Lombardia in bici
La Strada Verde
Prima Parte
da Predore a Vigolo
(BG)
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Un giro ad anello nella Bergamasca da farsi in MTB, si passa dal lago d'Iseo alla montagna, in un susseguirsi di fantastiche vedute, forse uno dei giri più belli sino ad ora pubblicati


 

Il cippo in legno scolpito ad indicare la Strada Verde posto a 1000m slm




Predore, Vigolo, Strada Verde


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
55km
1541m
asfal/sterr
strad/carr
5% - 15%
✩✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

 

 


Ci si trova ai confini della provincia Bergamasca, sulla sponda Bergamasca del Lago d'Iseo.





Queste due immagini sono tratte da:


Il percorso

Si tratta di un giro ad anello di 55km altamente panoramico, forse uno dei più belli e panoramici fatto sino ad ora, di cui 11km con percorso misto asfalto/sterrrato in parte in mezzo al bosco. In totale sono 23km di salite.

Si parte dal Lago d'Iseo da Predore per arrivare dopo circa 6km a Tavernola Bergamasca. Da lì si sale a Vigolo, circa 6km di salita al 6% con 347m di dislivello.

Si prosegue per altri 6km al 4% con 244m di dislivello sino alla località Bratta, da lì si svolta sul ponte e si intraprende il percorso della "Strada Verde" , tratti di asfalto e sterrato sino al culmine a quota 1285m. Poi 3km di discesa sino ai Colli di San Fermo. Per rientrare a Predore ci sono 25km con qualche breve sali scendi.


 


Come arrivarci

Dall'Autostrada A4 MI-VE uscita Ponte Oglio, si prende per Sarnico-Lovere.

Distanze

Da Predore: 80km da Milano, 35km da Bergamo, 46km da Brescia.

Dove parcheggiare

Noi abbiamo parcheggiato a Predore, ma essendo un percorso ad anello è possibile parcheggiare dove si vuole. Comunque da Sarnico a Tavernola Bergamasca si trovano diversi parcheggi lungo il lago d'Iseo, chiaro che nei giorni festivi saranno presi d'assalto.
Questo è un giro che sarebbe preferibile farlo in una giornata feriale.



Parcheggiato il mezzo a Predore, si scaricano le bici e si preparano per la partenza. Il parcheggio è ubicato accanto alla piccola darsena.

La giornata sembra essere molto bella, anche se al mattino quando siamo partiti la temperatura non era proprio quella normale di Luglio, per cui un giubbino antivento ce lo siamo portato, sia per la discesa e sia per un eventuale cambiamento del tempo, si va comunque in montagna e il giorno prima aveva nevicato sull'arco alpino sopra i 2000m ! E visto il cielo terso una buona dose di crema protettiva grado 30 è stata d'obbligo.

Qui la strada costeggia il lago sino a Tavernola Bergamasca, fare attenzione a quando comincia una ciclabile sulla dx. prendetela, altrimenti vi ritroverete in galleria con l'obbligo delle bretelle rinfrangenti.

La visuale nitida permette visioni da cartolina sino alla sponda opposta, in fondo verso la montagna c'è Paratico.

Usciti dalla galleria appare Montisola, l'isola lacustre più grande d'Europa, mentre alle sue spalle si staglia il profilo del Monte Gölem, teatro di un bel report

Il profilo tortuoso della strada fa scoprire nuove visuali panoramiche, sullo sfondo l'ultima montagna con la sella in mezzo è la Presolana a 30km di distanza.

A sx. sullo sfondo la cima della Presolana. Al centro, la cima a sx. è il Corna Trentapassi, mentre a dx. il paese che si vede sul pendio è Monte Isola.

Sull'altra sponda del Lago, si trova Marone, da lì sale la strada sino a Cislano da dove si parte per la scalata al Monte Gölem.

Poco sopra Cislano si trova Zone, famoso per le sue Piramidi.

Arriviamo in vista di Tavernola Bergamasca, alle sue spalle si vede lo spaccato della montagna con le cave e il cementificio.

Da Tavernola Bergamasca finisce la strada in piano e si incomincia a salire, prendendo la deviazione a sx. per Vigolo.

Con pochi tornanti si arriva sopra Tavernola Bergamasca, e si ha già una buona visuale sul lago d'Iseo e su Montisola.

Montisola appare in tutta la sua lunghezza. La strada riserva scorci incantevoli ad ogni curva o tornante.

Più si sale e lo spettacolo aumenta, ora si scorge l'isolotto di San Paolo, di fronte a Montisola, e Tavernola Bergamasca lì sotto.

l'isolotto di San Paolo

La compagna della scalata si dimostra felice nel fare questo percorso

Dopo 12km dalla partenza, arriviamo nei pressi di Vigolo e sostiamo su una terrazza panoramica.

Senza dubbio i panorami si stanno dimostrando molto belli, uno diverso dall'altro.

Uno sguardo verso la montagne, al di là delle quali si trova il Colle di San Fermo

Vigolo, posto su un promontorio roccioso.

La Piazza di Vigolo con il Comune.

La chiesetta che si trova sulla piazza del Comune.

Usciamo da Vigolo e a circa 2,5km , ad un bivio, ci imbattiamo in questa area di sosta in pietra fatta ad anfiteatro, con tavolo in pietra al centro, che da più la sensazione di un altare. Troviamo una fontana e ne aprofittiamo per il rifornimento idrico.

Dall'area di sosta scorgiamo poco più in là queste indicazioni, era quello che stavamo cercando, ovvero l'indicazione per i Colli di San Fermo, la nostra meta.

Presi a guardare i panorami e i cartelli ci accorgiamo alla fine della presenza del cippo in legno con la scritta verde che riporta:

STRADA VERDE

ALLE VOLTE SUCCEDE PER CASO

Un piccolo appunto per spiegare il perchè di questo giro, in effetti non è che mi fossi informato della STRADA VERDE , ma il tutto come sempre è nato per caso. Un mio amico mi invia la fotografia di una salita piena di tornanti, in un ambiente leggermente brullo, con lo sfondo di una verde vallata, dandomi solo l'indicazione zona laghi per poter indovinare dove sia.

La prima cosa che feci fu quella di verificare con Google Earth di trovare una simile salita nella zona dei laghi lombardi e l'unica che potesse assomigliare era quella da Tavernola Bergamasca a Vigolo.

Osservando la salita e seguendo la strada che saliva verso le montagne ho intravisto la possibilità, probabilmente in fuoristrada, di arrivare ai Colli di San Fermo.

Colli di San Fermo era già stata una meta di un mio precedente report, ma salendo dalla Valle Cavallina. Ora si presentava l'opportunità di salire da tutt'altro versante e la cosa mi solleticava anche perchè oltretutto una volta raggiunto i Colli di San Fermo avrei potuto discendere verso Sarnico e chiudere l'anello del giro.

Quindi trovare il cartello con l'indicazione "Colli di San Fermo" per me era la conferma che la cosa era fattibile.

Più che altro la sorpresa è stata quella di trovare l'esistenza di questo cippo ad indicare la STRADA VERDE


PARTE SECONDA "
STRADA VERDE "


 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2011
pagina creata: 21-07-2011
ultimo aggiornamento: 08-08-2015
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