Alto Adige in bici
Prato Piazza
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Rifugio Vallandro
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Esistono luoghi dedicati allo sci di fondo e altri sport invernali, poi ci vai e scopri che le possibilità possono includere anche l'uso della bici, anche se in veste prettamente invernale con tanto di gomme chiodate.


Rifugio Prato Piazza a 2000m s.l.m.


Strada per Prato Piazza - Rifugio Prato Piazza - Rifugio Vallandro


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
18km a/r
550
Innev/Ghiac
Cicl/Strad
7% - 20%
✩✩✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 



Il percorso si snoda all'interno del Parco Naturale: Fenes - Senes - Braies



 


IL PERCORSO

Dalla Val Pusteria si imbocca la Valle di Braies, giunti in località Segheria, si svolta a sx in direzione Braies Vecchia, proseguendo poi per la località Ponticello, dove inizia la salita di 6km a Prato Piazza.

Rifornimenti idrici

A Ponticello, al Rifugio Prato Piazza e al Rifugio Vallandro troverete di che dissetarvi o se avete fame troverete anche gustosi piatti di cucina locale.

Quale bici usare

Consigliabili MTB front o meglio ancora biammortizzate e dotate di impianti frenanti a disco. L'importante è disporre di un buon cambio con rapporti molto corti per affrontare le ripide salite con tratti che possono essere anche ghiacciati.

AVVERTENZE

Utilizzare solo pneumatici chiodati, non usarli significherebbe andare incontro a seri infortuni o danni a persone o cose. Si consiglia di salire nei mesi freddi quando le temperature si mantengono sotto lo zero termico anche durante la giornata, questo favorirà di molto la tenuta degli pneumatici. Contrariamente a quanto si possa pensare, la loro tenuta migliora quando il fondo è molto compatto o ghiacciato.

Altra precauzione da prendere: Se le vostre gomme chiodate sono il salvacondotto per affrontare la salita e la discesa e questo finchè sarete in sella, ricordatevi che come metterete un piede a terra in presenza di ghiaccio c'è il rischio di fare un bel volo. Per cui assicuratevi di avere delle calzature con comprovata tenuta sul ghiaccio, eventualmente munitevi di sovrasuole chiodate, se ne trovano ad esempio alla Decathlon.

Potreste anche trovare condizioni senza ghiaccio, ma se lo trovate fate molta attenzione a voi stessi nel camminare o spingere la bici in caso di necessità.

Se non avete dimestichezza con attività fisiche con temperature sotto lo zero, vale il consiglio di vestirsi a strati. Quindi assolutamente solo capi certificati traspiranti! Si parte dall'intimo traspirante che può essere Tshirt o manica lunga, a seguire un capo intermedio traspirante a maniche lunghe di media densità, poi un pile leggero ed infine un layer protettivo traspirante antivento.

Possono andare bene giubbini con tessuto tipo Gorotex , Novadry o similari ma non imbottiti, oppure dei giubbini normalmente in uso per lo sci di fondo che di solito hanno un layer antivento sull'anteriore mentre maniche e schiena sono con tessuto più traspirante per evacuare meglio il sudore.

In salita la norma è sempre quella: coprirsi il minimo indispensabile per non sentire freddo e allo stesso tempo che ti permetta di sudare il meno possibile.

Portarsi sempre un cambio per il primo e il secondo strato per quando arriverete in quota e successivamente dovrete affrontare la discesa.



 Rifugi Prato Piazza e Vallandro


Alle volte si ritorna. L'anno scorso eravamo saliti a Prato Piazza per fare un report per bellitaliainsci, ora facciamo ritorno per bellitaliainbici. E' mattino presto, superato Braies Vecchia ci dirigiamo verso la località Ponticello


Questa è la foto presa in prestito dall'anno scorso, qui siamo a Ponticello. Da qui in poi per salire a Prato Piazza ci sono queste alternative:

Dove si vede una persona con gli sci c'è la fermata di navette private che possono portare fino all'ultimo parcheggio o capolinea per la navetta che si trova ad un centinaio di metri dal Rifugio Prato Piazza.

