Toscana in bici
da
Marina di Castagneto Carducci
a Querceto
(seconda parte)
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Un giro che partendo da Marina di Castagneto Carducci porta al borgo di Querceto passando per Casale Marittimo, Guardistallo e Montescudaio, con visite al ritorno a Bibbona e Bolgheri.


In vista di Casale Marittimo


Casale Marittimo - Guardistallo - Querceto

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
90km
1194m
Asfalto
Stradale
2%- 10%
✩✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 



Siamo in Toscana in Provincia di Livorno e di Pisa, sulla costa degli Etruschi. Da Marina di Castagneto Carducci si prende la strada Bolgherese in direzione Bibbona per poi visitare i tre comuni di Casale Marittimo, Guardistallo e Montescudaio ed in fine Querceto. Ritorno con sosta a Bibbona e Bolgheri.

 "  

IL PERCORSO

Partendo dal campeggio di Marina di Castagneto Carducci, si prende il viale che porta a Donoratico. Raggiunta la strada statale Aurelia si svolta a sx e dopo 50m a dx in località il Bambolo, ci si dirige verso Castagneto Carducci. In località San Giusto davanti all'Hotel Zi Martino, si prende la strada Bolgherese sino a Bibbona e da li si sale a Casale Marittimo proseguendo verso Guardistallo e Montescudaio. A ritroso si arriva al bivio dopo Guardistallo che scende a sx verso la Val Cecina in via della Camminata sino ad intercettare la SP19 dove si svolterà a sx e al successivo incrocio a dx in direzione Canneto Monteverdi, deviando poi a sx in direzione Querceto. Da lì si fa il percorso a ritroso verso Bibbona, Bolgheri e punto d'inizio. Il Percorso ha molte salite e discese tanto da totalizzare quasi 1200m di dislivello su 90km. Richiede un certo allenamento.

 

Rifornimenti idrici

Bolgheri, Casale Marittimo, gli altri se c'erano non non li abbiamo notati.

 

Quale bici usare

Una bici scorrevole dotata di buon cambio e freni efficienti.



All'interno della Costa degli Etruschi

Seconda Parte: da Guardistallo a Querceto, Bibbona, Bolgheri 

 

Lasciato Guardistallo una bella strada panoramica in costa conduce a Montescudaio.
Sono solo 2,5km dove si scende di 66m per poi risalire per altri 33m



 

Essendo una strada panoramica in alcuni punti si vedeva anche la costa verso Cecina per poi arrivare in vista di Montescudaio


 

Anche Montescudaio come i precedenti comuni visitati in questo giro è posto su una collina, a 240m s.l.m.

Di Montescudaio si trovano citazioni scritte attorno all'anno 1.100, anche se alcuni reperti trovati in zona danno presenze umane databili fra il IX e il VII sec. a.C. oggi conta poco meno di 2.000 abitanti ed è sotto la provincia di Pisa.

Come orografia è situato in Val di Cecina ovvero nella Maremma Pisana.

Si potrebbe dire che come tante località della Toscana, anche questo borgo appartenne al casato dei Gherardesca, che poi in questo caso lo cedettero ad alcuni loro parenti.


 
 

 

Terminata la discesa vi aspetta una bella salita di circa 1km al 4% attorniata nel primo tratto da alberi e cespugli multicolori di oleandri.



L'ingresso mostra molte abitazioni che non paiono molto datate. Giunti in fondo abbiamo svoltato a dx salendo verso il Municipio



Municipio che è ospitato in questo palazzo situato accanto alla chiesa



Dal portone della chiesa questa è la vista sulla piazza antistante, come si può vedere non ci si trova davanti ad abitazioni molto datate come quelle trovate a Casale Marittimo

 

L'interno della chiesa Oratorio della SS. Annunziata di Montescudaio

 

Proseguendo sulla strada dalla piazza del Municipio si arriva a questo bivio dove a dx si va verso la parte alta di Montescudaio dove si trovano le mura medievali, la torre civica, la chiesa di Santa Maria Assunta, il piazzale del Castello e il belvedere.

 

Arrivati in fondo alla salita si arriva al belvedere con vista sulla Val di Cecina. Sui poggi posti all'orizzonte si stagliano sulla cresta una serie di giganti pale eoliche ben visibili ad occhio nudo, anche da distanze superiori a questa tanto che da Sassa le avevamo già viste ed in linea d'area dista circa 13km, quindi potete pensare quanto siano alte queste pale eoliche.

 


Dietro il piazzale belvedere e nascosta da alcuni alberi è la chiesa di Santa Maria Assunta


 

A quanto pare tutta questa zona visitata da questo giro è stata soggetta dal violento terremoto del 1846 che distrusse parecchie abitazioni e monumenti fra cui questo, per cui anche se le origini erano del 400' oramai come si vede il tutto è stato ricostruito dopo il terremoto. Da notare i due lampadari che a me sembrano opere degli artigiani del vetro di Murano, potrei anche sbagliarmi, ma lo stile mi sembra quello.


