario da sud

Appena fuori Corneliano Bertario la strada scende per poi risalire di nuovo, offrendo una una prospettiva differente sul borgo con lo sfondo delle montagne ancora innevate.

Dopo Corneliano ci sono un po' di saliscendi sino ad arrivare a Comazzo

Comazzo, la strada principale, fuori Comazzo a sx. si prende la ciclabile sino a Marzano

La ciclabile fra Comazzo e Marzano occupa la vecchia strada intercomunale, quindi ha una sezione abbastanza ampia.

L'arrivo alla rotonda di Marzano, una piccola frazione agricola, con annesso il Palazzo Carcassola.

Marzano, sullo sfondo il Palazzo Carcassola. Sul lato dx. la chiesetta dedicata a S. Ambrogio vescovo, e risalente al 1615, è stata costruita su un precedente tempio, probabilmente anteriore all'anno Mille.


Percorsa la "esse" si staglia sulla sx la torre alta 42m

In fondo al rettilineo c'è un'altra "esse" e da qui si vede il lato sud del palazzo.
Si pensa che risalga al 1200, La prima notizia certa è però del 1370, e riguarda un personaggio molto noto nel lodigiano proprio per i castelli che vi edificò: si tratta di Barnabò Visconti.

Un tempo questo viottolo partendo dal castello conduceva in linea retta fino alla piazza di Paullo.

Il lato sud del Palazzo Carcassola a Marzano.
Si prosegue ora in direzione Paullo, arrivati alla rotonda nei pressi del cimitero, svoltare a dx per Merlino.

Superato l'abitato di Merlino, ci si dirige in mezzo alle campagne verso Vaiano, piccola frazione del comune di Merlino, uno dei soliti agglomerati di case e cascine con un'unica strada che li attraversa.

L'immancabile chiesetta, anch'essa posta a lato della strada, da notare che per il basso transito di veicoli, c'è chi ha messo i panni ad asciugare al sole, a fianco della chiesa!

Si lascia Vaiano alle nostre spalle

Ora si apre davanti un panorama a 180° su tutta la catena delle prealpi Piemontesi - Lombarde, ovvio se si trova una buona giornata.

Ci si dirige verso Lavagna, in mezzo alle campagne una delle tante cascine, sullo sfondo la Grigna, il Resegnone e i monti della ValCava

Arrivati a Lavagna si attraversa il ponte sul Canale della Muzza



Canale della Muzza, dopo si costeggerà l'argine sx.

In centro a Lavagna si prosegue diritti per la strada che passa a fianco della chiesa, poco dopo la strada diventa sterrata, "strada bianca" e ci conduce alla Cascina di Rossate.

La Cascina di Rossate con annesso Oratorio

Il campanile e l'Oratorio

Il sagrato dell'Oratorio è un bel prato all'inglese, con tre croci di legno poste vicino al muro.

L'ingresso dell'Oratorio San Biagio di Rossate, la pianta é quadrata, con sovrastante tiburio in pianta ottagonale racchiudente la cupola.

Si ritiene rislaga ai primi del Cinquecento, la struttura ora con mattoni a vista, si presenta con disegni di doppi archi sui quattro lati e cerchi all'interno degli archi che li attribuiscono alla scuola Bramantesca.
Ai lati sono presenti due absidi a pianta pentagonale , visibili anche le paraste angolari agli estremi di ogni lato della pianta quadrata.

Pur essendo una costruzione spersa nelle campagne lombarde, pare che la frazione di Rossate abbia avuto un passato movimentato a partire dal 885, tanto che attorno al 1039 sembra menzionato un "Castro" o struttura fortificata, presumibilmente il grande cascinale attiguo.

Nel cinquecento le campagne attorno erano coltivate a vite, e nel corso degli anni la proprietà di questo territorio passo di molte mani. Nel 1412 il duca Filippo Maria Visconti concedeva i feudi di Melzo e di Rossate , Pozzuolo e Merlino a Vincenzo Marliani.