Una seconda alternativa è con un mezzo proprio dotato di gomme invernali o meglio catene necessarie per alcuni tratti ripidi e ghiacciati. Occorre aspettare il semaforo verde che ogni quindici minuti trasforma la viabilità in senso unico alternato.

Terza alternativa salire a piedi, sono 6km come recita anche il cartello.

Quarta alternativa fare come noi, dotarsi di gomme chiodate e salire in bici.

L'anno scorso erano i primi giorni di Febbraio, era appena nevicato e le temperature molto al di sotto dello zero termico, anche a due cifre.

La temperatura gioca un ruolo importante per salire in bici in modo più agevole, e più le temperature sono basse e il fondo compatto e meglio è.

Quest'anno che siamo saliti a Marzo, si nota la differenza, sono già alcuni giorni che si ha un rialzo termico di giorno, per cui la neve si scioglie e di notte ghiaccia.

Quindi al mattino si troveranno le zone che erano esposte con belle lastre di ghiaccio mentre le zone in ombra rimangono con fondo con neve compatta.

Dove il sole invece è presente tutto il giorno la neve può lasciare posto al fondo sottostante.

Se nei mesi freddi il fondo rimane compatto anche nel pomeriggio o verso mezzogiorno, a Marzo attorno a mezzogiorno è possibile scendere fra rigagnoli d'acqua e neve "smollata" il che alle volte non facilita la discesa, quindi valutate bene le condizioni ambientali per salire e scendere, giusto per fare meno fatica e pedalare in sicurezza.

A scanso di equivoci; ribadisco che occorrono delle gomme chiodate se volete salire e scendere in sicurezza.



Qui siamo al primo tornante assolato e la neve sciolta lascia il posto al ghiaino che spargono per assicurare la trazione ai mezzi che vi transitano.

Arrivati al secondo semaforo un tratto stretto, ripido e ghiacciato ha messo a dura prova e fatto selezione sui mezzi in grado di affrontare la salita.

In fondo si vedono le catene di monti posti a nord della Val Pusteria.

Come la strada spiana ci fermiamo a tirare il fiato e guardare il panorama. Le altre persone più avanti si sono rassegnate a salire a piedi lasciando le auto al parcheggio sottostante, forse è più corretto dire che le auto li hanno lasciati a piedi rifiutandosi di salire.

Oltre il muro di neve, a sx si vedono le cime del Monte Cristallo, mentre a dx in primo piano la Croda Rossa.

Questo è il capolinea per le navette che portano gli sciatori o anche chi vuol passeggiare a 2000m.

Le auto invece si devono arrestare nei vari parcheggi distribuiti lungo la strada.

Noi invece questa volta siamo saliti pedalando. La salita presenta solo alcuni punti con qualche strappo ripido per il resto è abbastanza pedalabile. Comunque la grande differenza a parte pendenza e condizioni climatiche lo fa il tipo di fondo che si potrà incontrare.

Il consiglio è di non salire in caso di previsto maltempo o subito dopo una nevicata, in tal caso è meglio lasciare passare un giorno in modo che il fondo venga spazzato e compattato.

Dal capolinea in poi il traffico è vietato e tutti a piedi o sci ai piedi se si vuole...



... tranne noi che procediamo in bici. Qui a 2000m il fondo è solo neve o in alcune zone esposte ghiaccio o neve ghiacciata. Quest'anno di neve ne è venuta parecchia tanto che da questo punto di solito si poteva vedere il rifugio ora nascosto da cumuli di neve. Sullo sfondo in secondo piano le creste del Monte Cristallo

La sua prima volta con gomme chiodate. E' ancora incredula di essere arrivata qui in cima senza alcun problema e in tutta sicurezza.

E' normale che alla prima prova un po' di timore nell'andare sulla neve lo si abbia, non parliamo poi di quando vi capitano sotto le ruote delle belle lastre di ghiaccio che luccicano come specchi al sole!

