Lombardia in bici

Da Vaprio a Trezzo
Villa Gina
Centro Parco Adda Nord

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Villa Gina - Centro Parco Adda Nord





Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
5,4 km
100m
asf/sterr
Cicl/strad
0,1% - 18%
✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 


 




IL PERCORSO

Da Vaprio si prende l'alzaia del Naviglio Martesana sino al Santuario di Concesa. Da li si sceglie quale percorso fare per arrivare all'ingresso di Villa Gina. Terminata la visita si prosegue verso Via Castello per l'altro belvedere.


 

Per chi abita nella zona ad est di Milano sarà capitato di percorrere in bici l'alzaia del Naviglio Martesana in direzione di Trezzo sull'Adda...

... arrivando poi in vista del ponte sull'Adda fra Vaprio e Canonica. Ebbene se si prosegue dopo aver attraversato la strada che passa sul ponte dopo pochi chilometri si arriva a Concesa

Arrivati a Concesa a sx appare l'omonimo Santuario mentre sullo sperone roccioso si scorge una bella villa

La villa è posta proprio su uno sperone di roccia dove sotto passa il Naviglio Martesana o meglio dove proprio ha il suo inizio come diramazione del fiume Adda

La cosa è abbastanza curiosa perchè dopo essere passato qua sotto per almeno 25 anni mi sono sempre chiesto di chi fosse questa villa finché ho deciso di salire ed andare a vedere.

Per salire alla villa, che ho scoperto che ha il nome Villa Gina, vi sono due ingressi:

Al n° 5 della mappa si trova l'ingresso principale e dopo aver attraversato il ponte sul naviglio Martesana svoltando a sx in prossimità della piazza davanti al Santuario a dx sale una scalinata affiancata da una rampa erbosa ed è il percorso n° 1.

Superato il Santuario al suo fianco si trova un acciottolato che porta verso il percorso n° 2. Ambedue le salite sono abbastanza impegnative da farsi in bici perchè si arriva a strappi anche attorno al 20%.

Rimane l'alternativa del percorso n° 3 che diluisce il dislivello su un percorso più lungo e che porta sempre all'ingresso principale.

Esiste anche una seconda entrata posta al n°4 ed è quella che dà accesso attraverso il parco della villa.

Superato il cancello posto all'ingresso della villa ho scoperto che è una sede di alcune associazioni mentre il corpo centrale della villa è diventato il Centro del Parco Adda Nord ed al piano terra è ospiitato il MuVA (Museo della Valle dell'Adda)

Notizie dell'ultima ora: il 22 Aprile Il Parco Adda Nord ha annunciato l'intenzione di acquisire Villa Gina dopo aver sentito il parere dei Sindaci della Comunità del Parco.

Questi cartelli danno un riassunto della storia della villa e ciò che è possibile visitare nelle vicinanze.

La villa attorno ad essa dispone di un discreto parco dove a sud ha il belvedere.

Dopo 167 anni la villa è ben manutenuta

Un particolare dei fregi architettonici che impreziosiscono la facciata sud.


Dal belvedere è possibile spaziare con lo sguardo verso sud sui corsi del fiume Adda e del Naviglio Martesana. A sx si scorge anche il castello di Crespi e la chiesa facente parte del villaggio operaio di Crespi. A dx invece è il Santuario di Concesa.

Una panoramica più allargata della vista verso sud

 

Se si guarda sotto si vede quello che è il nascente Naviglio della Martesana e più sotto il fiume Adda da cui ne trae le acque.

La passerella in ferro che si vede attraversare il fiume è quella che conduce a dx verso il villaggio Operaio di Crespi d'Adda, mentre a sx con il nuovo fondo rifatto si affronta la salita che porta a Capriate.


La foto sopra fornisce la vista verso Capriate e di seguito la mappa della zona.

Dalla foto a sx si può intravedere dove fisicamente nasce il Naviglio Martesana contrassegnato col n°1 sulla mappa, poi dallo sbarramento defluisce con un salto il fiume Adda mentre a dx prende vita un altro canale che prosegue verso Crespi e va ad alimentare una centrale idroelettrica che aveva la funzione di alimentare lo stabilimento di Crespi d'Adda ed il villaggio Operaio di Crespi

Sempre nella foto si vede anche la Via Privata Crespi che sale verso Capriate.

Come scritto sopra se per caso passate dalla Via Privata Crespi che sale verso Capriate, questa sarebbe la visuale che avreste sul Santuario di Concesa e sulla Villa Gina.

Traguardando la chiesa di Capriate sullo sfondo a sx si vede il Monte Tesoro dietro il quale si trova la località Forcella Alta o Pertus mentre a dx del campanile si vedono i ripetitori della Valcava ed in fine all'estrema dx la cima del Monte Linzone


Il fatto di costruirsi una villa quassù indubbiamente è stata una scelta invidiabile per i panorami a cui è esposta.

Quindi se passate sotto, non esitate a salire quassù, la salita sarà faticosa ma poi avrete anche le panchine su cui riposarvi!

Ed ora sempre a Trezzo sull'Adda vi consiglio un altro punto panoramico questa volta rivolto verso Nord.

Non vi resta che seguire il tracciato che trovate nella mappa iniziale e dirigervi in Via Castello

Vi ritroverete sopra i tetti della Centrale idroelettrica Alessandro Taccani che con le sei turbine Kaplan verticali è in grado di erogare una potenza di 10,5 MW

La vista verso nord

Ingrandendo la foto sopra è possibile vedere in primo piano lo sbarramento che regola il livello dell'afflusso delle acque alla centrale.

In un normale regime di flusso delle acque il livello viene mantenuto da delle aperture poste sotto la diga, ma se fossero insufficienti l'acqua in eccesso tracimerebbe dal bordo della diga che ha la funzione di scolmatore.

Sullo sfondo a sx si trovano le cime che compongono la dorsale del Triangolo Lariano

poi seguono le cime dei Corni di Canzo. Ancora dopo il centro ideale della foto, si passa alla Cima delle Grigne e poi ancora al Resegone e al Monte Tesoro.

Cima delle Grigne, poi Resegone e Monte Tesoro.

Insomma di cose da vedere ce ne sono, l'importante è trovare la combinazione con una giornata dal cielo terso e portarsi un buon cannocchiale.

Se poi dovete proseguire il percorso verso nord lungo l'Adda non vi resta che osservare la centrale Taccani scendendo al fiume.

Sopra la centrale si possono vedere i resti del Castello Visconteo.

Come potete vedere c'è un cartello che indica il Cammino di San Colombano, se ricordate siamo arrivati a vedere dove è sepolto.

 

Basta proseguire di poco verso nord per osservare la centrale Taccani per intero e sopra i resti del Castello Visconteo con tanto di torre.

TRACCIA GPX


CONCLUSIONE

Alle volte se non si conosce il territorio si perdono possibilità di vedere altre cose che sono a portata di pedale, basta una piccola deviazione dal solito percorso per scoprire un altro mondo.

  

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2022
pagina creata: 25-04-2022
ultimo aggiornamento: 29-04-2022
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