Non avendo eredi maschi il feudo ritorno' nelle mani di Galezzo Maria Sforza nel 1470 il quale lo donava a Bartolomeo Calco che ricopriva il ruolo di primo segretrio alla corte degli Sforza, il dono fu fatto a ricompensa dei servizi resi.
Sembra che l'oratorio di San Biagio sia stato costruito sotto il periodo di Bartolomeo Calco.

 Una coincidenza bizzarra.

Quattro giorni fa mi trovavo a passare da Bodio Lomnago , piccolo borgo sul Lago di Varese e a cui ho dedicato un report, ebbene li c'è una chiesetta di Santa Maria Nascente e San Giorgio attribuita alla scuola Bramantesca, ora qui mi ritrovo per puro caso davanti a una chiesa similare ma a 90km di distanza dall'altra , e in ambedue i luoghi ci sono passato per puro caso, tanto più a Rossate che occorre inoltrarsi in mezzo alle campagne su strade sterrate per arrivarci!

Questo sito è stato scoperto ufficialmente nel 1977 dagli studiosi, ma personalmente già un decennio prima c'ero passato davanti e solo dopo 43 anni vi ho fatto ritorno.

Nella vista dall'alto la costruzione a sx. potrebbe essere l'antico "Castro" citato nei documenti storici, o per lo meno la pianta sulla quale poi sono state edificate le cascine.

Il lato sud dell'Oratorio di San Biagio a Rossate frazione di Lavagna

Si ritorna verso Lavagna

Riattraversato il ponte sul canale Muzza a Lavagna, io e il mio amico Dino, prendiamo la strada bianca sull'argine sx. del Canale della Muzza. Questa strada sbuca sulla ciclabile nei pressi di Truccazzano.

Chi non volesse fare lo sterrato, può benissimo proseguire diritto dopo aver attraversato il ponte in direzione di Comazzo e da li svoltando a sx. proseguire verso Corneliano Bertario e poi Truccazzano.

Il canale della Muzza, sullo sfondo l'abitato di Truccazzano.

Giunti alla rotatoria di Trucazzano questa volta si svolta a dx. e si prende la ciclabile per Albignano. La ciclabile corre costantemente a fianco della strada .

Ad Albignano si attraverserà la strada e si passerà sul marciapiede di dx. seguendo la strada fino alla terza rotatoria, dopo di che c'è un tratto senza ciclabile sino in prossimità della Centrale Termoelettrica di Cassano d'Adda.

Da lì la ciclabile riprende anche se a tratti sul marciapiede dedicato, sino alla congiunzione della Ciclovia dei Laghi o Ciclabile del Naviglio Martesana.

Penso sia inutile inserire altre foto che le potete visionare sul link riportato sopra.

Il naviglio e la ciclabile presso Inzago

Il naviglio e la ciclabile presso Gorgonzola.
Il ponte che vedete è il punto in cui dovete lasciare la ciclabile e svoltare a sx. per fare ritorno a Melzo.

Dopo aver svoltato seguite la strada sino ad una rotonda in cui svolterete a dx. passando davanti al Comando di Polizia Comunale, all'incrocio successivo proseguite diritti, al prossimo incrocio svoltate a sx. e proseguite lungo la strada sino ad arrivare a Melzo, circa 3km.

Giunti al semaforo in località "Quattro strade" proseguendo sempre diritti arriverete alla Stazione FS.

Si è partiti da Melzo per farvi ritorno, a circa 400m dalla stazione ferroviaria si trova il Palazzo Trivulzio, che come accennato sopra era stato donato ad un certo Vincenzo Marliani, ... ricordate Rossate l'oratorio di San Biagio?


Conclusioni

Anche questo giro a medio raggio Vi porterà in luoghi da scoprire e carichi di storia. Ci sarebbero molte cose da inserire a commento, ma penso che gli altri report che ho già fatto in passato sulla zona, abbiano già materiale a sufficienza per poter ampliare le Vs. conoscenze sul territorio circostante.

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2009
pagina creata:11-04-2010
ultimo aggiornamento:22-06-2015
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