Come si vede il resto della chiesa è molto semplice e non offre nulla di particolare oltre il dipinto dell'Annunciazione e la statua in marmo dipinta.


Erano le undici esatte quando ho scattato questa foto, troppo presto per fermarci a pranzo a Montescudaio e del resto il nostro obiettivo era quello di andare a pranzo a Querceto in un ristorante stellato!


Quindi dalle mura medievali in vista della torre, abbiamo lasciato Montescudaio alla volta di Querceto.

Si trattava di ripercorrere a ritroso la strada verso Casale Marittimo, solo che superato Guardistallo, abbiamo preso il bivio a sx in direzione Bibbona sulla strada Provinciale dei Tre Comuni.

Si affronta una bella discesa di 1,7km sino ad una intersezione dove si seguiranno le indicazioni per Canneto e Monteverdi.

All'incrocio successivo si svolterà a dx sempre in direzione Canneto e Monteverdi.


Dall'incrocio dopo 2,85km troverete sulla vostra sx il bivio per Querceto. Sono 3,8km al 5% di pendenza media.



Questa porzione di territorio pare abbastanza secca ed arida e il caldo di quella giornata lo faceva sembrare ancor più secco, la temperatura era di 37°C



In questa curva per la prima volta abbiamo visto Querceto posto sulla collina

Poco potevano fare gli alberi quando ti ritrovi il sole a picco


Un terreno brullo ed in cima una fattoria, e sotto ad un albero nemmeno tanto verde, un gregge di pecore senza nulla da brucare se non i sassi!



Di fronte a questo scenario non vedevamo l'ora di sederci a tavola al fresco, con dell'acqua fresca da bere!


In controluce il borgo di Querceto con il suo castello



Sembrava vicino ma c'era ancora da pedalare!



Finalmente uno sprazzo d'ombra sotto le mura del castello


Un gazebo con sedie ci sembrava fosse il ristorante ed invece non lo era. In fondo la chiesa e a sx una porta con esposta la tabella dei gelati ed un paio di tavolini, peccato che l'esercizio commerciale fosse chiuso, nonostante questa foto sia stata scattata alle 11:50


 

Svoltato l'angolo e date le spalle alla chiesa vediamo a sx dei gazebo con sedie, che sia quello il ristorante stellato?



Anche se in questa foto non può sembrare, ma tutta questa strada è in forte pendenza e non c'era uno spazio in cui poter mettere la bici sul cavalletto senza che questa scivolasse indietro. Alla fine riesco a metterla fra i due gazebo, tolgo il casco per entrare nel ristorante, ma...

... Ahi noi ! Amarissima sorpresa il ristorante non apriva a mezzogiorno ma era aperto sino alle 11,30 per poi riaprire nel tardo pomeriggio ?????

E noi che ci siamo sorbiti 50km e 840m di dislivello per arrivare sino a qui?

Stupidi noi che non abbiamo verificato gli orari ma se al 14 di luglio in piena estate questa era l'accoglienza ai turisti, lasciamo perdere!

In quel momento abbiamo capito perchè molte altre persone se ne stavano tornando alle loro auto, semplice, si sono ritrovati nelle nostre stesse condizioni!


Questa è l'ultima foto scattata dopo le ire che ci stavano salendo verso questo borgo inospitale!

Abbiamo fatto il punto della situazione:
Non avevamo che due dita d'acqua rimaste nelle borracce, non avevamo nemmeno una briciola da mangiare, era mezzogiorno ed il termometro toccava i 40°C!

Non c'era un ristorante, trattoria, bar nel raggio di svariati km!

L'unica cosa da fare era affrontare la strada per il ritorno sperando di trovare qualche cosa, ma conoscendo già la strada avevamo due possibilità: La prima a circa 10km dove avevo visto un agriturismo o qualche cosa di simile, la seconda era quella di arrivare a Bibbona posta a 18km e con 178m da superare come dislivello.

Morale della favola il primo posto era chiuso e non c'è rimasto altro che la seconda soluzione, non solo, il primo esercizio trovato non aveva più nulla e ci siamo salvati in corner in un Bar-Pizzeria- Trattoria!

Così dopo 66km e 1.000 m di dislivello alla una esatta siamo riusciti a sederci a tavola.




Così, rinfrancati dal locale con aria condizionata, dissetati a dovere e riempito lo stomaco, finito il pranzo abbiamo fatto quattro passi digestivi, visitando con calma Bibbona. Qui davanti al Municipio che tra l'altro è vicino al locale dove abbiamo pranzato.