Penso sia naturale avere del timore, ma poi quando ci metti sopra le ruote incominci a trovare la sicurezza e capisci che la bici si trova a suo agio sul ghiaccio, ma come ho scritto all'inizio:

Attenzione nel fermarsi sul ghiaccio e mettere giù un piede! Il rischio di trovarvi stesi a terra è molto elevato!

Nella foto siamo arrivati a quota 2000m al Rifugio Prato Piazza.

Prato Piazza è un ambiente dedicato allo sci da fondo e a questo proposito vi consiglio di visionare il report dedicato che pur essendo nello stesso posto cambia molto le prospettive e il modo di vedere questo magnifico ambiente

Questa è la prima meta, sono solo 6km di salita, poi si prosegue verso il prossimo rifugio.

Cogliamo l'occasione della sosta per tirare fuori il vessillo di bellitaliainbici, una assonanza fra lo sfondo del monte Cristallo e le vette del logo di bellitaliainbici. Per la cronaca dietro al Monte Cristallo si trova Cortina d'Ampezzo.

Sulla dx è la Croda Rossa che normalmente vista dalla strada che passa da Cimabanche, ovviamente assume tutt'altro aspetto.

Da Prato Piazza ancora 3 km di paradiso innevato per raggiungere il prossimo rifugio che si staglia in centro alla foto. Per la precisione in centro alla foto è il Forte di Vallandro e poco a sx il Rifugio Vallandro

A sx il rifugio e a destra del pennone il Forte di Vallandro, un baluardo e residuo dei conflitti bellici, vi rammento che un tempo qui era territorio Austriaco

Qui il Monte Cristallo è di casa anche se situato oltre la valle di Landro.

Un ultimo sforzo per arrivare in "paradiso" a dx il Forte sommerso dalla neve

Ecco il Forte di Vallandro ex forte Austriaco e visto dal Rifugio


Siamo a 2040m, arrivati alla meta finale, il rifugio Vallandro, a dx le onnipresenti vette del M. Cristallo

Naturalmente il versante che si vede del Monte Cristallo è quello opposto visibile da Cortina d'Ampezzo. Un gruppo di escursionisti con ciaspole si appresta ad affrontare un percorso per raggiungere una vetta vicina.


Lei soddisfatta per essere arrivata quassù e per i bei panorami che ha potuto apprezzare strada facendo.

Per ora ci fermiamo qui, del resto non ne avremmo nemmeno il tempo materiale per proseguire oltre. Se a dx sono le cime del Cristallo a sx ci sono le cime che sovrastano il lago di Misurina, qui sotto si apre la Valle di Landro con la località Carbonin da cui sale una forestale carrabile sino a qui.

Nella foto precedente dietro di me appare questa vista verso la Valle di Landro. Nel mezzo del pendio innevato a dx , si scorge la pista da fondo e sentiero che scendendo a valle porta alla località Carbonin.

In effetti la mia idea era quella di scendere da quella parte solo che non è stato possibile: per logistica, tempo materiale a disposizione e soprattutto condizioni climatiche non adatte, troppo caldo ed esposizione a sud della pista.

 


Un altro sassolino tolto dalla scarpa, ci è voluto un anno fino a che l'occasione si è presentata.


Certifichiamo la meta con il vessillo di bellitaliainbici

Il tempo per noi stringe, dobbiamo scendere a valle, lei si sta già preparando mentre dal forte scatto questa panoramica.

Questo è il panorama da dove siamo saliti da Prato Piazza e dove vi faremo ritorno.

Ai blocchi di partenza, la discesa ci aspetta

 

La Val Pusteria ci sta aspettando, lasciamo i buoni propositi per un ritorno a completare questo percorso.

Qui un video che rende l'idea del fondo stradale che si può incontrare.


 

CONCLUSIONE

Quando si arriva in simili posti non si può che ammirare a lungo ciò che appare davanti ai tuoi occhi e che non smetteresti mai di contemplare.

 

 

  

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2014
pagina creata:8-03-2014
ultimo aggiornamento: 27-07-2015
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