Il Municipio si trova nella parte alta di Bibbona, in realtà tutta Bibbona è posta su un colle non certo in piano per cui tutti i vicoli hanno le loro belle pendenze. In fondo il campanile della parrocchiale.


La foto era stata scattata alle 14,34 noto ora che l'orologio del campanile era parecchio avanti


 

Nel percorrere i vicoli ci imbattiamo in un altro ristorante che però sembra alle prese di un avvio di inizio stagione o nuova gestione visto che era soggetto ad una pulizia generale in grande stile, certo che al 14 di Luglio erano un tantino in ritardo.


Le differenze fra i vari borghi visitati sino ad ora stanno nel materiale di costruzione delle case dove Casale ed in parte Bibbona fanno largo uso di pietre forse qui più miste a mattoni, mentre le case degli altri borghi sembravano più costruite con mattoni.


Sia nella foto precedente che in questa ci sono le presenze di archi e volte che uniscono alcune case poste ai due lati del vicolo.




Volte che si ripetono anche in questo vicolo. Del resto gli spazi risicati del colle hanno fatto si che si ricavassero dei vani abitativi anche sopra i vicoli, cosa assai comune nei borghi medievali.


Pensavo che l'orologio del campanile fosse guasto invece funzionava solo che era molto avanti !. La chiesa come si vede è tutta costruita con pietre.




Uno stemma posto su una volta, a chi si riferisca questo non lo so. All'interno della volta notare il soffitto a cassettoni che denota un origine datata del manufatto, come il contrafforte laterale in mattoni


 

Il nostro giro è proseguito fra altre volte


La targa soprastante non lo dice ma si ha l'impressione dalla facciata che la chiesa sia stata rialzata in un secondo tempo, strana anche la chiusura della finestra posta sulla dx., boh!


Con tutte queste volte presenti a Bibbona se sarete colti da un improvviso temporale di certo avrete di che ripararvi!


In questi borghi medievali non mancano ogni dove vasi di fiori e piante a ravvivare case e vicoli


Ecco qui si che si denotano case più antiche dove abbondano le pietre nelle loro mura.



Arriviamo in fondo al colle o per lo meno dove terminano i vicoli in una piazzetta con alcuni alberi, dove in centro si vede un belvedere



Dal belvedere possiamo scorgere la strada fatta per andare e arrivare da Casale Marittimo



Ed in fondo sulla collina si può scorgere Casale Marittimo che in linea d'area dista solo 3,5km



Si scende di nuovo verso la chiesa



 

Questa è appunto la chiesa di Sant' Ilario come descritto sopra.



Come da descrizione si può vedere bene l'allargamento che è stato fatto nel tempo della struttura originale.

Fine della visita a Bibbona, le nostre bici ci stavano attendendo sotto, a fianco del locale dove avevamo pranzato.

Avevamo previsto ancora una sosta a Bolgheri che si trova a 6km da qui.

Quindi ritornati alla rotonda posta poco sotto a questa via, abbiamo svoltato a sx direzione Castagneto Carducci- Bolgheri

 


A sx nella foto si vede il castello dei Gherardesca a Bolgheri


A Bolgheri ci eravamo già stati basta vedere questo report, ma abbiamo voluto ripassarci giusto per dissetarci con un gelato, il caldo in quella giornata era qualche cosa di insopportabile! Qui la signora si era infilata in questa profumeria dove c'erano le essenze dentro le bocce da odorare


Eravamo giunti al nostro 72° km e 1135m di dislivello superati, con temperature oscillanti fra i 37 e i 40°C, abbiamo rischiato di "morire di sete e di fame", per cui una concessione al gentil sesso andava pur fatta!


Un ristorante accanto disponeva per i clienti di questi fantasiosi ed originali tavoli fatti con casse di vini pregiati con al centro una nicchia riempita da turaccioli ed una bottiglia di vino!


La giornata non era ancora finita, riprendendo la Bolgherese siamo passati davanti a questa antica chiesetta nascosta fra gli alberi ed affiancata da ulivi, ma era ora di ritornare al nostro campo base dove al termine avremmo raggiunto i 90km e 1194m di dislivello superati.



PRIMA PARTE - Da Marina di Castagneto Carducci a Guardistallo


CONCLUSIONE

Se Querceto era la nostra meta, questa si è rivelata una cattiva scelta che francamente non posso consigliare di replicare, per i motivi già ampiamente esposti, accoglienza nulla e ben poco da vedere o visitare. Per il resto invece come avrete visto c'è materiale sufficiente par passare una giornata a zonzo fra borghi antichi, a voi la scelta sul da farsi!

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2015
pagina creata:30-12-2015
ultimo aggiornamento: 30-12-2015
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